Openjobmetis, la Borsa non tradisce chi offre lavoro
LA SOCIETÀ DI SOMMINISTRAZIONE È UNA DELLE POCHE MATRICOLE DEL 2015 CHE NON HANNO DELUSO GLI INVESTITORI. GESTITA DA MANAGER ITALIANI FA CONCORREZNZA A MANPOWER E ADECCO
Sara Bennewitz
Lo leggo dopo
Milano U na delle pochissime matricole del 2015, che nonostante la Brexit, le elezioni Usa, la mancata crescita economica italiana, in Borsa e nei bilanci continua a macinare profitti. Eppure Openjobmetis è un’azienda direttamente legata al ciclo, che fa concorrenza a colossi mondiali come Manpower e Adecco, e che opera ed è gestita esclusivamente da manager italiani. «Abbiamo portato in Borsa una cosa preziosa come il lavoro - spiega Rosario Rasizza, ad e fondatore – e a luglio in Italia si è registrato un boom dei contratti di somministrazione, che sta a dimostrare che un barlume di ripresa c’è». Non si tratta né di lavoro stagionale, né di un episodio sporadico, ma anche la crescita dell’occupazione come tutte le cose andrebbe coltivata con misure strutturali. Non è il caso degli incentivi legati al Jobs act, che a giudizio di Rasizza avrebbero favorito le assunzioni one off, perché come succede con la rottamazione, una volta venute meno le agevolazioni fiscali, chi era stato assunto solo per beneficiare delle stesse si è ritrovato senza lavoro. «Gli incentivi legati al Jobs act hanno drogato il mercato, perché alcune aziende hanno assunto personale per beneficare delle esenzioni senza averne bisogno – spiega Rasizza - sarebbe stato meglio prevedere incentivi a fronte di un’assunzione per almeno 3 anni o un limite di medio termine, in modo da imporre alle aziende di ponderare bene le assunzioni con consapevolezza e non solo
per cavalcare l’incentivo». Del resto Openjobmetis, che ha circa 580 dipendenti diretti e 15mila addetti che lavorano in somministrazione (di cui il 78% italiani e il 25% sono colletti bianchi), a queste altalene c’è abituata: statisticamente circa un decimo del personale che forma per i contratti di somministrazione, poi viene assunto direttamente dalle aziende clienti del gruppo. Fatto cento il fatturato di Openjobmetis, l’ 11,5% è la percentuale media di guadagno che la società trattiene per formare impiegare e fornire personale per le aziende terze. Una percentuale che cambia visibilmente a seconda della regione italiana in cui si opera, e dove paradossalmente al Sud è maggiore che al Nord, dove invece il lavoro scarseggia di meno. Per fortuna la legge impone che il 2% del fatturato di tutte le società del lavoro che come Openjobmetis sono autorizzate dal ministero - che in Italia significa una torta da 150 milioni di cui la fetta del gruppo di Rasizza rappresenta 8 milioni - viene dedicata ai corsi di formazione per qualificare il personale: dalle sarte ai cuochi, dai macellai ai guidatori di droni. E così il bilancio dei primi nove mesi del 2016 fotografa ricavi in crescita del 2,9% a 330,3 milioni a fronte di un margine lordo in calo a 10,6 milioni (-2,7%), ma utili raddoppiati a 5,4 milioni dai 2,4 milioni dello stesso stesso periodo 2015. Fatto sta che Rasizza, che per mantenere alta la profittabilità ha deciso di non lavorare per le aziende poco solvibili e per la pubblica amministrazione, che ha tempi di pagamento troppo lunghi, cresce comunque del 3% su un mercato che aumenta del 3,4% mantenendo però una discreta redditività. Openjobmetis (circa 120 filiali in Italia) è il quinto operatore a livello nazionale dopo Adecco (352 filiali), Manpower (219), Gi Group (196) e Randstad (236). L’obiettivo è crescere e consolidarsi, che è uno dei motivi per cui la società è andata in Borsa: poco meno della metà del settore è fatto da ben 100 agenzie di cui 58 con un fatturato inferiore a 50 milioni e un migliaio di altre agenzie con dimensioni piccolissime. «Continuiamo a esplorare possibili acquisizioni - conclude Rasizza - e siamo fiduciosi di poterne annunciare qualcuna a breve». Anche alla luce dei risultati e delle potenzialità di crescita Equita consiglia di acquistare le azioni con un target di 8,4 euro, stesso giudizio da Banca Akros, secondo cui il titolo è interessante fino al prezzo di 8,9 euro.
(14 novembre 2016)
Openjobmetis, la Borsa non tradisce chi offre lavoro - Repubblica.it
non la seguo, ma è fiondata giu dai 7 euro, a fondamentali non sembra malvagia