"La Russia guadagna dalle sanzioni" - verità, propaganda, entrambi?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

viceversa ci troviamo ora con sanzioni strategiche, imposte e volute non solo per questa guerra, ma per danneggiare sul lungo periodo un nemico e limitarne le possibilità di sviluppo. E' che questo, formulato in questi termini, non può essere il punto di vista europeo, secondo me.

In quest'ottica possono funzionare? Penso di sì, sono sanzioni che possono danneggiare sul lungo periodo la capacità russa di avere uno sviluppo. E' che dal punto di vista di Italia, Francia, Germania, l'essenziale dovrebbe esser risolvere la situazione a breve o nel medio-breve periodo, e su questo le sanzioni non mi paiono efficaci. Rischiano invece di tagliare i rapporti tra europa e russia per molto tempo

Di sicuro i russi non ci guadagnano ma la perdita in termini di crescita economica riguarda anche gli europei.
E nel lungo periodo i russi finiranno per vendere le loro merci ad altri e importare quello che a loro serve da altri.
Gli americani ci guadagnano. Ma in particolare ci guadagnano i cinesi. Fin qui tutto ovvio.
Quello che sorprende è la stupidità dei "leader" europei (con Draghi in testa) che non solo si fanno prendere in giro da Washington ma adesso anche dalla ormai stucchevole propaganda ucraina.

Fra parentesi oggi la banca centrale russa ha iniziato ad allentare la stretta sui tassi con un taglio di 300 punti base in forza delle pressioni inflazionistiche viste al ribasso.
Il rublo poco ne risente e continua ad apprezzarsi.
 
No, ma le sanzioni ormai è chiaro sono un danno autoinflitto. all’inizio poteva essere una supposizione adesso direi che è certezza.
Blocco di esportazioni di materiali e tecnologie che possono avere uso militare mi sembrerebbe assolutamente ragionevole. Tutto il resto sono danni che ci facciamo da soli e vorrei che qualcuno mi dimostrasse il contrario.
Ovviamente cosa diversa è quella di darsi da fare per trovare fonti alternative di energia e non essere dipendenti dai russi.
Ma le sanzioni in quanto tali direi che è assodato che non servono a niente.

PS @piof. Non è solo il cambio guarda pure la borsa di Mosca. E poi All’inizio si sono viste code nelle banche adesso niente.
PPS @piof eh si la Nabiullina è brava. Però pare che si sia rotta di Putin e ha dato le dimissioni, per ora respinte. In caso potremmo proporre uno scambio con la Lagarde? :D
 
Ultima modifica:
Di sicuro i russi non ci guadagnano ma la perdita in termini di crescita economica riguarda anche gli europei.

è che le sanzioni basate principalmente su basi moralistiche non mi convincono, non capisco esattamente quali sono i programmi dei paesi europei. Sanzionare perchè i russi uccidono lascia qualche dubbio, intanto perchè nascon poi discussioni nelle quali si finisce sempre a discutere di quanto abbiamo ucciso anche noi negli anni e si inizia dire: però Saddam era cattivo, i civili irakeni non contano perchè...bo, forse perchè erano africani, e bla bla bla. Discorsi inutili che non ho mai trovato interessanti. Inoltre continuiamo a comprare petrolio dai sauditi che non sono esattamente rispettosi delle donne e dei diritti umani, da decenni; e compriamo pure da paesi africani di ogni tipo. Abbiam sempre fatto affari con paesi che uccidono a volontà. A me non paiono utili i discorsi moralistici e le classifiche su quanti morti abbiam fatto noi, la russia e sul tipo di morti, per valutare le sanzioni.
La questione essenziale è che Europa e Usa non possono concedere una vittoria, se non molto sfumata (una mezza sconfitta) a Putin, per motivi strategici e di sicurezza. Ed è chiaro che non ha senso continuare a versare un miliardo al giorno a chi ci minaccia con armi nucleari. Però, visto che l'effetto pratico delle sanzioni sulla guerra in corso è nullo nel breve periodo (o forse rischia addirittura di incattivire i rapporti con la russia e di riflesso la guerra, tanto già sono sanzionati su tutto, che cambia se fan stragi di civili? E rischia di rendere più difficile una trattativa "sana" coi paesi europei) ed è scarso anche nel medio periodo; ci si dovrebbe allora chiedere cosa vogliamo ottenere con le sanzioni e se non si rischia di compattare la popolazione russa a favore delle frange più violente, più retrograde, più antioccidentali della classe politica ed in generale dell'elite russa. Questa non mi pare una questione da poco, non vi è il rischio di favorire una ulteriore involuzione della società russa?

Secondo me lo sviluppo economico russo favorirebbe un lento cambiamento di quella società, chi in russia viaggia, i russi che conoscono l'occidente, che hanno un pc per informarsi sul mondo potrebbero esser meno legati alle idee nazionalistiche russe. Ma tutti i russi più filooccidentali, più colti e ricchi, se possono migrano, scappano dalla Russia, ove resteranno gli altri, con idee molto diverse.


Qualcuno dovrebbe provare a spiegare per quali motivi sanzioniamo e con quali prospettive.

Detto questo, certo che dobbiamo trovare altre fonti energetiche, ma non amo l'escalation nelle frasi, nel presentare alla russia, al popolo russo, tutte queste sanzioni come una punizione. E molti dubbi restano sulle tempistiche, vi è ora tutta questa fretta di tagliare l'import di gas-oil-carbone? Per ottenere cosa?



PS @piof. Non è solo il cambio guarda pure la borsa di Mosca. E poi All’inizio si sono viste code nelle banche adesso niente.
PPS @piof eh si la Nabiullina è brava. Però pare che si sia rotta di Putin e ha dato le dimissioni, per ora respinte. In caso potremmo proporre uno scambio con la Lagarde? :D
Sinora direi che è stata impeccabile nel gestire la crisi: ha giustamente lasciato svalutare violentemente il rublo nei primissimi giorni. Difenderlo contenendo la svalutazione, ad esempio limitando la svalutazione ad un 3-4% al giorno circa per un periodo prolungato sarebbe stato un errore, avrebbe bruciato una notevole quantità di valuta estera e comunque chi vede che la propria valuta continua a perdere anche solo un 2% al giorno, se può converte in valuta estera. Vi sarebbe stata una pressione continua e crescente sul rublo.

Viceversa ha consentito una svalutazione violenta consumando molta meno valuta estera (rispetto a quanta ne avrebbe consumata difendendo il rublo da subito) e poi ha fottuto tutti quelli che si son gettati a comprare dollari ed euro, riportando il cambio da 144 a 82 rubli per un euro. Vi sarà chi in russia ha perso quasi la metà dei soldi comprando euro e dollari nei giorni di panico; e alcuni saran poi magari tornati a comprare rubli, visto pure l'incremento notevole ed opportuno dei tassi, sino al 20%. Possibile vi sia stato un ritorno verso il rublo o comunque un forte contenimento della fuga di capitali. Naturalmente ha potuto innescare la rivalutazione del rublo usando le riserve, oltre che alzando i tassi

Ed ora che ha ottenuto un ritorno a valori del cambio da pre-guerra ed oltre, ha giustamente iniziato a tagliare i tassi e probabilmente li taglierà ancora.

A seconda delle riserve in valuta estera gestirà la svalutazione, probabile che conceda una svalutazione un po' superiore ai tassi. Con l'esigenza di preservare le riserve valutarie dovrà trovare un equilibrio tra le scelte "di mercato" (rialzo dei tassi) e le norme restrittive sui flussi di capitali. Garantiranno il più possibile l'import di beni essenziali come cibo e medicinali; proseguiranno coi limiti nel detenere valuta estera e con le varie restrizioni potranno mantenere tassi più bassi di quelli che dovrebbero avere per evitare la fuga di capitali in assenza di norme restrittive. Il prezzo da pagare per i russi sarà un'inflazione superiore ai tassi e appunto limiti nell'importazione e nei flussi di capitali. Ma è inevitabile, perlomeno per un certo periodo. Eviteranno probabilmente crisi valutarie e scenari argentini-turchi-venezuelani. Sempre ricordando che sono in guerra e possono esservi evoluzioni improvvise, tra le quali colpi di stato e sanzioni più stringenti, nulla è scontato


la russia sta sperimentando il piU grande esodo dai tempi della rivoluzione d'ottobre: non si ... - Dagospia

Ecco questo è il problema dei russi nel lungo termine.
In Italia è un processo in atto da anni ma…. Non fa notizia.

e a me non pare per noi una buona notizia che le frange più moderate, più filooccidentali, più colte, scappino dalla russia, lasciandola in mani più desiderose di sporcarsi di sangue.
 
è che le sanzioni basate principalmente su basi moralistiche non mi convincono, non capisco esattamente quali sono i programmi dei paesi europei.
Le sanzioni basate su basi moralistiche non ti convincono? Ma va?
Gli Stati Uniti hanno imposto agli "alleati" la politica delle sanzioni.
Le sanzioni possono avere una qualche funzionalità come minaccia. Se le implementi e poi diventa difficile toglierle, allora non fai altro che incacrenire la situazione, cosa che è proprio quello che vuole Washington per motivi geopolitici e probabilmente anche economici.
I motivi moralistici vengono sbandierati solo per giustificare queste sanzioni agli occhi del'opinione pubblica europea, già di per sè abbastanza istupidita di suo. Si rende il conflitto più sanguinoso mascherando il tutto con buoni propositi inesistenti.
Se Putin è un macellaio, altrettanto lo è Biden; sono entrambi accomunati dall'aggravante della doppiezza, menzogna e premeditazione.
Ma chi veramente è insopportabile per ipocrisia e ignavia sono i "leader" europei da Draghi alla Von der Leyen che non solo mandano a ramengo l'economia europea a favore di quella statunitense; riescono anche ad avere il coraggio di recitare la parte delle persone scandalizzate e solidali con l'Ucraina, sposando in toto una propaganda di guerra atlantista che di giorno in giorno diventa sempre più becera.
Tanti Don Abbondio che non hanno il coraggio di affrontare e contrastare la pazzia guerrafondaia che spira da oltreoceano. Se non sono stupidi, ci si chiede allora chi rappresentino.
 
Le sanzioni basate su basi moralistiche non ti convincono? Ma va?
Gli Stati Uniti hanno imposto agli "alleati" la politica delle sanzioni.
Le sanzioni possono avere una qualche funzionalità come minaccia. Se le implementi e poi diventa difficile toglierle, allora non fai altro che incacrenire la situazione, cosa che è proprio quello che vuole Washington per motivi geopolitici e probabilmente anche economici.
I motivi moralistici vengono sbandierati solo per giustificare queste sanzioni agli occhi del'opinione pubblica europea, già di per sè abbastanza istupidita di suo. Si rende il conflitto più sanguinoso mascherando il tutto con buoni propositi inesistenti.
Se Putin è un macellaio, altrettanto lo è Biden; sono entrambi accomunati dall'aggravante della doppiezza, menzogna e premeditazione.
Ma chi veramente è insopportabile per ipocrisia e ignavia sono i "leader" europei da Draghi alla Von der Leyen che non solo mandano a ramengo l'economia europea a favore di quella statunitense; riescono anche ad avere il coraggio di recitare la parte delle persone scandalizzate e solidali con l'Ucraina, sposando in toto una propaganda di guerra atlantista che di giorno in giorno diventa sempre più becera.
Tanti Don Abbondio che non hanno il coraggio di affrontare e contrastare la pazzia guerrafondaia che spira da oltreoceano. Se non sono stupidi, ci si chiede allora chi rappresentino.

purtroppo è vero, la UE è debole, la sua politica è debole e i suoi rappresentanti pure, siamo un insieme di Stati con visioni diverse e non riusciamo ad avere una voce unica e forte tale da essere veramente considerati all'esterno...da questo conflitto noi usciremo + deboli mentre chi ci guadagnerà sia politicamente che economicamente saranno America e Cina anche se x motivi diversi
 
Insomma, bisognerebbe evitare la logica da Talk Show televisivo alla Orsini:

chi pensa che questa sia una guerra per proxy fra gli anglo - americani e la federazione russa dovrebbe anche ammettere che noi dell'Europa Occidentale siamo oggetto e non soggetto della situazione in corso e che quindi, al di la delle dichiarazioni formali non ci viene chiesto di fare niente, né possiamo fare niente di concreto.

Ragioniamo un po' sulle sanzioni: lo swift è imposto dagli Usa e non ci possiamo fare niente, il blocco sulla tecnologia potremmo evitarlo ma ci penalizzerebbe negli scambi con gli Usa, i sequestri agli oligarchi sono risibili nell'impatto bellico, sono puramente cose di facciata.

Potremmo bloccare il gas, ma non possiamo per l'assurda politica energetica tenuta negli ultimi 50 anni. Semmai il rischio è che ce lo blocchino loro.

Le forniture belliche nostre sono risibili. Quindi, di che stiamo parlando? Davvero si pensa che schierandoci a parole la Russia ci consideri una minaccia? O viceversa, se assumessimo una posizione filo russa, davvero pensate che questo sposterebbe i termini del conflitto?
 
Insomma, bisognerebbe evitare la logica da Talk Show televisivo alla Orsini:

chi pensa che questa sia una guerra per proxy fra gli anglo - americani e la federazione russa dovrebbe anche ammettere che noi dell'Europa Occidentale siamo oggetto e non soggetto della situazione in corso e che quindi, al di la delle dichiarazioni formali non ci viene chiesto di fare niente, né possiamo fare niente di concreto.

Ragioniamo un po' sulle sanzioni: lo swift è imposto dagli Usa e non ci possiamo fare niente, il blocco sulla tecnologia potremmo evitarlo ma ci penalizzerebbe negli scambi con gli Usa, i sequestri agli oligarchi sono risibili nell'impatto bellico, sono puramente cose di facciata.

Potremmo bloccare il gas, ma non possiamo per l'assurda politica energetica tenuta negli ultimi 50 anni. Semmai il rischio è che ce lo blocchino loro.

Le forniture belliche nostre sono risibili. Quindi, di che stiamo parlando? Davvero si pensa che schierandoci a parole la Russia ci consideri una minaccia? O viceversa, se assumessimo una posizione filo russa, davvero pensate che questo sposterebbe i termini del conflitto?

Parli facile te. Ci siamo scordati l’effetto deterrenza delle borsette ci Chanel?

Chanel restricts sales to Russians abroad amid Ukraine war - ABC News
 
PPS @piof eh si la Nabiullina è brava. Però pare che si sia rotta di Putin e ha dato le dimissioni, per ora respinte. In caso potremmo proporre uno scambio con la Lagarde? :D

la Lagarde non pare del tutto a suo agio quando parla di questioni monetarie, sembra ripetere frasi che le han riferito, ma pare sempre mancare una sua significativa rielaborazione personale. Ed ha pure, con Macri (soprattutto Macri) e Trump, delle responsabilità importanti nell'aver spinto l'argentina verso una crisi che l'argentina paga ancora oggi e continuerà a pagare, visto il debito col fmi. Pare più una politica che una banchiera.

Però in europa, alla bce, gli economisti ci sono, una in più potrebbe servire? Certo. Ma nella zona euro il compito forse più importante di chi dirige la bce è mediare tra le esigenze diverse dei vari paesi evitando che le pressioni politiche delle varie correnti prendano il sopravvento e si creino attriti distruttivi. La Lagarde svolge il suo ruolo, più politico che economico...non è detto sia un male averla, soprattutto per noi italiani, nonostante quella frase (non siamo qui a chiudere gli spread...Eppure dovrebbe esser evidente che ormai da anni in più paesi avanzati le bc lavorano proprio per contenere il costo del debito, fa parte del loro lavoro quotidiano)


Situazione molto diversa per la Nabiullina che, suppongo, non ha collaboratori esperti ed economisti quanti ne ha la bce
 
la Lagarde non pare del tutto a suo agio quando parla di questioni monetarie, sembra ripetere frasi che le han riferito, ma pare sempre mancare una sua significativa rielaborazione personale. Ed ha pure, con Macri (soprattutto Macri) e Trump, delle responsabilità importanti nell'aver spinto l'argentina verso una crisi che l'argentina paga ancora oggi e continuerà a pagare, visto il debito col fmi. Pare più una politica che una banchiera.

Però in europa, alla bce, gli economisti ci sono, una in più potrebbe servire? Certo. Ma nella zona euro il compito forse più importante di chi dirige la bce è mediare tra le esigenze diverse dei vari paesi evitando che le pressioni politiche delle varie correnti prendano il sopravvento e si creino attriti distruttivi. La Lagarde svolge il suo ruolo, più politico che economico...non è detto sia un male averla, soprattutto per noi italiani, nonostante quella frase (non siamo qui a chiudere gli spread...Eppure dovrebbe esser evidente che ormai da anni in più paesi avanzati le bc lavorano proprio per contenere il costo del debito, fa parte del loro lavoro quotidiano)


Situazione molto diversa per la Nabiullina che, suppongo, non ha collaboratori esperti ed economisti quanti ne ha la bce

Molti personaggi che vengono messi ad occupare poltrone importanti tendono a manifestare una notevole propensione al narcisismo più che alla professionalità. Draghi non è certo stato meglio della Lagarde.
La Nabiullina sembra una persona seria, umile e competente. Anche la Merkel come politico dava questa impressione. Danno fiducia.
Strauss-Kahn, Draghi e Lagarde per nulla.
Poi sulla Nabiullina si potrebbe forse parlare se non avesse più senso una politica di gestione della banca centrale diversa e volta allo sviluppo economico della Russia piuttosto che al semplice sfruttamento delle risorse naturali. Ovviamente queste decisioni non spettavano solo alla Nabiullina. Probabilmente ha operato al meglio date le condizioni. Ormai è assodato che Putin non brilla molto per intelligenza.
Paradossalmente forse adesso i russi dovranno intraprendere una politica monetaria diversa. In particolare se le sanzioni dovessero rimanere.
L'economia russa sarebbe costretta a crescere in termini qualitativi per produrre quanto le serve. L'importante è che diano spazio al libero mercato.
Ecco sotto questo punto di vista la Russia potrebbe anche guadagnare qualcosa grazie alle sanzioni.
 
Direi che ormai e' palese che le sanzioni occidentali alla Russia (ad eccezione delle giuste e doverose restrizioni all'acquisto di materiali tecnologici e/o utilizzabili a scopo militare) siano un flop colossale.
A ieri l'unico investimento che andava bene era ... quello in Rubli. I danni alle economie occidentali nel loro complesso penso siano ormai superiori allo stesso PIL della Russia. Chi gode di brutto sono gli Arabi, alcuni paesi emergenti ricchi di risorse (tipo Brasile) e tra gli occidentali solo Australia e Canada (paesi questi ultimi sui quali grazie a Dio a livello personale sono piuttosto bene esposto).

Adesso la domanda e': sara' possibile trovare un modo per tornare indietro senza che Biden, Van der Layen e Boris Johnson debbano perdere la faccia clamorosamente?
 
Direi che ormai e' palese che le sanzioni occidentali alla Russia (ad eccezione delle giuste e doverose restrizioni all'acquisto di materiali tecnologici e/o utilizzabili a scopo militare) siano un flop colossale.
A ieri l'unico investimento che andava bene era ... quello in Rubli. I danni alle economie occidentali nel loro complesso penso siano ormai superiori allo stesso PIL della Russia. Chi gode di brutto sono gli Arabi, alcuni paesi emergenti ricchi di risorse (tipo Brasile) e tra gli occidentali solo Australia e Canada (paesi questi ultimi sui quali grazie a Dio a livello personale sono piuttosto bene esposto).

Adesso la domanda e': sara' possibile trovare un modo per tornare indietro senza che Biden, Van der Layen e Boris Johnson debbano perdere la faccia clamorosamente?

Le sanzioni fanno male anche alla Russia. Ma sicuramente sono disastrose per tutti. Lo avevo già descritto nell'altro thread ancora prima che il conflitto iniziasse. In quel thread ho sbagliato nel ritenere che l'Europa non sarebbe stata così folle da farsi guidare da un soggetto che da anni produce una politica estera pericolosa e irrazionale: gli Stati Uniti. Siamo arrivati al punto da seguire i passi di un mentecatto come Boris Johnson, il cui nome già di per sè sembra uno scherzo. I leader europei si sono rilevati inetti e irrilevanti.
Fin dall'inizio si sarebbero dovute riconoscere le ragioni dei russi (che ci sono) e mettersi attorno ad un tavolo.
Invece si è preferito alimentare il conflitto esattamente come voluto da Washington.
E tutto questo si è verificato con la Russia, si immagini cosa potrebbe accadere se uno scenario simile accadesse con la Cina.
Ripeto quanto ho già ribadito: gli Stati Uniti sono in questo momento il più grande fattore di rischio per il benessere economico globale. Non lo è la Russia e tantomeno lo è la Cina. Lo sono gli Stati Uniti, di cui sventuratamente siamo "alleati" (-subordinati).
 
Le sanzioni relative agli acquisti di materiali tecnologici, macchinari, componenti elettronici e qualsiasi prodotto industriale i russi non producono da se, fanno male alla Russia e sono giuste opportune e doverose.

Le sanzioni relative a borsette, profumi, trucco e parrucco ecc.. sono francamente ridicole. Tuttavia direi che sono quasi irrilevanti dal momento che il mercato Russo rappresenta una piccola frazione del mercato delle aziente interessate.

Le sanzioni di tipo finanziario sono per me incomprensibili: capisco e condivido le sanzioni tese a bloccare l'emissione di nuovo debito. Non riesco a capire il vantaggio che abbiamo ad impedire ai russi di pagare cedole e rimborsi sul vecchio debito. Si e' mai visto qualcuno che si dia da fare perche' il suo nemico si tenga in tasca i propri soldi invece di pagare il proprio debito?

Le sanzioni relative ad Oil&Gas, materia prime di cui i russi sono grandi produttori, tipo Nikel, Palladio, grano, fertilizzanti ecc.. sono un danno grosso per l'economia occidentale e per le tasche di tutti noi. Lo dimostrano i dati su bilancia pagamenti, valore del Rublo, ecc.. Inoltre danno ai russi una importante carta da giocare nelle loro relazioni diplomatiche: fornire petrolio all'India o alla China a prezzi scontati evidentemente avra' delle contropartite, cosi come fornire grano all'Egitto o ad altri paesi africani ecc.

Eliminando queste ultime sanzioni e facendo al contempo una politica attiva (pochi annunci e molti fatti) di risparmio energetico, sviluppo fonti alternative incluso nucleare, miglioramento relazione con Arabi ecc.. Il petrolio potrebbe in breve tornarsene dove stava nel 2019, e quella sarebbe una bella mazzata per Putin.
 
Le sanzioni di tipo finanziario sono per me incomprensibili: capisco e condivido le sanzioni tese a bloccare l'emissione di nuovo debito. Non riesco a capire il vantaggio che abbiamo ad impedire ai russi di pagare cedole e rimborsi sul vecchio debito. Si e' mai visto qualcuno che si dia da fare perche' il suo nemico si tenga in tasca i propri soldi invece di pagare il proprio debito?

Le sanzioni di tipo finanziario danneggiano sia gli investitori occidentali che i russi.
L'idea è quella di isolare finanziariamente la Russia per produrre danni sull'economia reale.
In realtà credo che i governi occidentali si aspettassero effetti maggiori di quelli che si sono verificati.
La banca centrale russa pare avere la situazione sotto controllo. Non so se si può dire altrettanto della banca centrale europea.
Inoltre queste misure screditano la credibilità sia del sistema incentrato sul dollaro sia di quello incentrato sull'euro.
Il congelamento delle riserve della banca centrale russa rende inaffidabbili sia il dollaro che l'euro come riserve di valore per le banche centrali di altri paesi. Inoltre incrina la fiducia degli investitori negli asset denominati in queste monete e depositati presso le depositarie occidentali.
La Russia ha sicuramente commesso un errore strategico invadendo l'Ucraina.
Ma l'occidente di errori strategici ne ha fatti a sua volta un bel po'.
Non so chi esca meglio.
Il problema sono gli Stati Uniti che credono di riuscire a conservare il loro primato solo tramite il conflitto e la guerra.
Gli europei devono rendersi conto che Biden non è differente da Trump. Washington rimane il vero problema.
 
Direi che ormai e' palese che le sanzioni occidentali alla Russia (ad eccezione delle giuste e doverose restrizioni all'acquisto di materiali tecnologici e/o utilizzabili a scopo militare) siano un flop colossale.
A ieri l'unico investimento che andava bene era ... quello in Rubli. I danni alle economie occidentali nel loro complesso penso siano ormai superiori allo stesso PIL della Russia. Chi gode di brutto sono gli Arabi, alcuni paesi emergenti ricchi di risorse (tipo Brasile) e tra gli occidentali solo Australia e Canada (paesi questi ultimi sui quali grazie a Dio a livello personale sono piuttosto bene esposto).

Adesso la domanda e': sara' possibile trovare un modo per tornare indietro senza che Biden, Van der Layen e Boris Johnson debbano perdere la faccia clamorosamente?

Ma come si fa scrivere che le sanzioni non fanno male alla Russia quando il PIL russo andrà in contrazione tra il 9% e il 10%!?!?!?!?
 
Ma come si fa scrivere che le sanzioni non fanno male alla Russia quando il PIL russo andrà in contrazione tra il 9% e il 10%!?!?!?!?

Sono stime.

Basate su ipotesi.

Prima del referendum sfociato nella Brexit sentii parlare di un documento della Banca di Inghilterra secondo cui in caso di vittoria del LEAVE il PIL del Regno Unito sarebbe calato del 5%.

Era una stima assurda, ma sicuramente il documento sarà stato costruito in maniera esemplare, privilegiando alcuni eventi rispetto ad altri.

Visto che le istituzioni che hanno rilasciato queste previsioni hanno un forte contenuto politico, non mi stupirei che le cifre siano state addomesticate.

Comunque, cosa si intende con PIL della Russia?

Ormai è passata la vulgata che la Russia ha lo stesso PIL della Spagna... Non so se mi spiego.
 
Sono stime.

Basate su ipotesi.


Ormai è passata la vulgata che la Russia ha lo stesso PIL della Spagna... Non so se mi spiego.

vabbè, diciamo che secondo le stime russe (Elvira Nabiullina) il pil russo dovrebbe esser quest'anno molto simile a quello spagnolo.

Poi è ovvio che non sarà uguale al centesimo di euro, se la critica era questa, allora è vero, è sbagliato dire che è uguale a quello spagnolo.
Sino al 2021 era di poco superiore
 
vabbè, diciamo che secondo le stime russe (Elvira Nabiullina) il pil russo dovrebbe esser quest'anno molto simile a quello spagnolo.

Poi è ovvio che non sarà uguale al centesimo di euro, se la critica era questa, allora è vero, è sbagliato dire che è uguale a quello spagnolo.
Sino al 2021 era di poco superiore

Il PIL russo è due volte e mezzo quello spagnolo.
 
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