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Entanglement
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Il lato "oscuro" della mente
Oggetto di grande attenzione da parte della neurologia è stata ed è tuttora quella fase del sonno chiamata REM, scoperta giusto 50 anni fa, e caratterizzata da un'attività cerebrale molto intensa e per molti versi simile alla veglia, in cui il cervello lavora intensamente nella elaborazione di fatti, immagini che gli provengono da una parte di noi che ignoriamo, ma che condiziona l'esistenza del nostro vivere quotidiano.
È il sogno onirico che con il suo linguaggio popola, anche inconsapevolmente da noi, le nostre notti e irrompe nella mente manifestando con tutta la sua forza quella parte di noi nascosta, che Freud chiamò per primo inconscio.
Esso può rappresentare un prezioso contenitore di suggerimenti, che attraverso l'attività onirica, trasmette i suoi messaggi. Famoso a questo riguardo è il suggerimento che il chimico Kekulè ebbe quando, sognando un serpentello che si mordeva la coda, intuì e descrisse con grande precisione la formula di struttura ad anello del benzene. Per Einstein gli scienziati creativi sono gli unici che possono accedere ai loro sogni, ma molti artisti, particolarmente sensibili, hanno trovato e trovano ispirazione alla loro creatività all'interno dei loro sogni.
Alcuni, sotto la guida studiosi della materia, sono riusciti addirittura ad assistere ai propri sogni come spettatori esterni, e a vedere la realtà onirica svolgersi senza alcun intervento volontario. Questi ultimi vengono chiamati "sogni lucidi" e permettono di arricchire la propria creatività.
Secondo la teoria psicoanalitica, dai tempi di Freud, riveduta e corretta alla luce di nuove conoscenze, il vissuto della memoria implicita, quella che va dalla vita intrauterina fino a due tre anni, formerà quella parte dell'inconscio che condizionerà poi la vita affettiva, emozionale, cognitiva e sessuale dell' adulto. Il sogno da modo a questi antichi ricordi di esprimersi attraverso immagini varie, consentendo di manifestare eventuali conflitti con la situazione del reale.
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Oggetto di grande attenzione da parte della neurologia è stata ed è tuttora quella fase del sonno chiamata REM, scoperta giusto 50 anni fa, e caratterizzata da un'attività cerebrale molto intensa e per molti versi simile alla veglia, in cui il cervello lavora intensamente nella elaborazione di fatti, immagini che gli provengono da una parte di noi che ignoriamo, ma che condiziona l'esistenza del nostro vivere quotidiano.
È il sogno onirico che con il suo linguaggio popola, anche inconsapevolmente da noi, le nostre notti e irrompe nella mente manifestando con tutta la sua forza quella parte di noi nascosta, che Freud chiamò per primo inconscio.
Esso può rappresentare un prezioso contenitore di suggerimenti, che attraverso l'attività onirica, trasmette i suoi messaggi. Famoso a questo riguardo è il suggerimento che il chimico Kekulè ebbe quando, sognando un serpentello che si mordeva la coda, intuì e descrisse con grande precisione la formula di struttura ad anello del benzene. Per Einstein gli scienziati creativi sono gli unici che possono accedere ai loro sogni, ma molti artisti, particolarmente sensibili, hanno trovato e trovano ispirazione alla loro creatività all'interno dei loro sogni.
Alcuni, sotto la guida studiosi della materia, sono riusciti addirittura ad assistere ai propri sogni come spettatori esterni, e a vedere la realtà onirica svolgersi senza alcun intervento volontario. Questi ultimi vengono chiamati "sogni lucidi" e permettono di arricchire la propria creatività.
Secondo la teoria psicoanalitica, dai tempi di Freud, riveduta e corretta alla luce di nuove conoscenze, il vissuto della memoria implicita, quella che va dalla vita intrauterina fino a due tre anni, formerà quella parte dell'inconscio che condizionerà poi la vita affettiva, emozionale, cognitiva e sessuale dell' adulto. Il sogno da modo a questi antichi ricordi di esprimersi attraverso immagini varie, consentendo di manifestare eventuali conflitti con la situazione del reale.
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