Katarina

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

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Contemporaneamente alla costruzione delle grandi Cattedrali gotiche si sono sviluppate la scultura, la pittura, la decorazione delle vetrate e gli arredi che, con grande risonanza hanno dominato I'Arte del Medio Evo.

La scultura gotica, al pari della scultura greca, nobilita i gesti, idealizza i caratteri presi dalla natura e le sue figure, dal modello ampio e sobrio, imitano volutamente I'Arte statuaria antica.

Scompaiono i segni demoniaci della scultura romana, le figure assumono un senso più umano ed oltre ad assolvere una funzione decorativa, divengono parte integrante della costruzione.

I portali, gli androni e i timpani delle Cattedrali sono vere e proprie raccolte in cui le scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e della vita della Vergine occupano la parte più in evidenza per spiegare, alla maggior parte degli analfabeti del Medio Evo, mediante simboli ed immagini, le Verità della Fede.
 
La scultura di questo periodo ebbe un artefice in Nicola Pisano, la cui cultura federiciana infuse nel gotico stesso con propria personalità e sensibile interpretazione, sensibilità che fu dolcemente accentuata dal giovane Nino e che si concluderà con nuova energica potenza premichelangiolesca nel Sepolcro di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia.
 
Di Nicola Pisano si hanno notizie solo a partire dal 1220.
Si formò nell'ambito della cultura federiciana e si dedicò allo studio del mondo classico.
Nel 1260 eseguì il pulpito del Battistero di Pisa di forma esagonale, sorretto da sei colonne di granito rosso che poggiano alternativamente su leoni stilofori; la colonna centrale poggia su una base decorata da sculture rappresentanti uomini e animali; al di sopra delle colonne, su capitelli decorati, sono appoggiati archi a tutto sesto trilobi, separati da statue di Profeti e Virtù. Al di sopra di questi separte da colonnine, si trovano le cinque lastre marmoree che costituiscono le facce del parapetto del pulpito nelle quali sono rappresentate: la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la Crocifissione e il Giudizio universale.
Molti elementi, tra i quali anche la tecnica esecutiva, rimandano al classico.

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Intorno al 1265 e il 1268 Nicola Pisano fu a Siena dove eseguì, insieme al figlio Giovanni e ad Arnolfo di Cambio, il pulpito della cattedrale.
Il pulpito ha a una forma ottagonale e anche in questo le colonne sono sorretta da leoni stilofori al di sopra dei quali ci sono archi trilobi. Le sette lastre che compongono il parapetto rappresentano Storie di Cristo: la Natività, la Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la Strage degli innocenti, la Crocifissione e infine il Giudizio universale rappresentato in due lastre collegate dalla figura di Cristo giudice.
In quest' opera si nota l'apertura dell'artista al gotico francese, infatti il numero dei personaggi che compongono le scene aumenta, le figure si fanno più leggere, più espressive e realistiche.


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Nel 1278 e seguì in collaborazione col figlio Giovanni la Fontana monumentale della piazza del Comune di Perugia, formata da due vasche poligonali sovrapposte con al centro una coppa in bronzo sormontato da uno scultura rappresentante tre ninfe. La vasca inferiore è decorata con cicli allegorici rappresentanti i mesi e le arti liberali eseguiti con la tecnica dello stiacciato.

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La scultura gotica, come la scultura greca, nobilita i gesti, idealizza i caratteri presi a prestito dalla natura e le sue figure, dal modello ampio e sobrio, imitano volutamente I'Arte statuaria antica ed è ha come interesse principale la decorazione dell'edificio religioso, ma conquista una maggiore autonomia rispetto al periodo romanico.Nella scultura gotica un grande interesse viene posto nella decorazione del pulpito. Sostenuto da esili colonne nello spazio del presbiterio, o addossato ad un pilastro della navata centrale, questo piccolo podio, spesso di forma poligonale, permette al predicatore di essere visto e ascoltato con facilità da tutta l'assemblea.


Grande importanza si dara', nella scultura gotica, al tuttotondo per rappresentare la figura umana; piccole statue ben definite nelle proporzioni e nell'anatomia, eseguite con raffinatezza nei dettagli dei volti, dei capelli e delle vesti, vengono poste su mensole, nelle nicchie delle pareti, nella decorazione dei portali.
 
Descrizione: Marmo, particolare dell'Arca a cui lavorò Nicola tra il 1264 e il 1267. Il maestro diedel'impostazione all'opera destinata ad essere trasformata ed integrata nei tre secoli successivi (anche Michelangelo vi inserì degli angeli reggicandelabro).
Description: Marble, details of the tomb on which Nicola worked from 1264 to 1267.

Ubicazione: Bologna, Chiesa di San Domenico


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Miracolo del fanciullo caduto da cavallo
Bologna, Chiesa di San Domenico
Particolare dell'Arca di San Domenico. (scuola di )
 
Descrizione: Marmo, particolare, h. cm 132. Il pulpito di Siena fu eseguito da Nicola tra il 1265 e il 1268 con l'intervento di un gruppo di collaboratori, tra cui il figlio Giovanni, Arnolfo di Cambio e altri, esplicitamente menzionati dai contratti.


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Descrizione: Marmo, particolare di una formella che orna il parapetto del pulpito del 1265 - 1268.
Description: Marble detail from a panel of the pulpit, 1265-68.

Ubicazione: Siena, Duomo



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La Crocifissione
Siena, Duomo
Marmo, particolare di un formella che orna il parapetto del pulpito, 1265 - 1268.
 
Giovanni Pisano, figlio di Nicola Pisano, nacque probabilmente tra il 1240 e il 1245.
Si formò nella bottega del padre, ma ben presto si staccò da questo per seguire una sua personale inclinazione verso una scultura impetuosa ed espressiva che lo portò ad aderire alla scultura gotica transalpina.
Lavorò col padre alla fontana della piazza del Comune di Perugia. Il dinamismo tipicamente gotico è evidente nelle sculture che seguì per la facciata del Duomo di Siena tra il 1284 il 1298, rappresentanti Profeti e sibille; non tutte le statue sono di sua mano: appartengono a Giovanni Pisano Abacuc, Mosè, Isaia, Argo, David e una sibilla. Queste figure sono caratterizzate dallo slancio verticale, dall'avvolgente panneggio e da una forte vitalità.
 
Sono di questo periodo anche le sue prime Madonne con Bambino per esempio: la Madonna con Bambino che si trova alla cappella degli Scrovegni a Padova e la Madonna della cintola del Duomo di Prato.

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Tra il 1297 e 1301 lavorò il Pulpito della cattedrale di Pistoia, di forma esagonale poggiato su sei colonnine di cui dure sorrette da leoni stilofori, una da un uomo ricurvo e le altre tre poggio direttamente a terra. Nelle lastre del parapetto sono rappresentate: la Natività, la Adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Crocifissione, e il Giudizio universale.
Tra il 1302 il 1310 eseguì il pulpito del Duomo di Pisa portando al limite la sua ricerca del dinamismo, creando scene affollatissime e molto articolate.
Nel 1313 gli venne ordinato il Monumento sepolcrale di Margherita di Lussemburgo nel Duomo di Genova, in quest'opera il violento plastismo caratteristico delle sue opere si placa in un modellato più ampio e plastico.

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La pittura gotica, come la scultura e l'architettura, assunse caratteri diversi a seconda della regione in cui si sviluppò. Al di fuori dell'Italia la pittura rivestì un ruolo di secondaria importanza rispetto all'architettura e alla scultura: scomparvero quasi del tutto i cicli ad affresco tipicamente romanici, mentre trionfò la pittura sulle vetrate all'interno delle grandi cattedrali.
In Italia invece si continua a preferire sempre la pittura ad affresco, i mosaici e le tavole dipinte.
Le correnti d'oltralpe si sovrapposero al gusto bizantino che persisteva in Italia dando origine a tre diverse correnti pittoriche: la scuola senese con Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, la scuola fiorentina culminante con Giotto e la scuola romana il cui massimo esponente fu Pietro Cavallini.
Indubbiamente la pittura di Giotto influenzò tutti i pittori del tempo elaborando un linguaggio pittorico riccamente umano e naturalistico emblematici sono gli affreschi della basilica di S. Francesco ad Assisi e quelli da lui realizzati nella cappella degli Scrovegni a Padova.
 
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