la giustizia

elmariachi

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Roma, 16 giugno 2003 - Vent'anni fa veniva arrestato Enzo Tortora, che sarebbe poi divenuto protagonista di un caso-simbolo della malagiustizia italiana
«Era un conduttore - come si dice oggi - da 28 milioni di telespettatori. Incarnava un certo perbenismo borghese e faceva un uso piuttosto lacrimevole del più potente mezzo di comunicazione. La sua figura pubblica, certamente, non era a tutti gradita. Finì, all’improvviso, in un tritacarne allestito dalla procura di Napoli sulla base di un manipolo di pentiti che prese ad accusarlo di reati ignobili: traffico di droga ed associazione mafiosa. Con lui – prima che quell’operazione si sgonfiasse come un palloncino – finiranno nel tritacarne altre 855 persone» (tratto da Misteri d'Italia).

Il caso Tortora comincia nell'estate del 1983. Il presentatore televisivo viene tenuto in carcere per sette mesi, ottenendo appena tre colloqui con i suoi inquirenti. Gli indizi che lo accusano sono debolissimi, praticamente inesistenti: oltre alle parole dei collaboratori di giustizia, soltanto un’agendina trovata nell’abitazione di un camorrista. Un nome scritto a penna e un numero telefonico. Solo dopo lungo tempo si saprà che quel nome non era "Tortora", ma "Tortosa" e che il recapito del telefono non era quello del presentatore.

Nel giugno del 1984 Enzo Tortora – divenuto il simbolo delle tragedie della giustizia italiana – viene eletto deputato europeo nelle liste dei radicali che ne sosterranno sempre le battaglie libertarie.

Il 17 settembre 1985 (ad oltre due anni dall’arresto) Tortora viene condannato a dieci anni di galera. Nonostante l’evidenza, le accuse degli 11 "pentiti" (definiti da un giornale "la nazionale della menzogna") hanno retto al dibattimento. Con un gesto nobile – rinunciando all’immunità parlamentare - l'ex presentatore si consegna. Resterà agli arresti domiciliari.

Il 15 settembre 1986 (a più di tre anni dall’inizio del suo dramma) Enzo Tortora viene assolto con formula piena dalla corte d’Appello di Napoli. Il 20 febbraio 1987 torna sugli schermi televisivi. Il 17 marzo 1988 viene definitivamente assolto dalla Cassazione. Il 18 maggio 1988, stroncato da un tumore, Enzo Tortora muore.


www.radioradicale.it


PS:i magistrati sono stati tutti promossi...............
 
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