Italia,start up e venture capitals

Pensavo avresti spostato questo post verso i bassifondi perche', cosi' come e' stato posto il problema, di macro ha veramente poco....;)

Ellegus non me ne voglia, ma avrebbe potuto benissimo esporre il problema in maniera piu' accademica :bow:

di Macro ha ben poco, ma potrebbe essere uno spunto per....
 
se fosse nato a Napoli avrebbe lo stesso costruito dei computer ,

da vendere al semaforo , che quando li apri a casa sono di compensato :D

( scusa eh , moderatore Haganah :D )
 
se fosse nato a Napoli avrebbe lo stesso costruito dei computer ,

da vendere al semaforo , che quando li apri a casa sono di compensato :D

( scusa eh , moderatore Haganah :D )

la battuta e' carina :D

pero' poi non vi stupite se il thread finisce in Arena Club :o

Comunque son sempre fiducioso che qualcuno sollevi una qualche discussione sui venture capitalist, ad esempio...
 
Il 3d è stato creato per avere uno spunto per parlare delle difficoltà delle start-up italiane.

Ad esempio l'articolo (che non ho scritto io) riporta un esempio che invece io faccio da sempre, proprio su Jobs, e cioè che se in italia qualcuno provasse ad avviare la propria attività nel garage ti verrebbero subito a bloccare. Ed invece di essere visto come un "giovane ed intraprendente imprenditore che vuole partire dal basso" verresti additato come uno "sporco abusivista che lavora nell'"illegalità" e "fuori norma") ;)

Di spunti in questo articolo ce ne sono, l'ho postato per questo ;)
 
un po' troppo ingeneroso.
in uno dei commenti, uno dei pochi veramente pertinenti, si mettono in campo tutte le variabili che giocano contro un'intera area (mancanza di venture capital, cultura d'impresa, poli tecnologici, universita' di alto livello internazionale...)
E comunque siamo anche il paese dei leonardo del vecchio e della StM, di Finmatica (poi andata a putains...) dell'Universita' di Salerno leader negli studi sulla fisica e nell'informatica (guarda un po'...) e di tante altre piccole chicche.
Poi, ovvio, i gravi problemi strutturali restano.....

E di migliaia di altre piccole realtà semisconosciute che fanno sfracelli.
Nella mia zona, due aziende semisconosciute erano tra le primissime aziende europee nel loro settore, in gara con omologhe tedesche. Sono andate "in guerra" coi crucchi, una ha fatto fallire il concorrente crucco, l'altra se l'è comprato.
 
Grazie, ma l'articolo non è mio l'ho solo riportato perchè mi è piaciuto.

«Se Jobs fosse nato a Napoli» La fiaba amara fa il record di clic - Corriere della Sera

Di questa storiella ne ha parlato anche il corriere (non che sia un vanto, solo un'informazione ;) )

"I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il verbale è salato. Ma se tirano fuori qualche soldo di mazzetta, si appara tutto. Gli danno il primo guadagno e apparano.
Ma il giorno dopo arriva la Finanza. Devono apparare pure la Finanza. E poi l’ispettorato del Lavoro. E l’ufficio Igiene. "


Ma siamo sicuri che a Napoli un negozio avrebbe chiamato i vigili per segnalare una cosa del genere?
E Finanza , ispettorato del Lavoro e ufficio d' igiene fanno controlli a tappeto?

Non c' è parecchio lavoro nero a Napoli?


" ... Nel 1972 Jobs si diplomò all'istituto Homestead di Cupertino, in California, iscrivendosi al Reed College di Portland, nell'Oregon, ma abbandonò l'università dopo solo un semestre per andare a lavorare.

Nel 1974 era alla Atari con il suo amico Steve Wozniak, dove lavorarono su una prima versione della circuiteria del videogioco Breakout. Successivamente i due decisero di mettersi in proprio, fondando la Apple Computer il 1º aprile del 1976. Per finanziarsi, Jobs vendette il suo pulmino Volkswagen e Wozniak la propria calcolatrice. Apple fu fondata insieme a Ronald Wayne, che Jobs aveva conosciuto presso Atari: Wayne lasciò però quasi subito la società, non appena Apple ricevette la prima commessa. La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori: qui lavorarono al loro primo computer, l'Apple I, inizialmente venduto ai membri dell'Homebrew Computer Club. Successivamente ottennero un finanziamento da un industriale, Mike Markkula, che versò nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. ... " ( wikipedia )
 
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