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Costi della politica, l'Europa è carissima
Scritto da Fabrizio Arnhold | Yahoo! Finanza – 46 minuti fa
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Visualizza fotoLa sede del Parlamento europeo a Bruxelles, in una foto del 3 maggio scorso. REUTERS/Francois Lenoir
Di questa stessa rubrica:Costi della politica, l'Europa è carissimaSpending review, arriva il commissario (che costa)Turismo, il governo congela i fondiTagli alla politica, il bluff delle RegioniSardegna, tra natura e campi da golfFinanziamento pubblico, i partiti vogliono bloccare tuttoSalva-sindaci, la casta si fa un'altra norma su misuraIl Parlamento ci costa all’anno più di un miliardo di euro. Oltre 280milioni di euro spesi per pagare i circa mille e 500 impiegati che prestano servizio alla Camera. Cifre mostruose in tempi di crisi. Ma se gli sprechi della politica nostrana sono ormai noti ai più, vale la pena dare un occhio a quello che succede a Bruxelles. Quanto guadagnano gli eurodeputati? Quasi il 900 per cento in più del reddito medio dell’Unione europea.
Come dire, lo sperpero di denaro non è una prerogativa unicamente italiana. Magra consolazione però perché i soldi, anche in questo caso, sono pubblici. Per la precisione di tutti i cittadini dell’Unione europea che sono, addirittura, costretti a mantenete due sedi dell’Europarlamento, quella di Bruxelles e di Strasburgo. E i politici che occupano gli scranni parlamentari quanto portano a casa a fine mese? In euro, ovviamente: 17mila e 782. Una bella cifra, non c’è che dire. Che diventa ancora più grande se comparata con il reddito di un dipendente statale a Sofia: 800 euro al mese. Dieci volte meno rispetto a quello dell’eurodeputato. Certo, la Bulgaria è il fanalino di coda dell’economia dell’Unione con un Pil che supera appena i 50 miliardi di euro. Ma il dislivello tra la paga del parlamentare Ue e il cittadino del paese che rappresenta, in media, resta importante anche in altri casi.
Il portale tedesco Preisvergleich.de ha quantificato la voragine: 878 punti percentuali che corrispondono a 213mila e 924 euro per gli eletti a Strasburgo contro i 21mila e 844 dei cittadini “comuni” di Roma, Atene o Parigi. Giusto per rendere l'idea, diventare uno dei 754 deputati europei può valere fino al 2.000 per cento in più rispetto alla media dei redditi del Vecchio Continente. Un dipendente bulgaro per raggiungere il traguardo del milione di euro – tanto quanto guadagna un europarlamentare al termine di una legislatura – dovrebbe lavorare per 108 anni. Si consoli, però, gli eletti di Sofia a Bruxelles sono soltanto 18. Quasi un quarto rispetto ai quattro primatisti: Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna che spediscono nella capitale belga ben 73 rappresentanti a testa. Con un costo, per i contribuenti sia chiaro, di 21 milioni di euro nel caso della Germania e di altri 16 milioni a testa per le altre tre nazioni. Se si sommano tutti i compensi degli eletti si arriva a circa 160 milioni di euro, il 24 per cento dell’intero bilancio di Bruxelles.
La storia è sempre la stessa. Per gonfiare a dismisura le buste paga dei politici dell’Unione si usano le stesse voci di spesa: retribuzione, indennità e bonus. La cifra che si ottiene è di 7mila e 957 euro. Qualcosa come 6mila e 200 euro netti mensili. Ma poi bisogna aggiungere il rimborso spese generale di 4mila e 299 euro, quello per i costi di viaggio, alloggio e spese connesse, di 4mila e 323 euro, più il rimborso giornaliero di 304 euro. Quasi ci si dimentica del gettone da 152 euro per qualsiasi trasferta fuori dai confini europei, con le spese per il viaggio e hotel a carico dei cittadini di Eurolandia. Poi, certo, i redditi variano da paese a paese, in Ungheria, Cipro o Bulgaria i deputati delle camere nazionali non hanno un trattamento economico così smodatamente più grande rispetto alla media del reddito nazionale. Ma in altri Stati sì. Quali? Germania, Francia, Paesi Bassi e, inutile quasi dirlo, Italia. I membri dell’Assemblea nazionale di Parigi percepiscono uno stipendio annuale lordo da 157mila e 520 euro; quelli del Bundestag si intascano 150mila e 432 euro, circa venti mila euro in meno, all’anno, per i parlamentari orange (120mila e 384 euro). L’Italia si piazza al quarto posto con 114mila e 601 euro annui.
Ma attenzione a leggere le cifre. Lo stipendio lordo è quasi sempre più basso rispetto alla cifra finale che l’onorevole di turno si porta a casa. Merito dei benefit che gonfiano, alle volte fino a raddoppiare, le varie buste paga dei politici. Sconti, esenzioni, bonus e chi più ne ha, più ne metta. In Italia all’indennità da 5mila euro netti e diaria da 3mila e 503 euro, si vanno ad aggiungere la copertura delle spese di trasporto, di viaggio, di telefono e un rimborsino di fine mandato da 3mila e 700 euro. Non solo strapagati, quindi, ma i nostri rappresentanti in Europa spendono meno di quanto dovrebbero per tutti i servizi utili allo svolgimento delle loro funzioni. Anzi, spesso non tirano fuori neanche un euro.
Scritto da Fabrizio Arnhold | Yahoo! Finanza – 46 minuti fa
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Visualizza fotoLa sede del Parlamento europeo a Bruxelles, in una foto del 3 maggio scorso. REUTERS/Francois Lenoir
Di questa stessa rubrica:Costi della politica, l'Europa è carissimaSpending review, arriva il commissario (che costa)Turismo, il governo congela i fondiTagli alla politica, il bluff delle RegioniSardegna, tra natura e campi da golfFinanziamento pubblico, i partiti vogliono bloccare tuttoSalva-sindaci, la casta si fa un'altra norma su misuraIl Parlamento ci costa all’anno più di un miliardo di euro. Oltre 280milioni di euro spesi per pagare i circa mille e 500 impiegati che prestano servizio alla Camera. Cifre mostruose in tempi di crisi. Ma se gli sprechi della politica nostrana sono ormai noti ai più, vale la pena dare un occhio a quello che succede a Bruxelles. Quanto guadagnano gli eurodeputati? Quasi il 900 per cento in più del reddito medio dell’Unione europea.
Come dire, lo sperpero di denaro non è una prerogativa unicamente italiana. Magra consolazione però perché i soldi, anche in questo caso, sono pubblici. Per la precisione di tutti i cittadini dell’Unione europea che sono, addirittura, costretti a mantenete due sedi dell’Europarlamento, quella di Bruxelles e di Strasburgo. E i politici che occupano gli scranni parlamentari quanto portano a casa a fine mese? In euro, ovviamente: 17mila e 782. Una bella cifra, non c’è che dire. Che diventa ancora più grande se comparata con il reddito di un dipendente statale a Sofia: 800 euro al mese. Dieci volte meno rispetto a quello dell’eurodeputato. Certo, la Bulgaria è il fanalino di coda dell’economia dell’Unione con un Pil che supera appena i 50 miliardi di euro. Ma il dislivello tra la paga del parlamentare Ue e il cittadino del paese che rappresenta, in media, resta importante anche in altri casi.
Il portale tedesco Preisvergleich.de ha quantificato la voragine: 878 punti percentuali che corrispondono a 213mila e 924 euro per gli eletti a Strasburgo contro i 21mila e 844 dei cittadini “comuni” di Roma, Atene o Parigi. Giusto per rendere l'idea, diventare uno dei 754 deputati europei può valere fino al 2.000 per cento in più rispetto alla media dei redditi del Vecchio Continente. Un dipendente bulgaro per raggiungere il traguardo del milione di euro – tanto quanto guadagna un europarlamentare al termine di una legislatura – dovrebbe lavorare per 108 anni. Si consoli, però, gli eletti di Sofia a Bruxelles sono soltanto 18. Quasi un quarto rispetto ai quattro primatisti: Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna che spediscono nella capitale belga ben 73 rappresentanti a testa. Con un costo, per i contribuenti sia chiaro, di 21 milioni di euro nel caso della Germania e di altri 16 milioni a testa per le altre tre nazioni. Se si sommano tutti i compensi degli eletti si arriva a circa 160 milioni di euro, il 24 per cento dell’intero bilancio di Bruxelles.
La storia è sempre la stessa. Per gonfiare a dismisura le buste paga dei politici dell’Unione si usano le stesse voci di spesa: retribuzione, indennità e bonus. La cifra che si ottiene è di 7mila e 957 euro. Qualcosa come 6mila e 200 euro netti mensili. Ma poi bisogna aggiungere il rimborso spese generale di 4mila e 299 euro, quello per i costi di viaggio, alloggio e spese connesse, di 4mila e 323 euro, più il rimborso giornaliero di 304 euro. Quasi ci si dimentica del gettone da 152 euro per qualsiasi trasferta fuori dai confini europei, con le spese per il viaggio e hotel a carico dei cittadini di Eurolandia. Poi, certo, i redditi variano da paese a paese, in Ungheria, Cipro o Bulgaria i deputati delle camere nazionali non hanno un trattamento economico così smodatamente più grande rispetto alla media del reddito nazionale. Ma in altri Stati sì. Quali? Germania, Francia, Paesi Bassi e, inutile quasi dirlo, Italia. I membri dell’Assemblea nazionale di Parigi percepiscono uno stipendio annuale lordo da 157mila e 520 euro; quelli del Bundestag si intascano 150mila e 432 euro, circa venti mila euro in meno, all’anno, per i parlamentari orange (120mila e 384 euro). L’Italia si piazza al quarto posto con 114mila e 601 euro annui.
Ma attenzione a leggere le cifre. Lo stipendio lordo è quasi sempre più basso rispetto alla cifra finale che l’onorevole di turno si porta a casa. Merito dei benefit che gonfiano, alle volte fino a raddoppiare, le varie buste paga dei politici. Sconti, esenzioni, bonus e chi più ne ha, più ne metta. In Italia all’indennità da 5mila euro netti e diaria da 3mila e 503 euro, si vanno ad aggiungere la copertura delle spese di trasporto, di viaggio, di telefono e un rimborsino di fine mandato da 3mila e 700 euro. Non solo strapagati, quindi, ma i nostri rappresentanti in Europa spendono meno di quanto dovrebbero per tutti i servizi utili allo svolgimento delle loro funzioni. Anzi, spesso non tirano fuori neanche un euro.