L'alcol uccide...no all'alcol!!!!

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

apivt

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L'alcol è incluso nella tabella delle droghe dall' OMS Organizzazione Mondiale della Sanita' perché ha potere psicoattivo, crea dipendenza fisica, dà assuefazione, crea dipendenza psichica, implica pericolosità individuale e sociale. In Italia abbiamo tra i 30 e i 40 mila morti all'anno per alcol di cui 3 mila sulle strade.

 
Sono oltre 8 milioni gli italiani che consumano alcolici a rischio e oltre 4 milioni i binge drinkers quelli che almeno una volta nel corso dell’ultimo anno hanno consumato più di 6 bevande alcoliche in un'unica occasione.
I dati diffusi in occasione dell’Alcohol Prevention Day dall’Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS
 
Già a undici anni si beve. Bere per bere: a qualunque ora e senza limiti. Un po’ come apparire in televisione, dà un gusto diverso alla vita. L’Italia ha il record, negli altri paesi s’inizia a tredici anni. Si beve in modo smodato poiché l’alcol è usato per sballare. Sono ragazzi apparentemente normali che vanno a scuola anche con risultati sufficienti; è difficile distinguerli dagli altri, se non vengono visti durante la sbronza. Ma questa realtà non ha niente di normale.
 

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Le bevande alcoliche sono la prima causa di morte
per i giovani europei tra i 15 e 29 anni.




 
Sempre secondo l'OMS, un ragionamento
efficace sull'alcol deve avere come obiettivo
la riduzione del livello di consumo non solo di
chi beve molto, ma di tutta la popolazione.
Infatti, il foltissimo gruppo di bevitori comunemente
considerati "normali" totalizza un numero di
problemi alcocorrelati a quello dei forti consumatori.
Questo significa che la maggior parte del danno
subito dalla società a causa dell'alcol è causato
dal numero grandissimo dei bevitori "moderati".
Perciò e su questi che occorre fare sensibilizzazione.

 
Il sito Repubblica.it riporta che il dottor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato:
In Italia ogni anno si spendono 169 milioni di euro per la pubblicità di bevande alcoliche, mentre la legge 125 per la prevenzione spende un milione di euro l'anno: non c'è un fondo per la prevenzione nè per la ricerca, non c'è un finanziamento finalizzato che potrebbe essere introdotto con una semplice tassa di scopo, come si fa per le sigarette",
 
Il vino e le altre bevande alcoliche sono la seconda causa evitabile di cancro dopo il fumo di sigaretta. Per numerosi tumori il rischio aumenta significativamente con uno-due bicchieri al giorno.
Insomma l’alcol etilico, ben lontano dall’avere quell’effetto su alcuni tipi di cancro ne è spesso responsabile e/o corresponsabile, e i tumori alcol correlati rappresentano il 10 % della totalità di quelli maligni.
L’International Agency for Research on Cancer dell’O.M.S. conclude in un rapporto: “ l’insorgenza dei tumori maligni nella cavità orale, faringe, laringe, esofago e fegato è causalmente riferita al consumo di bevande alcoliche. Le bevande alcoliche sono cancerogene per gli esseri umani”.
 

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Probabilmente nessuna sostanza chimica produce sull’uomo più avvelenamenti cronici dell’alcol etilico. Per lungo tempo, tuttavia, si sono sottovalutati i danni di questa sostanza sull'organismo. Scrittori e poeti, in ogni tempo e luogo, ne hanno viceversa illustrato i pregi. Louis Pasteur, il grande biologo vissuto nel secolo scorso, ha scritto che il vino è “la più sana e la più igienica di tutte le bevande” (anche dell’acqua o dei succhi di frutta?). Celebre è anche la frase: “Chi beve birra campa cent’anni e chi beve vino non muore mai” (e invece si muore, e spesso dopo essersi ammalati).
 

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In effetti il vino ha un potere eccitante sui centri nervosi e anche un potere energetico perché un grammo di alcol metabolizzato libera circa 7 kcal. Un litro di vino di 10° produce quindi 700 kcal, più di un bel piatto di spaghetti conditi con il ragù. E proprio da qui nasce l’equivoco dell’alcol come alimento che può essere metabolizzato dall'organismo al pari di un qualsiasi altro nutrimento energetico. L’alcol invece è una sostanza voluttuaria con effetti tossici su tutti gli organi interni a cominciare dal fegato per proseguire con le arterie, i reni, lo stomaco e il cervello. Anche per questi motivi il vino non è certo la bevanda più consigliata da dietologi e medici. L’alcol, a differenza degli altri alimenti, viene immediatamente bruciato e quindi non si accumula; questo è il motivo per il quale molti bevitori ingrassano: la combustione dell’alcol fa infatti risparmiare le altre sostanze introdotte con gli alimenti (carboidrati, proteine e grassi) che vengono immagazzinate come materiali di riserva.
 

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