Investire nel collezionismo costa poco

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Massimo Uccelli

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26/7/17
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Buongiorno a tutti, premetto che mi sono appena iscritto e perdonatemi se mi scapperà qualche strafalcione o svista.

In tanti siamo in cerca di un investimento che frutti nel tempo, magari non abbiamo la frenesia di triplicare il capitale investito, magari speriamo in una lenta crescita (eh, le vecchie obbligazioni di una volta...), ma sappiamo che qul poco che abbiamo li fermo, possa e debba crescere, nonostante le congiunture negative che i media ci inculcano.

Sono un professionista che lavora nel campo tecnologico, aiuto le aziende e i privati a crescere, ma nel contempo sto anche interessandomi ad un tipo di collezionismo non proprio conosciutissimo in Italia, quello della Scripofilia. Chi lo conosce alzi la mano! Immagino in pochi... Prendete la storia dell'economia (quindi azioni, obbligazioni, ecc ecc) e iniziate a guardare dal 1500 ad oggi quanti documenti possiamo collezionare, quanta "carta" con illustrazioni, firme di personaggi stori famosi possimao trovare. Un esempio? Se vi dico MPS cosa pensate? Si la banca salvata pochi mesi fa. Io invece penso a questo documento (che probabilmente vedrete in allegato). Un documento del 1600 fatto in pergamena, firmato in calce da persone importanti dell'epoca, che è arrivato fino a noi praticamente intonso. Quanti esemplari troviamo in circolazione? Pochissimi? Quanto vale? Molto.

Questo è un caso limite, esieste la possibilità di diventare collezionsita spendendo anche qualche decina di euro.

Il lettore più attento mi chiederà? Si ma dove ci vedi il guadagno?

Tralasciando momentaneamente la bellezza dell'aspetto collezionistico, posso dirvi che due anni fa ho iniziato una mia piccola collezione, piano piano acquisto e metto da parte, piano piano costruisco un tesoretto che cresce come quantità e quindi come valore intrinseco. Aggiungo anche che certi documenti, passando il tempo, sono sempre meno, quindi per la legge del mercato, aumentano di valore. Avete capito cosa sto facendo? Mi creo un cuscinetto che attualmente non mi costa fatica economicamente parlando, mi rende felice e mi fa crescere (leggo molta storia, mi informo sul perchè è stato emesso il documento, ecc ecc) e un giorno se avrò la necessità potro vendere il tutto, sapendo che il mio "tesoretto" sarà cresciuto.
 

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ciao Massimo,

bravo, bene.
sono sinceramente felice per te.
ma vorrei farti notare un fattore che forse non hai calcolato......la MODA.
e non intendo quella dei vestiti.
perchè il tuo ragionamento lo facevano quelli che negli anni 70 , 80 e inizio 90 comperavano tappeti antichi e mobili antichi (ma potrei dire argenti, cornici e quant'altro).
tutte le belle cose sopra citate sono in estinzione, non ne fanno + (a parte i falsi) e ce ne saranno sempre meno ma.....ahimè non sono + di moda e ora nessuno li vuole + !
tu forse stai cavalcando un onda positiva e per questo il mio iniziale "bravo, bene" ma forse finchè puoi dovresti trasformare il tuo "tesoretto" in dobloni sonanti come direbbe un vecchio lupo di mare... perchè se arrivi a fine corsa con le tue belle cartine ci potrai fare ben poche cose (assieme a chi colleziona stampe antiche o cartine geografiche olandesi/tedesche/spagnole del '500 o '600.
detto questo ti saluto.
ciao
 
Carissimo Massimo,

Sono felice per il tuo intervento. Sul forum esiste già una sezione dedicata alla


Spero che il forum di FOL ha trovato in te un "Amico dell'Arte" per animarlo.

investart

Buongiorno a tutti, premetto che mi sono appena iscritto e perdonatemi se mi scapperà qualche strafalcione o svista.

In tanti siamo in cerca di un investimento che frutti nel tempo, magari non abbiamo la frenesia di triplicare il capitale investito, magari speriamo in una lenta crescita (eh, le vecchie obbligazioni di una volta...), ma sappiamo che qul poco che abbiamo li fermo, possa e debba crescere, nonostante le congiunture negative che i media ci inculcano.

Sono un professionista che lavora nel campo tecnologico, aiuto le aziende e i privati a crescere, ma nel contempo sto anche interessandomi ad un tipo di collezionismo non proprio conosciutissimo in Italia, quello della Scripofilia. Chi lo conosce alzi la mano! Immagino in pochi... Prendete la storia dell'economia (quindi azioni, obbligazioni, ecc ecc) e iniziate a guardare dal 1500 ad oggi quanti documenti possiamo collezionare, quanta "carta" con illustrazioni, firme di personaggi stori famosi possimao trovare. Un esempio? Se vi dico MPS cosa pensate? Si la banca salvata pochi mesi fa. Io invece penso a questo documento (che probabilmente vedrete in allegato). Un documento del 1600 fatto in pergamena, firmato in calce da persone importanti dell'epoca, che è arrivato fino a noi praticamente intonso. Quanti esemplari troviamo in circolazione? Pochissimi? Quanto vale? Molto.

Questo è un caso limite, esieste la possibilità di diventare collezionsita spendendo anche qualche decina di euro.

Il lettore più attento mi chiederà? Si ma dove ci vedi il guadagno?

Tralasciando momentaneamente la bellezza dell'aspetto collezionistico, posso dirvi che due anni fa ho iniziato una mia piccola collezione, piano piano acquisto e metto da parte, piano piano costruisco un tesoretto che cresce come quantità e quindi come valore intrinseco. Aggiungo anche che certi documenti, passando il tempo, sono sempre meno, quindi per la legge del mercato, aumentano di valore. Avete capito cosa sto facendo? Mi creo un cuscinetto che attualmente non mi costa fatica economicamente parlando, mi rende felice e mi fa crescere (leggo molta storia, mi informo sul perchè è stato emesso il documento, ecc ecc) e un giorno se avrò la necessità potro vendere il tutto, sapendo che il mio "tesoretto" sarà cresciuto.
 
Ciao, grazie del commento. Conta che se guardi questo particolare tipo di collezionsimo in USA o in Germania esiste dagli anni 70 e c'e' gente che ha messo via un bel gruzzoletto.

In più, a differenza di questi due stati che da molti vengono esaltati a volte con poca ragione, l'Italia ha un patrimonio culturale e storico che non è paragonabile. Se tu pensi che le banche più vecchie d'Europa sono state fondate da noi... Abbiamo da parlarne ancora per tantissimi anni, di questo ne sono certo, anche dal solo punto di vista culturale e storico. Se poi vorremo approfondire l'argomento, penso che sia qui qui che anche al di fuori di questo forum, ce ne sia la possibilità.
 
Grazie Roberto, scusa ma sono ancora un novellino e non l'avevo visto!
 
Fermo restando che prevedere il futuro per una persona dotata di capacità che rientrano nella norma non è possibile e che pur facendo discorsi intelligentissimi sul perchè un dato personaggio è diventato famoso non è comunque possibile stabilire a priori oggi con certezza chi diventerà famoso domani (non essendolo in questo momento), certi documenti saranno si sempre importanti ma con una logica collezionistica precisa, mi spiego meglio.
Se mi metto a raccogliere documenti antichi, del 500 o 600 (non importa e comunque dipende da quel che si trova e si cerca) alla rinfusa , ancorandomi solo a ciò che mi piace e posso permettermi di acquistare, non si va tanto lontano nel senso di interesse collezionistico oggettivo e quindi di facile rivendibilità.
Faccio alcuni esempi terra terra. Se trovo un bellissimo AQ (considerata la 1 affrancatura del mondo e ideata nella repubblica Veneziana. Rimasto in vigore dal 1600 sino al 1797)) e lo tengo insieme ad altri documenti di quell'epoca ma alcuni son ex libris, altre semplici lettere firmate da personaggi più o meno noti e via dicendo, creo un mescolone di oggetti alcuni interessanti per solo certi collezionisti . Però se quel AQ lo inserisci in una collezione di documenti della Serenissima , oppure di primi oggetti postali è molto facile che in un prossimo futuro tu possa rivenderli bene andando presso chi colleziona proprio quella tematica. Interessantissimi sono i primi bolli di affrancature forniti ad esempio dai Torre e i Tasso, ma sono interessanti per chi colleziona appunto i bolli antichi e non da altri e quindi se mescoli bolli con altri documenti misti credo che farai fatica a rivendere in blocco la collezione.
Tutti i documenti antichi sono interessanti ma se poi hai intenzione di rivenderli secondo me ti conviene cercare oggetti seguendo una logica monotematica o ancor più generalmente ma sempre non dispersiva seguendo un iter logico (tematica prefilatelia, tematica documenti di un dato Stato e di un preciso periodo storico ecc ecc).
 
Fermo restando che prevedere il futuro per una persona dotata di capacità che rientrano nella norma non è possibile e che pur facendo discorsi intelligentissimi sul perchè un dato personaggio è diventato famoso non è comunque possibile stabilire a priori oggi con certezza chi diventerà famoso domani (non essendolo in questo momento), certi documenti saranno si sempre importanti ma con una logica collezionistica precisa, mi spiego meglio.
Se mi metto a raccogliere documenti antichi, del 500 o 600 (non importa e comunque dipende da quel che si trova e si cerca) alla rinfusa , ancorandomi solo a ciò che mi piace e posso permettermi di acquistare, non si va tanto lontano nel senso di interesse collezionistico oggettivo e quindi di facile rivendibilità.
Faccio alcuni esempi terra terra. Se trovo un bellissimo AQ (considerata la 1 affrancatura del mondo e ideata nella repubblica Veneziana. Rimasto in vigore dal 1600 sino al 1797)) e lo tengo insieme ad altri documenti di quell'epoca ma alcuni son ex libris, altre semplici lettere firmate da personaggi più o meno noti e via dicendo, creo un mescolone di oggetti alcuni interessanti per solo certi collezionisti . Però se quel AQ lo inserisci in una collezione di documenti della Serenissima , oppure di primi oggetti postali è molto facile che in un prossimo futuro tu possa rivenderli bene andando presso chi colleziona proprio quella tematica. Interessantissimi sono i primi bolli di affrancature forniti ad esempio dai Torre e i Tasso, ma sono interessanti per chi colleziona appunto i bolli antichi e non da altri e quindi se mescoli bolli con altri documenti misti credo che farai fatica a rivendere in blocco la collezione.
Tutti i documenti antichi sono interessanti ma se poi hai intenzione di rivenderli secondo me ti conviene cercare oggetti seguendo una logica monotematica o ancor più generalmente ma sempre non dispersiva seguendo un iter logico (tematica prefilatelia, tematica documenti di un dato Stato e di un preciso periodo storico ecc ecc).

Ottimo commento.

Infatti io da collezionsita parlo di "collezione" non di acquisti all rinfusa. Un esempio: sono appassionato di fedi di credito e Monti (di pietà, di prestanza, dei poveri ecc ecc), quindi protobanche. Qui abbiamo tantissimi filoni che vanno analizzati e scelti, pensa solamente ai Banchi Napoletani" o a tutti gli altri, quante cose ci sono? Moltissime! Vogliamo poi parlare di come presentare un'opera?
Faldone dedicato, riferimento storico, cartelletta ad hoc, documento che ne certifica la veridicità. Niente va lasciato al caso.
 
Sicuramente lodevole ma poco in linea con la società di oggi che vuole tutto e subito, l'andazzo che ha preso il collezionismo di arte contemporanea da noi vuole forse addirittura tutto e prima di subito....
 
La società la costruiamo anche noi, quindi...

La bellezza salverà il mondo (cit)
 
Non so valutarlo sul piano dell'investimento, ritengo comunque il rivolgersi ad un collezionismo "di nicchia", anche di pezzi di costo unitario limitato sia una valida alternativa per chi non ha risorse ingenti, se condotto in modo professionale, focalizzato, completo e ben documentato, poi è sempre un'ottima occasione per approfondire ed imparare cose nuove.
 
Ultima modifica:
Non so valutarlo sul piano dell'investmento, ritengo comunque il rivolgersi ad un collezionismo "di nicchia", anche di pezzi di costo unitario limitato sia una valida alternativa per chi non ha risorse ingenti, se condotta in modo professionale, focalizzata, completa e ben documentata, poi è sempre un'ottima occasione per approfondire ed imparare cose nuove.

Esatto, se vogliamo vederla dal punto di vista di investimento bisogna gestirla così.
 
Buongiorno a tutti, premetto che mi sono appena iscritto e perdonatemi se mi scapperà qualche strafalcione o svista.

In tanti siamo in cerca di un investimento che frutti nel tempo, magari non abbiamo la frenesia di triplicare il capitale investito, magari speriamo in una lenta crescita (eh, le vecchie obbligazioni di una volta...), ma sappiamo che qul poco che abbiamo li fermo, possa e debba crescere, nonostante le congiunture negative che i media ci inculcano.

Sono un professionista che lavora nel campo tecnologico, aiuto le aziende e i privati a crescere, ma nel contempo sto anche interessandomi ad un tipo di collezionismo non proprio conosciutissimo in Italia, quello della Scripofilia. Chi lo conosce alzi la mano! Immagino in pochi... Prendete la storia dell'economia (quindi azioni, obbligazioni, ecc ecc) e iniziate a guardare dal 1500 ad oggi quanti documenti possiamo collezionare, quanta "carta" con illustrazioni, firme di personaggi stori famosi possimao trovare. Un esempio? Se vi dico MPS cosa pensate? Si la banca salvata pochi mesi fa. Io invece penso a questo documento (che probabilmente vedrete in allegato). Un documento del 1600 fatto in pergamena, firmato in calce da persone importanti dell'epoca, che è arrivato fino a noi praticamente intonso. Quanti esemplari troviamo in circolazione? Pochissimi? Quanto vale? Molto.

Questo è un caso limite, esieste la possibilità di diventare collezionsita spendendo anche qualche decina di euro.

Il lettore più attento mi chiederà? Si ma dove ci vedi il guadagno?

Tralasciando momentaneamente la bellezza dell'aspetto collezionistico, posso dirvi che due anni fa ho iniziato una mia piccola collezione, piano piano acquisto e metto da parte, piano piano costruisco un tesoretto che cresce come quantità e quindi come valore intrinseco. Aggiungo anche che certi documenti, passando il tempo, sono sempre meno, quindi per la legge del mercato, aumentano di valore. Avete capito cosa sto facendo? Mi creo un cuscinetto che attualmente non mi costa fatica economicamente parlando, mi rende felice e mi fa crescere (leggo molta storia, mi informo sul perchè è stato emesso il documento, ecc ecc) e un giorno se avrò la necessità potro vendere il tutto, sapendo che il mio "tesoretto" sarà cresciuto.

come per i quadri, potrai sapere se hai davvero costruito un "tesoretto" solo nel momento che dovessi vendere e realizzare una plusvalenza, per adesso sono solo speranze ...
 
Rispondo a quanto sopra con un post che avevo messo nell'area di Scripofilia.

Buongiorno a tutti, finalmente una chat che si parla di Scripofilia. E' da qualche anno che mi sono appassionato a questa forma di collezionismo, molto interessante e di grande valore culturale. Io mi sono sempre occupato di finanza e trovo che il legame tra il mio lavoro e le Scripofilia sia fantastico. Ho parlato con molti colleghi e personaggi noti del mondo della grande finanza e mi sono reso conto che c'e' una grande ignoranza nella materiale e sopratutto nella cultura finanziaria (quella storica). A volte mi chiedo come si fa a parlare di grandi investimenti e consigliare ai clienti come proteggere il denaro senza conoscere comunque il passato.

Qualche giorno fa per caso su Facebook alla pagina di Scripomarket che seguo, ho scoperto che era stata appena presentata un opera sulla Scripofilia (ho inserito la foto della presentazione del libro) e in un attimo ho contattato i responsabili per chiedere come averne una. Nel giro di 24 ore, con sorpresa mi è arrivata a casa uno scatolone di circa 20Kg con dentro la splendida pubblicazione (tra le più belle che abbia mai visto al mondo) e un leggio che rende giustizia per esporre questo mega libro.

La prima espressione che mi è venuta naturale è stata "WOW", immensa sotto tutti gli aspetti, non pensavo ad un lavoro del genere. Ho collezionato per anni francobolli ma non ho mai trovato una pubblicazione così museale.

L'ho trovata indispensabile, sia per la valorizzazione della mia stessa collezione, ma più interessante come catalogo con immagini fedelissime e in alta risoluzione. Quello che più mi ha sorpreso che compreso nell'opera (era inserita una lettera) c'e' l'accesso ad un sito che ti rimanda (riferimento al numero di pagina del catalogo), ad approfondimenti per ogni singola azienda, quotazioni online, indici di rarità, foto e video storiche, etc.

Un lavoro che ho apprezzato perché posso finalmente avere una linea guida per questo collezionismo.

Sul fatto dell'investimento per rispondere a chi ha scritto sopra, io sono fermamente convinto che il primo investimento che si fa è sulla cultura e la valorizzazione del proprio sapere storico/finanziario visto che operiamo in questo mondo. Il possedere comunque alcuni titoli storici, in alcuni casi unici, come quelli degli antichi stati, rende un emozione difficile da convertire in denaro. Sono comunque sicuro, visto che ho seguito il mercato e le aste, che negli anni i pezzi più belli e rari siano destinati per logica a valorizzarsi, visto l'aumento dei collezionisti e la rarità di alcuni documenti.

In passato, come dicevo, ho collezionato francobolli, ma posso affermare che solo al tatto e alla vista questi documenti dal vivo hanno un valore completamente diverso, sia per la grafica di alcuni che sono opere d'arte sia per il valore di alcune firme di personaggi famosi dell'epoca. La storia, il valore finanziario, la rarità e il resto fanno la differenza.

Vedi l'allegato 2417551

Nel passato una mancanza d'informazione, di documenti da acquistare, di una linea guida e di una catalogazione approfondita aggiornata in tempo reale, credo sia stata la causa della poca presenza di collezionisti nel nostro territorio nazionale, visto che all'estero questo collezionismo ho letto è molto più organizzato e vissuto.

Spero di trovare all'interno della chat persone con cui discutere ed eventualmente scambiare alcuni titoli, in quanto in alcuni casi ho dei doppioni.

Il mio interesse personale riguarda i titoli storici (azioni, obbligazioni, monti, fedi di credito e similari) del mercato italiano. Per ora voglio concentrarmi su questo.

Sperando di aver fatto cosa gradita per l'approfondimenti, Vi porgo cordiali saluti.
 
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