La Terra dei Fuochi: il disastro dell'inquinamento campano.

freude

Blus a Balus !
Registrato
12/10/08
Messaggi
46.573
Punti reazioni
1.205
"C'è una zona della Campania che viene chiamata “Terra dei Fuochi” perché lì bruciano ogni giorno illegalmente rifiuti di ogni tipo anche tossici e da questo proliferano da anni malattie e morti. C'è una discarica in Campania che si chiama Taverna del Re, una discarica al contrario perchè la “monnezza” anziché essere sotto terra è stata accumulata in piramidi formate da 5.850.000 ecoballe coperte da enormi teli neri su una superficie grande come 366 campi di calcio. Contro ogni legge, contro ogni buon senso, contro i cittadini onesti. Ci sono delle persone commosse come Roberto, Luigi, Salvatore e insieme a loro tante altre che sono riuscite durante la prima tappa dello “SpazzaTour” ad entrare e a far entrare tanti altri cittadini liberi per far vedere cosa hanno fatto le istituzioni, i politici in quella terra, per far respirare loro le conseguenze.
.... Taverna del Re è la conseguenza di decenni e decenni di politica di centro sinistra in Campania seguita subito dopo dal centro destra, una vergogna frutto dei Bassolino, dei Caldoro e di tutti quelli che insieme a loro hanno distrutto un pezzo d'Italia. Li appoggiavano tutti in campagna elettorale e loro stringevano mani con falsi sorrisi, bei discorsi e promesse di cambiamento. La realtà che ci hanno lasciato è questa. Quella che ieri abbiamo sentito puzzare, inquinare, uccidere. Succede da anni. Ecco perché siamo stati qui, dove centinaia di attivisti, di semplici cittadini, tutti i giorni lottano per la cosa più semplice del mondo, una vita dignitosa. Abbiamo visto la loro memoria arsa dalla fatica del dolore. Nessun telo nero potrà mai coprirla." M5S Camera e Senato


Questa situazione fa il paio con l'altra grande tragedia dell'inquinamento nel sud italia : l'ILVA. Dove da sempre, mentre morivano di tumore operai e cittadini, tutti sapevano, le amministrazioni locali di centrosinistra in primis.

 
Ottimo il servizio di NapoliUrbanBlog

Spazzatour: La Campania sia da monito | NapoliUrbanBlog

------------------------------------------------------------
Lo “Spazza-tour” organizzato dai parlamentari del M5S ha avuto luogo venerdì, facendo toccare con mano, ai parlamentari grillini non residenti in Campania, cosa vuol dire morire di “emergenza” rifiuti e veleni. Le tappe sono state diverse e non tutte sono state toccate perché troppe. Ogni giorno, le forze dell’ordine scoprono nuovi terreni avvelenati dalla criminalità e dalla “malapolitca” che per decenni ha fatto dell’ emergenza rifiuti un business ai danni della collettività.

Promesse, bonifiche mancate, sequestri di terreni per ospitare rifiuti, mazzette e tanto altro ancora. Il processo in cui sono stati coinvolti amministratori locali e non, commissari prefettizi, protezione civile e l’ex Presidente della Regione Campania Bassolino purtroppo, è risultato una mezza farsa. Nessuno ha pagato, nessuno è in galera, né tanto meno la stampa si è mai chiesta il perché era vietato l’ingresso per permettere agli operatori del settore di riprendere il processo. Nessuno ha saputo nulla, se non quei pochi attivisti che resocontavano ciò che accadeva.

Tornando al tour – tacciato da alcuni del PD come una gita dal carattere mediatico e basta, quel PD che in Campania non ha mai chiesto scusa per aver fatto poco o nulla in merito alla questione - i parlamentari della Commissione Ambiente e Giustizia hanno potuto verificare personalmente quello che, fino a ieri, avevano visto solo in tv. Molti sono rimasti impressionati dallo scempio silente che ha colpito il popolo campano e del genocidio, perché di questo si tratta.

La grande stampa nazionale ha seguito in parte le tappe del tour fermandosi a Taverna del Re nel Giuglianese (366 campi di calcio fatti di balle contenenti tal-quale questa è la stima) e al pranzo offerto dai Senatori e dai Deputati che hanno pagato di tasca loro.

Peccato però che non tutti siano arrivati alla fine del tour. La penultima tappa è stata Acerra, dove l’inceneritore, ultimo scempio tecnologico mangia soldi, ha aperto le porte a chi prima non poteva neanche filmarlo a distanza perché sito strategico nazionale. Tutti hanno potuto vedere dal vivo ciò che viene bruciato e sentire la lezione tenuta dai tecnici in merito all’utilità di questo mostro. Quando una senatrice del Movimento ha chiesto di poterne vedere la documentazione si è creato un po’ di panico. Evidentemente non si aspettavano tale richiesta. Dopo ricerche inutili il tecnico ha dovuto ammettere di non averli in quel momento e che li avrebbe inviati a breve.

La cosa più inaccettabile è che per accertarti di non essere avvelenato, devi essere un Deputato, un Senatore o un grande personaggio istituzionale, perché se un cittadino qualunque, un medico, un patologo o altro avesse solo ipotizzato tale richiesta il minimo che gli sarebbe potuto toccare era una denuncia o l’arresto.

Siamo in Italia, in Campania, dove non è diritto conoscere di che morte devi morire.


Speriamo che la situazione rifiuti in Campania serva da monito a chi crede che il suo terreno, la sua regione, la sua città possa essere immune dal crimine ambientale.

In attesa che in Parlamento si discuta e venga varata una legge d’inasprimento contro questi reati equiparandoli all’omicidio, un’altra discarica in ordine di tempo è scoperta dalle forze dell’ordine, quella di Ceppaloni, Regno dei Mastella e della Falanghina, l’eccellenza vinicola del beneventano.

Mentre si discute e si continuano a fare promesse, i cittadini e i comitati combattono quotidianamente contro chi li vorrebbe sterminare, perché in Campania o si vive o si muore !


 
Indietro