Ecco il report di MF:
Italgas cresce a doppia cifra nel primo trimestre 2023. Il debito sale a 6 miliardi: oltre il 90% è a tasso fisso
di Francesca Gerosa
Ricavi, ebitda e utile del primo trimestre 2023 sono cresciuti oltre le attese degli analisti anche grazie al contributo della greca Depa. Primo rimborso di un bond nel 2024. L’ad Gallo: reti pronte ad accogliere i gas rinnovabili. Titolo in calo in borsa
Italgas cresce a doppia cifra nel primo trimestre 2023, oltre le attese degli analisti. L’utility guidata da Paolo Gallo ha registrato nei primi tre mesi dell’anno
ricavi totali a 479,9 milioni di euro (426 milioni la stima di Equita e 433 milioni quella dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo), in aumento del 35,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 con quelli regolati distribuzione gas naturale a 362,8 milioni (+44,5 milioni). Mentre l’aumento dei ricavi di vettoriamento (47,2 milioni) è riconducibile anche al consolidamento della greca Depa Infrastructure (43 milioni) e all’incremento della Rab Italia (6,3 milioni).
A fronte, poi, di costi operativi in aumento di 78,7 milioni a 182,7 milioni,
l’ebitda al 31 marzo è risultato pari a 297,2 milioni (+18,9%), oltre le attese di
Equita (284 milioni) e di
Intesa Sanpaolo (287 milioni). Crescita a due cifre (+21,6%) anche per l’utile operativo a 172,5 milioni, anche in questo caso superiore alle attese di
Equitaa 161 milioni e di
Intesa Sanpaolo a 164 milioni. Gli oneri finanziari netti sono saliti a 19,9 milioni (+5,9 milioni), mentre i proventi netti su partecipazioni sono stati pari a 0,4 milioni.
Utile +19,4% a 111,9 milioni nel primo trimestre 2023
L’utile netto si è così attestato a 111,9 milioni (+19,4%, 97 milioni la stima di Equita e 101 milioni quella di Intesa Sanpaolo) con quello attribuibile al gruppo a 103,6 milioni (da 88,9 milioni) grazie anche al contributo delle attività in Grecia e della ESCo. Infine, dopo investimenti per 175,1 milioni (179,5 milioni al 31 marzo 2022) dedicati principalmente all'estensione, alla trasformazione digitale e al repurposing delle reti,
l’indebitamento finanziario netto, escludendo gli effetti derivanti dai debiti finanziari ex Ifrs 16 pari a 72,7 milioni (72 milioni al 31 dicembre 2022) e dalla quota prestito soci
Italgas NewCo,
è aumentato a 6,016 miliardi dai 5,928 miliardi di fine 2022, un dato comunque in linea con le attese di
Intesa Sanpaolo (6,046 miliardi).
Oltre il 90% dell’indebitamento è a tasso fisso, primo rimborso di un bond nel 2024
Rispetto alle disponibilità di fonti di finanziamento e ai relativi costi,
Italgas ha segnalato che oltre il 90% del suo indebitamento finanziario è a tasso fisso, che il prossimo rimborso di un prestito obbligazionario è previsto per il 2024 per cui
non sussistono esigenze di rifinanziamento nel breve e in ogni caso il gruppo dispone di liquidità depositata presso primari istituti di credito per un ammontare, al 31 marzo 2023, pari a 339,3 milioni che, assicura il gruppo, «anche alla luce dei piani di investimento in essere e delle operazioni previste nel breve periodo, consentirebbero di gestire, senza effetti significativamente materiali, eventuali restrizioni nell’accesso al credito». Prendendo poi in esame il servizio di distribuzione del gas naturale in Grecia,
Italgas non ha rilevato e
non stima, al momento, rilevanti conseguenze negative sugli incassi attesi dalle società di vendita del gas tali da pregiudicare l’equilibrio finanziario del gruppo così come sulla regolarità dei pagamenti delle controparti.
L’ad Gallo: reti pronte ad accogliere i gas rinnovabili
I risultati ottenuti nel primo trimestre 2023 permettono, dunque, a
Italgas, come ha sottolineato l’ad, Gallo, di inaugurare anche il 2023 all’insegna della crescita sia sotto il profilo delle performance sia dello sviluppo delle attività nei Paesi in cui la società opera. Inoltre, «
i 175 milioni di euro investiti in questo primo trimestre hanno ulteriormente accelerato il percorso di trasformazione digitale del network che rende le nostre reti pronte ad accogliere i gas rinnovabili. Tali gas sono strategici per una transizione ecologica che garantisca, in coerenza con gli obiettivi Ue, la sicurezza energetica e la competitività sul piano dei costi per i cittadini e le imprese», ha precisato il top manager.
Nuove opportunità di crescita esterna attraverso le gare Atem ed M&A
Quindi, coerentemente con quanto previsto dal piano strategico 2022-2028,
Italgascontinuerà a perseguire i propri obiettivi volti alla prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network, per
dotare l’Italia di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; all’azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; alle nuove opportunità di crescita esterna attraverso le gare Atem, M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica così come, a seguito del perfezionarsi dell’acquisto di Depa Infrastructure, allo sviluppo del mercato greco.
Il consenso Bloomberg per fine anno si aspetta un utile e un debito stabili anno su anno
Attualmente il consenso Bloomberg prevede per
Italgas per fine 2023 ricavi a 1,644 miliardi (1,537 miliardi nel 2022), un ebitda a 1,160 miliardi dagli 1,083 miliardi del 2022, un
utile netto stabile anno su anno a 407 milioni come l’indebitamento finanziario netto stimato a 6,208 miliardi. In borsa, dopo la pubblicazione dei conti, il titolo
Italgas segna un calo dello 0,60% a 5,813 euro.
Orario di pubblicazione:
04/05/2023 12:59
Ultimo aggiornamento:
04/05/2023 13:52