Dav. c. G.
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MILANO - L'identikit non è semplice: svolgono le professioni più disparate, sono in maggioranza donne e in molti casi ventenni o trentenni. Tra loro, però, secondo accuse che spuntano sulla Rete, c'è anche qualche parente di troppo. Parliamo dell'esercito dei Cinque Stelle che prepara le truppe e punta su Roma.
Chissà se le quote rosa grilline contribuirannoa togliere al movimento l'etichetta di machista legata al caso Salsi. «Sono state polemiche strumentali, non sono mai stata discriminata per il mio essere donna» dichiara Donatella Agostinelli, 38 anni, prima nelle Marche. E guarda ai prossimi impegni: «Sono serena, ma la campagna elettorale è tutta da costruire. Di cosa mi vorrei occupare? Mi sono spesa in passato per la tutela dell'ambiente, mi piacerebbe riportare al centro del dibattito politico i beni comuni».
Per adesso, sul web ha fatto molto discutere il risultato di una donna, Laura Castelli, molto vicina al consigliere regionale piemontese Davide Bono. Ma a gettare un'ombra sul risultato complessivo delle Parlamentarie è un post di Gino Camillo, che su Facebook contesta la vittoria di Yvonne De Rosa nel Vecchio Continente. «Non riesco a capire come possa risultare la prima eletta nella circoscrizione Europa - scrive - dato che si è iscritta al MeetUp di Londra solo il 6 novembre 2012 e che prima di questa data era venuta a un solo MeetUp il 19 ottobre per accompagnare il suo ragazzo Roberto Fico (primo tra i candidati nella circoscrizione Campania 1 e volto storico dei grillini, ndr )». E attacca: «Parentopoli e paracadutati all'ultimo minuto in politica sono cose che fanno i partiti. Non il Movimento 5 Stelle».
In effetti, scorrendo le liste dei candidati non sono pochi i legami affettivi o familiari. In Sicilia corre Azzurra Cancelleri, sorella di Giovanni - eletto all'Ars e candidato grillino alla presidenza della Regione -, con un passato nello staff di Sonia Alfano (europarlamentare idv, candidata con gli Amici di Beppe Grillo nel 2008). In Liguria sarà capolista Cristina De Pietro, sorella del consigliere comunale genovese Stefano. In Lombardia, passa le forche caudine delle primarie Tatiana Basilio, mentre difficilmente sarà in lista il marito (anche lui alle Parlamentarie) Simone Ferrari. Al Senato potrebbero arrivare in coppia dalla Puglia Maurizio e Tiziana Buccarella, fratello e sorella, primo e quarta in lista per Palazzo Madama.
Ma proprio Maurizio, il più votato in regione, rigetta l'idea di una parentopoli grillina: «Io mia sorella non l'ho votata - assicura -. Anzi, non si è votata neppure lei. Non c'è nessun familismo perché nessuno può nominare nessuno, nessuno può manovrare il voto: nel movimento non ti candidi, ma ti candidano».
Sarà. Però c'è anche chi pur avendo tutti i requisiti non è scesa in campo. Come Cinzia Piastri, moglie del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Emanuele Buzzi
8 dicembre 2012 |
corriere della sera
Chissà se le quote rosa grilline contribuirannoa togliere al movimento l'etichetta di machista legata al caso Salsi. «Sono state polemiche strumentali, non sono mai stata discriminata per il mio essere donna» dichiara Donatella Agostinelli, 38 anni, prima nelle Marche. E guarda ai prossimi impegni: «Sono serena, ma la campagna elettorale è tutta da costruire. Di cosa mi vorrei occupare? Mi sono spesa in passato per la tutela dell'ambiente, mi piacerebbe riportare al centro del dibattito politico i beni comuni».
Per adesso, sul web ha fatto molto discutere il risultato di una donna, Laura Castelli, molto vicina al consigliere regionale piemontese Davide Bono. Ma a gettare un'ombra sul risultato complessivo delle Parlamentarie è un post di Gino Camillo, che su Facebook contesta la vittoria di Yvonne De Rosa nel Vecchio Continente. «Non riesco a capire come possa risultare la prima eletta nella circoscrizione Europa - scrive - dato che si è iscritta al MeetUp di Londra solo il 6 novembre 2012 e che prima di questa data era venuta a un solo MeetUp il 19 ottobre per accompagnare il suo ragazzo Roberto Fico (primo tra i candidati nella circoscrizione Campania 1 e volto storico dei grillini, ndr )». E attacca: «Parentopoli e paracadutati all'ultimo minuto in politica sono cose che fanno i partiti. Non il Movimento 5 Stelle».
In effetti, scorrendo le liste dei candidati non sono pochi i legami affettivi o familiari. In Sicilia corre Azzurra Cancelleri, sorella di Giovanni - eletto all'Ars e candidato grillino alla presidenza della Regione -, con un passato nello staff di Sonia Alfano (europarlamentare idv, candidata con gli Amici di Beppe Grillo nel 2008). In Liguria sarà capolista Cristina De Pietro, sorella del consigliere comunale genovese Stefano. In Lombardia, passa le forche caudine delle primarie Tatiana Basilio, mentre difficilmente sarà in lista il marito (anche lui alle Parlamentarie) Simone Ferrari. Al Senato potrebbero arrivare in coppia dalla Puglia Maurizio e Tiziana Buccarella, fratello e sorella, primo e quarta in lista per Palazzo Madama.
Ma proprio Maurizio, il più votato in regione, rigetta l'idea di una parentopoli grillina: «Io mia sorella non l'ho votata - assicura -. Anzi, non si è votata neppure lei. Non c'è nessun familismo perché nessuno può nominare nessuno, nessuno può manovrare il voto: nel movimento non ti candidi, ma ti candidano».
Sarà. Però c'è anche chi pur avendo tutti i requisiti non è scesa in campo. Come Cinzia Piastri, moglie del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Emanuele Buzzi
8 dicembre 2012 |
corriere della sera
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