Liste pulite, il governo approva il decreto

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

quanto dura il decreto?
 
cicchitto: misura è colma, prendiamo le distanze dal governo.







la conferma per tutti coloro che ancora credevano fosse colpa di passera.....
 
cicchitto: misura è colma, prendiamo le distanze dal governo.







la conferma per tutti coloro che ancora credevano fosse colpa di passera.....

hihi.
Solo i boccaloni non hanno capito che il vero, unico motivo è questo.
 
Governo approva decreto su "liste pulite" - fonte
giovedì 6 dicembre 2012 17:46 Stampa quest’articolo[-] Testo [+] ROMA, 6 dicembre (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo sull'incandidabilità dei condannati per tangenti, ha riferito una fonte governativa, in una giornata in cui la presa di distanza del Pdl dall'esecutivo sembra aver innescato una spirale che potrebbe portare in breve al voto.

Il decreto riguarda la non candidabilità - pena l'immediata decadenza - dei condannati in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione.

Il governo aveva spiegato a inizio novembre di non potere varare il provvedimento prima dell'entrata in vigore della legge anticorruzione.

Sul provvedimento, che ora dovrà andare in Parlamento per l'esame da parte delle commissioni competenti, finora il Pdl ha mostrato la sua avversione.

(Massimiliano Di Giorgio)

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Questo è un chiaro messaggio di Monti e dei poteri che sono dietro di lui al banana:

guarda che se tiri troppo la corda ti mandiamo al gabbio in compagnia di Dell'utri e Cosentino, altro che ballerine e festini :yes: :yes:
 
PALAZZO CHIGI

Condannati non candidabili,
via libera del governo al decreto «liste pulite»

Il sì del Consiglio dei ministri dopo una riunione di cinque ore
Mario Monti (Ansa)
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo sull'incandidabilità dei condannati in via definitiva a cariche elettive e di governo. Lo riferiscono fonti dell'Esecutivo.
Il via libera è arrivato dopo una riunione fiume durata oltre cinque ore, anche se con una breve sospensione per alcune riunioni ristrette in materia.

Redazione Online6 dicembre 2012 | 17:44©


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Condannati non candidabili, via libera del governo al decreto «liste pulite»
 
ma la domanda è, si farà in tempo a votare con il decreto ancora in vigore?

Oppure.

Vuoi vedere che zilvio cambia idea n'altra volta, richiama i cani e riprende a sostenere Monti?
 
ma la domanda è, si farà in tempo a votare con il decreto ancora in vigore?

Oppure.

Vuoi vedere che zilvio cambia idea n'altra volta, richiama i cani e riprende a sostenere Monti?

Una pillola avvelenata per il PDL e la loro ghenga :D
 
mi piacerebbe vederlo arrivare in aula e passare con i voti della lega

con tutti i danni che ha fatto, per una volta potrebbe rendersi utile...
 
Questo è un chiaro messaggio di Monti e dei poteri che sono dietro di lui al banana:

guarda che se tiri troppo la corda ti mandiamo al gabbio in compagnia di Dell'utri e Cosentino, altro che ballerine e festini :yes: :yes:


mhh..dici che è cosi semplice?

piuttosto quelli del governo devono stare attenti a fare dichiarazioni (vedi passera) il bungarolo e la sua ciurma ci mettono un'attimo ad utilizzarlo come pretesto.




Ma pittusto .......visto che stiamo a questo punto...perchè monti non forza la mano e non sbatte sui media che questa legge deve essere votata e spiega anche le motivazioni e il contenuto per non dare alibi?
Poi chi farà andare sotto il governo si prende la proprie responsabilità sulla caduta....ma avendo schiaffato bene in mente agli itaiani il motivo.... :wall:....e non perchè passera ha detto che il bunga è un bunga :wall:
 
ma la domanda è, si farà in tempo a votare con il decreto ancora in vigore?

Oppure.

Vuoi vedere che zilvio cambia idea n'altra volta, richiama i cani e riprende a sostenere Monti?


spero di no

anzi ne sono sicuro :yes:


sono mesi che sta facendo lavorare
i manipolatori di cervelli "deboli"


riuscirà a dimostrare che è tutta colpa
di monti grillo ed ovviamente le toghe rosse :o
 
la cancellieri:

2 anni

4 anni

camera,senato, governo e parlamento europeo



si decade se condanna è successiva a nomina


periodo incandidabilità
doppio degli anni di inibizione dai pubblici uffici





severino


tutti i reati contro la PPAA
 
larussa: oggi no fiducia ma maggioranza c'è ancora.
 
Visto che il governo non deve piu' copiacere il nano e la sua cricca lo ripaghi come merita, incandidabilita' anche con il solo rinvio a giudizio e decadenza da qualsiasi incarico politico per i già eletti. Io non penso che anche i piu' garantisti si fiderebbero di fare gestire le proprie cose da chi è solo sfiorato da indagini di polizia, invece si pretede di aver una codanna passata in giudicato e per solo alcuni reati perchè un delinquente non gestisca le cose di tutti.
 
Roma, 6 dic. (Adnkronos/Ign) - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sull'incandidabilità.



I condannati in via definitiva a pene superiori ai due anni non potranno essere candidati al Parlamento italiano ed europeo, né potranno assumere incarichi di governo.



ll decreto - spiega una nota di Palazzo Chigi - prevede l'incandidabilità al Parlamento italiano ed europeo per coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, di maggiore allarme sociale (ad esempio mafia, terrorismo, tratta di persone); per coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, contro la Pubblica amministrazione (ad esempio corruzione, concussione, peculato).



Fuori dalle liste anche chi ha riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni. Si tratta, in questo caso, "di tutte le fattispecie criminose più gravi per le quali è anche possibile applicare la custodia cautelare in carcere e che, secondo un principio di ragionevolezza e proporzionalità nella limitazione dell'elettorato passivo, sono state individuate sulla base di un indicatore oggettivo, predeterminato, senza operare alcuna selezione nell'ambito di una lista di reati che potrebbe apparire arbitraria".



Il decreto prevede che l'accertamento d'ufficio della condizione di incandidabilità comporta la cancellazione dalle liste. Nel caso in cui la condanna definitiva per uno dei delitti 'ostativi' sopravvenga nel corso del mandato elettivo, le Camere deliberano ai sensi dell'articolo 66 della Costituzione, in base al quale "ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità".



"La radice" del decreto legislativo approvato oggi, ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Monti, aprendo la conferenza stampa a Palazzo Chigi, "si trova nella legge anticorruzione e nella legge delega che preesistono alla formazione del nostro governo, che peraltro, ben consapevole della grande rilevanza di questa materia per una economia e una società moderne e per una vita politica più trasparente ed ordinata, ha con determinazione e in costante dialogo con le forze politiche lavorato su questi temi, arrivando a conclusioni".
 
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