Isagro - l'arte di saper aspettare

Scommetto che è stato l'amico Cartomante a scaricare a 3,50.
D'altronde lui è un trader e fa bene a portare a casa.
Io sono un cassettista e aspetto il futuro.
 
Dopo 5 sedute negative gli indici potrebbero chiudere in rosso anche oggi.
La situazione non è delle migliori ed anche Isagro ne risente beneficiando solo in minima parte del buon dividendo annunciato.
 
Il rimbalzino odierno dei mercati sta trascurando le small (a parte Landi) e Isagro difficilmente chiuderà sopra a 3,50.
Accontentiamoci di non vedere , almeno oggi , il segno meno.
 
Sarei già contento se chiudessimo a 3,45.
Se invece di pagarsi 3 milioni di euro di dividendo avessero riattivato il buy-back (con la stessa spesa) il titolo sarebbe già sopra a 3,50.
Che cosa me ne faccio del dividendo se le mani forti non comperano una sola azione ?
Ma verranno i tempi buoni anche per Isagro.
 
Ho confrontato lo studio societario di Banca Imi su Isagro per gli anni 2012-2013-2014 e il piano industriale di Isagro per gli stessi periodi.
Le incongruenze sono evidenti.
A fronte di ricavi stimati inferiori per tutti e 3 gli esercizi da parte di Banca Imi la stessa prevede utili netti superiori a quelli indicati da Isagro.
A questo punto le possibilità sono due.
O Isagro è stata molto conservativa a stimare la redditività ed i dati di Banca Imi sono più attendibili ed allora le possibilità di una risalita nel breve-medio per Isagro esistono.
Oppure Banca Imi ha sbagliato completamente le previsioni e quelle di Isagro sono più attendibili ed allora prima di 24 mesi il superamento dell'area 3,50 adesso e dell'area 3,20 dopo lo stacco cedola saranno una pura illusione.
Non so cosa pensare.
Certo che se con un dividendo di 30 centesimi in arrivo non riusciamo a superare quota 3,50 propendo per la seconda ipotesi cioè l'attendibità delle previsioni della società.
In questo caso bisogna armarsi di tanta santa pazienza o uscire.
 
Ho confrontato lo studio societario di Banca Imi su Isagro per gli anni 2012-2013-2014 e il piano industriale di Isagro per gli stessi periodi.
Le incongruenze sono evidenti.
A fronte di ricavi stimati inferiori per tutti e 3 gli esercizi da parte di Banca Imi la stessa prevede utili netti superiori a quelli indicati da Isagro.
A questo punto le possibilità sono due.
O Isagro è stata molto conservativa a stimare la redditività ed i dati di Banca Imi sono più attendibili ed allora le possibilità di una risalita nel breve-medio per Isagro esistono.
Oppure Banca Imi ha sbagliato completamente le previsioni e quelle di Isagro sono più attendibili ed allora prima di 24 mesi il superamento dell'area 3,50 adesso e dell'area 3,20 dopo lo stacco cedola saranno una pura illusione.
Non so cosa pensare.
Certo che se con un dividendo di 30 centesimi in arrivo non riusciamo a superare quota 3,50 propendo per la seconda ipotesi cioè l'attendibità delle previsioni della società.
In questo caso bisogna armarsi di tanta santa pazienza o uscire.

Complimenti, sempre molto obbiettivo, nel bene e nel male.
 
Io comunque rimango in Isagro anche se le previsioni societarie non sono state in linea con le mie aspettative.
I motivi sono 3.
Il primo è che l'azienda , per evitare di fare brutte figure come in un recente passato , sia stata conservativa e pertanto gli obbiettivi previsti siano in ogni caso obbiettivi minimi.
Il secondo è la sempre possibile vendita di molecole non più strategiche.
Ricordiamo che nel 2009 e nel 2010 sono state realizzati proventi non ricorrenti dalla vendita di vecchie registrazioni pari rispettivamente a 12 e 8 milioni di euro.
Sono sempre proventi straordinari ma visto il gran numero di molecole registrate la possibilità che ogni anno un prodotto non più strategico venga ceduto non è campata in aria.
Il terzo motivo è il futuro di Isagro.
Un'azienda creata dal nulla 20 anni fa e che deve ancora riuscire ad ottenere risultati appezzabili.
Se fra un paio d'anni Basile si rendesse conto che nonostante i suoi evidenti sforzi Isagro non riuscisse , a causa delle sue limitate dimensioni , ad essere adeguatamente redditizia sicuramente mollerebbe tutto.
A mio avviso 100 milioni di euro , per comperare Isagro , un leader del settore li sborsa senza problemi ed in quel momento in non vorrei non esserci.
 
Nonostante il piano industriale sotto le aspettative c'è pur sempre un dividendo da 30 centesimi in arrivo e l'indebitamento negli ultimi due mesi è stato drasticamente ridotto.
Non dimentichiamo inoltre l'accordo per la ricerca con Chemtura.
Ma quota 3,50 sembra inattaccabile.
Ogni volta che qualcuno si pone in denaro a quel livello viene immediatamente servito.
Non so cosa potrebbe farci abbattere questo muro di gomma.
Forse una semestrale con un risultato nettamente al di sopra delle risicate aspettative ma nemmeno questo potrebbe bastare.
Si rischia una fase laterale in un range molto ristretto per poi calare di 30 centesimi il 16 maggio giorno dello stacco.
 
Nonostante il piano industriale sotto le aspettative c'è pur sempre un dividendo da 30 centesimi in arrivo e l'indebitamento negli ultimi due mesi è stato drasticamente ridotto.
Non dimentichiamo inoltre l'accordo per la ricerca con Chemtura.
Ma quota 3,50 sembra inattaccabile.
Ogni volta che qualcuno si pone in denaro a quel livello viene immediatamente servito.
Non so cosa potrebbe farci abbattere questo muro di gomma.
Forse una semestrale con un risultato nettamente al di sopra delle risicate aspettative ma nemmeno questo potrebbe bastare.
Si rischia una fase laterale in un range molto ristretto per poi calare di 30 centesimi il 16 maggio giorno dello stacco.

C'è poco interesse sul titolo in questo momento e i volumi lo testimoniano, ma nonostante tutto restiamo a galla. Per superare certe resistenze ci devono essere delle notizie e neppure eclatanti. Siamo fortunati che in questo momento di debolezza non è colpita da speculazione negativa altrimenti sarebbero azzi amari, vedi Landi Renzo per esempio.
 
Mi pare che di notizie ultimamente ce ne siano state ma non hanno prodotto alcun effetto.
Per quanto riguarda i ribassisti a mio avviso stanno alla larga da Isagro perchè sanno di rischiare troppo.
Un flottante di soli 25 milioni di euro con le minoranze che incasseranno una cedola da complessivi 2 milioni di euro che potrebbe essere reinvestita nel titolo.
 
Chiedi al moderatore della sezione small di metterti per favore il riferimento al titolo Isagro così quando si cerca si trova meglio.
Fai un altro thread con lo stesso titolo ed il riferimento e lui te li accorpa ;)
 
Chiedi al moderatore della sezione small di metterti per favore il riferimento al titolo Isagro così quando si cerca si trova meglio.
Fai un altro thread con lo stesso titolo ed il riferimento e lui te li accorpa ;)

nun se cappisce che n'abbi aperto n'artro quanno già ce sta.
 
Isagro nasce nel 1992, come S.r.l. cui viene conferito il ramo d'azienda di Enichem Agricoltura, società nata a sua volta dalla fusione delle divisioni agrochimiche di Montedison ed Enichem.
Nel 1993 undici manager di Isagro, ai quali si è unito Giorgio Basile, assumendone la guida, rilevano la società attraverso un management buy-out.
Dal 5 novembre 2003 è quotata in borsa.

Uno stringato riassunto della storia di Isagro.
Ebbene in 19 anni di storia Isagro se ha dimostrato molto a livello di ricerca non ha ancora dimostrato nulla a livello di redditività aziendale.
Per questo io ho la personalissima convinzione che la favola di Isagro non potrà durare in eterno.
O riuscirà , dopo la cessione totale della catena distributiva , a raggiungere una marginalità accettabile entro 3-4 anni nonostante la presenza di colossi nel settore degli agrofarmaci o dovrà necessariamente integrarsi in altre realtà coma Monsanto , Basf , Singenta o Bayern.
Ed il prezzo che queste multinazionali sarebbero disposte a pagare non sarebbe sicuramente inferiore a 100 milioni di euro.

Quindi il nuovo thread dal titolo 'ISAGRO - l'arte di saper aspettare' ha una sua motivazione di esistere.
O Isagro riuscirà a raggiungere , entro 3-4 anni , valori di reddività significativi o verrà ceduta.
In entrambi i casi grande soddisfazione per gli azionisti che avranno avuto la lungimiranza di aspettare per un periodo molto lungo.
Questa , ripeto , è solo una mia convinzione personale e per questo ho investito insieme ad altre persone molto in questa società.
 
Per quanto riguarda la richiesta del Sig. Barry di contattare il moderatore della sezione small cap sinceramente non so come dovrei materialmente procedere.
Comunque , visto che scrivo nel thread tutti i giorni , mi pare che facendo la ricerca ISAGRO - forum i messaggi di questo thread siano facilmente individuabili.
Buon fine settimana a tutti.
 
Sarebbe sorprendente se nella settimana entrante Isagro superasse la fortissima resistenza a 3,50.
A parte lo stacco cedola del 16 maggio il prossimo appuntamento importante è il 4 agosto con la semestrale ( I semestre 2011 ).
Solo allora capiremo se l'azienda , come credo , ha fatto previsioni molto conservative sul proprio futuro.
Se così fosse il mercato non potrebbe che prenderne atto.
 
Finalmente un po' di scambi.
Ma è meglio tirare le somme alle 17.30.
 
Tutte le notizie importanti che potevano smuovere il titolo a breve sono già uscite e non hanno prodotto alcun effetto.
Pensare in un rialzo per qualsiasi altro motivo è illusorio.
I fondamentali futuri annunciati dalla società non sono entusiasmanti e solo quando questi verranno smentiti dai numeri vedremo qualcosa di interessante.
Come ho già detto solo la semestrale potrebbe dire qualcosa di nuovo smentendo le previsioni societarie.
Fino ad allora è meglio stare alla finestra senza illudersi.
 
Tanto fumo e poco arrosto.
D'altronde è logico che nel breve non ci siano prospettive di rialzi significativi.
Ma nel lungo senz'altro si.
 
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