La RAI è responsabile del disastro economico del Paese

Charlie

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Se solo avesse pagato di meno certa gente :rolleyes:

Sanremo, quando Grillo si fece pagare 350 milioni di lire

Il comico attacca la Rai e il Festival. Ma nel 1988 prese un compenso che oggi corrisponderebbe a quasi 400mila euro

Sanremo, quando Grillo si fece pagare 350 milioni di lire - IlGiornale.it

a kermesse canora è una delle cause, se è vero come dice che in tre edizioni ha perso circa 20 milioni di euro, e nelle parole del comico Fabio Fazio è quasi l'impersonificazione degli sprechi, un "pacchetto da oltre 5 miliardi", di cui 600mila euro lordi soltanto per il Festival.

Eppure da Mamma Rai il leader del Movimento 5 Stelle ha avuto tanto. E non solo in termini di visibilità. Basti pensare che per pochi minuti in quattro serate nel 1988 prese ben 350 milioni lordi che tenendo conto dell'inflazione attualmente corrisponderebbero - euro più, euro meno - a quasi 400mila euro. E l'anno successivo il compenso non sarà stato certo da meno. Se ne è forse dimenticato?
 
grillini ammutoliti, di fronte all'ennesima contraddizione del santone :rolleyes:

ormai non si contano più
 
manco le olimpiadi fanno vedere

vogliono il canone

e sono pieni di pubblicità
 
Nel 1988 non chiudeva gli anni in perdita come adesso e non era ancora uno stipendificio per amici, parenti, figli e amanti.

La denuncia di Grillo non è per gli stipendi ma per il fatto che con un bilancio in perdita la gestione degli emolumenti è disastrosa.

MA che cazz te lo dico a fare. :cool:
 
Se solo avesse pagato di meno certa gente :rolleyes:

Sanremo, quando Grillo si fece pagare 350 milioni di lire

Il comico attacca la Rai e il Festival. Ma nel 1988 prese un compenso che oggi corrisponderebbe a quasi 400mila euro

Sanremo, quando Grillo si fece pagare 350 milioni di lire - IlGiornale.it

a kermesse canora è una delle cause, se è vero come dice che in tre edizioni ha perso circa 20 milioni di euro, e nelle parole del comico Fabio Fazio è quasi l'impersonificazione degli sprechi, un "pacchetto da oltre 5 miliardi", di cui 600mila euro lordi soltanto per il Festival.

Eppure da Mamma Rai il leader del Movimento 5 Stelle ha avuto tanto. E non solo in termini di visibilità. Basti pensare che per pochi minuti in quattro serate nel 1988 prese ben 350 milioni lordi che tenendo conto dell'inflazione attualmente corrisponderebbero - euro più, euro meno - a quasi 400mila euro. E l'anno successivo il compenso non sarà stato certo da meno. Se ne è forse dimenticato?

la rai pagava mike bongiorno circa 30 milioni l'anno...
Berlusconi lo assunse a mediaset e gli fece il contratto
800 milioni......
bongiorno penso' fra se che visto che il contratto durava 5 anni 800 milioni per cinque anni era una bella cifra...ma giusta:yes:

e lo disse a Berlusconi ma questi gli rispose che gli 800 milioni erano relativi ad un solo anno:eek:
:D
 
allora questi cabarettisti, erano pagati troppo, sono pagati troppo? :mmmm: :rolleyes:
 
azz mi era sfuggito il treddo :D

scrivi grillo nel titolo se no li salto :D


vai di treddi ciarli-tano :D
 
Mentre i politici fanno lo svuotarceri e il salvacorrotti Charlie si preoccupa d'altro...:D
A un ritmo sfrenato.:eek:
Oh, non c'e' un topic contro questo pseudo-parlamento. Tutti topic demenziali contro il 5S su notizie gossippare. Un vero DC purosangue tifoso del tassa e spendi.:clap:
 
con lo stipdendio di grillo si pagherebbe forse nemmeno un mese a fazio :D
 
azz mi era sfuggito il treddo :D

scrivi grillo nel titolo se no li salto :D


vai di treddi ciarli-tano :D

Oggi viaggia a un ritmo record. Di questo passo la prima pagina del fol sara' tutta di topic anti-Grillo aperti da Charlie.:D
 
Mentre i politici fanno lo svuotarceri e il salvacorrotti Charlie si preoccupa d'altro...:D
A un ritmo sfrenato.:eek:
Oh, non c'e' un topic contro questo pseudo-parlamento. Tutti topic demenziali contro il 5S su notizie gossippare. Un vero DC purosangue tifoso del tassa e spendi.:clap:

gossippare? uno che sputa nel piatto dove ha mangiato per anni, se è diventato quello che è lo deve alla rai, altrimenti sarebbe rimasto un oscuro cabarettista di provincia :yes: :yes:
 
più parli di ste ******* e più figuremmerd fai :yes:

oh chiama Sallusti, mi pare l'abbia scritto il giornale del tuo padrone, che fai ti metti a fare il dissidente grillocomunista? :clap: :clap: :clap:

adesso torna in lista ignorati :bye:
 
Oggi viaggia a un ritmo record. Di questo passo la prima pagina del fol sara' tutta di topic anti-Grillo aperti da Charlie.:D

E io che mi stavo per complimentare per NON aver fatto un 3d antigrillo dopo migliaia di 3d antigrillo! :wall::wall:

Leggendo il quote poi...:'(:'(

Continua charlie! :yes::clap::clap::clap:

A proposito... Ma ai vertici RAI, che dici essere responsabile del disastro del Paese, ci sono stati per 40 anni Grillo e Pizzarotti vero? :cool:
 
gossippare? uno che sputa nel piatto dove ha mangiato per anni, se è diventato quello che è lo deve alla rai, altrimenti sarebbe rimasto un oscuro cabarettista di provincia :yes: :yes:

Se il piatto in cui mangi si sporca di ******* non ci mangi piu'.:o
 
oh chiama Sallusti, mi pare l'abbia scritto il giornale del tuo padrone, che fai ti metti a fare il dissidente grillocomunista? :clap: :clap: :clap:

adesso torna in lista ignorati :bye:

io non ho padroni, quando vedo sallusti mi segno, grillocomunista lo dici a soreta

l'unica cosa seria che dichiari è di non volermi più leggere OK!
 
io non ho padroni, quando vedo sallusti mi segno, grillocomunista lo dici a soreta

l'unica cosa seria che dichiari è di non volermi più leggere OK!

ti sei incartato :D fai il difensore di Silvio, ma poi ti associ troppo con i grillocomunisti
Sallusti a volte ha ragione; usa metodi che non approvo e non mi piacciono, ma nel merito ha ragione, aveva ragione, purtroppo su Fini, ha ragione anche sul comico 5 stelle marce.
 
dicesi di comico KOMOS:

1.jpg



Komos
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Kòmos)
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Komos, coro o menadi invasate?, scene orgiastiche da una kylix Attica a figure nere nello stile detto Coppa dei Comasti, ca. 575 a.C., Louvre (Inv. E 742)

Il termine Kòmos (in greco κῶμος) indica, nell'antica Grecia, un corteo rituale, a piedi o talvolta su carri, durante il quale i partecipanti si abbandonavano ad un'atmosfera di ebbrezza, ad espressioni di sfrenatezza e baldoria, sottolineate da canti, accompagnate dalla musica dell'aulos, della lira e della cetra e condite da disinibite e giocose manifestazioni di oscenità e allusività a sfondo sessuale.

Indice

1 Il komos come espressione di socialità
2 Le fonti
2.1 Fonti letterarie
2.2 Fonti iconografiche
3 Rapporti con le espressioni teatrali
3.1 Il komos e il coro
3.2 Il komos e la commedia
4 Note
5 Bibliografia
6 Altri progetti
7 Voci correlate

Il komos come espressione di socialità
Scena comastica con pose e atteggiamenti espliciti, da un'anfora a figure nere, ca. 560 a.C., Staatliche Antikensammlungen (Inv. 1431)

Si trattava di un'espressione di socialità non confinata unicamente alla sfera delle pratiche religiose pubbliche, come ad esempio le Dionisie, le Falloforie e altre celebrazioni collegate all'importante culto di Dioniso, ma viva e presente anche quale forma di ritualità privata. Si accompagnava infatti a festeggiamenti quali le celebrazioni nuziali ed era strettamente collegato a importanti pratiche sociali quali il banchetto e il simposio. In questo ambito il kòmos dava libero sfogo alla voglia di sfrenatezza e bisboccia che faceva seguito alle pratiche conviviali, costituendo un’importante componente della vita sociale nell’antica Grecia.

I partecipanti al komos vengono chiamati comasti e le relative manifestazioni di ebbrezza sono dette comastiche oppure orgiastiche.
Le fonti

La varietà delle fonti, siano esse letterarie o iconografiche, è appena in grado di restituirci l’effettiva natura del komos.
Fonti letterarie

La menzione più antica la troviamo in Esiodo che sembra suggerire una relazione di questa pratica con i festeggiamenti nuziali[1].

Celeberrima è poi, nel Simposio platonico, la scena della rumorosa irruzione di Alcibiade che, nell’inedita versione di sfasciaporte fracassone, con il capo adorno di una ghirlanda, completamente ebbro, accompagnato dalla sua combriccola e sorretto da una flautista, viene accolto in casa di Agatone riuscendo a portare, lui ubriaco, un elemento di freschezza e di verità, nel bel mezzo di un composto simposio[2].

Tuttavia non esiste un unico evento specificatamente associabile al komos. Pindaro, ad esempio, ce lo descrive all'interno delle celebrazioni cittadine [3]. Demostene[4] ce lo menziona nel primo giorno delle Dionisie, al seguito della processione rituale e dei coreghi, in un contesto che sembra riferirsi a un agone, rivelando quindi una possibile natura competitiva dell’evento.

Demostene, inoltre, rimprovera al cognato di Eschine il non aver indossato una maschera, quasi suggerendo che fosse usuale indossarla durante il komos[5], suggerendo quindi che la pratica del komos richiedesse l’uso di costumi o di qualche travestimento.

L’esecuzione di musica durante il komos è suggerita da Aristofane[6] e Pindaro[7].
Fonti iconografiche
Corteo comastico dalla Tomba dei leopardi di Tarquinia

Nelle raffigurazioni vascolari del periodo arcaico il comasta viene solitamente mostrato fasciato in un attillato chitone e, in apparenza, un intrattenitore di professione. Appartengono all’arcaismo più tardo alcune raffigurazioni che mostrano comasti sfilare en travesti, drappeggiati in lunghi abiti, il capo adorno di orecchini, festonato da nastrini e, talvolta, protetto da ombrellini parasole, tutti simboli di effeminatezza.[8]. Nelle descrizioni comastiche della pittura vascolare si registrano inoltre raffigurazioni di torce, anche se non sempre è chiaro se in tali scene siano da vedersi cori piuttosto che simposi, o komoi.
Scena di danza dalla necropoli di Tarquinia

Le raffigurazioni comastiche sono molto frequenti su un determinato tipo stilistico di kylix, appartenente a un preciso periodo di inizio VI secolo a.C., tanto che, nella classificazione vascolare contemporanea, si fa riferimento a questa tipologia di oggetti con il nome convenzionale di Coppe dei comasti.

È da sottolineare infine che gli Etruschi, pronti assimilatori di pratiche culturali greche, come quelle conviviali, elette quasi a status symbol, non si lasciarono sfuggire la possibilità di reinterpretarne le ambientazioni comastiche come è testimoniato dagli affreschi provenienti dalle tombe di Tarquinia.
Rapporti con le espressioni teatrali
Il komos e il coro

Il komos deve essere tenuto ben distinto dalla processione e dal coro greco, essendo quest'ultimo basato su eventi dettati da un copione e sotto la direzione di un corifeo, laddove invece il komos era un’espressione al di fuori degli schemi, svincolata quindi da ogni rigidezza direttoriale, da copioni o prove.[9]
Il komos e la commedia

È largamente accettato, seppur ancora discusso, il rapporto di discendenza tra il komos e la κωμῳδία (commedia). Tale relazione è suggerita ed avvalorata da Aristotele[10], il quale riferisce la derivazione etimologica di κωμῳδία da κῶμος, e ᾠδή, "odè", canto. Tuttavia lo stesso Aristotele, nella terza parte dell'opera, registra, polemicamente, anche la tradizione che vorrebbe il termine komoedia derivato da komẽ, il termine che in dialetto dorico indica il villaggio. In tal caso l’origine della commedia sarebbe da ricercarsi negli spettacoli e nelle farse mimiche megariche che si svolgevano, appunto, nei villaggi[11]. Tuttavia rimane oscuro attraverso quali vie le forme espressive del canto di bisboccia, o della teatralità mimica, si siano evolute nell’antica commedia greca delle Dionisie del VI secolo a.C. La metamorfosi da farse popolare ed estemporanea a un vero e proprio genere teatrale si sarebbe realizzata in Sicilia[12].
Note

^ Lo scudo di Eracle, riga 281.
^
« E quando Socrate ebbe detto queste cose, i presenti applaudirono; ...e d'un tratto fu picchiato alla porta del cortile, che fece gran rumore, per opera - sembrava - di una brigata allegra, ed essi udirono la voce di una flautista... E non molto dopo udirono la voce di Alcibiade, dal cortile: era completamente ubriaco e gridava forte domandando dove fosse Agatone e pretendendo che lo si conducesse da Agatone. Sorreggendolo, dunque, la flautista e alcuni altri del suo seguito lo condussero dai presenti; e lui si fermò sulla porta, cinto da una fitta corona d'edera e di violette, e con una gran quantità di nastri sul capo, e disse: - Vi saluto, signori: volete accettare come compagno nel bere un uomo ubriaco fradicio, oppure dobbiamo andarcene...? ...giungo adesso, con i nastri sul capo per toglierli dal mio capo e inghirlandare il capo del più sapiente e del più bello. Riderete forse di me perché sono ubriaco? Eppure io, anche se voi ridete, so bene di dire la verità... »
(Platone. Simposio (212 c, d, e), traduzione di Giorgio Colli)
^ Pitiche, 5.21 e 8.20; Olimpiche, 4.9.
^ Contro Midia, XXI, 10 (dal Perseus project).
^ Sulla falsa ambasceria, XIX, 287 da Wikisource. Non è chiaro infatti se Demostene si riferisce alla necessità di usarla, in questa occasione, per una sorta di pudore, o perché normalmente connaturata a tali manifestazioni. Lo stesso Rockwell (si veda la nota 7 a pag. 214) riconosce una certa ambiguità in questa affermazione.
^ Tesmoforiazuse, 104, 988.
^ Olimpiche, 4.9 e Pitiche, 5.22.
^ [1] The Beazley Archive.
^ Rockwell, p. 8.
^ Poetica, 3, 2; 1448 a 37.
^ L'Oxford English Dictionary registra entrambe le etimologie.
^ Seyffert, Dictionary of classical antiquity (p. 151) ne indica come fautore Epicarmo, collocando il passaggio tra le due forme nell'ambiente dorico siciliano di Megara Iblea, dove vi sarebbe giunto da Megara.

Bibliografia

Kenneth S. Rockwell Jr. Nature, Culture and the Origins of Greek Comedy: A Study of Animal Choruses. Cambridge University Press, 2006

Altri progetti

Collabora a Commons Commons contiene immagini o altri file su Komos
Open book nae 02.svg Questa voce è inclusa nel libro di Wikipedia Apollo e Dioniso.

Voci correlate

Dionisie
Lenee
Banchetto
Simposio e pratiche simposiali
Falloforia
Kylix
Cordace

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Etruscan_Painting_1.jpg
 
Chiariamo una cosa: la RAI è una grossa mangiatoia pubblica

ma quando grillo ci è andato a lavorare, lo era già, non era molto meglio di adesso, ha accettato il gioco e ha giocato

poi l'hanno cacciato (ingiustamente) e adesso cosa volete che dica?

ma è il meno adatto a dirlo.
 
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