lavanderia automatica a gettoni

Una partita iva costa 300 euro al mese?Ecco come al solito in questo paese non si puo' fare nulla...a parte il discorso tasse che è scontato oltre che vergognoso ci sono pure i rom che stazionano nel locale,i ladri,ecc....tutta gente a cui non accade nulla dopo una bella denuncia inutile.

3500 euro l'anno sono il minimo dei versamenti all'inps
 
@ trittico69

Io lascerei stare proprio il tipo di attività, nelle mie zone in provincia di Pistoia le vedo solo chiudere, poi tra i 2 ovviamente quello con la proposta più seria è il secondo, se però il primo compreso nel prezzo ti dà anche Belen che stira accetta subito.
Anni fà ero interessato sia alle lavanderie che ai negozi automatici, ringrazio il cielo che non ho fatto la c*****a

ormai nelle piccole attività è difficile scegliere e NON fare caz.zate...stanno morendo quasi tutte...è triste constatarlo, ma è la realtà.
troppe tasse di ogni genere, tessuto sociale sempre più povero...se stai alle regole non tiri fuori di che vivere.
in tanti si sono buttati ed hanno perso i risparmi propri e magari dei genitori.
la mia famiglia aveva un panificio che lavorava bene, venduto ad altri per andare in pensione...da qualche anno i supermercati col forno interno lo hanno ammazzato...
 
E loro perdono tempo con la legge elettorale,e le bufale su facebook.
Che gran paese ,pieno di prospettive.
 
E loro perdono tempo con la legge elettorale,e le bufale su facebook.
Che gran paese ,pieno di prospettive.

si...come Pozzetto nel ragazzo di campagna: "al momento non ho casa, ne lavoro e ho finito i soldi, ma ho ottime prospettive per il futuro!" :D
 
> Quindi, se dovete aprire una partita iva (300 euro mese),

È una cifra senza senso. Credo stia confondendo il contributo INPS fisso per la gestione commerciante (che è appunto circa 3600 / anno) con il costo del commercialista. Se è così sbaglia due volte: un perché la gestione commerciante non sempre è la più indicata, e due perché non conosce un minimo del sistema tributario (l'ignoranza si paga). Un buon commercialista, per una ditta individuale, in una grande città è difficile prenda più di 1000 € all'anno, tra l'altro è una spesa deducibile quindi a meno di non fatturare 0... :rolleyes:
 
Ultima modifica:
3.600€ all'anno è il minimale che ti chiede l'INPS per i contributi previdenziali pure se non guadagni.

Se guadagni oltre 15.000€, all'INPS devi pagare una percentuale che varia a secondo dell'attività e in media è in misura del 30%.

Per mia esperienza, se la tua lavanderia fattura (a lordo dell'Iva) 100.000€ all'anno queste saranno le tasse che dovrai andare a pagare (a spanne):

-22.000€ di Iva
-25.000€ contributi INPS
-18.000€ Irpef

Reddito netto: 37.000€

...e con quello che ti rimane, devi pagarci:
- il commercialista (minimo 2.000€ ma dipende da quante fatture gli porti)
- 1.000€ l'Imu (dipende dell'immobile ma facciamo 1.000€)
- 5.000€ le utenze come energia elettrica e acqua (non so quanto consumi una lavanderia e quindi questa cifra potrebbe essere di più o anche di meno)
- 200€ iscrizione alla camera di commercio
- 1.000€ in pubblicità (un minimo di volantinaggio e inserzioni in giornali locali per farsi conoscere)

ti rimangono 27.000€

...e con questi soldi devi andare ad ammortizzare il costo d'acquisto, sostituzione e manutenzione dei macchinari (le lavatrici).
Facciamo 10.000€ all'anno

Ti rimangono 17.000€.
Ecco... Se fatturi 100.000€ all'anno, 17.000€ è quello che ti rimane
 
...ecco perchè le attività chiudono e l' ex-padrone cerca un lavoro in fabbrica...almeno guadagna uguale ma ha un mese di ferie e malattia pagata.
 
3.600€ all'anno è il minimale che ti chiede l'INPS per i contributi previdenziali pure se non guadagni.

Se guadagni oltre 15.000€, all'INPS devi pagare una percentuale che varia a secondo dell'attività e in media è in misura del 30%.

Per mia esperienza, se la tua lavanderia fattura (a lordo dell'Iva) 100.000€ all'anno queste saranno le tasse che dovrai andare a pagare (a spanne):

-22.000€ di Iva
-25.000€ contributi INPS
-18.000€ Irpef

Reddito netto: 37.000€

...e con quello che ti rimane, devi pagarci:
- il commercialista (minimo 2.000€ ma dipende da quante fatture gli porti)
- 1.000€ l'Imu (dipende dell'immobile ma facciamo 1.000€)
- 5.000€ le utenze come energia elettrica e acqua (non so quanto consumi una lavanderia e quindi questa cifra potrebbe essere di più o anche di meno)
- 200€ iscrizione alla camera di commercio
- 1.000€ in pubblicità (un minimo di volantinaggio e inserzioni in giornali locali per farsi conoscere)

ti rimangono 27.000€

...e con questi soldi devi andare ad ammortizzare il costo d'acquisto, sostituzione e manutenzione dei macchinari (le lavatrici).
Facciamo 10.000€ all'anno

Ti rimangono 17.000€.
Ecco... Se fatturi 100.000€ all'anno, 17.000€ è quello che ti rimane

Uh ? Sbaglio o non stai deducendo dai 100.000 (in particolare dall'IVA) i costi operativi ? Calcoli l'IRPEF prima ? Se quello è il tuo bilancino il tuo commercialista ti sta truffando...
 
Irpef e maggiorazioni inps si calcolano sugli utili mica sul fatturato... posto che l'Italia è un pessimo paese dove fare impresa, quello che hai scritto sono cose parecchio inesatte.
 
Si, ho fatto 4 conti a spanne per cercare di essere sbrigativo.

Se vogliamo essere più precisi, ricapitoliamo passo passo...
Ammettiamo che la lavanderia (a lordo dell'Iva) incassi 100.000€

Al netto dell'Iva incasserà 82.000€ (x1,22=100.000€)

Da 82.000€ togliamo il 33% di contributi INPS e cioè -27.000€.

Rimangono 55.000€ dai quali va sottratta l'Irpef in misura del 32,6% e quindi -18.000€ (tralasciamo tutte le spese deducibili che possono esserci come non esserci. Dipende dal caso specifico).

55.000-18.000= 37.000€

E via discorrendo con tutte le spese che elencavo prima
 
Scusa, ma stai di nuovo confondendo fatturato con utile. Dall'incasso al netto d'IVA devi togliere tutte le spese deducibili (affitti o mutui, ammortamento macchinari, utenze, pubblicità, commercialista, ecc.. ecc.. nelle misure previste dal fisco: per esempio se non ricordo male le utenze telefoniche sono deducibili al 80%), poi calcoli IRPEF e aliquota contributiva INPS per l'eccesso del minimale. Che significa? che se il reddito diciamo è 30.000 euro, il contributo inps eccedente il minimale si paga per l'importo che è il risultato di 30.000-15.500 che rappresenta il reddito minimo. Ah.. i contributi INPS sono deducibili.
 
Scusa, ma stai di nuovo confondendo fatturato con utile. Dall'incasso al netto d'IVA devi togliere tutte le spese deducibili (affitti o mutui, ammortamento macchinari, utenze, pubblicità, commercialista, ecc.. ecc.. nelle misure previste dal fisco: per esempio se non ricordo male le utenze telefoniche sono deducibili al 80%), poi calcoli IRPEF e aliquota contributiva INPS per l'eccesso del minimale. Che significa? che se il reddito diciamo è 30.000 euro, il contributo inps eccedente il minimale si paga per l'importo che è il risultato di 30.000-15.500 che rappresenta il reddito minimo. Ah.. i contributi INPS sono deducibili.

Come scrivevo prima le spese deducibili, sono molto variabili da soggetto a soggetto e non è che te le porti tutte in detrazione del 100% (Magari!).

Il contributo previdenziale INPS è calcolato tenendo conto del minimale entro i 15.000€ e il restante oltre i 15.000€.

L'Irpef è stata calcolata sul sito dell'agenzia delle entrate al netto del contributo Inps (quindi l'ho dedotta al 100%).

Le utenze telefoniche non le avevo calcolate proprio
 
beh.. affitto, mutuo e ammortamento sono deducibili al 100% così come le bollette della luce, i costi di pubblicità, il commercialista... cmq, ok.. il ragionamento ci sta.. infatti in Italia fare impresa significa avere un socio occulto al 50%
 
i contributi inps non stanno al 33%, sono intorno al 24%
 
Troppe tasse in italia , solo chi lavora in nero riesce a farcela , era già cosi 40 anni fà , figuriamoci ora...
 
Troppe tasse in italia , solo chi lavora in nero riesce a farcela , era già cosi 40 anni fà , figuriamoci ora...
40 anni fa i controlli erano inesistenti, le tasse molto più basse e TUTTI facevano del gran nero da cui l'accumulo enorme di risparmio che è sostanzialmente il paracadute di molti, oggi. 40 anni dopo, molte di quelle attività che erano state la fortuna dei nonni sono chiuse o in perdita e chi riesce ancora a fare nero è per tirare avanti. Il problema però non è stato ora, ma proprio 40 anni fa... quando la politica, scambiando diritto e favore, chiudendo un occhio e poi l'altro per mantenere le posizioni di potere, ha impedito la nascita di una vera generazione di manager (basta vedere i nostri "capitani" d'industria) e condannando le imprese ad una dimensione microscopica e inadeguata ad affrontare la concorrenza internazionale.
 
Lavatrici automatiche

Io ne ho una da 18 mesi in collaborazione con mio fratello (elettricista) che ha già partita iva, mentre io sono pensionato.
Quindi abbiamo già un risparmio per la partita iva di circa 3500 euro annue.

Il locale è di circa 60 mq. è di nostra proprietà quindi niente affitto.

L’investimento con 7 macchine marca Miele (una delle migliori sul mercato), seminuove e con metà lavori di montaggio fatti in economia cioè da noi stessi è stato di oltre 60000 euro.

Purtroppo non ci è stato possibile fare un impianto gas per le macchine asciugatrici, che vanno tutte a corrente elettrica, con bollette stratosferiche dalle 500 alle 800 euro mese, dipende da quanto vengono usati gli essiccatori. Abbiamo un contratto con 30 Kw.

Adesso stiamo valutando di mettere i pannelli solari (anche questi in economia) per dimezzare almeno la bolletta elettrica.

A “croce e occhio”, i conti sono questi. Media incasso mensile circa 2000 euro, considerando che i primi 6 mesi abbiamo avuto pochissimi clienti e poi piano piano abbiamo venduto circa 200 tessere fedeltà. Quindi un trend in netta crescita.

Rimango in cassa dopo la bolletta elettrica, acqua, imu, spazzatura, tasse, detersivi, ecc circa 1000 euro mese.

Tenete presente che, anche se la lavanderia è automatica (mio fratello è riuscito a mettere un meccanismo che si apre da sola alle ore 7 e si chiude automaticamente alle 23), tuttavia è necessario la presenta quotidiana di diverso tempo, per le pulizie locale, pulizie filtri essiccatori, conteggi, clienti che ti chiamano perché non riescono a chiudere la lavatrice o hanno sbagliato il programma o mille altri problemi.

Altre problematiche sono i senza tetto e rom che vengono in inverno a stazionare nel locale facendo scappare i clienti. Al momento c’è stato solo un furto che mi ha spaccato la cassa facendo danni materiali di qualche centinaio di euro, il tutto ripreso dalle telecamere, fatta denuncia inutilmente.

Inoltre, ci vuole un po’ di praticità elettrica e idraulica, altrimenti per ogni piccolo problema se si deve chiamare la ditta per le manutenzioni sono dolori. Nel mio caso, mio fratello è del mestiere è gran parte delle problematiche tecniche le risolve lui.

Quindi, se dovete aprire una partita iva (300 euro mese), pagare la locazione (500-700 euro mese), ammortizzare l’investimento (60000:15 anni), oltre a lavorare, di sicuro ci rimettete soldi; guadagnate di più ad andare al parco a leggere il giornale.

Speriamo che in futuro si possa incrementare la clientela per un maggior profitto.
Salve leggendo quello che lei dice mi rendo conto che la rendita di una lavanderia non è facile. Sussistendo i presupposti che lei indica forse qualche possibilità ci può essere..ma vorrei capire una cosa. I costi fissi della lavanderia quali sono? Elettricità acqua? Ma poi per le tasse come vanno calcolate? Grazie della risposta
 
Salve leggendo quello che lei dice mi rendo conto che la rendita di una lavanderia non è facile. Sussistendo i presupposti che lei indica forse qualche possibilità ci può essere..ma vorrei capire una cosa. I costi fissi della lavanderia quali sono? Elettricità acqua? Ma poi per le tasse come vanno calcolate? Grazie della risposta

Affitto?
 
3.600€ all'anno è il minimale che ti chiede l'INPS per i contributi previdenziali pure se non guadagni.

Se guadagni oltre 15.000€, all'INPS devi pagare una percentuale che varia a secondo dell'attività e in media è in misura del 30%.

Per mia esperienza, se la tua lavanderia fattura (a lordo dell'Iva) 100.000€ all'anno queste saranno le tasse che dovrai andare a pagare (a spanne):

-22.000€ di Iva
-25.000€ contributi INPS
-18.000€ Irpef

Reddito netto: 37.000€

...e con quello che ti rimane, devi pagarci:
- il commercialista (minimo 2.000€ ma dipende da quante fatture gli porti)
- 1.000€ l'Imu (dipende dell'immobile ma facciamo 1.000€)
- 5.000€ le utenze come energia elettrica e acqua (non so quanto consumi una lavanderia e quindi questa cifra potrebbe essere di più o anche di meno)
- 200€ iscrizione alla camera di commercio
- 1.000€ in pubblicità (un minimo di volantinaggio e inserzioni in giornali locali per farsi conoscere)

ti rimangono 27.000€

...e con questi soldi devi andare ad ammortizzare il costo d'acquisto, sostituzione e manutenzione dei macchinari (le lavatrici).
Facciamo 10.000€ all'anno

Ti rimangono 17.000€.
Ecco... Se fatturi 100.000€ all'anno, 17.000€ è quello che ti rimane

riprendo il post...
se su 100mila investiti ho un rientro di 17mila annuali non è cmq poco.
ora i conti non erano precisi (vedi post successivi), ma se tolgo il 30% ne restano 12mila, circa mille al mese.
considerando che gli ammortamenti non sono un'uscita di cassa (ipotizziamo 10mila all'anno), pare comunque una rendita interessante per un investimento da 100mila.
io ragiono sempre in termini di flusso di cassa, non di utile...
occorrerebbero però conti più precisi...

rientri dall'investimento in meno di 5 anni
 
Indietro