Le animucce belle della sinistra accogliona hanno idea di cosa li aspetta? O sperano di cavarsela restando barricati negli attici in ZTL

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Serviti da domestici filippini con grembiuli e guanti bianchi?

Quanto orrore dobbiamo ancora tollerare a causa dell'immigrazione islamica?

Ogni giorno un attacco. Ci siamo abituati persino all'idea che uccidano in chiesa con un machete gridando "morte ai cristiani". La borghesia progressista vive al riparo dalla gorgone multiculturale​

JAN 26
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Attacchi terroristici nell’ultima settimana in Spagna, Francia e Germania
"Quando difenderemo i nostri figli dagli attacchi commessi dalle stesse persone e sempre a spese delle stesse persone?", ha chiesto il giornalista Éric Zemmour. Buona domanda, visto che l’ex premier francese Édouard Philippe ha appena detto che “la vera crisi dell'immigrazione non è neanche ancora iniziata”. Siamo come la rana bollita e il multiculturalismo è la pentola. Intere zone delle città dove la polizia non entra se non in caso di estrema necessità, omicidi, aggressioni, legge islamica, cambiamenti demografici. Quando diremo enough is enough? Trovo strano soltanto io che dalla Spagna in queste ore arrivino notizie di attacchi alle chiese che di solito sentiamo provenire da paesi come la Nigeria?
Ieri, su un treno regionale fra Amburgo e Kiel, nei pressi della cittadina di Brokstedt, duemila abitanti che non avevano certo chiesto di finire nella mappa geografica dello scontro di civiltà, un richiedente asilo palestinese ha ucciso a coltellate due ragazze di sedici e diciannove anni. Il giorno prima (24 gennaio), tre uomini sono stati feriti con un coltello in un dormitorio a Ravensburg. Il 19 gennaio, un migrante è stato fermato nel municipio di Gifhorn, Bassa Sassonia, con una pistola e un coltello. A fine dicembre un richiedente asilo a Illerkirchberg, una piccola città vicino a Monaco, ha ucciso una ragazzina che andava a scuola (e ferito gravemente l’amica). Una delle città più liberali di Germania, la città universitaria di Friburgo, sta affrontando una massiccia ondata di criminalità perpetrata da nordafricani, racconta il settimanale Stern. Le forze di polizia di Friburgo sono state sopraffatte durante gli incidenti e costrette a chiedere rinforzi dai distretti vicini e dalla polizia federale, dopo che 40 stranieri, per lo più nordafricani e siriani, si sono attaccati a vicenda con coltelli e bastoni. Intanto un migrante ceceno uccideva un uomo a un festival Lgbt nella città di Münster. E a Oggersheim, sempre in Germania, un somalo al grido di "Allahu Akbar" ha accoltellato il ventenne Jonas S, che gli è passato accanto per caso, con una lama di venti centimetri. Quando un amico si è precipitato in aiuto, il somalo ha conficcato l'arma nel collo del trentacinquenne Sascha K. L'uomo non ha avuto scampo ed è morto. Ha poi attaccato di nuovo il ventenne, gli ha pugnalato la testa e gli ha reciso l'avambraccio destro. Il somalo è poi entrato in una farmacia e ha pugnalato al petto un cliente alla cassa. Il somalo ha detto che "voleva uccidere uomini tedeschi".
Alla notizia del treno in Germania, dalla Spagna ne arrivava un’altra edificante. Un islamista marocchino ha colpito in due chiese, uccidendo a coltellate un sacrestano e mandando un sacerdote tra la vita e la morte ad Algeciras, in Andalusia. Ha ragione il leader di Vox, Santiago Abascal, quando dice: “Non possiamo tollerare che l’islamismo avanzi sul nostro suolo”. Il problema è che in Andalusia la popolazione musulmana è già il 16 per cento del totale. E più Islam c’è, più gli attacchi proliferano. Banale aritmetica. Nel 1369 i Mori, capitanati da Muhammad V di Granada, sapendo Algeciras indifesa, la attaccarono e la presero, ma stimando di non poterla tenere, la incendiarono e rasero al suolo.
La chiesa di Algeciras dove è venuto l’attentato di ieri sera
Juan José Marina è il parroco di Nuestra Señora de La Palma, la chiesa di Algeciras il cui sacrestano, Diego Valencia, è stato ucciso. “Non c'ero in quel momento, perché sono anche vicario e stavo celebrando le cresime in una parrocchia vicina, a San Antonio da Padova”, racconta il parroco a El Mundo. Diego Valencia è stato trovato morto alle porte della chiesa. "Aveva la testa aperta", dice il parroco. Quando l’islamista è entrato in chiesa, il prete che lo ha sostituito aveva già finito di officiare la messa ed era uscito, mentre Diego stava raccogliendo gli utensili per la cerimonia. “L'aggressore è salito sull'altare e ha cominciato a gettare le cose che c'erano sopra. Il sacrestano ha cominciato a rimproverarlo e quando si è accorto che portava un machete si è messo a correre, l'ha raggiunto per strada e l'ha ucciso. Gridava: 'Allah è grande, Allah è grande, morirai'“. Il terrorista diceva anche “morte ai cristiani”.
Non ho visto grandi reazioni indignate per l’attentato terroristico dentro una chiesa spagnola. Perché ci siamo assuefatti anche a questo. Non ci siamo scandalizzati quando un anno fa un parlamentare inglese è stato assassinato all'interno di una chiesa. Poco quando hanno sgozzato il sacrestano della basilica di Nizza. Eppure, l’assassinio di padre Jacques Hamel durante la messa in Normandia ci era sembrato uno scandalo.
Di sei feriti il bilancio invece dell'attacco della scorsa settimana di un libico alla stazione parigina della Gare du Nord sempre al grido di guerra di “Allahu Akbar”. A ottobre la piccola Lola Daviet tornava da scuola a Parigi quando è stata rapita, torturata e uccisa da un gruppo di algerini. Secondo uno studio dell'Osservatorio nazionale della delinquenza e delle risposte criminali, citato dalla senatrice Valérie Boyer, in Francia tra il 2015 e il 2017 sono state registrate 44.000 vittime di accoltellamenti: 120 al giorno. Adesso siamo al punto che dobbiamo installare pulsanti d’emergenza nelle chiese. Ci abitueremo anche a questo, come a toglierci le scarpe prima di salire in un aereo.
Somali, palestinesi, siriani, libici, marocchini…Perché l’Europa doveva subire l’orrenda fatwa di queste genti?
Svezia
Intanto, un ufficiale di polizia in Svezia racconta che il suo paese è “perduto” di fronte alla violenza di bandi di criminali formate da migranti di ultima generazione. Il numero di omicidi commessi con armi da fuoco in Svezia ha raggiunto un record quest'anno, ha dichiarato lunedì il governo di Stoccolma. "Il numero di sparatorie mortali in Svezia è aumentato e quest'anno ha raggiunto un altro sanguinoso picco", ha dichiarato il ministro della Giustizia Gunnar Strömmer. 60 persone uccise da armi da fuoco nel 2022. Il numero ha già superato il precedente record di 48 dello scorso anno. Il vice capo della polizia Mats Löfving ha affermato che in Svezia operano 40 clan di migranti, responsabili di gran parte della violenza nel paese. Oltre 700 sparatorie sono avvenute vicino alle scuole primarie in Svezia negli ultimi tre anni, secondo i dati dell'emittente svedese SVT. La piccola città di Södertälje nella contea di Stoccolma è l'area più colpita, con il 54 per cento degli scolari che frequentano una struttura educativa che ha subito una sparatoria nelle sue vicinanze negli ultimi tre anni.
Centinaia di migliaia di immigrati entrano illegalmente in Europa ogni anno. Se vengono arrestati, come l'assassina di Lola, è loro ordinato di lasciare il paese, ma non viene mai eseguito. Nel 2020, sono stati emessi 107.500 ordini di lasciare il territorio francese: ne sono stati eseguiti meno del 7 per cento.
La filosofa cattolica Chantal Delsol su Le Figaro questa settimana parla di “ritorno della barbarie” contro la quale “i governi sembrano piuttosto impotenti”. Impotenti? Ci siamo abituati che una ragazza torni da scuola, indossi un ciondolo con la stella di David e un uomo le taglieggi la faccia. Rimarrà sfigurata a vita. Ci siamo abituati che un insegnante ebreo sia aggredito a colpi di machete.
Ci accaloriamo per la sorte delle donne iraniane e afghane, ma non va meglio nelle periferie delle città europee. In Inghilterra, dove c’è più di un “delitto d’onore” al mese, Rukhsana Naz è stata uccisa perché aveva rifiutato un matrimonio combinato. All'inglese Heshu Yones hanno tagliato la gola perché aveva un fidanzato cristiano. In Svezia, dove c’è una epidemia di “delitti d’onore”, Fadime Sahindal è stata uccisa perché si era avvicinata alla cultura occidentale. “Troppo occidentale”, l’accusa alla francese Sohane Benziane. Anche lei torturata e bruciata viva. In Germania Hatin Surucu è stata uccisa con un colpo alla nuca perché si rifiutava di indossare il velo. Un'altra tedesca, Morsal Obeidi, sedici anni, è stata uccisa perché “voleva essere troppo libera”.
Non a Mogadiscio, a Tehran, a Kabul, a Sanaa, ma a Londra, a Berlino, a Marsiglia. Hanno ragione Michel Houellebecq e Michel Onfray, “la guerra civile è già qui”, ma non vogliamo vederla. E così la notizia di un attentato dentro una chiesa sui maggiori giornali italiani la troverete (quando va bene) a pagina dodici, dopo tutto il resto, i tank per l’Ucraina, la cronaca nera, la neve. Il Tg1 non ha dato né la notizia dell’attacco al treno né quella della chiesa.
Un migliaio di “zone vietate” in Europa, città incendiate, un rovesciamento demografico senza precedenti nella storia se non in Libano e in Kosovo, chiese vandalizzate, boom di violenze sessuali, ebrei in fuga e buttati dalla finestra, accoltellamenti quotidiani nelle località più insignificanti, matrimoni forzati (dai 70.000 in Svezia ai 200.000 in Francia), delitti d’onore, professori decapitati e preti sgozzati, mutilazioni genitali, corti della sharia, centinaia di personalità sotto scorta…Quando saremo sazi e diremo basta a questa colonizzazione, riprendendo il controllo dei confini europei e del nostro destino?
Ma come spiega questa settimana il bravissimo studioso Christophe Guilluy, autore de La società non esiste, “l'esplosione di violenza ha infranto un quadro essenziale agli occhi della gente comune, quello del controllo dello spazio pubblico. I fallimenti dello Stato e l'autismo di una borghesia che sopravvaluta la postura morale (proteggendosi bene dagli effetti dell'immigrazione) sono vissuti dalla maggioranza come una negazione della propria esistenza. Ma su questi temi la nebbia mediatica e accademica è fitta. Il senso di responsabilità collettiva, per il momento, rimane totalmente estraneo alla borghesia progressista”.
Finirà quando i barbari assalteranno le cittadelle del potere, colpiranno nelle scuole e nelle strade e nei locali (le chiese no, non ci vanno) frequentate dai figli di Ursula, dagli amici di Macron, dalla famiglia di Scholz, dai giornalisti, dai capi delle ong? Forse neanche allora e forse anche da morti saranno capaci solo di dire: “Non avrete il nostro odio”.
L’unica cosa che non capisco è perché gli islamisti continuino a colpire: ci stanno già conquistando con mezzi non violenti.
 
Ottime notizie, tutto sta andando per il verso giusto e la soluzione del problema si avvicina.
Ovviamente la soluzione non sarà democratica e sarà lesiva delle corbellerie che vanno sotto il nome di "Stato di diritto".
Ed esattamente per questi motivi, la soluzione funzionerà.
 
L’unica cosa che non capisco è perché gli islamisti continuino a colpire: ci stanno già conquistando con mezzi non violenti.

a buon intenditore poche parole...
 
Ottime notizie, tutto sta andando per il verso giusto e la soluzione del problema si avvicina.
Ovviamente la soluzione non sarà democratica e sarà lesiva delle corbellerie che vanno sotto il nome di "Stato di diritto".
Ed esattamente per questi motivi, la soluzione funzionerà.
:yes: non resta altra scelta
 
:yes: non resta altra scelta
Sinceramente, preferirei che la faccenda andasse in modo differente, ma purtroppo oramai la situazione si è incamminata verso il punto di non ritorno.
La cosa più curiosa è che saranno le giovanissime generazioni a metterla in atto.
Quelli a cui oggi si insegna che mohammed è nostro fratello...
 
Sinceramente, preferirei che la faccenda andasse in modo differente, ma purtroppo oramai la situazione si è incamminata verso il punto di non ritorno.
La cosa più curiosa è che saranno le giovanissime generazioni a metterla in atto.
Quelli a cui oggi si insegna che mohammed è nostro fratello...
Quando qualcuno verrà tirato giù invocheranno l'aiuto dei fascisti sostenendo di esserlo da sempre.. Ti potresti davvero aspettare di tutto da tizi del genere..
 
La nuova mafia........alzate i muri come con la russia :o
 
Quando qualcuno verrà tirato giù invocheranno l'aiuto dei fascisti sostenendo di esserlo da sempre.. Ti potresti davvero aspettare di tutto da tizi del genere..
Avverrà qualcosa di molto simile a ciò che hai descritto.
Le giovanissime generazioni non sono ideologicizzate come le vecchie, cui noi apparteniamo.
Non appena cominceranno ad esperire sulla propria pelle le malefatte di fratello mohammed, ci metteranno una decina di secondi a buttare nel rusco la fratellanza per passare ad invocare e sostenere concretamente chi si fa avanti per lisciare il pelo per davvero a mohammed e compagni...
 
tutta sta cagnara per osteggiare il sacrosanto "diritto all'eleganza" del noto t roine.
 
Sinceramente, preferirei che la faccenda andasse in modo differente, ma purtroppo oramai la situazione si è incamminata verso il punto di non ritorno.
La cosa più curiosa è che saranno le giovanissime generazioni a metterla in atto.
Quelli a cui oggi si insegna che mohammed è nostro fratello...
Che ci vuoi fare?
La natura trova sempre un equilibrio
 
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