Dav621
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Oggi, la pessima figura di Mario Draghi dimostra, ancora una volta, che la BCE è solo una pistola scarica. Aldilà delle millanterie di Draghi, l'Euro non può stare in piedi perché è una moneta senza Stato. L'Europa è solo un raggruppamento di Stati che hanno poco o nulla in comune: non c'è una politica fiscale comune, non ci sono politiche sociali omogenee e tantomeno non c'è una politica estera. Ciascuno pensa solo ai suoi interessi di breve e non considera il bene dell'Europa come un bene comune.
A questo punto dobbiamo prendere coscienza del fatto che l'Euro è ormai vicino al capolinea. Potrebbe esplodere sotto l'effetto della speculazione oppure (sperabilmente) si può arrivare ad una fine consensuale. L'unica alternativa sarebbe quella di permettere alla Germania di comandare su tutti gli altri: francamente non credo che la Germania possa ottenere con la finanza quello che non le è riuscito con la guerra.
Personalmente non credo che l'uscita dall'Euro porti necessariamente l'Italia al disastro. Il nostro povero FTSE MIB subirà certamente forti oscillazioni (oggi è solo un assaggio di quello che succederà), ma se l'Italia riprende il controllo del cambio le sue imprese potranno fare bene. In fondo abbiamo ancora un settore manufatturiero importante, secondo per dimensioni solo a quello tedesco, che oggi langue schiacciato da un cambio troppo alto e dalla crisi creditizia.
Dopo il forte scock iniziale, le cose potrebbero andare molto meglio di adesso. Almeno il nostro futuro non dipenderà più da una BCE lontana ed impotente.
A questo punto dobbiamo prendere coscienza del fatto che l'Euro è ormai vicino al capolinea. Potrebbe esplodere sotto l'effetto della speculazione oppure (sperabilmente) si può arrivare ad una fine consensuale. L'unica alternativa sarebbe quella di permettere alla Germania di comandare su tutti gli altri: francamente non credo che la Germania possa ottenere con la finanza quello che non le è riuscito con la guerra.
Personalmente non credo che l'uscita dall'Euro porti necessariamente l'Italia al disastro. Il nostro povero FTSE MIB subirà certamente forti oscillazioni (oggi è solo un assaggio di quello che succederà), ma se l'Italia riprende il controllo del cambio le sue imprese potranno fare bene. In fondo abbiamo ancora un settore manufatturiero importante, secondo per dimensioni solo a quello tedesco, che oggi langue schiacciato da un cambio troppo alto e dalla crisi creditizia.
Dopo il forte scock iniziale, le cose potrebbero andare molto meglio di adesso. Almeno il nostro futuro non dipenderà più da una BCE lontana ed impotente.