La legge dello schiavo

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

cochecito

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"Meglio al freddo che licenziati".

Così l'azienda taglia i riscaldamenti

Alla Tekfor, azienda della Valsusa, avevano già ridotto i compensi di manager e funzionari. Prima di tagliare la forza lavoro hano deciso di abbassare la temperatura da 18 a 16 gradi. Sì degli operai di FEDERICA CRAVERO e FABIO TANZILLI


TORINO - Lavorare al freddo per salvare gli stipendi. Abbassare il termostato da 18 a 16 gradi per risparmiare sulla bolletta del gas. È la condizione posta ai mille lavoratori impiegati nei due stabilimenti torinesi della Tekfor Neumayer. La fonderia, di proprietà tedesca è in crisi di liquidità.

Ed è in crisi di liquidità da quando il tribunale ha disposto l'amministrazione controllata della casa madre per scongiurare il fallimento e sono stati tagliati i fondi per il funzionamento delle sedi estere. Addirittura, o per fortuna, con i 17 milioni di deficit non può neanche licenziare parte dei lavoratori perché non ha abbastanza soldi per pagare le liquidazioni, gli incentivi e gli ammortizzatori sociali.

Stando così i conti non c'era denaro per pagare il salario di gennaio e Roberto Peiretti, amministratore delegato delle sedi di Avigliana e Villar Perosa, ha tracciato la sua revisione delle spese, raschiando il fondo del barile. Ha ridotto del 20 per cento lo stipendio dei dirigenti e in percentuale minore quello dei quadri e dei funzionari. Inoltre sono state tagliate le auto aziendali di grossa cilindrata, così come i telefoni cellulari e le consulenze esterne.

Ma ancora non bastava. E si è arrivati alla voce del riscaldamento. "Sono scelte drastiche che però stanno dando risultati positivi in termini di bilancio", spiega l'ad Peiretti. Una scelta, però, contestata. "In questi giorni è in corso una polemica con l'azienda

per questa decisione - afferma Marinella Baltera della Fiom-Cgil - A metà dicembre era stato prospettato di abbassare il riscaldamento e noi ci eravamo opposti". Ma la multinazionale è andata avanti e ha girato verso il basso la manopola del termostato. "Prima dello stop per le feste natalizie è anche accaduto che di sabato e domenica, quando per il ciclo continuo i lavoratori sono ridotti, l'impianto si sia fermato del tutto - continua la Baltera - Ora vedremo cosa accadrà la prossima settimana alla ripresa della produzione".

L'iniziativa assunta dalla direzione torinese della Tekfor è messa sotto accusa anche dal segretario provinciale della Fiom di Torino, Federico Bellono: "In tempi di crisi va di moda parlare di spending review, ma l'alternativa tra riscaldamento e stipendio non è accettabile - attacca - In questa fase più che in altre ci sono tentativi di risparmi a tutti i costi, ma è evidente che ci sono questioni che non possono essere oggetto di scambio".

Una di queste è, secondo il segretario Fiom, la qualità degli ambienti di lavoro: "In anni di sindacato non è la prima volta che si pone sul piatto dei tagli la questione della temperatura - spiega - Dal punto di vista legale ci sono norme che regolano i termostati, che tuttavia vengono stiracchiate. Ma soprattutto si tratta di misure che possono essere un boomerang per l'azienda perché in un ambiente poco salubre ci si ammala più facilmente e si rischia di aumentare l'assenteismo".

Tuttavia i lavoratori sembrano essersi rassegnati. Bruno Allegro, operaio delegato Rsu Uilm della sede di Avigliana, parla di "una decisione che i dipendenti hanno accettato malvolentieri, ma non si poteva fare altrimenti per portare a casa gli stipendi. Quando è arrivato il grande gelo la situazione era davvero difficile e abbiamo chiesto e ottenuto che, almeno per qualche giorno, venisse nuovamente alzata la temperatura di pochi gradi".

Gian Piero Clement, Rsu Alp della fabbrica di Villar Perosa, ammette: "In questa fase gli operai preferiscono fare sacrifici piuttosto che rimanere senza lavoro o busta paga. L'azienda sta cercando di risparmiare su tutto, e a tutti i livelli". Soprattutto si confida nei segnali positivi e di ripresa che arriverebbero dalla Germania, visto che entro metà anno dovrebbe realizzarsi l'operazione di vendita della società, che in Italia lavora spalla a spalla con la Fiat.

.....e mi raccomando cari operai continuiamo a pensare in grande e indebitarci sempre di più per essere sempre più ricattabili.....
 
è la legge di chi vuole lavorare

lo so che forse a te la parola lavoro dice poco...
 
effettivamente in questi casi c'è poco da fare
se si vuole salvare il posto c'è da fare qualche sacrificio
 
Almeno questi han tagliato dall'alto al basso e tutto sommato con 2 gradi in meno non congela nessuno.

Occorre farlo presente a Monti e a Bondi.
 
Chissà il signor Peiretti quanti gradi avrà nella sua villetta.....
 
Almeno questi han tagliato dall'alto al basso e tutto sommato con 2 gradi in meno non congela nessuno.

Occorre farlo presente a Monti e a Bondi.

Mi sembra la favola dell'asino che il contadino vedeva sempre in gran forma malgrado gli desse sempre meno da mangiare e che poi trovò stecchito ....

e di certo non avere più il telefonino aziendale deve essere un grande trauma ...
 
Mi sembra la favola dell'asino che il contadino vedeva sempre in gran forma malgrado gli desse sempre meno da mangiare e che poi trovò stecchito ....

e di certo non avere più il telefonino aziendale deve essere un grande trauma ...

Hanno tagliato gli stipendi ai dirigenti, Monti si sognerebbe mai una cosa del genere ai tanti burocrati da centinaia di migliaia di euro l'anno?
 
Il punto è sempre quello: occupazione e tasso di disoccupazione.
In America sono più pragmatici ed evitano questo dicendo: si svaluta finchè ci sono abbastanza pochi disoccupati.
Se la BCE decidesse in base al tasso di disoccupazione...

Non critico le aziende, finchè ci sono disoccupati puoi tirare la corda, e TUTTE lo fanno.
 
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