Licenza taxi

Siamo alle solite: leggi e leggine pensate per un popolo di mezzadri e pastori analfabeti. In questa falsariga si collocano la "regolamentazione" dei taxi (pensata per un periodo in cui la stragrande maggioranza della popolazione era in grado di "condurre" sì e no un asino e guidare l'autovettura richiedeva "professionalità"), quella delle farmacie (farmacista visto come "alchimista" semimagico, detentore di una scienza misteriosa ed elitaria), dei notai ("per comprare un baracca ci vuole il notaio. Come faresti altrimenti a leggere una visura ipocatastale?").

L'Italia ha bisogno di modernità. Nell'era di internet e delle applicazioni per i telefoni di ultima generazione non è possibile che esistano normative talmente arretrate.
Il problema è che le poche modifiche che vengono messe in atto hanno un sapore fortemente "controriformista"; penso alla mafiosata indecente della "controriforma" forense, ad esempio, approvata di notte in fretta e furia da tutti quei "gentilumoni" avvocati anzianotti che siedono in parlamento e hanno tentato di far passare anche lus primae noctis sulle praticanti, fermandosi solo sulla tassa sulle fotocopie (tipo tassa sul macinato di medievale memoria)....




:bow::bow::bow:

.
 
Insomma conviene o no acquistare una licenza e mettersi a fare il taxista?

In estrema sitensi a me sembra che il grande vantaggio di fare questo mestiere risieda nella sostanzaile libertà di cui si può godere. In buona sostanza lavori quando ti pare. Naturalmente non devi essere nell'ottica di guadagnare parecchio ma di tirare a campare.

Le contrindicazioni sono nella natura del lavoro: stare in mezzo al traffico non credo sia particolarmente seducente. Non trascurabile è anche il rischio che, non appena acquistata la licenza, essa venga rapidamente liberalizzata.
 
In che città ? Questa è la prima domanda . Il rischio liberalizzazioni e' presente da decenni ma un altra incognita non trascurabile e' la sempre meno possibilità di far nero su cui i taxisisti hanno un forte introito .
Come hai ben individuato hai la possibilità di lavorare quando vuoi il che non è poco .
 
In che città ? Questa è la prima domanda . Il rischio liberalizzazioni e' presente da decenni ma un altra incognita non trascurabile e' la sempre meno possibilità di far nero su cui i taxisisti hanno un forte introito .
Come hai ben individuato hai la possibilità di lavorare quando vuoi il che non è poco .

Aggiungerei che è l'unico lavoro nel settore privato per il quale è garantito un flusso in entrata non trascurabile a fronte di nessuna professionalità specifica.
Non è un aspetto da trascurare; io però non comprerei una licenza (costano uno sproposito) confidando nell'abilità della corporazione difare muro. I tempi cambiano e si rischierebbe di restare con il cerino in mano.
Parlo spesso con i tassisti (ci sono tantissime brave persone che appartengono alla categoria anche se fanno notizia e si fanno notare i tassisti più "cafoni") e tanti poveretti hanno davvero investito i risparmi di una vita per "comprarsi" il diritto a lavorare. La mostruosità sta nel sistema italico che permette a chiunque di "farsi casta", non nei poveracci che magari hanno acquistato la licenza l'anno scorso pagandola 250mila Euro per racimolare i quali hanno dovuto ipotecare la casa dei genitori....
 
Insomma conviene o no acquistare una licenza e mettersi a fare il taxista?

In estrema sitensi a me sembra che il grande vantaggio di fare questo mestiere risieda nella sostanzaile libertà di cui si può godere. In buona sostanza lavori quando ti pare. Naturalmente non devi essere nell'ottica di guadagnare parecchio ma di tirare a campare.

Le contrindicazioni sono nella natura del lavoro: stare in mezzo al traffico non credo sia particolarmente seducente. Non trascurabile è anche il rischio che, non appena acquistata la licenza, essa venga rapidamente liberalizzata.


Neanche a parlarne,ma siamo impazziti? :no:
Se mai dovessi la mia proposta sarebbe il mero valore commerciale dell'auto.Nulla di più.
Anzi,visto che qualcuno ha ancora dei dubbi,vorrei che mi elencaste almeno un motivo valido,uno solo, perchè la mia scelta debba cadere sul tassista tradizionale anziche sul conducente Uber.


Quello che ti linko è il futuro,il resto e' destinato a sparire.



https://www.uber.com/it/cities/milan
 
Neanche a parlarne,ma siamo impazziti? :no:
Se mai dovessi la mia proposta sarebbe il mero valore commerciale dell'auto.Nulla di più.
Anzi,visto che qualcuno ha ancora dei dubbi,vorrei che mi elencaste almeno un motivo valido,uno solo, perchè la mia scelta debba cadere sul tassista tradizionale anziche sul conducente Uber.


Quello che ti linko è il futuro,il resto e' destinato a sparire.



https://www.uber.com/it/cities/milan
Quelli di Uber devono stare all'occhio perchè i tassisti gli danno la caccia :D

Scherzi a parte Uber ha appena perso una causa importante in Italia e non credo sia attualmente legale.

Poi il futuro lo ignoro e magari va a finire come pensi tu.
 
Siamo alle solite: leggi e leggine pensate per un popolo di mezzadri e pastori analfabeti. In questa falsariga si collocano la "regolamentazione" dei taxi (pensata per un periodo in cui la stragrande maggioranza della popolazione era in grado di "condurre" sì e no un asino e guidare l'autovettura richiedeva "professionalità"), quella delle farmacie (farmacista visto come "alchimista" semimagico, detentore di una scienza misteriosa ed elitaria), dei notai ("per comprare un baracca ci vuole il notaio. Come faresti altrimenti a leggere una visura ipocatastale?").

L'Italia ha bisogno di modernità. Nell'era di internet e delle applicazioni per i telefoni di ultima generazione non è possibile che esistano normative talmente arretrate.
Il problema è che le poche modifiche che vengono messe in atto hanno un sapore fortemente "controriformista"; penso alla mafiosata indecente della "controriforma" forense, ad esempio, approvata di notte in fretta e furia da tutti quei "gentilumoni" avvocati anzianotti che siedono in parlamento e hanno tentato di far passare anche lus primae noctis sulle praticanti, fermandosi solo sulla tassa sulle fotocopie (tipo tassa sul macinato di medievale memoria)....

Amen !

Incredibile il fatto che io conosca gente di una certa cultura e intelligenza che difende questo "status quo".
Si, sto offendendo.
 
Più che una sezione di valutazione dell'impresa taxi sembra una sezione politica piena di invidie e pregiudizi .
Chi vorrebbe valutare se fare il Taxista , leggendo questa sezione , non avrebbe nessuna informazione utile dagli scriventi me compreso .

In ultimo non capisco ne mai capirò tutta questa battaglia al Taxista dove nella maggior parte dei casi non gli è stato regalato nulla . Come ben scritto si indebita e non poco per svolgere questa professione .
Si parla di liberalizzare il servizio ....ma qualcuno può postarmi una sola liberalizzazione che ha portato vantaggi ai consumatori ? Parlo di edicole , bar , ristoranti ....
Io parlo da consumatore : tanti bar e sevizio e qualità pessime perché c'è guerra spietata a chi fa il prezzo più basso .
 
Più che una sezione di valutazione dell'impresa taxi sembra una sezione politica piena di invidie e pregiudizi .
Chi vorrebbe valutare se fare il Taxista , leggendo questa sezione , non avrebbe nessuna informazione utile dagli scriventi me compreso.
Non è vero, una valutazione, pur superficiale, l'ho fatta.
Insomma conviene o no acquistare una licenza e mettersi a fare il taxista?

In estrema sitensi a me sembra che il grande vantaggio di fare questo mestiere risieda nella sostanzaile libertà di cui si può godere. In buona sostanza lavori quando ti pare. Naturalmente non devi essere nell'ottica di guadagnare parecchio ma di tirare a campare.

Le contrindicazioni sono nella natura del lavoro: stare in mezzo al traffico non credo sia particolarmente seducente. Non trascurabile è anche il rischio che, non appena acquistata la licenza, essa venga rapidamente liberalizzata.
In ultimo non capisco ne mai capirò tutta questa battaglia al Taxista dove nella maggior parte dei casi non gli è stato regalato nulla . Come ben scritto si indebita e non poco per svolgere questa professione.
Hai completamente ragione: è un luogo comune del tutto infondato. Si fanno un mazzo tanto, si dissanguano per acquistare la licenza e rischiano incidenti, rapine e pure infarti.
Si parla di liberalizzare il servizio ....ma qualcuno può postarmi una sola liberalizzazione che ha portato vantaggi ai consumatori ? Parlo di edicole , bar , ristoranti ....
Io parlo da consumatore : tanti bar e sevizio e qualità pessime perché c'è guerra spietata a chi fa il prezzo più basso .
Anche su questo punto concordo totalmente: i maniaci della liberalizzazione selvaggia sono poveri illusi. Basta guardare "la madre di tutte le liberalizzazioni"! TELECOM ITALIA, bella fregatura per tutti: azionisti, utenti e pure dipendenti.

Il libero mercato andrebbe bene in un mondo di giusti ma in quello reale, dove il più forte vince anche barando, non va bene! Nel senso che il mercato va regolamentato!
 
Io parlo da consumatore : tanti bar e sevizio e qualità pessime perché c'è guerra spietata a chi fa il prezzo più basso .

Ah..la famosa guerra al ribasso del mercato libero :rolleyes:

No, il mercato libero rende un servizio segmentato in funzione delle necessità dei consumatori. Se alle persone interessa più il prezzo che la qualità allora ci saranno anche servizi di bassa qualità.
Un grande successo delle liberalizzazioni nel mondo è rappresentato dal trasporto aereo. Tu, per dimostrare che ha fallito invece, mi faresti l'esempio di Ryanair che guarda come fa schifo il servizio (eh, ma quanto costa anche) De gustibus. Ci sono anche compagnie molto più di qualità se uno desidera.

Anche su questo punto concordo totalmente: i maniaci della liberalizzazione selvaggia sono poveri illusi. Basta guardare "la madre di tutte le liberalizzazioni"! TELECOM ITALIA, bella fregatura per tutti: azionisti, utenti e pure dipendenti.

Il libero mercato andrebbe bene in un mondo di giusti ma in quello reale, dove il più forte vince anche barando, non va bene! Nel senso che il mercato va regolamentato!

Tu parli di privatizzazione.
La privatizzazione rende la verità su quale sia il vero valore di un impresa. Se essa fallisce, significa che non merita di stare sul mercato. Altro che problema..faccio un brindisi.
 
Il mercato libero e' come il comunismo . Bello in teoria ma impraticabile . Comunque se secondo te il mercato libero ha portato vantaggi e' una tua opinione è come tale la rispetto . In Italia ha creato disoccupazione e povertà essendo stati invasi da prodotti asiatici low cost senza un minimo di regolamentazione ....poi non importa se in Cina gli operai sono schiavi e i rifiuti tossici li buttano nel primo torrente che passa , giusto ?
 
Poi se vuoi fare il Taxista nessuno te lo impedisce , basta pagare . Tu invece preferiresti che chiunque voglia possa fare il Taxista senza pagare ....magari tu stesso . Ecco allora poi ti ritroveresti tutti gli extracomunitari che non sapendo cosa fare prendono un auto e per 3 euro ti danno un passaggio . Scusa ma perché a New York una licenza taci costa 1 milione di dollari ....eppure siamo in USA .
Dovresti rivedere un po' alcuni concetti di liberalismo che non è il comunismo che tu vorresti !
 
Ok , Supponiamo che Pisapia ( abito a Milano ) liberalizzi le licenze taxi . Cioè che da domani chiunque munito di patente ed auto può iniziare a circolare per strade a caccia di clienti . Pensi davvero che la città offrirebbe un servizio migliore al cittadino ?
La domanda è : liberalizzare le licenze dei taxi a che pro ? Da sindaco io ragionerei così . Non intravedo i pro . Piuttosto rivedere le regole , mettere obbligatori i pos , circolare solo con auto a bassa emissione di CO2 . Questo farei come sindaco .

Comunque vorrei fornire un dettaglio su Milano . Le info sono riferite a 18 mesi orsono ma sono di prima mano nel senso che sono state verificate e sono risultate veritiere :

Su Milano un Taxista che lavora in diurna x 6 giorni alla settimana porta a casa tra " nero " , mance e reddito dichiarato circa 35'000 euro netti .
Ai tempi della lira era tutto molto diverso ...si arrivava a prendere ( quando andava male ) dai 6'000'000 agli 8'000'000 di lire al mese quando un operaio prendeva 1/5 .
Oggi un operaio prende la metà circa del tassista ...i tempi cambiano .
A detta di 2 Taxisti con cui tramite amicizie ero venuto in contatto mi suggerirono di non investirci visti i guadagni ridotti al l'osso rispetto il costo della licenza che su MI ad oggi e sui 170'000 .
Il rischio che è ed era più temuto per loro e' UBER .
Il secondo è il POS obbligatorio
Il terzo e' la liberalizzazione che non sarà mai totale ma basterebbero anche 500 licenze in più su Milano per vedere si erodere un 10% dei loro guadagni . Non è che aumentando i Taxi aumentano le corse .
Mentre car to go o enjoy non lo vedono come un grosso problema , anzi non va in concorrenza con loro .
Se un Taxista dichiarerebbe tutto al fisco percepirebbe , stando a quanto riferitoni , sui 1400 euro al mese ...il che nessuno farebbe più il Taxista o quantomeno di certo non spenderebbe 170'000 per la licenza .

Detto ciò vi saluto
 
Non sono un Taxista e non ho alcun interesse diretto .
Piuttosto ho come l'impressione che alcuni processi e concetti economici non siano noti ad alcuni lettori che farebbero molto meglio a leggere , studiare e semmai poi scrivere . Poi se hai un disturbo intestinale eV di notte vai in farmacia e l'addetto non è un medico ma un addetto qualsiasi che ti da un moment ...non ti ********* con le liberalizzazioni ma con chi vorrebbe che al posto del medico ci sia uno ignorante che non ha studiato e pensa di poter somministrare farmaci senza aver mai studiato chimica ....
 
Piuttosto ho come l'impressione che alcuni processi e concetti economici non siano noti ad alcuni lettori che farebbero molto meglio a leggere , studiare e semmai poi scrivere .

Quali concetti ? Sono curioso

Ti dico solo questo. Garantire la sicurezza e la qualità di un prodotto/servizio, costruire degli standard (anche di regole) non è (o dovrebbe essere) un monopolio dello stato.
 
Io parlo da consumatore : tanti bar e sevizio e qualità pessime perché c'è guerra spietata a chi fa il prezzo più basso .

Magari fosse vero quello che scrivi, ci sarebbe domanda per una ristorazione di qualità e molti utente del FOL che mettono i soldi in obbligazioni come dire, discutibili, potrebbero avviare un impresa nel settore.
Proprio grazie al fatto che il mercato dei bar e della ristorazione è libero chiunque pensa che nel mercato ci sia spazio per un servizio di qualità superiore non deve fare altro che avviare (o finanzire) una impresa.



Basta guardare "la madre di tutte le liberalizzazioni"! TELECOM ITALIA, bella fregatura per tutti: azionisti, utenti e pure dipendenti.

Penso che tu stia parlando delle privatizzazione di Telecom che non è che c'entri molto con le liberalizzazioni.

Se parli di liberalizzazioni il settore delle TLC è stato un grandissimo successo, basti pensare allo stato di degrado dei tempi del monopolio SIP contrapposto al mercato ultra competitivo attuale.
Forse siete tutti giovanissimi ma guardate che ai tempi della SIP non si poteva neppure comprare gli apparati di rete ma occorreva usare per forza quelli omologati che erano carissimi e obsoleti (roba a 300 baud quando c'erano già i 1200) e che per vari anni si erano inventati pure la "tassa sui modem".
Il monopolio SIP è stato una delle cause principali grazie ai quali non esiste un settore internet competitivo in Italia e non lo dico io ma Nutti e altri che sono nel settore da sempre.

I fatti sono che ai tempi della SIP la telefonia e la telematica costavano multipli di quello che costavano in USA, ora in molti settori è vero l'inverso e gli USA sono più cari di noi su 4G e tecnologie simili.
 
Indietro