la pentola di monti e degli altri altri stregoni

jump st. man

sparate sul pianista
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L’europa deve essere spremuta perché è ancora l’unico posto al mondo dove vige uno stato sociale che assorbe risorse finanziarie altrove dirottate sulla competizione privata. L’europa unita, ahimè, è nata per questo. Il progetto di distruzione del modello di welfare procede a gonfie vele. Siamo quindi alla fase di taglio della spesa corrente con violento aumento della pressione fiscale atta a generare riduzione del debito e conseguente distruzione della spesa sociale. La tenaglia produce instabilità sociale contenuta attualmente dal risparmio medio delle famiglie destinato a sostenere la riduzione delle politiche di spesa. La manovra di riduzione del debito non si traduce in ridefinizione dei servizi pubblici essenziali, ma in trasferimento di fette di servizi al capitale privato in forme di gestione a carattere squisitamente finanziario. Il centro della manovra è ancora una volta il settore bancario, destinato a finanziare la manovra di privatizzazione. La tecnocrazia europea sta semplicemente operando per la distruzione del welfare e la conseguente apertura del settore dei servizi alla finanza globale. lo strozzinaggio applicato alla piccola-media impresa ha le stesse finalità: formazione di un capitale globale destinato a subalternizzare larghe fette di microimpresa al fine di generare profitti di scala (con conseguente distruzione di tessuti produttivi non più in grado di generare profitto). In una parola, pauperizzazione. Il sostegno alla microimpresa viene quindi a mancare, generando però profitti sul fronte della macroimpresa. Il settore bancario è ovviamente il braccio armato della manovra globale. ovviamente per l’Italia questo significa disfatta totale sul fronte della competizione globale, dal momento che la microimpresa è l’asse portante del nostro tessuto industriale. Venendo a mancare l’apporto della stessa in termini di redditività, la frattura in termini di solidità finanziaria del sistema paese è a dir poco devastante. In una parola, pauperizzazione e marginalizzazione della microimpresa all’interno della competizione globale. la strada intrapresa ha un solo esito: fallimento della politica industriale fondata sulla piccola-media impresa e distruzione del welfare. Resta in piedi l’ipotesi montiana, fondata sull’affossamento del microcredito e sul prelievo fiscale atto a compensare la caduta delle entrate sul fronte del reddito produttivo. In questa prospettiva, l’€ diviene moneta di riferimento, atto a soppiantare l’oro in termini di bene rifugio. Ovviamente destinato ad acquisire splendore in termini direttamente proporzionali alla spogliazione di larghe fette di reddito privato. Bene, questo il quadro. Per quanto mi riguarda, resta la visione di una situazione che va producendo concentrazione di ricchezza e crollo generalizzato dei consumi. Una forma assolutamente nuova di capitalismo, che sta a significare crisi violentissima del vecchio mondo. Nel vecchio mondo, l’italia è la parte più vecchia, più debole e vulnerabile. Stare in europa significa farsi predare esattamente come starne fuori. La borsa, ovviamente, non fa che contabilizzare i prelievi fatti sulla pelle della gente. dei milioni di poveri che stanno semplicemente ai margini della storia frega niente a nessuno. Non rappresentano più niente, non contano più niente
 
UP

L’europa deve essere spremuta perché è ancora l’unico posto al mondo dove vige uno stato sociale che assorbe risorse finanziarie altrove dirottate sulla competizione privata. L’europa unita, ahimè, è nata per questo. Il progetto di distruzione del modello di welfare procede a gonfie vele. Siamo quindi alla fase di taglio della spesa corrente con violento aumento della pressione fiscale atta a generare riduzione del debito e conseguente distruzione della spesa sociale. La tenaglia produce instabilità sociale contenuta attualmente dal risparmio medio delle famiglie destinato a sostenere la riduzione delle politiche di spesa. La manovra di riduzione del debito non si traduce in ridefinizione dei servizi pubblici essenziali, ma in trasferimento di fette di servizi al capitale privato in forme di gestione a carattere squisitamente finanziario. Il centro della manovra è ancora una volta il settore bancario, destinato a finanziare la manovra di privatizzazione. La tecnocrazia europea sta semplicemente operando per la distruzione del welfare e la conseguente apertura del settore dei servizi alla finanza globale. lo strozzinaggio applicato alla piccola-media impresa ha le stesse finalità: formazione di un capitale globale destinato a subalternizzare larghe fette di microimpresa al fine di generare profitti di scala (con conseguente distruzione di tessuti produttivi non più in grado di generare profitto). In una parola, pauperizzazione. Il sostegno alla microimpresa viene quindi a mancare, generando però profitti sul fronte della macroimpresa. Il settore bancario è ovviamente il braccio armato della manovra globale. ovviamente per l’Italia questo significa disfatta totale sul fronte della competizione globale, dal momento che la microimpresa è l’asse portante del nostro tessuto industriale. Venendo a mancare l’apporto della stessa in termini di redditività, la frattura in termini di solidità finanziaria del sistema paese è a dir poco devastante. In una parola, pauperizzazione e marginalizzazione della microimpresa all’interno della competizione globale. la strada intrapresa ha un solo esito: fallimento della politica industriale fondata sulla piccola-media impresa e distruzione del welfare. Resta in piedi l’ipotesi montiana, fondata sull’affossamento del microcredito e sul prelievo fiscale atto a compensare la caduta delle entrate sul fronte del reddito produttivo. In questa prospettiva, l’€ diviene moneta di riferimento, atto a soppiantare l’oro in termini di bene rifugio. Ovviamente destinato ad acquisire splendore in termini direttamente proporzionali alla spogliazione di larghe fette di reddito privato. Bene, questo il quadro. Per quanto mi riguarda, resta la visione di una situazione che va producendo concentrazione di ricchezza e crollo generalizzato dei consumi. Una forma assolutamente nuova di capitalismo, che sta a significare crisi violentissima del vecchio mondo. Nel vecchio mondo, l’italia è la parte più vecchia, più debole e vulnerabile. Stare in europa significa farsi predare esattamente come starne fuori. La borsa, ovviamente, non fa che contabilizzare i prelievi fatti sulla pelle della gente. dei milioni di poveri che stanno semplicemente ai margini della storia frega niente a nessuno. Non rappresentano più niente, non contano più niente

Tangenti in cambio di convenzioni alle cliniche, indagato il direttore generale della Sanità - Milano
 
una considerazione che spesso sfugge ai più è che nella pentola ci stiamo noi. il movimento del mestolo avviene in senso circolare, muovendo lentamente dall'esterno verso l'interno. la paura spinge coloro che stanno nella pentola ad addensarsi al centro, allontanandosi dalle sollecitazioni del mestolo. il cuoco conosce la reazione degli elementi nella pentola ed opera di conseguenza. la temperatura dell'acqua cresce lentamente, con dosaggi sapienti. ogni tanto il mestolo incoccia qualche elemento solido, ma sapientemente lo sfiora e tende a farlo implodere in piccoli gorghi. il sale viene dosato con cura, in modo da non ustionare le piaghe in formazione sul corpo dei dannati. quando gli elementi più esterni ai nuclei addensanti subiscono i primi veri colpi di mestolo il livello di coesione degli elementi ruotanti al centro subisce forti sollecitazioni alla separazione. la temperatura dell'acqua aumenta rapidamente e il grado di ebollizione sprigiona nuove tossicità. è a quel punto che nella pentola avviene la vera e propria condensazione, tesa a generare una miscela del tutto nuova. gli elementi al centro della pentola si disperdono e tendono a fluidificare. a quel punto il fuoco viene spento e la nuova miscela viene espulsa dalla pentola. si ottiene perciò un nuovo impasto, da cui prenono a definirsi nuove forme. trasformazione, la chiamano i chimici. minestra, la chiamano i cuochi
 
ques t europa è gia fallita
sono falliti gli europei. che semplicemente non esistono in quanto forza pensante. esiste l'europa, entità astratta che tende a muoversi come un moloch teocratico assai concreto. pare di avere a che fare con il leviatano di hobbes, entità potente ma misteriosa e completamente astratta. che muove nel profondo e dal profondo agisce. si sta formando un nuovo soggetto, che sta annientando ogni forma di resistenza
 
una considerazione che spesso sfugge ai più è che nella pentola ci stiamo noi. il movimento del mestolo avviene in senso circolare, muovendo lentamente dall'esterno verso l'interno. la paura spinge coloro che stanno nella pentola ad addensarsi al centro, allontanandosi dalle sollecitazioni del mestolo. il cuoco conosce la reazione degli elementi nella pentola ed opera di conseguenza. la temperatura dell'acqua cresce lentamente, con dosaggi sapienti. ogni tanto il mestolo incoccia qualche elemento solido, ma sapientemente lo sfiora e tende a farlo implodere in piccoli gorghi. il sale viene dosato con cura, in modo da non ustionare le piaghe in formazione sul corpo dei dannati. quando gli elementi più esterni ai nuclei addensanti subiscono i primi veri colpi di mestolo il livello di coesione degli elementi ruotanti al centro subisce forti sollecitazioni alla separazione. la temperatura dell'acqua aumenta rapidamente e il grado di ebollizione sprigiona nuove tossicità. è a quel punto che nella pentola avviene la vera e propria condensazione, tesa a generare una miscela del tutto nuova. gli elementi al centro della pentola si disperdono e tendono a fluidificare. a quel punto il fuoco viene spento e la nuova miscela viene espulsa dalla pentola. si ottiene perciò un nuovo impasto, da cui prenono a definirsi nuove forme. trasformazione, la chiamano i chimici. minestra, la chiamano i cuochi


che palle JUMP.....
basta fare "lu trading" e che me ne frega del resto, io INCASSO.....
 
Secondo me la partita elettorale sara' tra Monti che creera' un proprio gruppo politico e Bersani,come i sondaggi daranno in vantaggio Bersani verra' attivata l'arma dello spread e quindi o bersani perdera' le elezioni oppure a furor di spread dovra' far entrare Monti e company nel nuovo governo per il momento lo spread puo' fare il doppio minimo a 287.
 
Stasera si guarda inter - Hellas Verona ma hai ragione
 
basta fare "lu trading"
il trading lo fanno due tipi di persone: gli adrenalinici e i ladri. tutti e due con risultati alterni. io da un pezzo non appartengo più a nessuna delle due categorie. che ci sto a fare in borsa, mi dirai. ottima domanda, non lo so nemmeno io. il mazzo è truccato e questo lo sai quasi sempre nel bel mezzo di una partita. ma non è questo il punto, quasi tutta la vita è un trucco. il punto è: in borsa entrano ed escono soldi, esattamente come in una volgarissima slot. perchè chiamare trading una leva (guarda un po' come i nomi si richiamano!) che muove un rullo di probabilità tarato a favore del banco? ma la domanda è legittima: che ci stai a fare in sala corse se non ci giochi? diciamo che mi piacciono i cavalli e aspetto sempre quello che mi parla dritto negli occhi. non mi fido delle corse, ma credo ancora nei cavalli. per questo che non gioco quasi mai. il mio problema sono i fantini, gli allibratori, i proprietari di cavalli, i broker ...
 
che palle JUMP.....
basta fare "lu trading" e che me ne frega del resto, io INCASSO.....

ho appena ascoltato il responsabile della Conad -
il giocattolo è sempre stato ben comprato a Natale, festa per i bimbi
quest'anno siamo a -20% e ancora la luce in fondo al tunnel non si vede.
 
il trading lo fanno due tipi di persone: gli adrenalinici e i ladri. tutti e due con risultati alterni. io da un pezzo non appartengo più a nessuna delle due categorie. che ci sto a fare in borsa, mi dirai. ottima domanda, non lo so nemmeno io. il mazzo è truccato e questo lo sai quasi sempre nel bel mezzo di una partita. ma non è questo il punto, quasi tutta la vita è un trucco. il punto è: in borsa entrano ed escono soldi, esattamente come in una volgarissima slot. perchè chiamare trading una leva (guarda un po' come i nomi si richiamano!) che muove un rullo di probabilità tarato a favore del banco? ma la domanda è legittima: che ci stai a fare in sala corse se non ci giochi? diciamo che mi piacciono i cavalli e aspetto sempre quello che mi parla dritto negli occhi. non mi fido delle corse, ma credo ancora nei cavalli. per questo che non gioco quasi mai. il mio problema sono i fantini, gli allibratori, i proprietari di cavalli, i broker ...

PERCHè I LADRI ????? mi sembri un attimino in confusione....
 
allora la tua domanda è fuori luogo. dovresti sapere come funziona la baracca. c'è sempre qualcuno che gioca (e perde) con i soldi degli altri. questo (non so te come lo chiami) io lo chiamo ladro


ma se perde la banca, oppure il fondo è bellissimo.
 
2002.

JUMP, ma ci pensi che proprio in mezzo a questa crisi secolare, c.è gente come il sottoscritto ed altri, che guadagnano premendo un tasto....
forse solo scopare, è più godurioso....ma forse.
questi discorsi sinceramente mi fanno un po' pena. li trovo così retorici, come sanremo, le adunate degli alpini, i discorsi dell'antimafia, gli imprenditori che parlano di gnocche, etc etc
 
verso gli stati uniti d'europa...

bene bene

non vedo l'ora...
 
2002.

JUMP, ma ci pensi che proprio in mezzo a questa crisi secolare, c.è gente come il sottoscritto ed altri, che guadagnano premendo un tasto....
forse solo scopare, è più godurioso....ma forse.

trovata la genesi dell'autodistruzione di massa.un tasto...un semplice tasto.
 
Tecnosocialdemocrazia europea significa dominio della finanza globale atta a creare una struttura di controllo della rendita al fine di competere sul mercato globale. il fine perseguito è il controllo della leva finanziaria degli stati attraverso il controllo degli strumenti legislativi di controllo politico/sociale. Siamo dunque alla stretta politica che produce il controllo degli stati. Attraverso la creazione del debito e della sua struttura di controllo (politiche di riduzione del debito attraverso riduzione della spesa e controllo del credito) la tecnofinanza globale s’impossessa delle strutture di controllo degli stati e le pone al suo servizio. Ora, qual’è questo servizio? Principalmente gigantesche economie di scala atte a ridurre l’incidenza dell’indebitamento generale del sistema. La scommessa si basa sulla tenuta delle politiche di controllo sociale in regime di perdurante contrazione dei consumi. Ovvio che in futuro avremo prodotti più scadenti in regime di prezzi decrescenti con minore impatto sul volume del credito. L’europa si avvia ad emulare usa e giappone sul fronte delle dinamiche sociali e sulla riduzione progressiva del welfare, potendo però contare su un mercato interno più ampio.
Fin qui il progetto. Si tratta cioè di premiare i settori in grado di competere sui mercati senza ricorrere al soccorso del credito in termini improduttivi, di stanare cioè le rendite parassitarie e di farle implodere sotto i colpi di mazza delle nuove politiche di spesa. Si tratta però di una riconversione dolorosissima, destinata a mietere vittime soprattutto sui tessuti industriali non ancora in grado di produrre sufficienti utili d’impresa. Domanda chiave è: dove finiranno i disoccupati espulsi dalle imprese non più in grado di sostenersi con il soccorso del credito? Per la prima volta, la domanda comprende anche gli imprenditori medio-piccoli, non più esclusivamente i loro operai. Questa è la chiave di volta: la pauperizzazione comprende strati sociali che prima godevano di crediti privilegiati da parte del sistema bancario. Crediti che si sono prosciugati. Siamo quindi alla contrazione degli utili e a una larga dinamica fallimentare che sta contagiando ampi settori.
Il sistema tiene perché si riducono le spese (contrazione dei consumi) e sulla rendita assicurata a pensionati e dipendenti pubblici (quelli a ruolo). Per il resto è notte fonda. Il processo in atto non sarà di breve durata e la velocità di circolazione del capitale tenderà a diminuire. Le banche vedranno ridursi enormemente i volumi di credito e per far fronte alla contrazione degli utili si prenderà a dirottare i flussi residui sul mercato mobiliare, sperando in una fase espansiva che non può stare nell’ordine delle cose.
La fase espansiva sta solo in una nuova bolla sostenuta dal movimento dell’oro, che invece sta contraendo ormai regolarmente. Ecco che quindi lo scenario ribassista va profilandosi ormai con una certa ineluttabilità, dal momento che non possiamo perdurare a crescere su volumi asfittici e rotazione settoriale a dir poco compulsiva. Non c’è creazione di ricchezza e quindi la crescita non può sostenersi esclusivamente sulla riduzione delle passività. La borsa non quota discount e la depressione dei costi oltre certe soglie non può che produrre contrazione degli utili e ricavi improduttivi. Per chi mira esclusivamente al fronte della riduzione netta delle spese, può essere pure una cosa irrilevante. Resta il fatto che il rapporto debito/PIL sta emulsionando e la borsa non potrà non prenderne atto. Secondo me (considerando anche la curva piuttosto isterica sull’obbligazionario), piuttosto rapidamente
 
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