Le Donne e l'Arte

Basquiat è oggettivamente un Artista immenso in quanto le sue opere sono lo stesso.
Non c'entra nulla il mi piace.....
Sono sensazioni immediate.
 
Quanto sia immenso basquiat non lo so, certo il mercato lo valuta 10 volte De Chirico. Tutto questo ha senso? Non credo. Non solo dal punto di vista commerciale ma anche artistico. Il mercato e’ pieno di contraddizioni. Attendiamo Sanfilippo e Turcato, sono sottovalutati loro non è sopravvalutata la Accardi. Secondo me.
 
Il 17 febbraio s’inaugura al Palais de Tokyo di Parigi una retrospettiva dedicata all’interessante artista basilese Miriam Cahn. Classe 1949, l’artista ha partecipato alla mostra principale dell’ultima edizione della Biennale di Venezia “Il latte dei sogni”, dove erano presentati tredici dipinti, nove disegni e sei taccuini. Sul mercato secondario due sue opere hanno recentemente realizzato circa 75k euro.
La mostra parigina resterà in programma fino al 14 maggio.

Palais de Tokyo

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Il 17 febbraio s’inaugura al Palais de Tokyo di Parigi una retrospettiva dedicata all’interessante artista basilese Miriam Cahn. Classe 1949, l’artista ha partecipato alla mostra principale dell’ultima edizione della Biennale di Venezia “Il latte dei sogni”, dove erano presentati tredici dipinti, nove disegni e sei taccuini. Sul mercato secondario due sue opere hanno recentemente realizzato circa 75k euro.
La mostra parigina resterà in programma fino al 14 maggio.

Palais de Tokyo

Vedi l'allegato 2878688
ricorda certi lavori di Virgilio Guidi
 
ricorda certi lavori di Virgilio Guidi
Una decina d’anni fa avevo visto un’intera sala con opere di Miriam Cahn presso la collezione permanente del museo NMN di Norimberga (foto del catalogo sotto). Me n’ero dimenticato, poi ho ritrovato e riscoperto l’artista alla Biennale. È una delle cose che trovo più affascinanti (ma anche, a volte, frustranti) della nostra passione per l’arte contemporanea: continue scoperte, dimenticanze e riscoperte. Ogni giorno scopro (o ri-scopro) qualcosa di nuovo.

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mostra al femminile:



10.2.–16.4.2023
Opening: Thursday, 9.2.2023, 7 pm

Exhibition​

Concrete Experience​

Annalisa Alloatti, Mirella Bentivoglio, Irma Blank, Betty Danon, Wanda Gołkowska, Lily Greenham, Ana Hatherly, Liliane Lijn, Mira Schendel, Chima Sunada​



Badischer-Kunstverein Programme

...

...
 
Visto che s’era parlato di Miriam Cahn per la mostra in corso a Parigi, vale la pena rimarcare l’incredibile record realizzato il primo marzo nell’asta di Sotheby’s a Londra. L’opera in questione, intitolata Das Genaue Hinschauen (The Close Look) è stata realizzata nel 2018 e misura 170x80 cm. La stima era 30k – 40k GBP, ma il martello è stato battuto tre volte per una cifra che è oltre undici volte la stima massima: 460k GBP. Il miglior offerente ha dovuto (almeno in teoria) corrispondere € 658.482, spese incluse, per portarsi via l’opera. Vedremo se questo exploit avrà un seguito, ma è evidente che ci sono forti interessi dietro a questa interessante artista. Qui la foto dell’opera:
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Nella Giornata internazionale della donna si devono purtroppo registrare grandi polemiche per un dipinto di Miriam Cahn esposto al Palais de Tokyo, la cui organizzazione ha dovuto giustificarsi con un comunicato ufficiale (riportato sotto). Ho letto commenti davvero incredibili su internet (sul fatto che non sia arte, che la mostra andrebbe chiusa, che il Palais de Tokyo sia un covo di pedofili, ecc.). Siamo messi davvero male. Se fosse addirittura una forma distorta di pubblicità fomentata apposta (“purché se ne parli”), come potrebbero sospettare i malpensanti (io, personalmente, no), siamo messi pure peggio.
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Interessante recupero dell’artista norvegese Anna-Eva Bergman, che almeno da noi molti ricordano solo per essere stata per dieci anni la moglie di Hans Hartung, ma che ha invece dato un proprio valido contributo all’Espressionismo Astratto. Una retrospettiva apre venerdì al Musée d’Art Moderne de Paris e resterà aperta fino al 16 luglio.
Qui di seguito i link ad un articolo apparso sul sito di Art Basel e al sito della mostra.

Anna-Eva Bergman’s oeuvre is ripe for rediscovery

Anna-Eva Bergman. Voyage vers l'intérieur
 
Un altro difficile recupero di un’artista americana minore che ha vissuto gran parte della propria vita in Europa, in particolare a Parigi: Shirley Jaffe. Dopo una retrospettiva al Pompidou l’anno scorso, ha aperto sabato una mostra a lei dedicata dal Kunstmuseum di Basilea. La mostra proseguirà fino a fine luglio, quindi si può tenere presente come alternativa nel già fitto programma della settimana di Art Basel.

Qui il link al sito della mostra:
Shirley Jaffe - Form as Experiment
 
Visto che si parla del tema "Le Donne dell'Arte", sento voci insistenti relativamente alla rilettura del lavoro di Marina Apollonio.

L'anno prossimo dovrebbe essere protagonista di una importantissima mostra antologica in un museo di primissimo piano.

Sarà l'occasione per avere una visione più completa della sua carriera e del livello delle sue opere, magari portando anche ad un diverso livello di considerazione collezionistica e di mercato, che secondo me l'artista meriterebbe assolutamente.
 
Visto che si parla del tema "Le Donne dell'Arte", sento voci insistenti relativamente alla rilettura del lavoro di Marina Apollonio.

L'anno prossimo dovrebbe essere protagonista di una importantissima mostra antologica in un museo di primissimo piano.

Sarà l'occasione per avere una visione più completa della sua carriera e del livello delle sue opere, magari portando anche ad un diverso livello di considerazione collezionistica e di mercato, che secondo me l'artista meriterebbe assolutamente.
Sarebbe l’ennesima presa in giro.
L’Apollonio per me è epigone di Duchamp , Alviani, Celentano etc…
Ci hanno provato anni orsono a farla apparire come la Riley nostrana ma senza successo e adesso sentendo il tuo intervento ci vorrebbero riprovare.
Che tristezza.
 
Sarebbe l’ennesima presa in giro.
L’Apollonio per me è epigone di Duchamp , Alviani, Celentano etc…
Ci hanno provato anni orsono a farla apparire come la Riley nostrana ma senza successo e adesso sentendo il tuo intervento ci vorrebbero riprovare.
Che tristezza.
Io mi riferisco ad un percorso storico-artistico in importante collocazione museale, non di un'operazione commerciale organizzata da gallerie.

Quindi non è che qualcuno si sforzerà di farla apparire come la Riley o altri artisti, semplicemente verrà esposto il suo lavoro artistico per quello che nel tempo ha realizzato.
E sarà la lettura di ciò che ha realizzato a determinare in chi osserva un eventuale giudizio.

Sinceramente non ho preconcetti e sono piuttosto curioso, anche perchè trovo alcune cose realizzate dalla Apollonio degne di nota.
Di certo non è nè Duchamp nè Vasarely.
Ma del resto, il 99.9% degli artisti è debitore verso Duchamp o verso Vasarely o Picasso o de Chirico o Malevic o altri giganti.
 
Non c’è da scomodare Duchamp anche se l’ho citato perché le dinamiche circolari a motore di Apollonio se non sono tali e quali differiscono assai poco da quelle di Duchamp, basta infatti guardare le strutture speculari di acciaio che hai postato sopra riprese dai lavori di Alviani come pure le dinamiche circolari sempre riprese dalle prime grafiche di Alviani per capire come stanno le cose.
 
Ultima modifica:
Non c’è da scomodare Duchamp anche se l’ho citato perché le dinamiche circolari a motore di Apollonio se non sono tali e quali differiscono assai poco da quelle di Duchamp, basta infatti guardare le strutture speculari di acciaio che hai postato sopra riprese dai lavori di Alviani come pure le dinamiche circolari sempre riprese dalle prime grafiche di Alviani per capire come stanno le cose.
Beh, quelle di Duchamp ovviamente sono di Duchamp, c'è poco da aggiungere... nemmeno da pensarci.
Quelle della Apollono posso prendere spunto da Duchamp, per portarle ad una sua re-interpretazione, del resto come centiaia di artisti sul tema del ready made, dai poveristi al nouveau realisme, minimalisti, Beuys fino a Cattelan, passando per centinaia di altri artisti più o meno importanti.
Intendo dire che l'ispirazione o il riferiemento a Duchamp o ad altri artisti precedenti ci sono in tanti artisti e non è che per questo li si ritenga penalizzati, anzi, spesso accade che loro stessi diventino poi un punto di riferimento per le successive generazioni di artisti.

Sul discorso dell'influenza di Alviani si potrebbe dire la stessa cosa, ma ad esempio, pur con l'utilizzo dell'alluminio, sia le Strutture che i Rilievi hanno origine intorno al 1964 e mi pare abbiano una connotazione piuttosto personale.

Secondo me la Apollonio un suo contributo di un certo spessore lo ha dato, dopo di che capisco che abbiamo in questo caso un punto di vista diametralmente opposto e ovviamente lo rispetto!
 
Sul discorso dell'influenza di Alviani si potrebbe dire la stessa cosa, ma ad esempio, pur con l'utilizzo dell'alluminio, sia le Strutture che i Rilievi hanno origine intorno al 1964 e mi pare abbiano una connotazione piuttosto personale.

Secondo me la Apollonio un suo contributo di un certo spessore lo ha dato, dopo di che capisco che abbiamo in questo caso un punto di vista diametralmente opposto e ovviamente lo rispetto!
a parte nello specifico il punto di vista diametralmente opposto, ma questo non è un problema quando vi è sana dialettica, ti dico che non esiste nessun altro Artista al mondo che ha lavorato al pari di Alviani il metallo( alluminio e acciaio) creando effetti optical cinetici mai visti prima. Come dire è un unicum, un marchio distintivo di fabbrica che denota l'importanza dell'Artista. Questa è la differenza tra essere epigone ed innovare con una punta di genialità.
 
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