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La "Guardia costiera libica" ha aperto il fuoco su una nave umanitaria di MSF.
Pochi giorni dopo il Memoriale d'intesa con EUNAVFOR MED.

Nella stessa giornata di oggi i media libici hanno dato notizia che in data 17 agosto un battello veloce della Guardia Costiera libica aveva aperto il fuoco sulla nave umanitaria Bourbon Argos di Medici Senza Frontiere mentre svolgeva attività SAR ( Ricerca e salvataggio) nella stessa zona, oggetto di tanti salvataggi in passato. Salvataggi che oggi sono in forte diminuzione a causa del rallentamento delle partenze dalla costa libica, effetto della situazione di conflitto armato che rende sempre più difficili e pericolosi gli spostamenti dei migranti che attraversano la Libia per imbarcarsi verso la Sicilia.
Nel Comunicato della Guardia Costiera libica si fa riferimento al ritiro degli uomini armati dalla nave umanitaria, occupata per 50 minuti, solo dopo avere avuto notizia che la stessa nave "avrebbe fatto parte dell'Operazione Sophia". Da chi e' giunta questa comunicazione e qual'e', al limite tra le acque libiche e le acque internazionali, l'attuale assetto di collaborazione tra la cd. Guardia Costiera libica e i mezzi navali dell'operazione EUNAVFOR Med, altrimenti definita Operazione Sophia?
Assaltata la nave di Medici senza frontiere
Spari e uomini armati a bordo per 50 minuti
Redazione 26 Agosto 2016
Cronaca – L'attacco è avvenuto in acque internazionali, a 24 miglia nautiche a nord della costa libica, la mattina del 17 agosto. La Ong ha diffuso la notizia ieri sera. «Riteniamo che fossero dei professionisti e ben addestrati. Si tratta di un attacco serio e preoccupante». L'imbarcazione è rientrata in Sicilia.
In un primo momento, invece, la Guardia Costiera Libica non aveva fatto alcuna ammissione dei fatti. Secondo il quotidiano Libya Herald le acque costiere libiche si estendono per 12 miglia, quindi l'intervento degli uomini armati a bordo della Bourbon Argos era avvenuto in acque internazionali.
24 agosto 2016, pubblicato in Analisi Sicurezza
La missione europea Eunavfor Med che dovrebbe contrastare i trafficanti di esseri umani basati in Libia ha assunto da oggi anche il compito di addestrare la Marina e la Guardia costiera libica.
Pochi giorni dopo il Memoriale d'intesa con EUNAVFOR MED.
Nella stessa giornata di oggi i media libici hanno dato notizia che in data 17 agosto un battello veloce della Guardia Costiera libica aveva aperto il fuoco sulla nave umanitaria Bourbon Argos di Medici Senza Frontiere mentre svolgeva attività SAR ( Ricerca e salvataggio) nella stessa zona, oggetto di tanti salvataggi in passato. Salvataggi che oggi sono in forte diminuzione a causa del rallentamento delle partenze dalla costa libica, effetto della situazione di conflitto armato che rende sempre più difficili e pericolosi gli spostamenti dei migranti che attraversano la Libia per imbarcarsi verso la Sicilia.
Nel Comunicato della Guardia Costiera libica si fa riferimento al ritiro degli uomini armati dalla nave umanitaria, occupata per 50 minuti, solo dopo avere avuto notizia che la stessa nave "avrebbe fatto parte dell'Operazione Sophia". Da chi e' giunta questa comunicazione e qual'e', al limite tra le acque libiche e le acque internazionali, l'attuale assetto di collaborazione tra la cd. Guardia Costiera libica e i mezzi navali dell'operazione EUNAVFOR Med, altrimenti definita Operazione Sophia?
Assaltata la nave di Medici senza frontiere
Spari e uomini armati a bordo per 50 minuti
Redazione 26 Agosto 2016
Cronaca – L'attacco è avvenuto in acque internazionali, a 24 miglia nautiche a nord della costa libica, la mattina del 17 agosto. La Ong ha diffuso la notizia ieri sera. «Riteniamo che fossero dei professionisti e ben addestrati. Si tratta di un attacco serio e preoccupante». L'imbarcazione è rientrata in Sicilia.
In un primo momento, invece, la Guardia Costiera Libica non aveva fatto alcuna ammissione dei fatti. Secondo il quotidiano Libya Herald le acque costiere libiche si estendono per 12 miglia, quindi l'intervento degli uomini armati a bordo della Bourbon Argos era avvenuto in acque internazionali.
24 agosto 2016, pubblicato in Analisi Sicurezza
La missione europea Eunavfor Med che dovrebbe contrastare i trafficanti di esseri umani basati in Libia ha assunto da oggi anche il compito di addestrare la Marina e la Guardia costiera libica.
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