Il governo tiene ideologicamente ermo il 7 gennaio come apertura delle scuole. Io avendo una figlia in terza media ad oggi non ho ricevuto nessuna comunicazione in merito.
Credo che nemmeno la scuola sappia ancora come organizzare il rientro (50% una settimana il 50% l'altra ma nel frattempo chi sta a casa come fa a seguire le lezioni? ).
Si può essere disorganizzati così? facciamo pena in tutto
Prenditela con tutti quei nick (
e tu eri uno di questi) e quella parte dell'opinione pubblica di destra e di sinistra (e questi per me erano anche i peggiori) che a maggio-giugno sparava a zero sulla sola ipotesi della ripresa della dad, perchè la scuola andava fatta in presenza e che il governo "doveva dare soluzioni perchè si potesse fare didattica in presenza in condizioni di sicurezza" (cosa del tutto impossibile, il rischio era inevitabile).
Prenditela con tutti quei nick e quella parte dell'opinione pubblica soprattutto di destra che martellava che con la dad i docenti non facevano un catzo e andavano pagati poco o niente mentre questo è stato vero solo per una piccola minoranza di casi (e purtroppo posso testimoniare che i pochissimi casi di cui sono a conoscenza l'hanno fatta franca malgrado il dirigente scolastico abbia tentato di sanzionarli e fargliela pagare).
Per chi fa scuola seriamente ad andar bene si lavora come in presenza, ma mediamente è cresciuto il carico di lavoro e lo stress per la difficoltà nella valutazione a distanza, la necessità di produrre materiale aggiuntivo, le maggiori richieste per riunioni e modulistica da parte della scuola (carte inutili ma richieste)
La dad da settembre era la migliore soluzione, gli addetti ai lavori lo avevano capito già a giugno, soprattutto dopo aver toccato con mano (è il mio caso, ero uno dei più scettici prima di provarla) che tutto sommato era uno strumento meno limitante di quanto sembrasse (e gli studenti che ne hanno tratto profitto sono addirittura migliorati col tempo)
Poi molti di questi nick e parte dell'opinione pubblica col tempo hanno radicalmente cambiato idea, ma ormai il governo e soprattutto quel genio dell'Azzolina e del suo entourage ne hanno fatto una bandiera. Bisognava capire per tempo che in questo paese qualsiasi governo e la stragrande maggioranza delle amministrazioni regionali, di destra e di sinistra, si sono sempre dimostrati incapaci di mettere in atto quelle soluzioni strutturali (fondamentale quella dei trasporti) all'altezza di questa PRETESA IMPOSSIBILE per ragioni economiche, burocratiche, di incapacità.
Che aumentassero i contagi riaprendo le scuole era una certezza (è da giugno che sono tra quelli che hanno continuato a ribadirlo mantenendo coerentemente questa posizione nel tempo, era solo un fatto di buon senso), il problema era solo capire di quanto, ma tanto mezza italia era convinta che il covid non avrebbe più rialzato la testa, anche quando gli esperti ricordavano che ogni pandemia va ad ondate, nel caso della spagnola la peggiore fu proprio la seconda.
Il risultato è che si sono alternati dad e didattica in presenza in modo caotico, con i risultati che si vedono, è già certo che gli esami di stato saranno una farsa come lo scorso anno (ero in commissione d'esame lo scorso anno e so come sono stati fatti, anche se non era scritto esplicitamente dalla normativa eri costretto a farli passare tutti, a parte i privatisti) e molto probabilmente come lo scorso anno faranno passare ancora tutti.
I ragazzi fanno il loro mestiere e ci sguazzano (
quasi) tutti dentro, il prossimo anno al triennio delle superiori arriveranno studenti del tutto sprovvisti dei concetti di base del biennio (la scuola è stata costretta dalla normativa a promuoverli) e in quinta arriveranno all'esame di stato studenti sprovvisti delle basi del terzo e quarto anno.
L'apparato statale nazionale e regionale sul versante scuola ha le sue belle colpe, ma una buona parte dell'opinione pubblica non ci ha fatto una figura migliore
Il problema era semmai capire cosa fare con elementari e medie, dove la dad è meno efficace e dove ci sono mediamente docenti meno preparati all'uso della tecnologia, peraltro banale.
Ma di solito elementari e medie sono in zona, molti ragazzi la raggiungono a piedi, accompagnati o meno, il problema dei mezzi di trasporto non si fa sentire come nelle superiori, dove gli istituti spesso si raggiungono con i mezzi di trasporto.
E sulla didattica in presenza o in sostanziale presenza ad elementari e medie si poteva anche ragionare, anche se non era facile lo stesso