IPO - TECHNOPROBE

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Il 15 febbraio Technoprobe ha fatto il suo ingresso a Palazzo Mezzanotte, portando a casa una quotazione brillante. Il prezzo per azione iniziale di collocamento, fissato a 5,7 euro, è presto arrivato a 7,3 euro registrando un rialzo superiore al 25%. È così che l’azienda della famiglia Crippa è passata da un enterprise value di 3,5 miliardi a uno superiore ai 4 miliardi.

Peculiare la scelta effettuata dal gruppo lombardo del segmento di quotazione, infatti Technoprobe ha scelto di collocarsi sul listino Egm, dedicato alle piccole e medie imprese, abituato quindi ad aziende con dimensioni decisamente più contenute di Technoprobe (capace di coprire da sola oltre un quinto del valore di tutto il listino).

“Abbiamo preferito iniziare con una certa gradualità”, spiega Roberto Crippa, vicepresidente esecutivo e figlio del fondatore Giuseppe. “L’Egm ci dà il tempo di mettere a posto le procedure interne prima del passaggio al listino principale di Piazza Affari”. Di fatto la scelta della direzione aziendale è quella di un ‘banco di prova’, per capire cosa significa essere quotati e prendere le misure per il futuro.
 
Da Merate al mercato internazionale: la storia di Technoprobe
La storia di Technoprobe, con un percorso simile alle big tech statunitensi, nasce nel 1993 in una cucina forte solo dell’intraprendenza e della profonda conoscenza dell’estero del suo fondatore, Giuseppe. Non siamo alla Silicon Valley ma a Merate, in Lombardia. Fin dall’inizio si potevano intravedere tutti i presupposti per una storia di successo: propensione all’innovazione, internazionalizzazione e sacrificio. Nel breve periodo, dalla casa di famiglia, i Crippa crescono e si espandono: prima in tutta Italia, poi con l’estero, arrivando a stringere partnership importanti con i maggiori protagonisti del mercato internazionale.
 
Il valore del gruppo: 11 sedi in tutto il mondo e 300 milioni di fatturato
Dalla cucina Technoprobe ne ha fatta di strada ed oggi è un gruppo da 300 milioni di fatturato. L’azienda dei Crippa si sviluppa su 11 sedi dislocate in tutto il mondo e migliaia di dipendenti. Il Core Business che lo ha reso un gruppo internazionale (il 98% del fatturato è fuori dall’Italia) è la produzione e la vendita di Probe cards: cioè interfacce elettromeccaniche che servono a connettere e testare microchip. Tale prodotto, altamente tecnologico e su misura, garantisce la funzionalità di tutti i dispositivi digitali che sono entrati a far parte della quotidianità di ognuno: smartphones, computers, elettrodomestici e automobili. Il gruppo di Lecco è tra le principali società al mondo capaci di produrre questo genere di prodotto, vantaggio competitivo che lo pone nella condizione di top player mondiale.
 
Con la crisi tra Russia e Ucraina i prezzi delle materie prime sono quasi raddoppiati
La sfida principale per il futuro, sia del settore sia di Technoprobe, è l’approvvigionamento delle risorse necessarie alla produzione delle Probe Cards: i semiconduttori. Con la pandemia e la crisi tra Ucraina e Russia (entrambi paesi ricchi di risorse) queste sono diventate il vero ago della bilancia per il mercato Tech. “Personalmente prevedo forti rialzi nel breve periodo perché sia l’Ucraina sia la Russia sono molto importanti come fornitori di tali materiali. – Spiega Roberto Crippa – Noi utilizziamo molto palladio, ad esempio, che a dicembre costava 55 euro/grammo. Oggi siamo vicini agli 80 euro grammo.”
 
Con la crisi tra Russia e Ucraina i prezzi delle materie prime sono quasi raddoppiati
La sfida principale per il futuro, sia del settore sia di Technoprobe, è l’approvvigionamento delle risorse necessarie alla produzione delle Probe Cards: i semiconduttori. Con la pandemia e la crisi tra Ucraina e Russia (entrambi paesi ricchi di risorse) queste sono diventate il vero ago della bilancia per il mercato Tech. “Personalmente prevedo forti rialzi nel breve periodo perché sia l’Ucraina sia la Russia sono molto importanti come fornitori di tali materiali. – Spiega Roberto Crippa – Noi utilizziamo molto palladio, ad esempio, che a dicembre costava 55 euro/grammo. Oggi siamo vicini agli 80 euro grammo.”

Vero, però scusa le aziende come technoprobe acquistando le materie prime a prezzi raddoppiati, si vedono ridotti i margini e questo influisce negativamente. Meglio aziende tech che producono software sulla sicurezza , oltre al settore oil e gas. OK!
 
DOMANI ARRIVANO ARRIVANO I CONTI................OKKKIOOOO
 
28 marzo 2022 ...........Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio
di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sottoposti a
revisione completa da parte della società di revisione.
 
la frase sul monitoraggio su possibili effetti crisi ucraina , non vorrei che fosse un profit warning celato ...ne abbiamo viste di frasi di questo tipo in tanti anni di esperienza .....
 
la frase sul monitoraggio su possibili effetti crisi ucraina , non vorrei che fosse un profit warning celato ...ne abbiamo viste di frasi di questo tipo in tanti anni di esperienza .....

Mi sembra un'interpretazione abbastanza fantasiosa.

Però orecchie dritte.
 
Technoprobe : utile netto cons 2021 a 119,3 mn (96,6 mln in 2020)


dati ottimi
 
P/E sopra 40.....
 
Una volta finita la maledetta guerra si corre verso nuovi massimi.
 
qualcuno ha news sulla possibile promozione al mercato Star di questo titolo?
finchè sto elefante non si leva dalla cristalleria EGM temo sarà difficile far salire tutte le piccoline del ns indice...

succedesse in contemporanea ad un rasserenamento della situazione geopolitica globale credo vedremmo i fuochi d'artificio :)
 
Primo cippo a 6,15 ci sta 👍

Dai, c'eri quasi.


16/05/2022 12:46 EQ
Secondo Corriere Economia anche TSMC, dopo Intel, starebbe trattando con il Governo italiano e tedesco per installare una nuova fab in Europa beneficiando degli incentivi del Chips Act.
A differenza di Intel che ha previsto investimenti per 17bn per una fab front end in Germania e 4.5bn per uno di back end in Italia, TSMC vorrebbe costruire un`unica fab integrata da 10bn chiedendo circa 5bn di sussidi.
La notizia, se confermata, è positiva a nostro avviso per tutta la filiera dei semi-capex fra cui Technoprobe di cui TSMC è uno dei principali clienti

HOLD con Target Price 7
 
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