Questo il report di MF sul nuovo piano:
Italgas investirà 8,6 miliardi. Meno all'Italia, più alla Grecia
di Paola Valentini
Pubblicato il 15/06/2022 08:45
Il piano 2022-2028 aumenta di 700 mln l'importo rispetto al 2021-2027. Alla Grecia 1,8 mld, più delle attese di Barclays, 700 mln all'Italia. L'ad Gallo: dopo 20 anni torniamo a guardare all'estero
Investimenti netti totali pari a 8,6 miliardi di euro (+700 milioni rispetto ai 7,9 miliardi del piano 2021-2027), di cui 4,5 miliardi netti per il network italiano di distribuzione del gas, 1,8 miliardi per le gare Atem e 1,8 miliardi per la Grecia e 500 milioni per la diversificazione (compresi 340 milioni, quasi il doppio rispetto al precedente piano, per l'efficienza energetica). Sono questi i principali punti del piano 2022-2028 presentato oggi da Italgas. Equita Sim stimava in Italia 4,2 miliardi di spesa per investimenti al 2028 rispetto ai 5,2 miliardi nel piano 2021-27. Mentre Barclays aveva previsto un incremento del 5% del piano di investimenti per i prossimi sette anni a 8,3 miliardi dai precedenti 7,9 miliardi di cui in Italia 6,4 miliardi e 1 miliardo in Grecia.
I target al 2022
Per il 2022 si prevedono investimenti tecnici tra 700 e 750 milioni e ricavi adjusted superiori a 1,4 miliardi, con un ebitda adjusted di 1,00-1,03 miliardi e un ebit adjusted tra 570 e 590 milioni. Tali risultati non tengono conto del contributo di Depa Infrastructure, società greca di reti gas per la quale a dicembre scorso Italgas aveva firmato il contratto per l'acquisto del 100% per 733 milioni. Includendo il costo per l'acquisizione di Depa Infrastructure e gli impatti dell'Ifrs 16, l'indebitamento netto a fine 2022 è atteso a circa 5,9 miliardi. Con il completamento delle gare, grazie al contributo di Depa Infrastructure e allo sviluppo delle attività dell'efficienza energetica, il gruppo stima al 2028 un fatturato superiore a 2,6 miliardi con un margine ebitda stimato di circa il 70%, mentre la leva finanziaria dovrebbe gradualmente ridursi attestandosi a fine piano al 61% circa.
Efficienza finanziaria e struttura del capitale
Trainata dal piano di investimenti, la Rab consolidata della distribuzione gas, considerando l'acquisizione in Grecia è attesa crescere a un tasso medio annuo di circa il 4,5% raggiungendo gli 11,2 miliardi a fine 2028. Con il contributo delle gare d'ambito la Rab consolidata è stimata in circa 12,6 miliardi al 2028 (+6,4% di tasso medio annuo). Con l'acquisizione di Depa Infrastructure il gruppo stima il rapporto indebitamento su Rab sia prossimo al 65%. Durante il periodo di piano, grazie alla generazione di cassa, tale rapporto è previsto ritornare in area 61%, coerente con una solida area di investment grade. L'ottimizzazione della struttura finanziaria consentirà a Italgas di sostenere sia il piano di investimenti che la remunerazione degli azionisti. Italgas proseguirà le azioni volte all'ottimizzazione della propria struttura finanziaria. In arco piano il costo del debito è previsto rimanere mediamente al di sotto dell'1,2% per il mutato contesto di mercato.
La politica dei dividendi
Quanto all'attuale politica dei dividendi, questa "riflette l'impegno di Italgas di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, in crescita e sostenibile", spiega la società. La politica 2020-2023 annunciata ad ottobre 2020 prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra l'importo risultante dal dividendo 2019 aumentato del 4% annuo e il dividendo pari al 65% dell'utile netto rettificato per azione. L'applicazione di tale politica per l'esercizio 2021 ha consentito la distribuzione di un dividendo di 0,295, in crescita del 6,5% rispetto all'anno precedente. Alle ore 14:30 il piano 2022-2028 sarà presentato ad analisti finanziari e investitori istituzionali.
L'ad Gallo: dopo 20 anni ampliamo i confini
"In uno scenario europeo che ha nel REPowerEU la nuova stella polare per rafforzare la resilienza del sistema energetico e accelerare la transizione ecologica, Italgas può cogliere i frutti di una visione che aveva individuato nelle reti digitali, flessibili e intelligenti il principale abilitatore della decarbonizzazione dei consumi. Con 8,6 miliardi di euro, in ulteriore crescita rispetto al programma di investimenti presentato lo scorso anno, il gruppo si conferma tra le principali realtà industriali in grado di mettere le proprie capacità di progettazione, spesa e creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile del Paese e dell'Unione europea. La quota più rilevante degli investimenti è ancora una volta destinata all'estensione, trasformazione digitale e repurposing del network di distribuzione al fine di creare per tempo le condizioni per un utilizzo diffuso dei nuovi gas, come biometano, idrogeno verde e metano sintetico, che presto dovremo accogliere nelle nostre reti in quantità crescenti", ha commentato l'ad, Paolo Gallo, sottolineando che "dopo vent'anni torniamo ad avere degli obiettivi oltre i confini nazionali: questo Piano destina alla Grecia 1,8 miliardi di euro". La parola ora al mercato.