La decrescita felice e l'abbondanza frugale secondo Latouche

zancle

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Sarà Questa la nostra nuova filosofia. Chi non s'adatta è perduto.
 
Sarà Questa la nostra nuova filosofia. Chi non s'adatta è perduto.

alla fine ognuno trova quello che cerca

e l'italia da ormai 30 anni cerca deindustrializzazione, animali d'affezione, figli unici e badanti romene
 
ancora in italia prevale la componente ludica
compiacersi e divertirsi
come dimostra l'illimitata popolarità e autorità dei comici

se vogliamo, chiamiamola pure felicità

quasi metà degli italiani è nei fatti semi-analfabeta, soprattuto nella componente over40, probabilmente non poteva esserci uno sviluppo diverso
 
quasi metà degli italiani è nei fatti semi-analfabeta, soprattuto nella componente over40, probabilmente non poteva esserci uno sviluppo diverso

è molto più facile che il problema sia quel 60% che ha avuto il cervello prima lavato dalla scuola di massa e poi steso ad asciugare al sole dei commici televisivi
 
Sarà Questa la nostra nuova filosofia. Chi non s'adatta è perduto.

sarà...
però lo Stato non si adatta mica anzi chiede sempre di più...
e a chi glielo ricorda che anche lui dev'essere più frugale, pagando meno tasse, è capace di chiamare Equitalia accusandolo di evasione fiscale...

:cool:
 
intanto, cari amici, la decrescita è l'unico modello di sviluppo che può salvarci.
 
intanto, cari amici, la decrescita è l'unico modello di sviluppo che può salvarci.

più che decrescita la definirei abbandono consumismo sfrenato.
Un modello che per esempio prevede la sostituzione del telefonino ogni max 18 mesi e dove la vita dello stesso è tarata su quel periodo è evidente che non può reggere con una popolazione mondiale di qualche miliardo di persone che devono vivere a quel ritmo.
Certo non sarà una transizione facile e indolore, anzi.
 
intanto, cari amici, la decrescita è l'unico modello di sviluppo che può salvarci.

Ma non è vero invece ció che puó salvarci è la crescita sostenibile.
Dobbiamo riciclare non più creare dal nulla.
L'ingegno ci salverà l'ingegno !!!
 
in pratica dobbiamo affievolire l'Homo economicus, tendente ad utilizzare tutte le risorse disponibili, misurando tutto in termini di quantità prodotte e PIL, perchè lì ci fregano.
Cominciamo a misurare secondo qualità di vita..

qui trovate qualche elemento in più:

Per un Manifesto della Rete italiana per la Decrescita
 
sto riclando vestiti che indossavo vent'anni fa.

Li utilizzo al lavoro.

Le magliette le uso per correre.
Ho salvato sta roba sinora, dalle grinfie della mogliera che voleva buttare tutto.
Ho lo steso telefonino nokia in BM modello Abucodonosor.
La stessa macchina acquistata di terza mano.
Mi faccio il vino a casa, il pane a casa, col grano mio, le conserve a casa, con la roba mia, pure le arance sto sperimentando il modo di conservarle.
Poi legumi, sottolio sottaceto, congelati...

Figurati se mi dispiace la decrescita.
Che poi decrescita non è.
E' solo ritorno alla normalità.
 
La salsa.
I pelati.
I fichi secchi.
I capperi sotto sale.
Le olive in salamoia.
 
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