reganam
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Londra, la vita cashless della capitale inglese. Anche l'artista di strada ha il pos - Economia
La capitale inglese è infatti l’esempio più lampante di come una vita cashless sia possibile: basta avere una carta di credito o un’app per i pagamenti sul proprio smartphone (o smartwatch) per muoversi, mangiare, andare a teatro, ma anche fare beneficenza senza usare il contante. Già perché nel caso in cui si decidesse, ad esempio, di sovvenzionare la preservazione di un’antica chiesa anglicana come la All Hallows by the Tower (fondata nel 675) con un obolo, sarà sufficiente avvicinare carta o telefonino al pos messo in bella evidenza all’ingresso per devolvere la somma che si ritiene più opportuna.
A Londra il primo impatto con una quotidianità senza denaro nel portafoglio si ha con i mezzi pubblici. Anche se si decidesse di pagare un singolo biglietto per una corsa ordinaria, gli accessi alla metro (ma anche sul bus) sono predisposti perché una semplice “strisciata” della carta apra le porte al viaggiatore. Nessuna possibilità di eludere il pagamento però: nella Tube è obbligatoria una seconda "strisciata" all’uscita, cosa che tra l’altro permette al sistema di prelevare l’importo esatto a seconda della lunghezza del tragitto (la città è suddivisa in zone, ndr).
La capitale inglese è infatti l’esempio più lampante di come una vita cashless sia possibile: basta avere una carta di credito o un’app per i pagamenti sul proprio smartphone (o smartwatch) per muoversi, mangiare, andare a teatro, ma anche fare beneficenza senza usare il contante. Già perché nel caso in cui si decidesse, ad esempio, di sovvenzionare la preservazione di un’antica chiesa anglicana come la All Hallows by the Tower (fondata nel 675) con un obolo, sarà sufficiente avvicinare carta o telefonino al pos messo in bella evidenza all’ingresso per devolvere la somma che si ritiene più opportuna.
A Londra il primo impatto con una quotidianità senza denaro nel portafoglio si ha con i mezzi pubblici. Anche se si decidesse di pagare un singolo biglietto per una corsa ordinaria, gli accessi alla metro (ma anche sul bus) sono predisposti perché una semplice “strisciata” della carta apra le porte al viaggiatore. Nessuna possibilità di eludere il pagamento però: nella Tube è obbligatoria una seconda "strisciata" all’uscita, cosa che tra l’altro permette al sistema di prelevare l’importo esatto a seconda della lunghezza del tragitto (la città è suddivisa in zone, ndr).