Le false Partite IVA

Io non ho mai timbrato un cartellino, gli orari di presenza li ho sempre concordati volta per volta, e ho sempre svolto il lavoro in totale autonomia.
Ma, avendo un committente preponderante, con il quale facevo contratti annuali, la Fornero e i sindacati hanno deciso di espellermi dal Vostro Bel Paese.

il tuo caso è particolare, se non ricordo male il tuo committente era un ente pubblico e sei stato scalzato dal fatto che hanno centralizzato i servizi che tu fornivi come autonomo...
 
Bah, costringere un poveraccio (in senso buono) da 800-1000 euro al mese ad aprire un partita iva è veramente assurdo.
L'onere e i rischi di avere partita iva dovrebbero essere "compensati" da redditi da varie migliaia di Euro al mese, altrimenti, in un paese normale e dove prevale il buon senso, quasiasi forma di attività con redditi cos' bassi dovrebbe essere soggetta forme semplificate o forfettarie di tassazione e contabilità.
Che sia un dipendente mascherato o anche un vero libero professionista/consulente. E' proprio il rapporto onere p.IVA / guadagni che non ha senso.

Io ho sempre avuto dipendenti regolarmente assunti, da contratto collettivo nazionale e spesso con dei bonus/premi produttività. Tutto, ma proprio tutto registrato.

Tutti a assunti a tempi indeterminato, pur avendo periodi dell'anno durante i quali non so proprio che fargli fare. Ma devono pur campare, o no?
Tuttavia credo che l'anno prossimo convertirò questi contratti da tempo indeterminato a tempo determinato/stagionale, sperando che tredicesima, liquidazione e sussidio gli possano bastare fino alla primavera successiva.

La crisi è pesante. Non si può pensare che un datore di lavoro guadagni sistematicamente meno del suo dipendente, senza avere per altro alcuna delle sue tutele e rischiando capitali suoi.

In queste condizioni ogni extra costo (come questa storia della P.IVA) è, se non materialmente, almeno psicologicamente, occasione per sbaraccare tutto.
Nel mio caso la goccia finale è stato l'aumento dei costi per corsi, documenti e adempimenti privi di alcun senso su sicurezza, stress ambientale, pronto soccorso, antincendio, etc., etc.; un costo addizionale di alcune migliaia di euro per formalità esclusivamente burocratiche che non hanno nessun senso pratico per una attività come la mia.

Lo stato psicologico di chi ha una attività, oggi, è "ma chi me lo fa fare?".
In questo stato ogni onere addizionale induce a chiudere, liquidare, licenziare. O si capisce questo (e si preservano le imprese vive come dei panda in estinzione) o ci si avvita definitivamente.

Temo che la stretta sulle partite iva possa portare semplicmente all'appiedamento di tanti lavoratori. Le "strette" (regolamentari, fiscali, etc.) vanno fatte nei periodi di vacche grasse, non quando sono tutti con l'acqua alla gola.
 
Ultima modifica:
10000 euro lordi al mese???
seee...
ma dove vivi?
Piddiniland...


pagaci sopra le tasse, versa l'equivalente di previdenza che versa l'INPS, detrai assicurazione professionale e infortuni (equivalente INAIL, grossomodo) dividi per quattordici e dimmi quanto ti rimane al mese

per confronto, un impiegato qualunque parte da 1100 euro netti x 14 + 120 euro mese di buoni pasto; un laureato che produce valore, firma e si prende responsabilità dubito in un Paese civile possa guadagnare di meno in confronto ad un dipendente ovviamente :rolleyes:
 
Bah, costringere un poveraccio (in senso buono) da 800-1000 euro al mese ad aprire un partita iva è veramente assurdo.
L'onere e i rischi di avere partita iva dovrebbero essere "compensati" da redditi da varie migliaia di Euro al mese, altrimenti, in un paese normale e dove prevale il buon senso, quasiasi forma di attività con redditi cos' bassi dovrebbe essere soggetta forme semplificate o forfettarie di tassazione e contabilità.


più frequentemente, a moto spontaneo di sistematici vaffancùlo... in un Paese normale
 
il tuo caso è particolare, se non ricordo male il tuo committente era un ente pubblico e sei stato scalzato dal fatto che hanno centralizzato i servizi che tu fornivi come autonomo...

Vero che il mio committente era un ente semipubblico (Unioncamere).
I servizi invece non li hanno centralizzati.
Io me ne vado per la questione Fornero/sindacati delle p. IVA.
In effetti la spending review gli imporrebbe apparentemente di usare Infocamere, che fornisce un decimo dei servizi a un prezzo dieci volte superiore.
La nuova via della spending review sono meno servizi a un costo molto più alto.
Ma abbiamo lavorato insieme a una soluzione alternativa, che non posso rivelare.
Io però non voglio parteciparci. Io sono un informatico, non un politico.
Voglio fare il mio lavoro, non analizzare leggi e regolamenti che cambiano ogni settimana per trovare scappatoie legali che permettano di lavorare meglio a un costo minore.
L'Italia ormai la odio, e non voglio più averci niente a che fare.
E' tutto vostro il paese che state creando. Ve lo lascio.
 
Voglio fare il mio lavoro, non analizzare leggi e regolamenti che cambiano ogni settimana per trovare scappatoie legali che permettano di lavorare meglio a un costo minore.
L'Italia ormai la odio, e non voglio più averci niente a che fare.
E' tutto vostro il paese che state creando. Ve lo lascio.


hai ragione e ti capisco, ma permettimi di farti una domanda: se avessi avuto un contratto da 30k lordi annui (a spanne l'equivalente di un dipendente) avresti avuto le stesse difficoltà con il nuovo sistema, al netto di scappatoie varie? facendo un discorso puramente economico, intendo

p.s. io non sto creando nulla, a me le cose che scrivi fanno ribrezzo a prescindere anche se risolvono temporaneamente esigenze di qualcuno, anzi per me è proprio questo approccio di tamponamenti e rappezzi strutturali ad aver rovinato l'italia...
 
hai ragione e ti capisco, ma permettimi di farti una domanda: se avessi avuto un contratto da 30k lordi annui (a spanne l'equivalente di un dipendente) avresti avuto le stesse difficoltà con il nuovo sistema, al netto di scappatoie varie? facendo un discorso puramente economico, intendo

In maniera specifica, e vale per moltissimi autonomi, non mi sarei potuto salvare con 30k lordi, dopo avere fatto l'autonomo.
Gli studi di settore degli ultimi 4 anni, che ignoranom la recessione, hanno creato un debito troppo elevato verso AdE ed INPS per gli autonomi del terziario avanzato per poter sperare di saldarlo con 30k lordi.
Per chi faceva l'autonomo vero da almeno 8 anni, se non era in un settore che non ha risentito la crisi in modo significativo, non esiste modo din salvarsi diventando dipendente con redditi italiani.
Io dipendente lo diventerò, ma ci vogliono redditi danesi.
In Italia gli autonomi del terziario avanzato sono ormai marchiati a vita.
L'unica speranza era guadagnare molto come autonomi, ma Fornero/sindacati hanno bloccato questa ultima possibilità.
 
La questione la risolvi solo incentivando l'assunzione, non disincentivando le partite IVA. Così facendo, in questo contesto poi, avrai solo dei disoccupati in più in giro.
 
In maniera specifica, e vale per moltissimi autonomi, non mi sarei potuto salvare con 30k lordi, dopo avere fatto l'autonomo.
Gli studi di settore degli ultimi 4 anni, che ignoranom la recessione, hanno creato un debito troppo elevato verso AdE ed INPS per gli autonomi del terziario avanzato per poter sperare di saldarlo con 30k lordi.
Per chi faceva l'autonomo vero da almeno 8 anni, se non era in un settore che non ha risentito la crisi in modo significativo, non esiste modo din salvarsi diventando dipendente con redditi italiani.
Io dipendente lo diventerò, ma ci vogliono redditi danesi.
In Italia gli autonomi del terziario avanzato sono ormai marchiati a vita.
L'unica speranza era guadagnare molto come autonomi, ma Fornero/sindacati hanno bloccato questa ultima possibilità.


non mi sono spiegato, la domanda è se un autonomo a 30k lordi annui campa o no nel sistema attuale
 
non mi sono spiegato, la domanda è se un autonomo a 30k lordi annui campa o no nel sistema attuale

Nel sistema attuale, in genere no, visto che gli studi di settore gli assegnano probabilmente un reddito presunto superiore, su cui pagare le tasse con tanto di sanzioni.
Fino a pochi anni fa invece sì.
 
La questione la risolvi solo incentivando l'assunzione, non disincentivando le partite IVA. Così facendo, in questo contesto poi, avrai solo dei disoccupati in più in giro.

il piano è quello. La fase successiva sono i salari cinesi.
 
non mi sono spiegato, la domanda è se un autonomo a 30k lordi annui campa o no nel sistema attuale

Come P.S., in aggiunta alla risposta, tieni conto che il lavoro svolto nello stesso tempo da un autonomo è molto superiore a quello svolto da un dipendente pubblico.
Un autonomo, avendo molti meno vincoli burocratici e gerarchici, ha una produttività più che doppia di un dipendente pubblico, a parità di capacità.
 
Come P.S., in aggiunta alla risposta, tieni conto che il lavoro svolto nello stesso tempo da un autonomo è molto superiore a quello svolto da un dipendente pubblico.
Un autonomo, avendo molti meno vincoli burocratici e gerarchici, ha una produttività più che doppia di un dipendente pubblico, a parità di capacità.

sai misurare la produttività è sempre complicato... comunque a parità di impegno e capacità se la produttività di un dipendente pubblico è metà di un autonomo - ammesso e non concesso che lo sia realmente - non è sicuramente un suo problema e pertanto non giustifica in se' disparità contrattuali o economiche
 
Nel sistema attuale, in genere no, visto che gli studi di settore gli assegnano probabilmente un reddito presunto superiore, su cui pagare le tasse con tanto di sanzioni.
Fino a pochi anni fa invece sì.

scendiamo nel concreto, tu che conosci la questione nel dettaglio quanto è il netto di un informatico a 30k teorici annui? naturalmente nelle "tasse" includi anche la previdenza (INPS)
 
scendiamo nel concreto, tu che conosci la questione nel dettaglio quanto è il netto di un informatico a 30k teorici annui? naturalmente nelle "tasse" includi anche la previdenza (INPS)

Circa 13-14k, se è un autonomo della gestione separata.
Sui 16k se riesce a rientrare tra gli artigiani. Per un informatico è possibile.
 
Vedo che Mojito si vergogna sempre di dire che lavoro fa, sintomatico :D
 
Hai ragione meglio fare il disoccupato.

del tuo lavoro devi poter campare dignitosamente, se non ci riesci ti devi fermare immediatamente... poi vediamo come si mettono i politicanti se i topolini smettono di rompersi la schiena per un tozzo di pane :yes:

la mia generazione avrebbe senza dubbio dovuto farlo :yes:
 
pagaci sopra le tasse, versa l'equivalente di previdenza che versa l'INPS, detrai assicurazione professionale e infortuni (equivalente INAIL, grossomodo) dividi per quattordici e dimmi quanto ti rimane al mese

per confronto, un impiegato qualunque parte da 1100 euro netti x 14 + 120 euro mese di buoni pasto; un laureato che produce valore, firma e si prende responsabilità dubito in un Paese civile possa guadagnare di meno in confronto ad un dipendente ovviamente :rolleyes:

Purtroppo spesso e' cosi'. Pensa nel settore del commercio che bordello che si sta creando. Eri tu che dicevi che per fare concorrenza all'e-commerce delle multinazionali(che non pagano tasse e contributi) si devono abbassare i prezzi. Pero' gli studi di settore impongono un margine di guadagno minimo obbligatorio. Gli stessi che poi fanno appalti pubblici a prezzo sottopagato.
Ormai la burocrazia della la ****** umana che insisti(tu e altri) a votare pensa che si possa pompare il debito all'infinito.:rolleyes:
 
Circa 13-14k, se è un autonomo della gestione separata.
Sui 16k se riesce a rientrare tra gli artigiani. Per un informatico è possibile.

uno stipendio di fascia medio bassa... mi chiedo seriamente come mai non si fermino tutti domani mattina, soprattutto cosa si attendano dal futuro :yes:
 
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