Italgas: Gallo (ad), con nuovi criteri Arera su reti via ultimo ostacolo a gare
ROMA (MF-DJ)--"La domanda unisce due aspetti che non sono correlati tra loro. Per le reti di proprieta' dei Comuni, il riconoscimento del Vir dovrebbe incentivare il lancio delle gare d'Ambito, massimizzando l'incasso per i Comuni stessi che possono cedere la rete a un valore maggiore visto che, per legge, non possono farlo attraverso operazioni di M&A. Questa equiparazione tra le reti possedute dalle aziende e quelle possedute dai Comuni, equiparazione che noi abbiamo sempre considerato positivamente, dovrebbe rimuovere l'ultimo ostacolo allo svolgimento delle gare d'Ambito da parte delle stazioni appaltanti". Risponde cosi' l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervistato da MF-DowJones, alla domanda se la modifica introdotta da Arera sulle regole per la determinazione del Valore di Rimborso (Vir) delle reti di distribuzione gas di proprieta' dei Comuni, che non saranno piu' cedute a Rab, come prevedeva la regolamentazione finora (al contrario di tutte le altre reti), rischia di mortificare ulteriormente l'M&A del Gruppo. "Di contro, nelle operazioni di M&A con controparti non pubbliche, il venditore puo' evidentemente fissare un prezzo minimo richiesto che, se prossimo al Vir, nei casi in cui questo sia significativamente superiore alla RAB, rende l'operazione in linea di principio non conveniente", ha chiarito il manager. gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS
31/01/2023 13:23
Italgas: Gallo (ad); ampi margini sviluppo biometano al Sud, fino a 3 bcm/anno al 2030
ROMA (MF-DJ)--Nel Sud Italia "ci sono ampi margini di sviluppo" sul biometano. "Secondo stime di settore ci sono le condizioni per sviluppare una capacita' produttiva di 2-3 miliardi di metri cubi l'anno di qui al 2030". Lo dice l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervistato da MF-DowJones, precisando che "nel nostro Piano Strategico 2022-2028 ci siamo impegnati per lo sviluppo del settore con oltre 100 milioni di euro destinati a favorire l'allacciamento degli impianti di produzione di biometano direttamente alla rete di distribuzione e a introdurre la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto, in maniera da consentire l'accoglimento dei quantitativi non consumati a livello locale". "C'e' un dato sul quale pero' occorre riflettere: oggi gran parte degli oneri di connessione ricade sul produttore di biometano mentre solo il 20% e' a carico del sistema. In altri Paesi Ue questo rapporto e' quasi sempre l'opposto, e questo ha rappresentato un importante fattore per lo sviluppo del settore", evidenzia l'ad di Italgas. gug
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31/01/2023 13:22
Italgas: Gallo (ad), in 2030 biometano puo' coprire un decimo fabbisogno gas Italia
ROMA (MF-DJ)--"Il biometano e' la fonte rinnovabile gia' disponibile. L'era dell'idrogeno iniziera', a mio avviso, a fine di questo decennio". Risponde cosi' l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervistato da MF-DowJones, alla domanda su quando il biometano diventera' realta' nella rete assieme all'idrogeno in Italia. "Torniamo al biometano", spiega l'ad, "le sue potenzialita' sono tali che diversi studi sono concordi nel fissare al 2030 in circa 8 miliardi di metri cubi la quota di consumi che puo' coprire nell'ambito del fabbisogno italiano". Il fabbisogno italiano di gas e' stato di 75,1 miliardi di metri cubi del 2021 e di 67,4 miliardi di metri cubi del 2022. "A livello europeo le elaborazioni sulla possibile evoluzione del quadro energetico sono ancora piu' significative", aggiunge Gallo. "La Commissione Ue stima un potenziale di produzione annua di biometano compresa tra il 25 e il 30% dell'attuale consumo di gas nell'Unione europea. Basti pensare che gli impianti di produzione in Europa, dal 2018 al 2021, sono quasi triplicati fino a raggiungere la quota di 1.023 unita' in diciannove Paesi". "Oggi in Europa questi impianti sono collegati prevalentemente alle reti di distribuzione", mette in evidenza il manager. "In Francia ci sono 365 impianti che producono ogni anno 620 milioni di metri cubi di biometano. La Germania e' la piu' grande produttrice con 1,2 miliardi di metri cubi di biometano l'anno e 242 impianti. In Italia sono 54 gli impianti di produzione di biometano per una produzione annuale di 479 milioni di metri cubi. Una riflessione a parte va fatta per il Sud Italia, dove gli impianti attualmente attivi sono solo 8, per un totale di 29 milioni di metri cubi prodotti annualmente". gug
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31/01/2023 13:21
Italgas: Gallo (ad); innovazione, digitalizzazione, formazione nostri driver principali
ROMA (MF-DJ)--"I principali driver sono l'innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la formazione, la diversita' e l'inclusione". Risponde cosi' l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervistato da MF-DowJones, alla domanda su quali sono i driver attraverso i quali il Gruppo punta per raggiungere i risultati di medio e lungo periodo del Piano di Creazione di Valore Sostenibile 2022-2028. "La tecnologia e' cio' che ha abilitato la trasformazione digitale in corso nella nostra azienda dal 2017", spiega il manager, "e' la leva che ci ha permesso di anticipare e guidare l'evoluzione del nostro settore, nonche' di rimarcare la centralita' delle infrastrutture del gas nel percorso di decarbonizzazione dell'economia. Le reti sono un volano straordinario anche per una sempre piu' efficace convergenza ("sector coupling") dei settori elettrico e gas, in grado di garantire maggiore sicurezza energetica a costi piu' bassi per il consumatore finale". "Grazie alla tecnologia abbiamo portato a un livello superiore il sistema di controllo delle reti e di prevenzione delle emissioni fuggitive", prosegue il manager. "L'introduzione a partire dal 2018 della tecnologia Picarro, la piu' all'avanguardia al mondo nel campo del monitoraggio preventivo delle reti, ha permesso infatti una rivoluzione nel controllo delle methane emission, sino a ridurre le dispersioni dalle reti Italgas a una quota prossima allo 0,1%. Un risultato ancora piu' rilevante specie se confrontato con le perdite delle reti elettriche e idriche". "In questo percorso", conclude Gallo, "la formazione continua delle nostre persone e' determinante poiche' senza adeguate competenze non le avremmo messe nelle condizioni di governare il cambiamento. E nella cura rivolta alle nostre persone, la valorizzazione delle diversita' e la promozione del talento sono fattori fondamentali". gug
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31/01/2023 13:19