Se anche volessimo parlare dal punto di vista tecnico, la Consulta ha semplicemente detto due cose:
- Siccome lo Stato può limitare la libertà del cittadino in certi casi (vedi la prigione) definiti dalla legge, può legiferare su questi casi e lo ha fatto.
- Con i dati che si avevano a disposizione allora, si è fatta una scelta di massima prudenza per la salute pubblica, pensando che le conseguenze avrebbero potuto essere molto peggiori.
Chiaro, se uno avesse seguito subito l'opinione di Meluzzi e del dentista di Funari, magari avrebbe fatto scelte diverse. Ma quelle persone non avevano dati sul Covid, sono semplicemente partite lancia in resta contro il sistema, come fanno per qualsiasi cosa, anche lo sbarco sulla Luna. Quindi ovviamente non si è fatto.
Da quando Pfizer ha ammesso candidamente che il vaccino non previene i contagi, ma solo la malattia grave, allora in teoria potrebbe anche decadere retroattivamente la pena per chi non si è vaccinato. Perchè non sarebbe stato pericoloso per gli altri.
Ma in caso di operatori sanitari, se i non vaccinati avessero avuto una malattia grave, avrebbero lasciato scoperti un sacco di posti nella sanità, non coperti da altro personale, quindi sarebbe stato un disastro comunque.
Se non ti vaccini e ti becchi il Covid peso, poi non vai a lavorare per 15 giorni e la sanità è nella popò. Sempre interesse nazionale è.
Un po' come quando la Conulta decise di non restituire tutta mancata perequazione delle pensioni d'oro, anche se si sarebbe dovuto fare. I conti dello Stato sarebbero saltati e quindi la Consulta ha difeso l'interesse nazionale, non facendo andare in default l'Italia.
Si può anche vedere in questo modo, no? Al di là di ciò che piace o non piace, ovviamente.