Investire in un e-commerce o digitalizzare la propria azienda

Investire bell'e-commerce di un altro

Ciao a tutti.

Volevo condividere un’idea e chiedere un parere e perché no, un consiglio.

Da circa 1 anno, collaboro con un’azienda italiana che utilizza l’e-commerce come canale principale di vendita.

L’azienda mi riconosce una percentuale, a seconda di quanto spendo.
Con un modello matematico, sono riuscito a quantificare quanto dovrei spendere per riuscire a guadagnare ogni mese più di quanto spendo, e a quanto pare funziona, anche perché l’azienda paga ogni mese.

Mi sono cimentato in questo nuovo mercato dopo aver comprato e venduto azioni per anni, valute, materie prime, con EA creati da altri e alcuni creati da me, con guadagni ma anche perdite, anche di tempo.

Ho acquistato anche qualche titolo, con percentuali di rendita basse e liquidità da tenere bloccata per anni.
Senza contare le criptovalute, mercato azionario ancora più volatile.

Voi cosa ne pensate ?
 
E-commerce: l’Italia che avanza

E-commerce: l’Italia che avanza​

di Giulia Cimpanelli
E-commerce: l’Italia che avanza

Nel 2021 il commercio elettronico è cresciuto del 4,4% rispetto al 2020, attestandosi a quasi 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale. La fotografia di Netcomm e The European House – Ambrosetti

Cresce il valore dell’e-commerce in Italia e con lui l’impatto sull’economia italiana. Secondo lo studio condotto da Netcomm in collaborazione con The European House – Ambrosetti, “Il ruolo e il contributo dell’e-commerce e del digital retail alla crescita dell’Italia”, il settore ha contribuito per il 40,6% alla crescita di fatturato totale delle attività economiche nel quinquennio 2016-2020 in Italia.
Nel 2021 il commercio elettronico è cresciuto del 4,4% rispetto al 2020, attestandosi a quasi 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale (era quasi 68 miliardi di euro nel 2020, con un incremento del 20% rispetto all’anno pre-pandemia). Non solo: per ogni 100 euro investiti nella filiera estesa dell’e-commerce e del digital retail in Italia se ne generano ulteriori 148 nel resto dell’economia. Positivo in termini di impatto è anche il moltiplicatore in termini occupazionali: per ogni 100 unità di lavoro generate in modo diretto dalle attività dell’e-commerce e del digital retail, si attivano ulteriori 141 unità di lavoro.
Il commercio elettronico, inoltre, oltre ad aumentare i ricavi delle imprese italiane, permette loro di avere un rapporto diretto con la clientela (per un quarto dei rispondenti attivi nel canale B2B e per il 22% attivo nel canale B2C) e di offrire un’esperienza più completa e soddisfacente (soprattutto in chiave multicanale nel segmento B2C). In questo contesto, per 1 operatore su 5 l’ingresso nel canale online ha permesso di ridurre i costi di gestione dell’ordine, mentre solo per una minima parte dei rispondenti (10% nel B2B, 6,4% nel B2C) ha implicato un ridimensionamento della rete fisica retail, a conferma della convivenza e del mutuo supporto tra segmento online e offline.

Non è un caso che le aziende siano disposte a investire sul settore. Secondo lo studio al primo posto c’è l’investimento nel digital marketing, al secondo posto gli investimenti per il miglioramento della user experience, in particolare il sito di e-commerce (23,1% del panel B2B, 22,9% per il B2C). Al terzo posto l’incremento della presenza su marketplace per il B2B (15,4%), mentre per le imprese B2C l’incremento del team dedicato al canale e-commerce (22,2%).

E-commerce, un affare italiano​

Le imprese attive nella filiera e-commerce sono equamente distribuite sul territorio italiano, ma più della metà del fatturato proviene dal Nord-Ovest (51,1%, con un importante contributo offerto dalla Lombardia). Tra i sotto-settori, emerge il ruolo di traino esercitato dalla logistica, che ha conosciuto una fase di ripresa durante la pandemia, la cui crescita si attesta al +13,7% medio annuo in termini di fatturato.
Il settore e-commerce e digital retail si articola in vendite online (che oltre ai marketplace e retailer totalmente o parzialmente attivi sul canale online comprende anche piattaforme pubblicitarie, servizi integrati per la presenza web e le attività di customer care) e i servizi a supporto delle attività di e-commerce, tra cui logistica, packaging e sistemi di pagamento.
Il segmento delle vendite online in Italia nel 2020 ha registrato un fatturato di quasi 41 miliardi di euro (2016-2020 in crescita del 13,1%); vi operano 673mila imprese distribuite in tutta Italia, con una lieve prevalenza nel Nord-Ovest (28%) e nel Centro Italia (27%). Come per il comparto complessivo, il 57% del fatturato delle vendite online si concentra nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia.
Il segmento dei servizi a supporto dell’e-commerce e del digital retail in Italia al 2020 ha registrato un fatturato di 27 miliardi di euro (2016-2020 con in crescita del 13,6%). È composto da circa 50mila imprese localizzate in tutto il Paese, con una lieve prevalenza nel Mezzogiorno (34%) e nel Nord-Ovest (26%). Circa la metà (43%) del fatturato si concentra nel Nord-Ovest, con la leadership della Lombardia.
 
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