22 dicembre 2017
...abbiamo parlato con l'economista Lorenzo Bini Smaghi, ...
... si fa un gran parlare anche da noi di una eventuale uscita dall'euro. Dal trascorso della sua esperienza come membro della BCE (Banca Centrale Europea), pensa sia una ipotesi percorribile o è da cestinare sotto il capitolo "fantascienza"?
Uscire dall’euro è molto diverso, e sicuramente più drammatico, che uscire dall’Unione europea, perché comporta un cambiamento drastico del valore delle attività finanziarie.
Nessun risparmiatore vorrà essere penalizzato, per cui se si decidesse di indire un referendum sarebbero in molti a portare all’estero i propri risparmi, provocando il tracollo del sistema finanziario italiano. Già oggi vediamo che il rendimento dei titoli di stato italiani è più alto di quelli spagnoli o addirittura ciprioti o portoghesi, il che dimostra che c’è un rischio maggiore sul nostro paese.
Il motivo è in parte tutto questo parlare di uscire dall’euro, che fa salire il rischio-Italia.
L’Europa con Draghi al timone della BCE si è rafforzata?
Si è rafforzata la BCE, dimostrando capacità di adattamento e di intervento di fronte a movimenti destabilizzanti dei mercati finanziari. Si sono fatti passi avanti anche in altri settori, come l’integrazione bancaria, ma rimane ancora molto da fare per rendere l’area dell’euro più resistente di fronte a shocks e crisi come quella che abbiamo avuto, che, bisogna ricordarlo, è la più grave dal dopoguerra ed ha avuto una dimensione mondiale. I recenti sondaggi comunque mostrano che in tutta Europa la fiducia nelle istituzioni europee è in aumento.
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Banche centrali, Europa ed euro: analisi e previsioni future. Parola a Lorenzo Bini Smaghi | Teleborsa.it
Lo scenario triste di un'uscita dall'euro | Marcello Esposito