........BPI: GRONCHI PRESENTA PIANO, A FIORANI 1,7 MLN NEL 2005/ANSA
(ANSA) - MILANO, 3 APR - La riorganizzazione profonda
dell'assetto del gruppo, la cessione delle attività non più
strategiche e l'abbandono della finanza creativa a favore di una
banca federativa saldamente legata al territorio che possa
tornare a fare utili dopo le forti perdite del 2005.
Dopo i duri mesi di uscita dall'emergenza e di pulizia
straordinaria dei conti, la Bpi può così delineare il prossimo
futuro con il piano redatto dal direttore generale Franco
Baronio grazie all'ausilio di Mediobanca. Discusso oggi dal cda
sarà presentato domani mattina alla comunità finanziaria. Un
piano frutto anche dell'esperienza maturata in questi mesi
dall'ad Divo Gronchi che, poco per volta, ne ha svelato i tratti
e le linee guida fondamentali e che, ancora una volta, ribadirà
il concetto di autonomia e indipendenza della banca.
La Bpi non ascolta quindi, almeno per ora, i canti di sirena
che giungono dalle altre popolari ma va per la sua strada di
risanamento. Una volta che i conti saranno in ordine allora
forse potrà ritornare nel risiko con un rinnovato ruolo di
predatore e non di preda.
Già all'indomani dell'uscita di Fiorani (che secondo il
bilancio ha ricevuto 1,7 milioni di euro nel 2005 prima di
essere interdetto), Gronchi aveva imposto un cambiamento di
rotta a 180 gradi abbandonando la finanza creativa della
precedente gestione e recuperando il rapporto con i clienti/soci
che pure aveva creduto molto nell'ex ad. Un cambiamento verso la
trasparenza che ora, passata l'emergenza, deve affrontare la
prova della quotidianità.
La Bpi del futuro vedrà così, in un modello federale, una
capogruppo che definisce le linee strategiche e il controllo
della gestione, mentre alle banche rete sarà affidato il
presidio del territorio. Previste anche società prodotto e
strumentali. L'organigramma del gruppo sarà così modificato
cancellando quei comparti che erano necessari alla politica di
finanza aggressiva di Fiorani. L'operazione comporterà il
ritiro dalla quotazione delle due controllate Bipielle
Investimenti e Reti Bancarie Holding e che sarà resa possibile
anche dall'aumento di capitale fino a 800 milioni di euro. Il
delisting comunque, come già emerso nelle scorse settimane,
avverrà probabilmente ad autunno una volta assestati i conti.
Via quindi alla cessione degli immobili non strumentali, che
tanta parte avevano avuto nelle operazioni con Gnutti e Ricucci,
nell'ambito di un generale ripensamento del comparto immobili.
La valutazione al 31 dicembre su tutti gli immobili del gruppo -
spiega il bilancio - evidenzia una plusvalenza implicita come
differenza tra il valore contabile e quello di perizia, pari a
oltre 110 milioni di euro.
Sempre meno peso anche per i prodotti ad alto rischio come
hedge e alternative funds, dove la precedente gestione aveva
preso posizioni su hedge e alternative funds per un ammontare di
ben 925 milioni di euro. Dopo le dismissioni realizzate da
Gronchi d'urgenza le posizioni sui derivati di Bpi
che a settembre 2005 ammontavano a 1,9 miliardi di euro, si sono
ridotte a marzo a 447 milioni di euro.
Infine la cessione dei crediti per circa 1 miliardo di euro e
che non dovrebbe comportare ulteriori accantonamenti, mentre non
dovrebbero arrivare sorprese dalla svalutazione del portafoglio
titoli dopo la maxi pulizia del 2005.(ANSA).
....................CIAO TOPOGIGIGIGIGIGIGIGIO..........
