L'amore esiste?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Io vedo anche vedove "ringalluzzirsi" dopo qualche tempo di vedovanza ....
L'amore è il marito della vita diceva Piero Ciampi ma lui ha preferito la bottiglia .....

Quella è un'altra cosa, escono dal lutto, hanno in qualche modo elaborato la perdita, nei limiti di quanto è alla loro portata, e si rimettono in gioco, non tutte comunque
Alcune semplicemente alimentano il rapporto e la condivisione di quotidianità e interessi con amici e amiche. Altre cercano un nuovo compagno, soprattutto se ancora abbastanza giovani

Perché, sia chiaro, più ci si trova avanti negli anni più il/la nuovo/a compagno/a o potenziale tale sa che rischia di trasformarsi, in poco tempo, in infermiere e badante del proprio/a compagno/a
 
Non è un problema di dipendenza, in quel tipo di rapporti ti completi pienamente con l'altro e lo stesso ha fatto l'altro con te.
Un amore di quel tipo non viene vissuto da persone dipendenti da qualcuno o qualcosa, ma da persone assolutamente indipendenti che scelgono di completarsi con l'altro, non di dipendere l'uno dall'altro.
Quel tipo di amore nasce da questo, da due indipendenze che si uniscono in modo indissolubile. Se c'è dipendenza non c'è amore, ma non sto parlando di quel tipo di rapporti.

A maggior ragione se hai avuto la fortuna di vivere una vita insieme di quel tipo con il tuo compagno/a e sei abbastanza anziano/a, semplicemente non hai più niente da chiedere alla vita, ti ha dato e ti sei preso molto più di altri, puoi andartene in pace.

Io li invidio, nel senso buono del termine. Ci vuole una fiducia infinita, ricambiata e ben riposta da parte di entrambi per vivere quel tipo di esperienza, che infatti è di pochi fortunati




Hai centrato l'essenza, la coppia si regge a vicenda, uno é la stampella dell'altra e viceversa, si diventa interdipendenti di fatto una cosa sola, distinti si ma uniti, é difficile da descrivere.
 

Quei giorni perduti a rincorrere il vento
A chiederci un bacio e volerne altri cento
Un giorno qualunque li ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
Un giorno qualunque li ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
E tu che con gli occhi di un altro colore
Mi dici le stesse parole d'amore
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Venuto dal sole o da spiagge gelate
Perduto in novembre o col vento d'estate
Io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
Amore che vieni, amore che vai
Io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
Amore che vieni, amore che vai.
Fonte: Musixmatch
Compositori: Fabrizio De Andre' / Fabrizio Andre
 
Hai centrato l'essenza, la coppia si regge a vicenda, uno é la stampella dell'altra e viceversa, si diventa interdipendenti di fatto una cosa sola, distinti si ma uniti, é difficile da descrivere.

Non proprio, il reggersi a vicenda è qualcosa in più, ma non l'essenza. L'amore di cui parlo è tale soprattutto se entrambi non hanno bisogno di stampelle (salvo in vecchiaia, per ovvie ragioni fisiche) in quanto indipendenti, persone capaci di vivere da sole. Se c'è dipendenza, parlo soprattutto prima della vecchiaia, e non completamento reciproco, se cerchi l'altro/a solo perché da solo/a non ce la fai, non è proprio amore, o almeno lo è solo in parte.
 
:mmmm:

Questo 3d in prima pagina dell’arena politica?

Hanno rieletto cicciolina?
:confused:
 
Non proprio, il reggersi a vicenda è qualcosa in più, ma non l'essenza. L'amore di cui parlo è tale soprattutto se entrambi non hanno bisogno di stampelle (salvo in vecchiaia, per ovvie ragioni fisiche) in quanto indipendenti, persone capaci di vivere da sole. Se c'è dipendenza, parlo soprattutto prima della vecchiaia, e non completamento reciproco, se cerchi l'altro/a solo perché da solo/a non ce la fai, non è proprio amore, o almeno lo è solo in parte.



No é diverso, ci sono diversità psicologiche e di compiti, si diventa coppia con diciamo "mansioni" diverse, uomo e donna non sono uguali, ma uniti diventano coppia vera, ma serve il lato maschile e quello femminile, uniti sono più forti e si completano, questo intendevo per si sorreggono a vicenda, poi da anziani si ci sta anche l'aiuto fisico reciproco, ma quello psichico è più importante, se c'è l'amore, aiutare l'altro/a non è di peso ma lo si fa volentieri, vero da grandi anziani poi non si regge se il peso é troppo serve aiuto esterno.

Dopo lunga convivenza alla fine si trova una comunanza di pensiero e di comportamento, una volta ero abbonato a Famiglia Cristiana, lì al tempo, ora non so, pubblicavano le foto di coppie anziane che festeggiavano le nozze d'oro o lunga convivenza, mi ha sempre colpito la somiglianza fisica che le coppie avevano, sembra straordinario ma si finisce per somigliarsi anche fisicamente.
 
non ho mai provato amore per nessuno tranne che per me stesso

Mi dispiace, io ho amato ed è una cosa stupenda, dolorosa a volte, specie quando finisce, ma quando si ama e si è amati si vive una gioia e un senso di appagamento immensi
 
Hai centrato l'essenza, la coppia si regge a vicenda, uno é la stampella dell'altra e viceversa, si diventa interdipendenti di fatto una cosa sola, distinti si ma uniti, é difficile da descrivere.

Spesso è solo sopportazione e rassegnazione perché non hai più la forza e le capacità per mollare tutto e rimetterti in gioco
 
Orpo partecipano solo uomini, pieeno di gerani qui :D

 
A maggior ragione se hai avuto la fortuna di vivere una vita insieme di quel tipo con il tuo compagno/a e sei abbastanza anziano/a, semplicemente non hai più niente da chiedere alla vita, ti ha dato e ti sei preso molto più di altri, puoi andartene in pace.
Sull'andarsene in pace non mi trovi affatto d'accordo, proprio per conoscenza diretta di una coppia in cui lei segue la dipartita di lui. In quel caso è accaduto il contrario di quanto hai scritto: vita felice e serena in condivisione per vent'anni, poi la malattia di lui (ictus) che lo rende parzialmente invalido al punto che non tollera più il suo stato e si impicca in casa. E' proprio lei a trovare il suo corpo appeso privo di vita. Mesi di disperazione, poi la morte liberatoria: soffocata (pare) nel sonno.
Altro che andarsene in pace!
 
:mmmm:

Questo 3d in prima pagina dell’arena politica?

Hanno rieletto cicciolina?
:confused:

È una cosa molto seria.
Viviamo in un mondo sempre più arido di sentimenti.

Ieri ero con una ragazza in est Europa.
Ragazza normale, umile, non particolarmente interessante come testa.
Mi rendo conto sempre più che queste ragazze sono più fredde dei calcolatori.
Inoltre le trovo tristi, spesso depresse, spesso sono state trattate male da precedenti fidanzati trogloditi (quelli che secondo loro fanno provare emozioni forti).
Nessuna di loro pare volere ricevere affetto e amore da un uomo.
Fanno 1000 calcoli su età, estetica, lavoro, soldi, famiglia, amici etc.
In testa hanno codificata una matrice (che per tutte è la stessa), un algoritmo dove tutte queste caratteristiche devono essere presenti a livelli molto sopra la media.

Faccio fatica a pensare che da questi calcoli possa nascere l'amore, che, a mio parere dovrebbe essere la ricerca della persona che ci completi in tutto.
 
Vincent Vеga;58045586 ha scritto:
è sempre e solo una questione di convenienza
anche tra madre e figlio/a
e tra amici

la cosa strana è che non ci sono soldi di mezzo o se ci sono pesano in modo secondario per cui non si è abituati a parlarne in questi termini
è una curva di utilità definibile come una funzione di non denaro, quali emozioni, sentimenti, speranze, proiezioni ecc. ecc.
è proprio psicologia di base base

babbo natale non esiste :cool:
:)
Ci sta che tu abbia ragione.

Sono qui che ancora voglio illudermi evidentemente
 
:)
Ci sta che tu abbia ragione.

Sono qui che ancora voglio illudermi evidentemente

Esistono le donne capaci di amare e in cerca dell'amore, si interessano della situazione economica degli uomini ma se sei "un buon partito" sei già a posto.
Sono rare e sono le uniche che mi interessano :)
 
Spesso è solo sopportazione e rassegnazione perché non hai più la forza e le capacità per mollare tutto e rimetterti in gioco



Forse se non c'è amore, se c'é é diverso, specialmente da anziano l'altro/a é parte di te stesso, curi lei /lui come cureresti te stesso, non é un peso salvo malattia grave allora devi farti aiutare.
 
Sull'andarsene in pace non mi trovi affatto d'accordo, proprio per conoscenza diretta di una coppia in cui lei segue la dipartita di lui. In quel caso è accaduto il contrario di quanto hai scritto: vita felice e serena in condivisione per vent'anni, poi la malattia di lui (ictus) che lo rende parzialmente invalido al punto che non tollera più il suo stato e si impicca in casa. E' proprio lei a trovare il suo corpo appeso privo di vita. Mesi di disperazione, poi la morte liberatoria: soffocata (pare) nel sonno.
Altro che andarsene in pace!

Puoi andartene in pace è un modo per dire che non hai più niente da chiedere alla vita senza il tuo compagno/a.
Parlo del fisico della parte della coppia che sopravvive, in questo caso la moglie, nel caso in cui ceda subito dopo la morte del compagno. Quando questo accade è proprio perché il fisico non reagisce più, si lascia andare, non sempre è una cosa consapevole, succede.
Solo che in certi casi, nelle primissime ore o giorni dalla morte del compagno, cede subito, in altri casi, come quello a cui hai assistito, ci mette di più, ed è una tragedia, perché si maledice di non essere morti subito dopo il compagno.
Quello che non penso è che a fronte di grandi amori, durati una vita, possa bastare "diversificare" per ricominciare a vivere, in un altro modo.
Quando si vive un rapporto così completo e profondo, e finisce per la morte del compagno, continuare a vivere è una scelta, devi volerlo.
Ma se non lo vuoi, se non ci riesci, non c'è niente che possa salvarti, neanche l'amore che hai e ricevi da tutte le persone che ti vogliono bene e a cui vuoi bene, figli compresi.
Ne ho sentite di storie così, figli che nel giro di ore o giorni perdono entrambi i genitori perché il fisico del sopravvissuto cede di schianto al dolore, subito o in poco tempo.
E non credo sia sempre dipendenza o stampella, credo che a volte, non così spesso ma neanche così raramente, sia proprio che con l'altro ti completi, e completarsi non è una dipendenza, almeno non la considero tale
 
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