La democrazia è ottima...

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Ciupa

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...finchè quasi tutti hanno la pancia piena e un tetto.

Capisc'amme
 
i cicli della storia, l'ultimo ha avuto inzio settant'anni fa, magari ce ne vorrà uno nuovo...
 
i cicli della storia, l'ultimo ha avuto inzio settant'anni fa, magari ce ne vorrà uno nuovo...

Vai tranquilli che quello nuovo sta partendo.

Ma sarà non uno, una serie di cicli discendenti.
 
Nel 1930, quando la grande coalizione, sotto la guida del socialdemocratico Hermann Müller, crollò, il presidente Paul von Hindenburg, il 29 marzo dello stesso anno, nominò Brüning Cancelliere, confidando nelle sue capacità per affrontare la sempre più grave crisi economica.
« Heinrich Brüning si era costruito una buona fama come esperto di questioni finanziarie e fiscali ed era ovvio che nel 1930 si sentisse il bisogno di affidare il timone a un politico che sapesse districarsi in questi settori, di solito molto specialistici. Ma dopo quell'anno lo spazio di manovra in questi campi si restrinse con grande rapidità anche per le disastrose valutazioni politiche del cancelliere. Infine, neanche i suoi paladini più devoti avrebbero mai sostenuto che Brüning fosse un leader dotato di carisma e capacità di coinvolgere le folle: semplice nell'aspetto, riservato e impenetrabile, incline a prendere decisioni senza consultare nessuno, privo di doti oratorie, non era un uomo capace di conquistare un sostegno di massa presso un elettorato atterrito di fronte al caos economico[3]. »
Politica interna ed economica

Nei suoi messaggi ai membri della federazione tedesca del lavoro, scrisse che il suo scopo principale sarebbe stato quello di ridurre o ammortare il peso del debito e delle riparazioni attraverso una politica deflattiva basata sull'aumento del tasso di sconto, forti riduzioni delle spese dello stato, aumento dei dazi doganali, riduzione dei salari e dei sussidi di disoccupazione[1].

Tale politica fu, il 16 luglio, in gran parte rigettata dal Reichstag[1] che censurò anche il ricorso ai poteri emergenziali. Allora il Presidente Hindenburg, intenzionato a ridurre l'influenza del parlamento, con il consenso di Brüning, sciolse le camere ed indisse nuove elezioni. Le elezioni segnarono un forte successo delle ali estreme dello schieramento politico, il Partito Comunista di Germania e Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori riducendo non poco il peso della coalizione dei partiti dell'arco costituzionale di Weimar su cui il cancelliere basava la propria politica.

Per tali motivi, con l'appoggio del presidente, Brüning invocò ed ottenne i poteri straordinari garantiti dall'art 48 della Costituzione di Weimar[4] governando de facto con i poteri sanciti dall'emergenza presidenziale ("Notverordnung"). Brüning stesso coniò il termine "democrazia autoritaria" per descrivere questa forma di governo basata sulla collaborazione del presidente e del parlamento.
Heinrich Brüning - Wikipedia

Dal 1930 al 1933 Brüning tentò di risanare lo stato che si trovava in una situazione disastrosa e senza una maggioranza in parlamento, governando con l'aiuto dei decreti presidenziali di emergenza. In quel periodo la grande depressione raggiunse il culmine. In linea con le teorie economiche liberali rivelatesi poi disastrose, secondo cui una minore spesa pubblica avrebbe avviato la ripresa economica, Brüning tagliò drasticamente le spese statali. Si aspettava e si accettava che la crisi economica sarebbe per un certo tempo peggiorata prima di iniziare a migliorare. Tra le altre cose il Reich bloccò completamente tutte le concessioni pubbliche per l'assicurazione obbligatoria sulla disoccupazione che era stata introdotta solo nel 1927, il che risultò in maggiori contributi da parte dei lavoratori e minori benefici per i disoccupati, non esattamente una misura popolare.

Il rovescio economico durò fino alla seconda metà del 1932. Per quel tempo, la Repubblica di Weimar aveva perso tutta la credibilità nei confronti della maggioranza dei tedeschi. Mentre gli studiosi sono in grande disaccordo sulla valutazione da dare alla politica di Brüning, si può tranquillamente dire che contribuì al declino della Repubblica[senza fonte]. Se a quell'epoca esistessero o meno alternative rimane oggetto di ampio dibattito, quel che è certo è che a causa del taglio drastico della spesa effettuato in uno stato già in crisi, il livello di disoccupazione in soli 3 anni peggiorò incredibilmente, arrivando a sfiorare il 40%, giustificando il tutto con la promessa di una ripresa economica che mai ci fu. Il disastro sociale così causato può considerarsi uno dei motivi principali che crearono l'humus adatto all'ascesa successiva del partito nazional-socialista di Hitler.
Repubblica di Weimar - Wikipedia
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