Italgas, il ritorno.

... e ora saliamo di bello .... :D

Ricordo che domattina, prima dell'apertura dei mercati, verrà diffuso il bilancio 2021 con tutti gli annessi e connessi. A domani.
 
Dividendo a 0,295 euro, superiore a quanto previsto dal piano. Queste le immagini delle prime 3 pagine del comunicato stampa:


Schermata 2022-03-10 alle 08.46.38.jpg

Schermata 2022-03-10 alle 08.47.03.jpg

Schermata 2022-03-10 alle 08.47.20.jpg
 
Questa la tabella del conto economico con i dati annuali a raffronto:


Schermata 2022-03-10 alle 09.11.40.jpg

A più tardi per i commenti.
 
Devo correggermi in merito al dividendo che è invece previsto dall'attuale piano: è difatti il migliore tra le due alternative (+4% rispetto all'anno precedente o pari al 65% dell'utile netto ordinario). I 29,5 cent approvati dal CDA corrispondono difatti al 64,97% dell'eps ordinario ricavato dai dati diffusi oggi ed è quindi migliore rispetto ai 28,81 cent del citato +4%.

Detto questo, in merito alla situazione delle PFN, segnalo che è migliorata di circa 75 mln di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2021 ma è peggiorata di poco meno di 320 mln rispetto ad un anno fa a causa dell'incremento degli investimenti. i nuovi valori del suo ammontare sono:
109% sulla capitalizzazione della società alla chiusura di ieri
363% sull'ammontare dei ricavi
4,9 volte l'ammontare dell'ebitda

Il titolo rende il 5,26% lordo ai valori attuali e il P/E si colloca a 12,43.

Buona continuazione.
 
Il report di MF:


Un miliardo di ebitda per Italgas nel 2021. Proposta cedola di 0,295 euro

L'utility ha chiuso lo scorso anno con un utile netto in rialzo del 6% a 367,7 milioni di euro su un fatturato di 1,37 miliardi (+2,8%). Nessuna esposizione diretta a Russia e Ucraina. Pronte azioni per mitigare eventuale stop prolungato del gas. Equita e Intesa confermano il rating hold sul titolo, in lieve calo a Piazza Affari​

di Roberto Italia 10/03/2022 11:10

Italgas si conferma realtà industriale solida in Italia, registrando lo scorso anno, "per il ventesimo trimestre consecutivo dal ritorno in borsa" nel novembre del 2016, la crescita di tutti gli indicatori di redditività e fatturato. Il consiglio di amministrazione ha deciso di convocare l'assemblea degli azionisti il prossimo 26 aprile "per deliberare sull'approvazione del bilancio 2021, sulla proposta di destinazione dell'utile, sulla relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, nonché sulla nomina degli organi sociali".

Guardando alle voci ricorrenti, Italgas ha chiuso l'esercizio 2021 con un utile netto pari a 367,7 milioni di euro, in rialzo del 6% su base annua, e con un ebitda cresciuto del 4,1% a circa un miliardo di euro (1,009 miliardi). Sul fronte top-line, i ricavi totali si sono attestati a 1,37 miliardi (+2,8%). Gli investimenti tecnici sono balzati dell'11,5% a 865,1 milioni, "dedicati prioritariamente alla trasformazione digitale di asset e processi, alla metanizzazione della Sardegna e al repurposing delle reti al fine di abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili (nell'immediato biometano e nel medio periodo idrogeno verde e metano sintetico)", ha detto l'utility. Il flusso di cassa da attività operativa è stato pari a 831,9 milioni (+11,4%) e l'indebitamento finanziario netto a 4,98 miliardi (4,7 miliardi al 31 dicembre 2020).

"In un contesto di sostanziale ripresa economica, sia pure in parte limitata dal perdurare dell'emergenza sanitaria e dal forte rialzo dei prezzi dell'energia", ha spiegato l'azienda, "le performance del gruppo Italgas confermano il costante trend di crescita avviato con il ritorno in borsa nel novembre 2016. L'esercizio 2021 presenta risultati estremamente positivi con riferimento a tutti i principali indicatori economico-finanziari, coniugati peraltro con gli importanti progressi rendicontati volti al raggiungimento dei target esg stabiliti nel piano strategico 2021-2027".

Italgas ha ricordato anche l'acquisto del 100% di Depa Infrastructure da Hellenic Republic Asset Development Fund ed Hellenic Petroleum per un corrispettivo (equity value) di 733 milioni di euro. L'operazione, che sancisce il ritorno del gruppo a operare all'estero dopo quasi 20 anni, si concluderà nel corso del primo semestre di quest'anno. "L'acquisizione di Depa Infrastructure siglata lo scorso dicembre ci consentirà di lavorare al fianco del governo ellenico per realizzare il phase out da carbone e lignite e favorire il raggiungimento dei target Ue net zero", ha commentato Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas.

In merito al conflitto militare nell'Est Europa, " Italgas conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in Paesi geopoliticamente allineati con la Russia né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali Paesi. Non si rilevano pertanto restrizioni materialmente rilevanti nell'esecuzione di transazioni finanziarie per il tramite del sistema bancario, anche a seguito dell'esclusione della Russia dal sistema internazionale di pagamento Swift. Tuttavia, in un mercato già caratterizzato da restrizioni e rallentamenti nella catena degli approvvigionamenti soprattutto in relazione alla componentistica, non è escluso che la situazione di tensione politico-economica indotta dal conflitto in essere possa esacerbare tali difficoltà e ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull'efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del gruppo".

Quanto al rischio di un'interruzione prolungata di immissione del gas naturale nelle infrastrutture di distribuzione, che possa incidere in forma significativamente negativa sulla continuità operativa del gruppo, "sarebbe comunque mitigato dalle azioni già in essere o allo studio a livello nazionale ed europeo quali l'ottimizzazione degli stoccaggi, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, l'incremento della produzione nazionale", ha assicurato Italgas.

Il consiglio ha deliberato di proporre all'assemblea del 26 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,295 euro per ciascuna azione (+6,5% rispetto al 2020, in linea con il consenso). Il dividendo sarà messo in pagamento il 25 maggio con data stacco il 23 maggio e record date il 24 maggio. In secondo luogo, in esecuzione del piano di co-investimento 2018-2020 approvato dall'assemblea ordinaria e straordinaria del 19 aprile 2018, il consiglio ha determinato l'attribuzione gratuita di complessive 477.364 nuove azioni ordinarie della società ai beneficiari del piano stesso e avviato l'esecuzione della seconda tranche dell'aumento di capitale deliberato dalla predetta assemblea, per un importo di 591.931,36 prelevato da riserve da utili a nuovo.

A Piazza Affari il titolo Italgas flette dello 0,32% a quota 5,624 euro in un contesto di mercato fiacco dopo il rally di ieri. Gli analisti di Equita hanno affermato che i conti sono stati in linea con le attese e hanno confermato il rating hold sull'azione con un prezzo obiettivo a 6,2 euro. Stesso rating di Intesa Sanpaolo che ha un prezzo obiettivo a 6,1 euro.
 
Italgas: Amoroso, da conflitto ci aspettiamo spinta su produzioni green

MILANO (MF-DJ)--"Dall'impatto del conflitto Russo-Ucraino possiamo prevedere un'accelerazione di iniziative che erano gia' in atto, ma che stavano andando ancora a rilento. Mi aspetto qualche iniziativa in piu' per promuovere la produzione locale e rinnovabile. Dall'altro lato, assisteremo a una spinta significativa nella produzione di idrogeno verde in grado di sostituire il gas naturale. Questa prospettiva nel prossimo decennio potra' sicuramente diventare stabile e cio' portera' anche le persone ad investire di piu' in quest'ambito". Lo ha dichiarato Gianfranco Amoroso, Cfo di Italgas. ann (fine) MF-DJ NEWS

10/03/2022 16:00
 
Notizie TeleborsaITALGAS, ACCORDO PER NUOVO MODELLO DI SMART WORKING STRUTTURALE

News Image (Teleborsa) - Italgas ha sottoscritto con tutte le organizzazioni sindacali un accordo per l'introduzione del nuovo modello di Smart Working con efficacia oltre il periodo di emergenza sanitaria vissuto negli ultimi due anni.

A partire dal prossimo aprile l'adesione al lavoro "agile" avverrà su base volontaria, per tutti i lavoratori del Gruppo, con la sola esclusione di coloro che svolgono le attività strettamente operative.

Due i modelli organizzativi adottati che tengono conto della tipologia di attività svolta e della compatibilità con lo svolgimento da remoto: Settimanale: rivolto ai tecnici sul territorio nazionale addetti a reti e impianti che potranno optare per il lavoro da remoto fino a un giorno alla settimana; Mensile: rivolto a tutti gli altri dipendenti, che consentirà di lavorare in smart working fino a dieci
giornate al mese.
Nell'ambito dell'accordo sono state individuate una serie di misure pratiche il cui scopo è di contribuire nel concreto a migliorare l'equilibrio vita-lavoro. Sarà data facoltà a ogni dipendente di concordare con il proprio responsabile la fascia oraria, compresa nella finestra tra le ore 8:00 e le 19:00, entro la quale svolgere la propria prestazione lavorativa; verrà inoltre riconosciuto un "Ticket
smart" anche per i giorni in cui scelgono di lavorare da remoto.

Viene introdotta la possibilità di beneficiare di ulteriori 40 giorni di smart working all'anno a sostegno della genitorialità, a tutela dei soggetti fragili e per l'assistenza di congiunti.

"Uno degli insegnamenti che l'emergenza sanitaria ci ha lasciato - ha commentato Peter Durante, HR Director Italgas - riguarda la necessità di contribuire al benessere delle nostre persone e con questo accordo di certo ne miglioriamo il work life balance. Crediamo infatti fortemente nel lavoro per obiettivi e nella responsabilizzazione di ciascun dipendente e siamo convinti che conciliare vita e lavoro generi un meccanismo virtuoso che si riverbera anche sulla positività dei risultati. Sono particolarmente orgoglioso dei potenziali 40 giorni extra annuali di smart working a disposizione dei colleghi: un'opportunità che permette di gestire al meglio i momenti difficili o semplicemente nuovi della vita".

(TELEBORSA) 16-03-2022 12:54
 
Utilities italiane in rialzo in borsa, Equita: tassa su extra profitti di impatto limitato

Nel Decreto contro il caro energia è prevista una tassa del 10% sugli extraprofitti delle imprese energetiche realizzati negli ultimi sei mesi. La Sim ha stimato una base imponibile di 70-75 mln per A2A e di 30 mln per Acea, con impatti inferiori a 10 mln. Anche per Enel, Iren ed Hera impatti limitati. Per Eni, nel caso più negativo, la tassa sarebbe di qualche centinaio di milioni di euro​

di Francesca Gerosa 21/03/2022 13:45

Osservate speciali le utilities quotate a Piazza Affari dopo che nel Decreto contro il caro energia approvato venerdì scorso dal governo italiano è prevista una tassa del 10% sugli extraprofitti delle imprese energetiche realizzati negli ultimi sei mesi. Il governo punta a raccogliere circa 4 miliardi di euro. Nel dettaglio si tratta di un contributo a titolo di prelievo straordinario a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello Stato l'attività di produzione di energia elettrica; produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale; rivendita di energia elettrica, di gas metano e di gas naturale; importazione di energia elettrica, gas naturale o gas metano; produzione e importazione distribuzione e commercio di prodotti petroliferi.

La base imponibile del contributo straordinario è costituita dall'incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, al netto dell'Iva, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021. Il contributo si applica nella misura del 10% nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a 5 milioni. Il contributo non è dovuto se l'incremento è inferiore al 10%. La base imponibile è una sorta di margine di contribuzione. Il calcolo degli extra profitti è in parte retroattivo, in quanto viene preso in considerazione il periodo dal quarto trimestre 2021 al primo trimestre 2022, rispetto allo stesso semestre di un anno prima.

Dunque, si allarga lo spettro delle società coinvolte, che include tutti i produttori, rivenditori e importatori di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Il precedente intervento del governo sulla tassazione degli extra profitti, contenuto nel Decreto Sostegni Ter e aggiornato nel Decreto Antifrodi riguardava, invece, solo parte della produzione rinnovabile, dal 31 gennaio 2022 a fine 2022. Il Decreto dovrebbe diventare operativo entra la metà di questa settimana, anche se non si escludono potenziali ritocchi. Da valutare il tema della retroattività e della parziale sovrapposizione con la misura già introdotta su parte delle rinnovabili (price-cap), oltre che il rischio di impugnative costituzionali.

Tra le società quotate, impatto negativo nel settore Energy per Eni (+2,55% al momento in borsa), Gas Plus (+2,37%) e Saras (+2,55%), nel settore delle utilities per le società esposte alla generazione, trading e vendita di elettricità (principalmente i produttori di rinnovabili: Enel (+1,75%), Edison rnc (-0,29%), A2A (+2,31%), Iren (+0,96%), Erg (-2,19%), Falck Renewables (+0,06%), in parte marginale le altre utilities locali come Hera (+0,80%) e Acea (sulla parità a 16,08 euro) mentre sono escluse le società regolate come Snam (+0,51%), Terna (+0,40%) e Italgas (+1,23%).

"Per le utilities la base imponibile è, quindi il maggior utile lordo nelle attività di produzione, import e vendita di energia elettrica e gas. Il contributo è pari al 10% del maggior profitto e dalle nostre prime stime, con ancora molti elementi da approfondire e non confermate dalle società, gli impatti sulle società quotate del settore sembrano non particolarmente rilevanti", ha affermato Equita Sim per la quale nel settore delle utilities il maggior impatto dovrebbe sempre riguardare la generazione da fonti rinnovabili, idroelettrico e Wte, dove gran parte della generazione è stata venduta forward a prezzi inferiori a quelli di mercato e la produzione idroelettrica è in calo nel quarto trimestre 2021 e nel primo trimestre 2022.

Equita ha quindi stimiamo una base imponibile di circa 70-75 milioni per A2A e di circa 30 milioni per Acea, con impatti inferiori ai 10 milioni. Anche per Enel, Iren ed Hera gli impatti sarebbero limitati. Erg potrebbe avere impatti per le produzioni solar in Italia e la parte di incentivi expired, tuttavia anche Erg ha politiche di vendita forward a 1-2 anni a prezzi significativamente più bassi rispetto ai prezzi di borsa (potenziali 4-5 milioni di impatto considerando la produzione solar e un eventuale delta pricing di 50 euro a MWh). Per Eni, nel caso più negativo, la tassa sarebbe di qualche centinaio di milioni di euro, anche se una serie di elementi restano ancora da approfondire. In fine dei conti "gli impatti nel complesso ci sembrano limitati e quindi non è chiaro come il governo possa recuperare 4 miliardi da questo contributo", ha concluso Equita.
 
Cdp: prepara liste per cambio vertici di Snam e Fincantieri (Rep)

ROMA (MF-DJ)--Il governo di Mario Draghi attraverso il Mef e la controllata Cdp hanno deciso di cogliere al volo l'opportunita' di indicare nomi nuovi ai vertici di alcune controllate strategiche come Snam, Italgas, Fincantieri. Lo stanno facendo in silenzio, senza passare dalle tradizionali trattative con i partiti, fatto che sta provocando non pochi malumori tra le forze politiche. Lo scrive La Repubblica aggiungendo che questa settimana si riunira' il comitato nomine di Cdp che analizzera' i nomi selezionati dal cacciatore di teste Spencer Stuart e quindi il 31 marzo e' in programma un cda della Cassa in cui insieme ai conti verranno approvate le liste per le societa' controllate. L'avvicendamento piu' importante dovrebbe riguardare Snam, societa' strategica in questo particolare momento in quanto titolare dei tubi attraverso cui transita gran parte del gas che entra in territorio italiano, dalla Russia e dall'Africa. In accordo con i diretti interessati verranno sostituiti il presidente Nicola Bedin - che si dedichera' in modo crescente alla guida del suo gruppo Lifenet Healthcare - l'amministratore delegato Marco Alvera' e anche un consigliere in quota Assogestioni, Francesco Gori, che dopo tre mandati consecutivi ha perso i requisiti di indipendenza. Tra i candidati esterni al gruppo che verranno vagliati per sostituire Alvera' ci sono Claudio Granata, attuale director Human Capital & Procurement Coordination di Eni, Carlo Tamburi, responsabile del progetto Pnrr in Enel, Massimiliano Bianco, fino al maggio scorso ad di Iren. Ma c'e' anche un candidato interno, Alessandra Pasini, attuale cfo e capo dello sviluppo del business internazionale (ha seguito il progetto Tap, tra gli altri), che risponde in pieno alle caratteristiche richieste dal governo e dalla Cdp i quali da tempo auspicano di vedere donne nei ruoli apicali di societa' importanti. Secondo le ultime indiscrezioni non verra' invece toccata la guida operativa di Italgas, che vede Paolo Gallo candidato al suo terzo mandato in azienda, mentre alla presidenza potrebbe essere nominata una donna al posto di Alberto Dell'Acqua. Piu' difficile da sbrogliare la situazione in Fincantieri, dove e' stato chiesto all'a.d. Giuseppe Bono di fare un passo indietro spostandosi alla presidenza al posto di Giampiero Massolo che dovrebbe andare a ricoprire la stessa carica in Atlantia. Bono pero' vorrebbe delle deleghe operative, ma non sembra che le sue richieste possano essere soddisfatte dagli azionisti di maggioranza. In corsa per la poltrona di a.d. dovrebbero esserci l'attuale direttore generale Fabio Gallia, Giuseppe Giordo, responsabile della divisione navi militari, o Fabrizio Palermo, ex ad di Cdp e ancor prima vice direttore generale di Finmeccanica. pev (fine) MF-DJ NEWS

22/03/2022 09:53
 
Medea (Italgas): ad Alghero in esercizio altri 55 km rete gas

MILANO (MF-DJ)--Medea (Gruppo Italgas) mette in esercizio altri 55 chilometri di rete di distribuzione del gas naturale a servizio della citta' di Alghero, uno dei piu' importanti comuni dell'isola con una popolazione di circa 45.000 abitanti e un tessuto economico per il quale l'arrivo del metano puo' rappresentare un ulteriore impulso allo sviluppo. L'ampio tratto di nuova rete si va ad aggiungere ai circa 15 chilometri di condotte che, a partire dall'agosto del 2020, avevano accolto il primo gas naturale distribuito in Sardegna. Per il completamento della rete cittadina mancano solo circa 5 km di rete verso la frazione di Monte Carru, gia' realizzata e in attesa delle autorizzazioni per la messa in esercizio, e i 4 chilometri di condotte a servizio del centro storico la cui realizzazione e' attualmente in corso e che, secondo gli attuali piani, terminera' entro il mese di aprile. Il servizio di distribuzione ad Alghero verra' assicurato grazie a tre serbatoi criogenici di gas naturale liquefatto (GNL) dalla capacita' di 110 metri cubi ognuno, due dei quali gia' realizzati, che garantiranno continuita' del servizio, massima flessibilita' di approvvigionamento ed elevati standard di sicurezza. Attualmente sulla rete di Alghero sono state realizzate oltre 2.800 predisposizioni all'allacciamento. "Abbiamo pressoche' completato la metanizzazione di una delle grandi citta' dell'isola - ha commentato Francesca Zanninotti, Amministratore Delegato di Medea - grazie alla fattiva collaborazione dell'amministrazione cittadina con la quale abbiamo da sempre condiviso questo importante obiettivo. L'arrivo del primo metano nella rete di Alghero avvenuto ad agosto 2020 ha segnato l'inizio della distribuzione del gas naturale sull'isola e di una nuova importante fase di sviluppo per la Sardegna. La messa in esercizio di questo importante tratto di rete consente alla citta' di beneficiare degli importanti vantaggi legati all'uso del metano, sia dal punto di vista ambientale sia di sicurezza, contribuendo inoltre a dare ulteriore impulso alla crescita sostenibile del settore turistico di Alghero". Il sindaco di Alghero, Mario Conoci, ha aggiunto: "Un passo decisivo nel processo di ammodernamento della citta' che si dota di una infrastruttura importantissima, un network di ultima generazione che consentira', in un futuro non lontano, di accogliere e distribuire anche gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno verde. Finiscono finalmente i disagi per i cittadini, ancora per poco si stanno eseguendo le operazioni di asfalto nei tracciati della rete, ma e' importante che inizino ad arrivare i risultati, con il forte impatto nella qualita' della vita, nell'economia e nella possibilita' per le famiglie di approvvigionarsi di energia pulita a basso costo nelle case". lab MF-DJ NEWS

22/03/2022 11:17
 
Italgas: Gallo, progetto P2G in Sardegna in esercizio entro 2023

ROMA (MF-DJ)--"Il progetto del Power to Gas in Sardegna lo stiamo sviluppando con importanti istituti di ricerca del mondo dell'energia, tra tutti il Politecnico di Torino e il Centro Ricerche CRS4 della Regione Sardegna. Sul piano operativo, abbiamo completato la fase di ingegneria, abbiamo avviato la fase di procurement delle apparecchiature che ci serviranno ed e' in corso il normale iter autorizzativo. Per le scadenze che ci siamo dati, l'impianto andra' in esercizio entro il 2023". Lo ha detto l'ammministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, all'Hydrogen Forum organizzato da Il Sole 24 Ore, aggiungendo che "la sua configurazione prevede un impianto fotovoltaico da 1 MW, un elettrolizzatore da 0,5 MW, un sistema per lo stoccaggio dell'idrogeno da 300 kg a 40 bar e una stazione di rifornimento fino a 300 kg/giorno, equivalenti a 10 autobus al giorno. Contiamo di produrre circa 21.000 kg di idrogeno all'anno nella fase iniziale che diventeranno 34.000 kg al 2028. Quantita' che saranno utilizzate in forma pura al servizio della mobilita' pubblica e in blending con il gas naturale per servire utenze domestiche e industriali", ha sottolineato. "Per noi e' importante soprattutto per la parte di blending perche' andremo a dimostrare che le reti native digitali che abbiamo posato in Sardegna non hanno alcun problema a trasportare l'idrogeno anche in quantita' incrementali. Sara', inoltre, uno dei primi progetti di questo tipo a livello europeo ed e' stato inserito nella lista finale degli Important Projects of Common European Interest sul tema idrogeno", ha concluso. pev (fine) MF-DJ NEWS

23/03/2022 14:33
 
Italgas: Gallo, collaborazione con Buzzi Unicem su idrogeno

ROMA (MF-DJ)--"Con Buzzi Unicem abbiamo sviluppato un progetto molto interessante per contribuire alla decarbonizzazione di uno di quei settori "hard to abate", come i cementifici". Lo ha detto l'ammministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, all'Hydrogen Forum organizzato da Il Sole 24 Ore, aggiungendo che "stiamo studiando, infatti, la possibilita' di realizzare presso alcuni loro stabilimenti produttivi degli impianti Power to gas che producano idrogeno verde da combinare con la CO2 che Buzzi sta provvedendo a catturare ormai da tempo nei suoi processi produttivi. Dalla combinazione si ottiene metano sintetico che potra' essere utilizzato all'interno dello stesso ciclo produttivo. un classico schema di economia circolare perche' la CO2, derivante dalla produzione, viene catturata, combinata con l'idrogeno e riutilizzata come metano sintetico. Parliamo di numeri importanti: circa 14.000 tonnellate di CO2 catturata, ma soprattutto 7,5 milioni di metri cubi di metano sintetico, 2.500 tonnellate l'anno di idrogeno, un elettrolizzatore con una taglia tra i 10 e 22 MW, uno stoccaggio di idrogeno compreso tra 2,5 e 5 tonnellate e uno di CO2 tra 150 e 350 metri cubi. "Le dimensioni del progetto sono significative, ma soprattutto lo e' la risposta a un'esigenza di decarbonizzazione", ha concluso. pev (fine) MF-DJ NEWS

23/03/2022 14:21
 
RBC è neutrale sul nostro titolo in questo report di MF:

Rbc, chi comprare e chi no fra le utility - MilanoFinanza.it

Lo stralcio:

2) Italgas. Rating neutrale (sector perform). Rispetto al prezzo attuale di 5,62 euro, il target price è 6,20. Il titolo tratta gli utili 2021 e 2022, rispettivamente, 13,2 e 13,1 volte. Il rendimento della cedola è del 5,1%.
 
Energia: Gallo (Italgas), biometano leva strategica per transizione

MILANO (MF-DJ)--"Non bisogna avere pregiudizi tra fonti energetiche, ma anzi occorre guardare alle tecnologie subito disponibili per favorire la transizione ambientale in maniera piu' rapida possibile. Il biometano e' una leva strategica per sostituire il gas naturale e non genera nuova CO2, cosi' da favorire sia la decarbonizzazione dei consumi sia la diversificazione delle fonti". Lo ha affermato Paolo Gallo, a.d. e d.g. di Italgas. "In questo scenario", ha proseguito Gallo, "emerge anche un altro tema di rilievo: il permitting. Di recente ne ho parlato anche con Diederik Samsom, capo di gabinetto del vice-presidente Timmermans: per raggiungere l'obiettivo dei 35 miliardi di metri cubi di produzione di biometano al 2030, previsti dal RePowerEU, e' fondamentale che i processi autorizzativi diventino piu' rapidi. In questo modo ci troveremo ad avere una molteplicita' di impianti, a ridotto impatto ambientale, che troveranno nelle reti di distribuzione - per loro natura capillari - l'infrastruttura in grado di accogliere il biometano e di stimolarne la produzione". Nello scenario di transizione energetica, ha aggiungo l'a.d., "le competenze rappresentano un elemento chiave. Negli ultimi anni e' emersa l'esigenza di conoscenze nuove, un tempo molto meno ricercate e necessarie. Parlo di competenze digitali - ed e' facilmente comprensibile, in considerazione della complessiva trasformazione di network e processi che in Italgas e' prossima alla conclusione - ma anche di conoscenze in materia chimica e nel campo dei materiali. Competenze ora estremamente importanti per poter investire in processi di ricerca e sviluppo". pl (fine) MF-DJ NEWS

30/03/2022 11:50
 
Italgas: Cdp conferma Gallo ad, Navarra presidente

ROMA (MF-DJ)--Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti, ha approvato la lista da presentare in assemblea, in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Italgas, partecipata tramite Cdp Reti al 26,01%. Paolo Gallo viene confermato come amministratore delegato, mentre Benedetta Navarra e' indicata come presidente. Nella lista di candidati alla carica di amministratore che Cdp presenta congiuntamente a Snam figurano anche Qinjing Shen, Maria Sferruzza, Manuela Sabbatini, Claudio De Marco, Lorenzo Parola, Antonella Guglielmetti, Maurizio Santacroce. Sara' inoltre presentata la proposta di nominare Benedetta Navarra quale Presidente del Consiglio di amministrazione di Italgas. Nella lista di candidati alla carica di sindaco sono indicati sindaci effettivi Paola Maria Maiorana e Maurizio Di Marcotullio mentre Stefano Fiorini e' sindaco supplente. pev (fine) MF-DJ NEWS

31/03/2022 13:25
 
La sicurezza ha un prezzo. Terna declassata da Citi a neutral e Snam a sell

Sebbene Citi continui a credere che la normativa italiana offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi, a seguito della performance estremamente forte, il broker ha declassato il rating su Terna da buy a neutral, pur alzando il target price a 8 euro, e quello su Snam da neutral a sell (target price a 4,5 euro, il nuovo management rivedrà la strategia del gruppo sull'idrogeno) e ribadito il rating neutral su Italgas (target price a 5,9 euro)


di Francesca Gerosa 04/04/2022 09:40

La sicurezza ha un prezzo. Sebbene Citi continui a credere che la normativa italiana, con la sua revisione annuale dell'allowed return (il rendimento consentito), offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi di interesse, a seguito della performance estremamente forte, il broker ha declassato il rating su Terna da buy a neutral, pur alzando il target price da 7,7 a 8 euro, e quello sua Snam da neutral a sell (target price a 4,5 euro) e ribadito il rating neutral su Italgas (target price a 5,9 euro).

Citi ha anche ridotto leggermente le stime sui piani di capex di Italgas e Snam, rispettivamente, di -0,5 miliardi di euro e di -1 miliardo nel periodo 2022-2025, a causa dell'accelerazione del calo della domanda di gas e aumentato leggermente i capex di Terna in linea con il suo piano industriale recentemente annunciato (+600 milioni di euro nel periodo 2022-2026).

Dopo una performance assoluta del 10% da inizio anno (+17% rispetto al settore), "riteniamo che il prezzo dell'azione Terna, con il suo premio storicamente elevato del 42% rispetto alla Rab (Regulatory asset base, il valore del capitale investito netto ai fini regolatori, ndr), sconti ora completamente la potenziale creazione di valore dal suo programma di investimenti pluridecennale e la protezione unica contro l'aumento dei tassi", spiega Citi, osservando anche che il titolo è scambiato a premio rispetto al settore (19,3 volte il multiplo prezzo/utile 2022) e offre per quest'anno un rendimento da dividendo inferiore al 4%.

Invece, nel caso di Snam Citi crede che i discorsi del gruppo sull'idrogeno stiano distogliendo l'attenzione dalla questione che Snam, pur generando un forte flusso di cassa, avrà limitate opportunità di reinvestire organicamente (è necessario tagliare il capex). La crescita esterna è rischiosa e anche se alcune iniziative potrebbero avere successo, un premio per la potenziale creazione di valore sembra ingiustificato. Il prezzo obiettivo rimane a 4,5 euro poiché una spesa inferiore riduce il potenziale di creazione di valore, ma riduce sostanzialmente il profilo di rischio.

Al contempo, Cdp Reti, maggior azionista di Snam, ha indicato Stefano Venier, attuale amministratore delegato di Hera, come candidato alla carica di amministratore delegato di Snam in sostituzione di Marco Alverà. "Ci aspettiamo che il nuovo management riveda in modo consistente la strategia del gruppo, riducendo la discussione sul potenziale dell'idrogeno, non adatto al mercato italiano, a nostro avviso, e rifocalizzandosi sull'efficacia degli investimenti. A seguito dell'indicazione normativa, prevediamo una sostanziale revisione al ribasso del piano di capex del gruppo con conseguente calo della crescita dell'utile per azione. Minori investimenti potrebbero ridurre il potenziale di creazione di valore, ma a nostro avviso ridurrebbe anche il rischio di attività incagliate", precisa Citi.

Quanto a Italgas, "anche se riteniamo che la strategia della società: investimenti in infrastrutture di gas su concessioni di breve durata sia rischiosa, l'attuale crisi energetica costringerà il gruppo a rivedere il suo piano di capex. Da un lato, questo porterebbe a una revisione al ribasso delle stime di utile del consenso degli analisti, dall'altro, ridurrebbe in modo consistente il rischio normativo e finanziario. Il premio più basso rispetto ai competitor sulla Rab e il forte rendimento del dividendo, del 5-6%, sono giustificati dalla vita degli asset più breve rispetto ai competitor e dal calo degli utili a lungo termine a causa dell'erosione della base clienti", spiega Citi.

Così anche se Citi continua a credere che la normativa italiana, con la sua revisione annuale dell'allowed return, offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi di interesse, "vediamo un valore migliore nella società di energia rinnovabile che sono esposti positivamente a prezzi più elevati per un periodo più lungo e dove vediamo un rischio di rialzo degli utili. Quindi, puntiamo su Rwe, Iberdrola e SSE Plc.
 
Indietro