Investire in una Tabaccheria parte 8^

Di sicuro non ho fatto un affare ma sole gigantesche sono altre.

Affitto qui a Torino difficile che trovi a meno, alla fine pago 650+iva, per me è un affitto più che buono.

Per gli aggi gli avrei dovuto dare 80.000, loro ne volevano 130.000 fai tu.

Quando si entra in trattativa ci si viene in contro, se poi voi comprate sempre al prezzo che volete voi in qualsiasi caso vi invidio molto.

L'unica sola che ho preso e sul tipo di attività che ho scelto, un'attività dove hai a che fare con lo stato e tutte le azieducole mafiose collegate ad esso.

Io solo di quello mi pento.
preciso che non voglio fare nessuna polemica e che mi dispiace tantissimo per la tua situazione
prima di comprare penso che avrai fatto visionare il modello unico degli ultimi 2-3 anni , che utili dichiarava il tuo predecessore ??
l'affitto non è alto di per se , ma in rapporto al guadagno lordo che hai
qualsiasi tabaccheria sotto i 50k di guadagno lordo lavora in perdita a meno che non hai affitto da pagare , nel tuo caso hai anche il finanziamento ....
di solito , tabaccherie con aggi cosi bassi , vengono acquistate per affiancarle ad altre attività ( bar , edicole ecc....) altrimenti non ci campi
 
Ultima modifica:
I miei 20 anni fa con la tabaccheria hanno cresciuto 3 figli e con la vendita della stessa comprato casa (una bella casa).

20-30 anni fa eri ricco anche se lavorava un componente della famiglia come dipendente. io ho quasi 40 anni e moltissimi miei compagni da piccoli avevano 1 solo genitore che lavorava e tt avevano mutuo vacanze a ferragosto auto ecc. ecc

ora i tempi sono cambiati.

aprire oggi un attività morente come una tabaccheria è qualcosa che è veramente veramente impossibile x me. sarebbe difficilissimo anche per il miglior imprenditore del mondo. Le attività nascono e muoiono. le edicole sono morte. i bar sono quasi tt in perdita. molte attività, come appunto tabaccherie storiche, proseguono x arrivare alla pensione o se sono i muri di propretà.

Che poi uno mi può dire che in Italia nn si puo aprire piu nulla io sono anche daccordo
 
centrato al 100%.

Al 100% non so, visto che spesso sono scelte anche molto individuali. Ci sono persone che non vogliono lavorare dipendenti e preferiscono avviare o rilevare una attività o magari quelli che non hanno vita sociale e se ne fregano di passare 12 ore chiusi in una tabaccheria o in una edicola e altri ancora.
Nel mio quartiere ad esempio c'è una T gestita da due fratelli che l'hanno ereditata dai genitori e che hanno preferito quella vita
rispetto a una da dipendenti. Non so se le mura siano di proprietà ma la posizione è veramente buona, in un quartiere popoloso, vicino a molte altre attività e alla parrocchia locale, infatti tutte le volte che ci vado devo fare la fila. In questi casi può avere un senso rilevare una attività del genere (intendo dai due fratelli che se la sono trovata in eredità) facendo quel tipo di vita ma a fronte di guadagni interessanti.
 
Cerco di rispondere un po' a tutte le domande che mi avete fatto facendo qualche premessa prima.

Io ho bisogno di tirare su un solo stipendio, il mio.

Fortunatamente mia moglie lavora a tempo indeterminato e mai e poi mai era presa in considerazione l'idea di lavorare insieme (anche perché a me mischiare le cose non piace, mi viene a dare una mano/fare compagnia giusto il sabato che lei non lavora)

Quindi visto la premessa sopra non mi serviva una tabaccheria super "aggiosa" (passatemi il termine) e nemmeno avrei potuto prenderla perché:

1- Lavorandoci da solo non avrei potuto farcela.

2- I soldi disponibili erano quelli che erano.

La tabaccheria che ho scelto aveva aggi (lotto+tabacchi) sui 40.000 euro l'anno scesi a 25.000 nel periodo covid per poi attestarsi sui 30.000 l'anno subito dopo.

In questi mesi, se si mantiene così com'è dovrebbe ritornare sui 40.000 euro e qualcosina di più visto che sto mettendo il distributore nuovo che quello che c'è dire che non funziona è usare un eufemismo (non prende le banconote, a volte non da il resto. Insomma fa schifo e la gente preferisce farsi 600m in più e prendere le sigarette ai distributori di altre tabaccherie tutti più nuovi del mio).

Io sono giovane (33 anni sono giovane vero? :D ) e sicuramente forse ho peccato di inesperienza e non mi sono fatto adeguatamente i conti (sicuro mi servirà d'esperienza in futuro sicuramente) però davvero le spese sono davvero asfissianti e non proporzionate a quello che uno guadagna.

Per prendere la tabaccheria ho acceso un mutuo, molti di voi magari saranno contrari ma 100.000 euro non li avevo e se li avessi avuti me li sarei tenuti.

Detto questo io al mese ho:

- 1.297€ di novennale

- 1.012€ di affitto tabaccheria+garage auto (prezzo comprensivo di iva, obbligatorio il garage visto che la tab. è alle porte del centro quindi ztl, zone blu ecc)

- 660€ di mutuo(la rata era molto più bassa, pensate che ero partito con 535 poi con la guerra ecc ogni mese aumenta e l'ultima è di 660. Sicuro quando ho iniziato le pratiche di mutuo ecc non sapevo scoppiasse la guerra altrimenti con il *****... )

Quindi come vedete partono 3.000 solo di spese fisse, aggiungeteci le utenze (la bolletta della luce, almeno l'ultima mi è costata 300 euro un mese e aumenteranno), l'inps (prossimo mese 1.000 euro di inps che si aggiungono ai 3.000 fissi), commercialista, ecomap, fit, esame tabaccaio, leasing distributore automatico con frigo per bibite e snack (era da fare per forza ragazzi, il distributore che mi hanno lasciato é come non averlo, e la sera qui essendo centro, zona universitaria ecc la sera c'è un sacco di passaggio).

E non sto considerando poi l'irpef da pagare in seguito.

Cioè mi sparo 10 ore al giorno (i primi mesi 12 ore ma poi non le ho rette più e anche ora non è che 10 siano una passeggiata) per portarmi a casa una miseria.

Io tra mutuo di casa, auto, bollette ecc ho un botto di spese anche nel privato con tutti sti prezzi in aumento.

***** ragazzi è aumentato a dismisura tutto e non si guadagna abbastanza, è tutto sproporzionato.

Questo è il paese dei balzelli e delle tasse, appena metti un piede fuori dal letto ti sono già partiti soldi. Boh.

Non si può dire che hai fatto proprio un affarone, ma c'è da considerare che in un avvenire incerto le sigarette con annessi sono un reddito sicuro
e dopo aver ripagato il mutuo la tabaccheria sarà tua, che è sempre un valore di per sè.
Capire in realtà quando si guadagna veramente (nel tabacchino il nero non esiste) lo sa solo chi ci sta dentro
ci sono delle incognite come in tutti i lavori in proprio, però così a lume di naso mi pare che si trovi in una zona appetibile, ma che le spese siano eccessive.
Avendo esperienza come commerciante ho capito, tardivamente una cosa e cioè a parte il monitorare le spese fisse, quello che conta è la posizione del negozio e questa può cambiare improvvisamente, se ti chiudono la strada se il Comune ti costringe a spostarti etc...
 
I miei 20 anni fa con la tabaccheria hanno cresciuto 3 figli e con la vendita della stessa comprato casa (una bella casa).

Quindi ricco magari no ma benestante assolutamente si.

Detto questo nessuno vuole diventare ricco con una tabaccheria (io mai pensato) ed è da sciocchi pensarlo.

Qua si sta discutendo di come la pressione fiscale, i balzelli e le tasse siano SPROPOSITATE rispetto alla reale entrata di soldi che uno ha.
Ciao, non ho capito, hai gestito 20 anni fa una tabaccheria, poi l'hai venduta e adesso ne hai acquistata un'altra?

Per curiosità, adesso che lavoro fate? Avete preferito un lavoro da dipendente oppure avete aperto un'altra attività in altro settore?
 
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Ciao, non ho capito, hai gestito 20 anni fa una tabaccheria, poi l'hai venduta e adesso ne hai acquistata un'altra?

No, ha detto "i suoi", quindi i suoi genitori.

Per curiosità, adesso che lavoro fate? Avete preferito un lavoro da dipendente oppure avete aperto un'altra attività in altro settore?

Io ora faccio il dipendente, lavoro 8/8:30 ore al giorno 5 giorni la settimana e prendo 1500/1600 al mese, sabato e domenica a casa. Prima prendevo di più (3k e oltre) ma lavoravo 13/14 ore dal lunedì al venerdì e 15/16 al sabato, e 2/3 anche la domenica, perchè tenere in ordine anche la contabilità durante la settimana non riuscivo. Ho risparmiato e investito bene i miei soldi nel tempo, quindi ora comunque oltre al lavoro ho anche delle buone rendite passive.
Tornerei ad aprire una mia attività? forse si, sempre nel settore alimentare ma che sia comunque specifica e ben pensata, di pizzerie e ristoranti "nella media" ce ne sono fin troppi, e di bar che fanno caffè bruciato e vendono cornetti congelati ancora di più.
 
obiettivi vendtita G&V

buongiorno,
sono anni che leggo saltuariamente i Vs. post cercando informazioni utili per le mie necessità, trovare confronti e altro, certo avessi saputo prima di questo forum chissà se oggi mi ritroverei a fare questo lavoro.
sono nel campo della droga legalizzata da ormai 10 anni e ancora oggi mi sorprendo del sottobosco presente nella ns. attività lavorativa.
ieri ho ricevuto comunicazione degli obiettivi di vendita dei G&V per il prossimo semestre e devo dire che mi stò preoccupando: ogni anno viene raddoppiato l'obiettivo! è una assurdità.
Ovviamente non sono PREMIUM anche perché è un'estorsione bella e buona questa del "CLUB".
Voi l'avete ricevuta la comunicazione e cosa ne pensate?
 
buongiorno,
sono anni che leggo saltuariamente i Vs. post cercando informazioni utili per le mie necessità, trovare confronti e altro, certo avessi saputo prima di questo forum chissà se oggi mi ritroverei a fare questo lavoro.
sono nel campo della droga legalizzata da ormai 10 anni e ancora oggi mi sorprendo del sottobosco presente nella ns. attività lavorativa.
ieri ho ricevuto comunicazione degli obiettivi di vendita dei G&V per il prossimo semestre e devo dire che mi stò preoccupando: ogni anno viene raddoppiato l'obiettivo! è una assurdità.
Ovviamente non sono PREMIUM anche perché è un'estorsione bella e buona questa del "CLUB".
Voi l'avete ricevuta la comunicazione e cosa ne pensate?
anche a me l'hanno aumentato del 70% , nonostante le vendite siano costanti
da quello che mi sembra di avere capito , se sei premium non succede niente , se non lo sei rischi la revoca della licenza di vendita
 
Ovviamente non sono PREMIUM anche perché è un'estorsione bella e buona questa del "CLUB".
Voi l'avete ricevuta la comunicazione e cosa ne pensate?
Il mio obiettivo gen-giu non è male…quanto ho fatto quest’anno, forse un 15% in più, quindi suppongo teoricamente fattibile.
Il loro obiettivo, come mi disse il rappresentante ai tempi, è diminuire i punti di vendita che vendono poco (ormai dalle mie parti le avevano date pure ai baretti che avevano a stento tre-quattro referenze) in modo da avere una rete che possa garantire migliore esposizione, assortimento e volumi di vendita…ed ovviamente costringere tutti a fare Premium.
Se farai Premium non avrai rischi, spiace dirlo ma è così.
Nemmeno a me fa piacere, ma devo riconoscere che nel frattempo le vendite sono aumentate e che il canone richiesto seppur odioso lo recuperi tranquillamente.
Molti colleghi fanno a gara a richiedere SISAL che coi suoi volumi di vendita ha il 50% della rete che paga appena il canone (=si lavora gratis per loro) e fornisce una dotazione tecnologica ridicola basata su terminale con rete mobile che in molti casi non va bene.
Con Igt hai volumi di vendita migliori, materiale informativo in continuazione, materiale da dare ai clienti, per allestire il punto vendita, statistiche, gestionale etc etc etc
 
Bhe che dire ragazzi , dopo tutto quello che ho letto allora dovrei ritenermi fortunato della mancata accettazione dell’offerta fatta???
Io ancoro ci ripenso ogni tanto,e credo che sarebbe potuto essere un buon affare.

Buonasera, sono nuovo del forum, che comunque seguo da un po’ di tempo e trovo molto interessante, volevo qualche consiglio su una Bar Tabacchi che vorrei rilevare insieme alla mia famiglia.
L’attività in questione ha aggi distribuiti cosi nell’anno 2021

Tabacchi. 62.850
Lottomatica giochi 92.000
GeV. 85.400
LIS servizi 16.000
Sisal Giochi. 7.000
Slot. 12.500 (chiuse da da gennaio a maggio per Covid)
Banca 5. 5.000
Per un totale aggi di 280.750
Il bar nel 2019, ultimo anno pre Covid faceva corrispettivi per circa 150.000

Affitto 1.800
Richiesta 550.000
Offerta massima 440.000 meta subito e meta dilazionata in 2-3 anni

Secondo l’esperienza di chi gestisce o ha gestito tabacchi può essere un buon investimento?
spero nel vostro aiuto e in risposte argomentate, se servono altre info per imbastire una discussione costruttiva sono a disposizione.
Grazie a tutti quelli che potranno aiutarmi e consigliarmi

P.S.
Insieme alla mia famiglia gestiamo già, nella stessa città (che conta circa 120.000 abitanti) un bar bistrot in una delle piazze principali, facciamo ristorazione da più di 10 anni (abbiamo studiato in adolescenza per questo) e l’attuale attività ha un fatturato importante che ci dà già un discreto stipendio, siccome questa T che abbiamo adocchiato è in vendita ed ha nel suo Bar il punto debole secondo noi, pensiamo di poterla risollevare e portarla ad un ulteriore crescita, sopratutto in quello che concerne il bar.
 
@C'è Spazio, che tu sappia sono ancora in vendita o hanno venduto? Da quanto tempo erano in vendita?
Immagino che i tempi siano belli lunghi, e piu' costa piu' sono lunghi.
 
Sono ancora in vendita, la richiesta iniziale da 550.000 è scesa a 490.000
Purtroppo per loro è complicato vendere , sopratutto perché pretendono quasi tutta la cifra sull’unghia.

@C'è Spazio, che tu sappia sono ancora in vendita o hanno venduto? Da quanto tempo erano in vendita?
Immagino che i tempi siano belli lunghi, e piu' costa piu' sono lunghi.
 
Sono ancora in vendita, la richiesta iniziale da 550.000 è scesa a 490.000
Purtroppo per loro è complicato vendere , sopratutto perché pretendono quasi tutta la cifra sull’unghia.

Con i tassi attuali sara' molto difficile trovare qualcuno che caccia tutta la somma subito.
 
Philip Morris: «Italia, addio alle sigarette in 10 anni: prima in Ue senza fumo»

«Il mio sogno? Che l’Italia diventi entro i prossimi 10 anni il primo Paese in Europa senza sigarette». Parola di Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia. Può sembrare un controsenso, ma non lo è: la multinazionale del tabacco sta infatti provando da anni a cambiarne il suo consumo, niente più fumo ma inalazione senza combustione. Un processo iniziato nel 2014 con il lancio di Iqos, il dispositivo per riscaldare il tabacco che da dicembre sbarcherà sul mercato con la sua sesta versione, Iqos Iluma, completamente innovativa rispetto alle precedenti perché il riscaldamento del tabacco diventa a induzione, senza la presenza della lamina nel dispositivo. Una innovazione di prodotto che in Italia ha comportato 600 milioni di investimenti in un piano triennale partito nel 2021 per integrare i macchinari dello stabilimento di Bologna, il primo al mondo per la produzione di tabacchi da inalazione, inaugurato nel 2016 con un investimento di oltre un miliardo.

Presidente, quanto conta l’Italia per Philip Morris?
«L’Italia è centrale nella visione di Philip Morris International di realizzare un futuro senza fumo. E lo dimostra soprattutto l’investimento di Bologna, la più grande fabbrica costruita in Italia in questo secolo che esporta, da sola, un controvalore vicino ai 2 miliardi di euro. Che significano più di tutto l’olio di oliva, di tutti i formaggi stagionati e di tutti i ciclomotori italiani, per rendere l’idea. E adesso Bologna è centrale anche nel nuovo investimento di prodotto».

Perché è così importante il nuovo prodotto?
«Si deve proprio al nuovo prodotto Iqos Iluma e ai nuovi stick Terea l’investimento di ulteriori 600 milioni di euro in tre anni a Bologna, dopo quello iniziale di un miliardo, per nuovi macchinari e tecnologie, con un impatto occupazionale diretto e indiretto di circa 8 mila posti di lavoro lungo la filiera».

Iqos Iluma è solo un altro passo verso quello che è il nuovo obiettivo di Philip Morris: un futuro senza fumo, con i dispositivi da inalazione che si sostituiscono alle sigarette. A che punto è questo processo?
«A livello mondiale sono attualmente 19,5 milioni i fumatori passati a Iqos, di cui oltre 2,5 milioni in Italia. L’obiettivo di Philip Morris è che entro il 2025 almeno 40 milioni di fumatori che altrimenti continuerebbero a fumare sigarette, scelgano di passare ai prodotti senza combustione».

Un raddoppio, quindi, a livello mondiale, in 3 anni. E in Italia?
«In Italia sono 2,5 milioni gli utilizzatori di Iqos su un totale di oltre 12 milioni di fruitori di tabacco, fumatori delle vecchie sigarette compresi. Per l’Italia il mio personale auspicio è ancora più ambizioso rispetto a quello globale»

Cioè?
«Il mio sogno è che l’Italia diventi, entro i prossimi 10 anni, il primo Paese in Europa senza sigarette. Nel mondo, ci arriverà prima il Giappone. Ma l’Italia, ferme restando le condizioni attuali anche dal punto di vista regolatorio e fiscale, ovvero con una differenziazione rispetto ai prodotti tradizionali, può diventare il primo paese in Europa senza fumatori».

A patto che i fumatori che passano ai dispositivi da inalazione abbandonino definitivamente le sigarette. In quanti ci riescono?
«Circa il 70% abbandonano in maniera definitiva le sigarette. E ovviamente contiamo che questa percentuale cresca negli anni».

Nei giorni scorsi avete annunciato un nuovo investimento in Campania, con il secondo Digital information service center di Marcianise dopo il primo di Taranto. Di cosa si tratta?
«Il sito di Marcianise sarà operativo entro il primo trimestre del 2023 e integrerà le attività di customer care dell’azienda sul territorio nazionale: i clienti hanno bisogno di essere seguiti e anche in questo caso avremo il supporto un’azienda leader nel ramo dei servizi digitali al consumatore. Una nuova struttura dopo quella di Taranto in cui eravamo partiti con 165 posti e siamo arrivati a 300 in due anni. A Marcianise partiamo già da 200 e arriveremo presto a 300. Ma non solo: contestualmente abbiamo annunciato anche un investimento in Umbria, con 50 ulteriori posti di lavoro, per un centro di primo stoccaggio per il tabacco che da Bastia Umbra sarà trasferito alle fabbriche di Philip Morris in Europa».

Con questi nuovi investimenti, a quanti dipendenti arrivate in Italia?
«I posti di lavoro diretti sono circa 3 mila, ma con le aziende che lavorano quasi esclusivamente per Philip Morris, anche grazie agli accordi di filiera con il ministero dell’Agricoltura e Coldiretti, si arriva a oltre 38 mila occupati per un contributo all’economia italiana di 8,8 miliardi l’anno pari a mezzo punto percentuale di Pil. Per questo siamo orgogliosi di continuare a investire in Italia in agricoltura, industria e servizi, stimolando lo sviluppo di una filiera integrata Made in Italy».
 
anche a me l'hanno aumentato del 70% , nonostante le vendite siano costanti
da quello che mi sembra di avere capito , se sei premium non succede niente , se non lo sei rischi la revoca della licenza di vendita
confermo richiesto il 70% in più rispetto all'obiettivo precedente.
viste le vendite penso di starci dentro il prossimo semestre, ma quello che mi preoccupa sono i successivi semestri.
certo che se questa è la prassi, secondo me entro 12 mesi perdono un buon 50% di punti vendita. è conveniente una politica del genere?
 
Il mio obiettivo gen-giu non è male…quanto ho fatto quest’anno, forse un 15% in più, quindi suppongo teoricamente fattibile.
Il loro obiettivo, come mi disse il rappresentante ai tempi, è diminuire i punti di vendita che vendono poco (ormai dalle mie parti le avevano date pure ai baretti che avevano a stento tre-quattro referenze) in modo da avere una rete che possa garantire migliore esposizione, assortimento e volumi di vendita…ed ovviamente costringere tutti a fare Premium.
Se farai Premium non avrai rischi, spiace dirlo ma è così.
Nemmeno a me fa piacere, ma devo riconoscere che nel frattempo le vendite sono aumentate e che il canone richiesto seppur odioso lo recuperi tranquillamente.
Molti colleghi fanno a gara a richiedere SISAL che coi suoi volumi di vendita ha il 50% della rete che paga appena il canone (=si lavora gratis per loro) e fornisce una dotazione tecnologica ridicola basata su terminale con rete mobile che in molti casi non va bene.
Con Igt hai volumi di vendita migliori, materiale informativo in continuazione, materiale da dare ai clienti, per allestire il punto vendita, statistiche, gestionale etc etc etc
secondo me bisogna tenere sotto controllo il margine che hai tra la vendita effettiva con l'obiettivo richiesto; fino ad oggi ci stò dentro alla grande, ma domani? se ti chiedono quello che già fai sei a rischio, basta una folata di vento e il banco salta.
 
confermo richiesto il 70% in più rispetto all'obiettivo precedente.
viste le vendite penso di starci dentro il prossimo semestre, ma quello che mi preoccupa sono i successivi semestri.
certo che se questa è la prassi, secondo me entro 12 mesi perdono un buon 50% di punti vendita. è conveniente una politica del genere?
vogliono solo rivenditori premium con una buona vendita
il resto non gli interessa
 
E' un po che non scrivo qui.
Tutto è più difficile oggi, non solo per le tab. Prima chiunque faceva bene; oggi con tante difficoltà occorre essere imprenditori anche nel gestire una tab. Con margini bassi e settori che addirittura vai in pari devi saperci fare per tagliare costi al massimo, dedurre il più possibile per farci saltare fuori lo stipendio
Ognuno ha avuto le proprie esperienze. Io ho la tab da 16 anni ormai e cerco di arrivare alla pensione; prima facevo tutt'altro, ero funzionario di una multinazionale stressato da pressioni sui budget di vendita e orari di lavoro estesi e spesso fuori casa, così decisi di cambiare vita anche se potevo rimanere nel settore diversamente
Non è che si possono fare guadagni incredibili anche perchè se fai più aggi vuol dire che servono anche più persone, non si scappa
E' tutto un bilanciamento di aggi e costi con calcoli da farmacista per farci saltare fuori lo stipendio; chi non è imprenditore e non guarda il bilancio e lavora un tanto al kilo guardando solo il cassetto alla sera allora avrà difficoltà
Una volta un tabaccaio con solo 4 pacchetti in un angolo e un po di lotto riusciva a far mangiare una famiglia e comprarsi anche l'appartamento. Oggi non è più così e come per tutto il mondo del lavoro; è il sistema paese che non va più e in particolare l'attuale sistema economico neoliberista
Per quanto riguarda i gratta , da quello che mi è stato detto, ormai 80% sono nella rete premium con canone e loro ambiscono al 100%; io non lo sono. Se fai l'obbiettivo non ci sono problemi altrimenti rischi che te li tolgano ma non sono tranquilli nemmeno gli altri
Tutto è in calo e in trasformazione, poi ci sono le rendite di posizione perchè per la tab conta in primis l'ubicazione
 
E' un po che non scrivo qui.
Tutto è più difficile oggi, non solo per le tab. Prima chiunque faceva bene; oggi con tante difficoltà occorre essere imprenditori anche nel gestire una tab. Con margini bassi e settori che addirittura vai in pari devi saperci fare per tagliare costi al massimo, dedurre il più possibile per farci saltare fuori lo stipendio
Ognuno ha avuto le proprie esperienze. Io ho la tab da 16 anni ormai e cerco di arrivare alla pensione; prima facevo tutt'altro, ero funzionario di una multinazionale stressato da pressioni sui budget di vendita e orari di lavoro estesi e spesso fuori casa, così decisi di cambiare vita anche se potevo rimanere nel settore diversamente
Non è che si possono fare guadagni incredibili anche perchè se fai più aggi vuol dire che servono anche più persone, non si scappa
E' tutto un bilanciamento di aggi e costi con calcoli da farmacista per farci saltare fuori lo stipendio; chi non è imprenditore e non guarda il bilancio e lavora un tanto al kilo guardando solo il cassetto alla sera allora avrà difficoltà
Una volta un tabaccaio con solo 4 pacchetti in un angolo e un po di lotto riusciva a far mangiare una famiglia e comprarsi anche l'appartamento. Oggi non è più così e come per tutto il mondo del lavoro; è il sistema paese che non va più e in particolare l'attuale sistema economico neoliberista
Per quanto riguarda i gratta , da quello che mi è stato detto, ormai 80% sono nella rete premium con canone e loro ambiscono al 100%; io non lo sono. Se fai l'obbiettivo non ci sono problemi altrimenti rischi che te li tolgano ma non sono tranquilli nemmeno gli altri
Tutto è in calo e in trasformazione, poi ci sono le rendite di posizione perchè per la tab conta in primis l'ubicazione
Hai perfettamente ragione
 
Buongiorno.

Avrei un quesito,formulato da un caro conoscente,che vorrei porgere agli esperti della sezione: Investire in una Tabaccheria.

Mi rivolgo a chi di loro ha dimestichezza con aggi e numeri che riguardano questo bar-tabacchi.

Dalle indicazioni ricevute,anche se poco importa,credo si trovi in Provincia di Varese o limitrofi.

Non sono contrario all'iniziativa,però ho raccomandato prudenza.(personalmente ritengo che il periodo non sia dei migliori)

Vi chiedo cortesemente di analizzare ciò che ho postato e dare la vostra opinione.

Ringrazio di cuore per il vostro importante contributo.

Si tratta dunque di un Bar-Tabaccheria,agenzia scommesse con slot e altri giochi consentiti dalla legge.

Il bar ha un consumo di caffè che in estate tocca anche i 12 kg a settimana,durante il periodo invernale il consumo è di 6 kg sempre alla settimana.

L'incasso medio del bar si attesta attorno ai 400€ al giorno.Non conosco il consumo di brioches o di altri prodotti alternativi.(caramelle,gomme da masticare,panini toast e/o piatti pronti)

Gli aggi annui da vendita di tabacchi sono circa 16.000€

Gli aggi per lotterie e gratta e vinci per altri 8500€

I ricavi derivanti dalla raccolta delle scommesse sono attorno ai 40500€ annui,mentre agli aggi dei giochi online per altri 16000€

Abbiamo poi circa 20.000€ di aggi derivanti da slot.

Non ho informazioni riguardo la licenza di super-alcolici che credo debba essere importante per attività di questo tipo.

L'affitto è attorno ai 1700 mensili.Apertura alle 6.30 e chiusura alle 24.00

Secondo la vostra esperienza,se i numeri fossero veritieri,sarebbe utile continuare la trattativa?

Manca qualcosa di importante alla descrizione dell'attività?

Grazie.
 
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