Laboratorio de iure condendo: lo Stato garantisce l'investimento azionario

  • ANNUNCIO: 36° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Sui mercati azionari prevale l’avversione al rischio, dopo i toni restrittivi della Fed che in settimana ha segnalato tassi più elevati e per più tempo. Mercoledì scorso la banca centrale americana ha deciso di mantenere i tassi invariati ma al tempo stesso le nuove proiezioni indicano che la maggior parte dei funzionari è favorevole ad un nuovo rialzo entro fine anno. Giovedì si è riunita la Bank of England che non ha toccato i tassi e c’è chi parla della fine del ciclo restrittivo. Al termine della riunione, i tassi sono rimasti invariati al 5,25%, interrompendo così la striscia di 14 strette consecutive. Venerdì, invece, è stato il turno della Bank of Japan che ha mantenuto i tassi negativi e ha lasciato inalterata la politica monetaria, confermando la visione secondo cui l’inflazione sta decelerando. Per continuare a leggere visita il link

Verm & Solitair

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Lo Stato deve favorire l'accesso del risparmio al diretto e indiretto investimento azionario. E' quanto stabilisce l'art. 47 della Costituzione.

Come si esplica o, meglio, come va esplicato l'intervento dello Stato (delle sue Leggi)?

Vorremmo aprire un Laboratorio delle Regole Mancanti (commentiamo fin troppo quelle già esistenti).
 
Procediamo in ordine sparso.....

Mancata tutela degli interessi dei portatori azioni di risparmio nei casi di opa obbligatoria: il Testo Unico della Finanza disciplina solo le azioni aventi diritto di voto in assemblea...e le azioni di risparmio non rappresentano il capitale della società?
 
vista la lettera e la ratio della legge fondamentale, mi pare sia legittimo affermare che un regime fiscale che punisca l'investimento azionario rispetto a quello in altre forme, sia incostituzionale.
 
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