Lombardia, il Pd chiude a Letizia Moratti: "Sostegno non è opzione". Calenda: "Accordo o si fa in tutte le Regioni o non si fa"
I suggerimenti dell’ex segretario del Pd, però, sembrano non essere graditi all’attuale numero uno dei dem in Lombardia. “Letizia Moratti è un profilo connotato all’interno del centrodestra, il suo campo di appartenenza è quello. Per noi il sostegno alla candidatura di Moratti non è opzione”, dice il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo. “Noi stiamo facendo un altro percorso – aggiunge – che parte dalle forze politiche all’opposizione della giunta di Fontana, e che devono trovare al proprio interno la coesione necessaria per presentare un’offerta politica all’altezza per un cambiamento radicale”, a maggior ragione “dopo le dimissioni di Moratti che hanno sancito in maniera chiara la fine del centrodestra così come lo conosciamo”.
E in attesa di reazioni dai vertici nazionali del Pd, in Lombardia a parlare è Giuseppe Sala. Il sindaco di Milano sembra non fidarsi delle aperture di Renzi. “Certe dichiarazioni non si capisce mai se sono tattiche o se sono vere. Mentre tutti parlano, io preferisco star zitto”, dice il primo cittadino meneghino. “Non voglio commentare tanto i nomi, però posso solo ripetere quello che ho detto. Non è semplicissimo spiegare all’elettorato di centrosinistra del perché Letizia Moratti possa essere candidata e perché noi non si possa avere un altro candidato. Però non sta a me”, ha messo le mani avanti Sala, che ha pure smentito di avere visto ieri Letizia Moratti. “No, ho letto anche io, ma no. Che io senta tutti poi è normale ma fondamentalmente, mi sto solo prendendo un ruolo, quello di tenere allineati i sindaci dei capoluoghi di provincia che come sapete in Lombardia sono in grandissima parte di centrosinistra“. Vestendo i panni di rappresentante dei sindaci, dunque, pure l’inquilino di Palazzo Marino parla di alleanze e sembra tifare per un’alleanza del Pd con Italia viva e ad Azione: “Quello che noi sindaci lombardi di centrosinistra stiamo dicendo è che auspichiamo che la candidatura e la compagine” per le prossime elezioni regionali “siano simili a quella che caratterizzano la maggior parte delle nostre giunte e che ci hanno fatto vincere. Quindi, in parole molto povere, con un allargamento che comprenda Pd, liste civiche, Italia viva e Azione”.