Lombardia, 40 indagati tra Pdl e Lega Anche Minetti e Bossi. "Rimborsi folli"

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Lombardia, 40 indagati tra Pdl e Lega Anche Minetti e Bossi. "Rimborsi folli"

Lombardia, lo scandalo dei rimborsi.
Indagati 40 consiglieri Pdl e Lega
Dai ristoranti alle sigarette, nel mirino le spese della maggioranza del Pirellone. Giustificato come "impegno istituzionale" anche l'acquisto di cioccolatini

di EMILIO RANDACIO

MILANO - Qualcuno si è fatto rimborsare perfino le sigarette. Altri i cioccolatini che comprava in tabaccheria. C'è perfino un consigliere regionale del Pdl che sotto la voce delle "spese istituzionali" metteva i pranzi che consumava in un ristorante alla moda a pochi passi dalla sede del Pirellone, durante le pause delle sedute.

Quando il 10 ottobre scorso il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha spedito la Finanza in Regione ad acquisire i rendiconti 2008-2010 relativi ai rimborsi garantiti ai gruppi consiliari del Pdl e della Lega, probabilmente non pensava di scoprire così tante anomalie. Nel mirino sono finiti quasi tutti i consiglieri della maggioranza della giunta uscente guidata dal governatore Roberto Formigoni. Per loro, il sospetto dell'accusa è quello di aver ottenuto rimborsi per spese in realtà dubbie. Si parla di soldi pubblici che arrivano a un computo globale di milioni di euro ogni anno per tutti i gruppi consiliari e che si aggiungono ai già tanti benefit ottenuti dai politici.

A dare il via al nuovo scandalo sono state le verifiche partite, quasi per caso, sul leghista Davide Boni (ex presidente del Consiglio regionale, travolto da un'indagine per corruzione) e sull'ex assessore del Pdl, Franco Nicoli Cristiani, arrestato un anno fa con in casa una mazzetta da 100 mila euro. Nelle inchieste che li hanno coinvolti, decifrando alcune intercettazioni ambientali, Robledo e i suoi sostituti Paolo Filippini e Antonio D'Alessio hanno trovato tracce di cene che sarebbero state giustificate dagli assessori come impegni
istituzionali, ma che di politico avrebbero avuto molto poco. Da questi sospetti è partito il mandato assegnato al Nucleo regionale di polizia tributaria di verificare il libro mastro delle spese e il tipo di giustificazioni presentate poi realmente. All'ufficio di presidenza regionale sono state fotocopiate tutte le uscite e i relativi scontrini che Pdl e Lega hanno presentato con allegata l'autocertificazione in un biennio.

Le irregolarità, in molti casi, sarebbero lampanti, smaccate. Apparentemente tutte dovrebbero passare il severo vaglio della Corte dei Conti, ma questa operazione trasparenza sarebbe solo di facciata. Alla giustizia contabile, infatti, non è consentito controllare nel dettaglio le spese, ma solo il saldo finale. E così, a fianco dello stipendio mensile da 9 mila euro spettante a ogni consigliere - questo il solco su cui si sta muovendo l'accusa -, ci sarebbero sostanziosi extra che coprono le più disparate spese personali.

Due mesi fa è scattata la prima acquisizione: un atto puramente esplorativo. Poi, in questi sessanta giorni sono state passate al setaccio le migliaia di ricevute alla base dei rimborsi effettivamente erogati. Il risultato? Desolante. L'ipotesi avanzata dalla procura è quella di peculato che potrebbe presto essere contestata agli indagati e che, sempre ipoteticamente, potrebbe avere ben pochi margini di giustificazioni. Difficile pensare, per esempio, che un consigliere spieghi il rimborso di confezioni di cioccolatini dal nome francese come spese di rappresentanza regionale.

Il meccanismo scoperto, nei fatti, appare più semplice di quel che può sembrare. Gli inquirenti si sono convinti come sotto la voce "spese dei consiglieri per l'espletamento del mandato", e "spese di comunicazione", ogni anno ballino milioni di euro anche in Lombardia e operazioni truffaldine. Dai primi rilievi effettuati dalle Fiamme gialle, le irregolarità sarebbero palesi, tanto che gran parte dei 40 consiglieri della maggioranza del Pdl e della Lega potrebbero essere raggiunti presto da un avviso di garanzia con l'ipotesi di peculato.

Un filone, quello dei rimborsi, avviato dopo l'arresto per gli stessi fatti nel Lazio del consigliere del Pdl "Batman" Fiorito, e allargati a macchia d'olio in molte altre regioni. Anche se al momento le opposizioni lombarde non sono ancora finite sotto la lente della procura di Milano, è tutt'altro che escluso che molto presto gli inquirenti spediscano i finanzieri anche ad acquisire la "lista della spesa" rimborsata a Pd, Sel e Udc con i soldi pubblici.

(14 dicembre 2012)

:o
 
Ho sentito di un consigliere leghista che rifiutò il minuto di silenzio in occasione di 4 bambini rom morti bruciati vivi che si faceva rimborsare cappuccio e brioche.
Bella gente.
 
Ho sentito di un consigliere leghista che rifiutò il minuto di silenzio in occasione di 4 bambini rom morti bruciati vivi che si faceva rimborsare cappuccio e brioche.
Bella gente.

In Lombardia siamo specialisti per queste cose :wall::wall::wall:

Voglio la secessione dalla Lombardia del nord!!!

Tutti quelli a nord di Milano che se ne vadano col Veneto!!! :D:D:D
 
Anche Nicole Minetti è indagata per peculato nell'inchiesta della procura di Milano sulle spese dei consiglieri regionali lombardi con i soldi pubblici. A suo carico ci sono anche consumazioni da circa 800 euro all'hotel Principe di Savoia.

Ammontano a diverse migliaia di euro le spese sostenute da Nicole Minetti. Secondo le indagini la consigliera regionale, già imputata per il caso Ruby, avrebbe usato i soldi pubblici per prendere taxi molte volte e pagare cene in ristoranti di lusso di Milano. Inoltre, stando all' inchiesta, Minetti malgrado avesse già a disposizione un Ipad in dotazione ai consiglieri regionali, ne avrebbe acquistato un altro da 750 euro. Tra le spese anche "400 euro" per "sei coperti" al ristorante 'Giannino', e 16 euro per acquistare il libro 'Mignottocrazia' di Paolo Guzzanti.

Per Nicole Minetti l'interrogatorio è stato fissato per mercoledì prossimo, 19 dicembre. Da quanto si è saputo, l'ex showgirl avrebbe intenzione di presentarsi davanti ai pm per rispondere e per difendersi dall'accusa.

Anche l'ormai ex consigliere regionale lombardo Renzo Bossi, detto 'il trota', figura, da quanto si è saputo, tra gli indagati nell'inchiesta della procura di Milano sulle spese illecite effettuate coi soldi dei rimborsi regionali. Anche per lui l'accusa è quella di peculato.
Tra le spese che Renzo Bossi avrebbe effettuato coi soldi del gruppo consiliare lombardo della Lega Nord ci sono anche numerosi acquisti di videogiochi, sigarette e bibite, in particolare la 'Red Bull'. Tra gli indagati poi, da quanto si è saputo, c'é anche un consigliere che avrebbe comprato coi rimborsi regionali anche il pane.

Il consigliere regionale lombardo della Lega Nord, Cesare Bossetti, avrebbe speso nel 2011 quasi 15 mila euro per comprare dolci in pasticceria e per fare colazioni con brioche e caffé. E' quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Milano sui rimborsi regionali. Ad un altro consigliere lombardo, Angelo Giammario (Pdl), viene contestato invece di aver usato per fini personali oltre 27.000 euro di soldi pubblici. In particolare per noleggi auto e taxi.

...

Tra gli oggetti acquistati con soldi pubblici, finiti sotto la lente della Procura di Milano, ci sono anche munizioni da caccia per 750 euro che sarebbero stati acquistate da un consigliere lombardo leghista.

Alcuni consiglieri lombardi avrebbero speso soldi pubblici per degustazioni, cocktail e acquisti di carne in macelleria, oltre a videogiochi, cappuccini e brioche.

...


Fonte ANSA dove potete leggere l'articolo completo.
 
la Minetti in galera sarebbe celestiale...:o
 
Purtroppo di questi episodi ne leggeremo ancora parecchi..... ma la domanda sorge spontanea :

C'e' la possibilita' di recuperare almeno parte di queste cifre ingiustificate ancorche' documentate da ricevute fiscali ?

Ritengo che la possibilita' di chiedere il rimborso delle spese documentate possa anche essere stato "diritto del politico" ma scegliere i ristoranti piu' costosi o i mezzi piu' onerosi si scivola facilmente nella spesa poco oculata con denarii che non sono del loro portafoglio e questo mi va' ancora meno bene !!!
 
Purtroppo di questi episodi ne leggeremo ancora parecchi..... ma la domanda sorge spontanea :

C'e' la possibilita' di recuperare almeno parte di queste cifre ingiustificate ancorche' documentate da ricevute fiscali ?

Ritengo che la possibilita' di chiedere il rimborso delle spese documentate possa anche essere stato "diritto del politico" ma scegliere i ristoranti piu' costosi o i mezzi piu' onerosi si scivola facilmente nella spesa poco oculata con denarii che non sono del loro portafoglio e questo mi va' ancora meno bene !!!

e io mi domando anche quanti altri politici che gozzovigliano a spese dei contribuenti ci sono ancora in giro e quanti ne scoprirebbero se qualcuno li controllasse
 
le toghe rosse l'abbiamo già detto?
 
già, perché non lo dice?

Se lo dicesse trovererebbe un esercito di difensori in AP

Sentivo Barisoni, prima, che ha riportato la notizia e riferiva che l'hanno tempestato di insulti perché non indagava in Puglia, Liguria, Emilia ROmagna, nelle Coop, come se Barisoni fosse lui a fare le indagini:clap::clap::clap:

Oh, son ridicoli forte. Che ci vuoi fare?:D:D:D
 
Sentivo Barisoni, prima, che ha riportato la notizia e riferiva che l'hanno tempestato di insulti perché non indagava in Puglia, Liguria, Emilia ROmagna, nelle Coop, come se Barisoni fosse lui a fare le indagini:clap::clap::clap:

Oh, son ridicoli forte. Che ci vuoi fare?:D:D:D

Capisco il tifo calcistico,
ma quello politico è per me incomprensibile.
Chi vorrebbe far amministrare i propri beni dai ladri?
I tifosi della politica invece se scoprono un loro beniamino
con le mani nella marmellata non si incazz... ma gli dispiace e lo difendono :wall:
 
La magistratura i servizi segreti e qualche altro pezzo grosso sono gli unici che se volessero far pulizia di questi mercenari ed avvoltoi avrebbero tutte le carte per riuscirci.....

Lo so, sembra il commento di uno che ha visto troppi film di spionaggio ma tolte le figure su citate credo che ci resti qualche invasato che a bordo di un camion riempito di tritolo e accessori entri a palazzo e avvii un'accurata e letale "disinfestazione" :o:D
 
Capisco le sigarette o i cioccolatini (è capitato anche a me di metterli per sbaglio in nota spese), ma mettere le cartucce da caccia è veramente incredibile... :eek: la dice lunga sul lassismo che vige nei palazzi di potere lombardi.
 
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