Jupiter AM: mercati emergenti, ecco perché essere positivi - parola al mercato
di Alejandro Arevalo e Reza Karim * (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 20 feb - A nostro avviso, le prospettive per il debito dei mercati emergenti sono molto migliorate dopo la riapertura della Cina.
Il tasso di crescita in Cina sara' sostenuto dai 4,8 mila miliardi di dollari di risparmi accumulati dai consumatori cinesi durante i lockdown dovuti al Covid e si prevede che aumenti significativamente nei prossimi trimestri. Se da un lato il rischio di recessione negli Stati Uniti preoccupa, dall'altro c'e' un elevato grado di fiducia nella ripresa della crescita in Cina, il che significa che il Paese potrebbe tornare a essere il motore della crescita globale.
Il debito dei mercati emergenti beneficiera' di questo fenomeno e sara' probabilmente sostenuto dal range dei rendimenti dei Treasury statunitensi. Cio' ha creato un grande interesse per questa asset class, come dimostrano i solidi afflussi di inizio anno.
Se si considerano le obbligazioni societarie dei mercati emergenti, escludendo i casi di Russia, Ucraina e Cina, il resto del mondo ha un tasso di default di circa l'1,2%[1]. La leva finanziaria netta sembra piuttosto bassa, pari a 1,2x[2], vicina ai minimi storici, e offre quindi un solido contesto fondamentale. Anche la liquidita' e' in buona posizione, con un rapporto di copertura degli interessi pari a 10,5x[3]. Molti emittenti sovrani high yield vedono il loro debito scambiato a prezzi molto minori rispetto al potenziale tasso di recupero in caso di default, pur essendo ancora solvibili.
A livello regionale, attualmente stiamo riscontrando le migliori opportunita' in America Latina e in Africa, mentre ultimamente abbiamo portato il nostro posizionamento in Medio Oriente in un territorio piu' neutrale dopo essere stati in sovraccarico nella zona per la maggior parte del 2022.
Crescita in America Latina La nostra scommessa sull'America Latina ha dato buoni risultati. La crescita ha sorpreso al rialzo e le banche centrali della regione hanno lottato per mantenere la loro reputazione. Messico e Brasile hanno iniziato ad aumentare i tassi prima delle banche centrali dei mercati sviluppati e i tassi reali positivi sono una caratteristica che oggi hanno solo pochi paesi latinoamericani. Quindi, le banche centrali sono vicine alla fine del loro ciclo di inasprimento, l'inflazione sta raggiungendo il suo picco e le bilance commerciali sembrano forti in molti paesi. Per noi questi sono segnali promettenti per il 2023. La maggiore preoccupazione in America Latina e' stata la politica, ma anche laddove sono saliti al potere governi meno favorevoli al mercato, i danni in termini di espansione fiscale sono stati finora piuttosto limitati. Nel 2023, l'incognita politica sembra molto piu' contenuta, dato che l'agenda politica e' stata relativamente leggera. Tuttavia, i recenti eventi in Peru' e Brasile dimostrano che e' sempre necessario agire con cautela.
Riteniamo che anche i paesi africani dell'high yield offrano opportunita' interessanti, soprattutto se il contesto diventasse piu' positivo per i mercati emergenti. Tuttavia, secondo noi, e' fondamentale evitare situazioni piu' complesse, come ad esempio il Ghana.
I fondamentali del Medio Oriente In Medio Oriente, i prezzi del petrolio hanno favorito paesi come l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l'Oman, dove abbiamo assistito a un significativo miglioramento dei bilanci fiscali. Il solo Kuwait ha visto migliorare il proprio deficit di bilancio di circa il 19% nel corso dell'anno. Le compagnie petrolifere stanno producendo enormi flussi di cassa e la Coppa del Mondo di calcio ha dato slancio agli investimenti. A nostro parere, i fondamentali riflettono gia' questa situazione e le valutazioni ora sono in gran parte calcolate in base a questi miglioramenti. Pur avendo portato la nostra allocazione complessiva a neutrale, riteniamo che ci siano ancora alcune aree interessanti per gli investitori. Settori come quello immobiliare e finanziario, o gli esportatori di energia in ambito high yield, potrebbero beneficiare di effetti di secondo ordine e offrono spread interessanti.
Guardando complessivamente all'asset class del debito dei mercati emergenti, riteniamo che le obbligazioni societarie siano ancora le piu' interessanti. Il rendimento a scadenza disponibile e' ancora piuttosto elevato, mentre la duration dell'asset class rimane contenuta. Riteniamo che le obbligazioni a breve duration compensino gli investitori disposti ad attendere gli sviluppi futuri. Naturalmente ci sono anche dei rischi. Le prospettive di crescita globale richiedono cautela, poiche' gli spread potrebbero aumentare in un contesto di recessione; tuttavia, gli entry point ci sembrano interessanti, soprattutto per gli investitori con un orizzonte temporale piu' lungo. Il rischio di rifinanziamento per gli emittenti piu' deboli e la geopolitica (soprattutto a Taiwan) sono altri due aspetti che continuiamo a monitorare attentamente.
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(RADIOCOR) 20-02-23 16:37:08 (0362) 5 NNNN
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