Italian Wine Brands - Conf. call supportive su sinergie, riaperture e input costs. EPS 21-23 invariato. Tgt +18% per maggiore visibilità. 20/09/2021 10:01 - EQ
La conference call ha fornito messaggi supportive:
- Integrazione con Enoitalia avviata, già attive alcune iniziative di cross selling (Canada, US);
- Management più fiducioso sulle sinergie (2m annui da costi di G&A cessanti, oltre ai 3.5m già nel nostro modello per insourcing dell`imbottigliamento di Prosecco) che saranno in parte reinvestite in maggiore forza commerciale, come già fatto da ENO nel 1H. Giudichiamo positivamente questa strategia, che supporta la crescita di medio termine del gruppo;
- Vendite <> da luglio stabili YoY, in tenuta quindi nonostante le riaperture, se pur leggermente sotto il nostro +3.6% YoY exp. sul 2H (2H flat YoY implicherebbe comunque >+20% vs. pre-Covid);
- Inflazione sui costi gestibile, grazie a tensioni limitate sulle principali regioni di approvvigionamento del vino, stock disponibile per i prossimi mesi, rinegoziazioni sui prezzi già avviate con i retailers, forte posizionamento (primo gruppo non-cooperativo nel vino in Italia);
- Società attiva su nuove opportunità di acquisizioni, con focus su piattaforme distributive in US.
Abbiamo fatto marginali revisioni di stime sul 2021-23: fatturato +1/2% e EBITDA -1/2% (pricing più competitivo e input costs), compensato a bottom line (invariata) da minore tax rate (perdite pregresse, come visto già nel 1H). Target +18% a 53 ps per minore WACC (P/E 23 implicito da 13.4x a 15.8x), che riflette la minore percezione di rischio sull`equity story per effetto dell`integrazione ENO già avviata, più sinergie a supporto della crescita, domanda resilient nel post-covid, input costs gestibili.
Titolo a 14.5-13.4x 2022-23 adj. PE e 5.8-7.3% FCF yield, valutazioni che non riflettono a nostro avviso il solido newsflow, il forte posizionamento di mercato, la buona generazione di cassa (ca 50% FCF/EBITDA ex-IFRS16) e le ulteriori opzioni di M&A.