Lettere di lamentela di origine mesopotamica

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Nell'antica Mesopotamia, intorno al 1750 aC, si verificò un interessante incidente che coinvolse la prima denuncia documentata, anche se sotto forma di tavoletta d'argilla. La denuncia è stata composta da un uomo di nome Nanni e indirizzata a un mercante di nome Ea-nasir. Nanni ha espresso la sua frustrazione per la consegna da parte del commerciante di una qualità di rame errata, nonostante avesse già effettuato il pagamento. Inoltre, Nanni ha evidenziato il suo dispiacere per il comportamento irrispettoso di Ea-nasir nei confronti del servitore di Nanni durante il loro confronto. Curiosamente, questo non è stato un incidente isolato che ha coinvolto Ea-nasir. Gli archeologi hanno scoperto oltre una dozzina di "lettere" simili all'interno della residenza di Ea-nasir. È diventato evidente che Ea-nasir si era guadagnato una reputazione per non aver consegnato prodotti che erano stati pagati o per averli inviati erroneamente ai destinatari sbagliati. Inoltre, ogni volta che le sue iniziative imprenditoriali incontravano difficoltà, avviava prontamente una nuova impresa. Queste tavolette di argilla, che servono come prova storica, fanno luce sui primi reclami dei consumatori e sulle pratiche non etiche di alcuni commercianti durante quell'epoca. La scoperta di più tavolette di reclamo offre uno sguardo alle frustrazioni e alle lamentele affrontate dai clienti, sottolineando l'importanza del commercio equo e delle pratiche commerciali etiche, anche nei tempi antichi. far luce sui primi reclami dei consumatori e sulle pratiche non etiche di alcuni commercianti durante quell'epoca. La scoperta di più tavolette di reclamo offre uno sguardo alle frustrazioni e alle lamentele affrontate dai clienti, sottolineando l'importanza del commercio equo e delle pratiche commerciali etiche, anche nei tempi antichi. far luce sui primi reclami dei consumatori e sulle pratiche non etiche di alcuni commercianti durante quell'epoca. La scoperta di più tavolette di reclamo offre uno sguardo alle frustrazioni e alle lamentele affrontate dai clienti, sottolineando l'importanza del commercio equo e delle pratiche commerciali etiche, anche nei tempi antichi.
 
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