Legge elettorale, col metodo francese non si litigherebbe sul premio di maggioranza

il doppio turno storicamente è stato il regime dei notabili, e anche delle orgnizzazioni riservate che organizzavano il gioco delle candidature e dei ritiri tra un turno e l'altro (tecnicamente il "mercato delle vacche")

rimane il fatto che il proporzionale è peggio
 
rimane il fatto che il proporzionale è peggio

Non in sé.
Un sistema proporzionale con una costituzione adatta funziona meravigliosamente nel nord europa.

La follia italiana è che si vedono i sistemi elettorali come slegati dalla costituzione.
Anche nel 1919, si passò dal doppio turno al proporzionale a costituzione invariata, e si finì dalla padella dei notabili nella brace fascista.
Invece, un sistema elettorale è adatto ad una certa costituzione, e viceversa.
 
rimane il fatto che il proporzionale è peggio

rimane anche il fatto che quelli che dicono oggi che il proporzionale è il peggio, fino a ieri dicevano che solo il proporzionale era democratico

bisognerebbe per prima cosa uscire dalle pregiudiziali ideologiche e propagandistiche, smettere di demonizzare una cosa solo perché l'ha fatta un altro, e ripensare in modo coerente l'intero sistema istituzionale

non ha senso pensare una legge elettorale a prescindere da cosa si deve eleggere

comunque è molto probabile che in Italia si vada al grechellum, perché, per lasciare a bersani il porcellum, tutto il centrodestra dovrebbe davvero essere preso da una crisi di generosità troppo eccssiva
 
rimane anche il fatto che quelli che dicono oggi che il proporzionale è il peggio, fino a ieri dicevano che solo il proporzionale era democratico

bisognerebbe per prima cosa uscire dalle pregiudiziali ideologiche e propagandistiche, smettere di demonizzare una cosa solo perché l'ha fatta un altro, e ripensare in modo coerente l'intero sistema istituzionale

non ha senso pensare una legge elettorale a prescindere da cosa si deve eleggere

comunque è molto probabile che in Italia si vada al grechellum, perché, per lasciare a bersani il porcellum, tutto il centrodestra dovrebbe davvero essere preso da una crisi di generosità troppo eccssiva

e chi la dovrebbe cambiare la costituzione?
 
e chi la dovrebbe cambiare la costituzione?

Il progetto finale di M5S, ovviamente molto ambizioso, è arrivare a una nuova assemblea costituente.

Spesso il senso in cui M5S si definisce "movimento" anziché partito è inteso in termini berlusconiani o veltroniani, di partito leggero.
Va invece inteso in senso politico classico.

Ossia M5S si propone di perseguire in modo organizzato uno scopo, pur molto ambizioso. Raggiunto lo scopo, M5S si scioglierà.
Lo scopo è a breve un totale ricambio di ceto politico, e come scopo definitivo la scrittura di una nuova costituzione.
Fatto questo, M5S può smettere di esistere.

Ovviamente è molto ambizioso e folle. Così è l'idealismo.
Ma, proprio al contrario di cosa dicono molti detrattori, M5S ha progetti di più ampia portata dello schieramento politico normale.

Era come ai tempi in cui la Lega perseguiva realmente il progetto di una riforma federale dell'Italia.
 
Non in sé.
Un sistema proporzionale con una costituzione adatta funziona meravigliosamente nel nord europa.

La follia italiana è che si vedono i sistemi elettorali come slegati dalla costituzione.
Anche nel 1919, si passò dal doppio turno al proporzionale a costituzione invariata, e si finì dalla padella dei notabili nella brace fascista.
Invece, un sistema elettorale è adatto ad una certa costituzione, e viceversa.

secondo me stai facendo un minestrone
non vedo perchè il doppio turno faccia più notabili di un premio di maggioranza
oltretutto detto in Italia dove abbiamo la classe politica più stantia del mondo
e non vedo neppure perchè la costituzione italiana favorisca questo fenomeno.
 
secondo me stai facendo un minestrone
non vedo perchè il doppio turno faccia più notabili di un premio di maggioranza
oltretutto detto in Italia dove abbiamo la classe politica più stantia del mondo
e non vedo neppure perchè la costituzione italiana favorisca questo fenomeno.

Prendendo l'esperienza storica di tutta europa nell'800, e della Francia (e, in misura molto minore, UK) negli ultimi 50 anni, tutte le elezioni a collegio uninominale favoriscono il notabilato.
Questo accade sia con il turno singolo che con quello doppio, ma il doppio turno, con i suoi accordi dell'ultimo momento di sostegni incrociati, lo amplifica ulteriormente.

Quello che io critico della seconda parte della costituzione italiana, la parte sulle istituzioni, è di non creare un modello coerente.
Dove c'è un modello istituzionale coerente, di qualunque tipo, il sistema elettorale viene da sé. Possono esserci piccoli aggiustamenti, ma gli scandinavi a rinunciare al proporzionale senza rifare la costituzione non ci pensano proprio, come USA e repubbliche presidenziali vere non ci pensano neanche a rinunciare al maggioritario.

In Italia, non si capisce quale sia il modello.
Ai tempi della costituente, si aveva in mente un modello proporzionale. Ma l'apparato istituzionale non è stato modellato di consequenza.
Doppia camera, fiducia, troppi poteri al PdR, sono in contrasto con un modello proporzionale.
Ma non bastano a creare un modello presidenziale.
Io sono convinto che l'Italia debba decidere cosa vuole essere a livello istituzionale. E ci vuole una assemblea costituente.
Deciso il modello istituzionale, il sistema elettorale, tranne piccole sistemazioni, viene da solo.
 
il sistema francese garantisce la governabilità. Punto.

poi possiamo far mille chiacchere sui limiti, ma resta il più consolidato.

Il sistema francese lo usano solo in Francia. E' una anomalia.
Che tu la consideri una anomalia verso il meglio è legittimo.
Ma, a livello globale, non è affatto consolidato.
 
Quello che io critico della seconda parte della costituzione italiana, la parte sulle istituzioni, è di non creare un modello coerente.


In Italia, non si capisce quale sia il modello.
Ai tempi della costituente, si aveva in mente un modello proporzionale. Ma l'apparato istituzionale non è stato modellato di consequenza.
Doppia camera, fiducia, troppi poteri al PdR, sono in contrasto con un modello proporzionale.
Ma non bastano a creare un modello presidenziale.
Io sono convinto che l'Italia debba decidere cosa vuole essere a livello istituzionale. E ci vuole una assemblea costituente.
Deciso il modello istituzionale, il sistema elettorale, tranne piccole sistemazioni, viene da solo.

la cosa era evidente all'epoca e il risultato ottenuto è quello voluto, una scarsa governabilità. Era ancora troppo forte il ricordo del ventennio da una parte e la paura di una vittoria dei comunisti dall'altra, quindi si scelse un sistema che garantisse l'impossibilità di un'azione di governo forte.
Così chiunque avesse vinto avrebbe potuto governicchiare ma non stravincere. Insomma come i risultati elettorali insegnarono, un vincitore ma nessun perdente ;);)
 
la cosa era evidente all'epoca e il risultato ottenuto è quello voluto, una scarsa governabilità. Era ancora troppo forte il ricordo del ventennio da una parte e la paura di una vittoria dei comunisti dall'altra, quindi si scelse un sistema che garantisse l'impossibilità di un'azione di governo forte.
Così chiunque avesse vinto avrebbe potuto governicchiare ma non stravincere. Insomma come i risultati elettorali insegnarono, un vincitore ma nessun perdente ;);)

questa è l'interpretazione "nobile" della vicenda

a me ha sempre convinto poco, perché storicamente non c'è traccia di dittature che siano nate per evoluzione di un governo forte

le dittature sono semrpe nate dal collasso di governi deboli o debolissimi

quindi, chi non vuole dittatur o ha paura di dittature, dovrebbe volere governi forti; costituzionali, ma forti

tuttavia qui va veramente a finire che facciamo un circolo accademico
+++++++++++++++++++++++++

politicamente, fino a a prima di Monti, il dibattito sulla riforma era dominato dalla proposta d'alemiana-casiniana del modello tedesco: proporziale con sbarramento e stop

una proposta largamente maggioritaria, perché escludeva solo le minoranze bipolariste degli ulivisti del PD e le minoranze bipolariste degli exaennini rimasti nel PDL e di qualche forzista della prima ora

tutto è saltato quando siamo arrivati al dunque, e il PD ha scelto di percorrere un'altra strada
 
questa è l'interpretazione "nobile" della vicenda

a me ha sempre convinto poco, perché storicamente non c'è traccia di dittature che siano nate per evoluzione di un governo forte

le dittature sono semrpe nate dal collasso di governi deboli o debolissimi

quindi, chi non vuole dittatur o ha paura di dittature, dovrebbe volere governi forti; costituzionali, ma forti

tuttavia qui va veramente a finire che facciamo un circolo accademico
+++++++++++++++++++++++++

politicamente, fino a a prima di Monti, il dibattito sulla riforma era dominato dalla proposta d'alemiana-casiniana del modello tedesco: proporziale con sbarramento e stop

una proposta largamente maggioritaria, perché escludeva solo le minoranze bipolariste degli ulivisti del PD e le minoranze bipolariste degli exaennini rimasti nel PDL e di qualche forzista della prima ora

tutto è saltato quando siamo arrivati al dunque, e il PD ha scelto di percorrere un'altra strada


più che altro avevano paura che fossero gli altri a poter governare e comunque questo sistema è stato l'alibi perfetto per scaricare la responsabilità della scarsa azione di governo dai governanti al "sistema".
 
Indietro