Long Covid, la pandemia invisibile che minaccia i diritti umani

Charlie

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https://www.repubblica.it/salute/20...vid_pandemia_diritti_umani_poverta-373550480/

Secondo l'Oms nei 53 paesi della regione europea almeno 17 milioni persone hanno sperimentato le conseguenze della malattia. La necessità di proteggere chi non è in grado di lavorare. A rischio soprattutto le classi più fragili. La necessità di 'ripensare' le misure per sostenere i pazienti

"Una pandemia nella pandemia, una sfida difficile e complicata che tutti i paesi del mondo dovranno imparare ad affrontare". E' così che Guido Rasi, ex numero uno dell'Ema e direttore scientifico di Consulcesi, definisce il Long Covid, quella sindrome interessa una buona parte di coloro che sono stati positivi al Covid-19 e che dopo più di 4 settimane dall'infezione acuta sperimentano una persistenza o l'insorgenza di segni e sintomi legati alla malattia.

"La questione non è solo urgente ma investe molti più settori: certamente la sanità, ma anche l'economia, il lavoro, gli esteri e così via", sottolinea Rasi. Con i numeri attuali il Long Covid è a tutti gli effetti un'emergenza globale. In un recente dossier diffuso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), relativo a 53 paesi della regione europea, nei primi due anni di pandemia almeno 17 milioni persone hanno sperimentato il Long Covid. Mentre nel mondo le stime sono ben più complicate, ma superano comunque i 100 milioni.

Almeno 200 sintomi

"Sebbene l'impatto del Long Covid sulla popolazione sia evidente e la sindrome sia stata riconosciuta come entità clinica - spiega Rasi - sono in corso diversi studi che hanno lo scopo di definire sempre meglio le sue caratteristiche, a partire dalle cause". Infatti, al momento, il Long Covid rimane una condizione sconosciuta. Per quanto riguarda i sintomi gli scienziati ne hanno individuato all'incirca 200. Possono variare da persona a persona, indipendentemente da quanto sia stata grave la fase acuta, e i più comuni sono: fatica persistente, stanchezza, debolezza, dolori muscolari e articolari, mancanza di appetito. I sintomi specifici si manifestano in particolare a livello respiratorio, cardiovascolare, neurologico, gastrointestinale e psicologico.

Ad esempio: fame d'aria (dispnea), tosse persistente; dolore al petto e senso di oppressione, tachicardia e palpitazioni, aritmie, variazioni della pressione arteriosa, ma anche pericarditi e miocarditi; mal di testa, difficoltà di concentrazione e memoria (la cosiddetta nebbia mentale o "brain fog"); disturbi dell'olfatto, del gusto, dell'udito; nausea, vomito, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastroesofageo; disturbi del sonno, depressione del tono dell'umore (tristezza, irritabilità, insofferenza, mancanza di interesse nei confronti di attività che prima piacevano), ansia, stress, psicosi.

La diagnosi

"La diagnosi di Long Covid - precisa Rasi - è clinica e quindi al momento si basa sull'osservazione e sul racconto dei pazienti sul proprio malessere, ma gli scienziati sono alla ricerca di biomarcatori in grado di portare a una diagnosi tramite un esame del sangue". Fino a quando non avremo un test in grado di fare una diagnosi obiettiva della malattia, quindi, il "destino" dei malati è legato alla sensibilità dei medici che devono riconoscerla e quindi diagnosticarla. "Per questo ritengo fondamentale e cruciale una formazione precisa e puntuale dei medici sul Long Covid", evidenzia Rasi.

Manca l'assistenza sanitaria

Ma mentre sul fronte della ricerca delle cause e dei possibili rimedi contro il Long Covid sono a lavoro numerosi scienziati in tutto il mondo, poco si è fatto per garantire sostegno e assistenza a coloro che convivono con questa sindrome e che fanno fatica a svolgere le normali attività quotidiane. Non solo bambini e anziani, considerati soggetti deboli e quindi più fragili dinanzi ai disturbi legati alla malattia. Ma anche persone in piena attività lavorativa che, a causa del Long Covid, rischiano di perdere la loro produttività. Il dibattito è molto vivace negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove il sostegno alle vittime di Long Covid inizia a essere trattato come se fosse una questione di diritti umani: occuparsi delle "vittime", in questo caso, significa combattere la discriminazione e la disuguaglianza.

L'Oms: "Serve un'azione immediata"

Anche l'Oms si è espressa proprio di recente sull'argomento con lo scopo di invitare i governi del mondo a occuparsi di questa problematica. "Mentre la gestione pandemia è cambiata radicalmente grazie ai vaccini e ai monoclonali, e vediamo la luce alla fine del tunnel, l'impatto del Long Covid per tutti i paesi è molto grave e necessita di un'azione immediata e sostenuta equivalente alla sua portata", ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

https://www.repubblica.it/salute/2022/09/28/news/covid_come_curare_nebbia_mentale-366779125/

Per questo, i paesi devono ora "investire seriamente" sia sulla ricerca che sull'accesso alle cure per le persone colpite se vogliono "ridurre al minimo la sofferenza" delle loro popolazioni e proteggere sistemi sanitari e forza lavoro, "sostenendo la salute fisica e mentale dei pazienti oltre a fornire sostegno finanziario a coloro che non sono in grado di lavorare". Secondo Ghebreyesus, "il mondo ha già perso un numero significativo di forza lavoro a causa di malattie, decessi, stanchezza, pensionamenti non pianificati a causa di un aumento dell'invalidità a lungo termine, che non solo ha un impatto sul sistema sanitario, ma è un colpo per l'economia generale".

Le misure a sostegno dei pazienti

Tra le misure a sostegno dei pazienti con il Covid Katie Bach, autrice americana che ha redatto numerosi rapporti sull'impatto economico del Long Covid, e David Cutler, professore di Economia all'Università di Harvard, ne elencano alcune più significative. Oltre ad ampliare l'accesso alle cure a prezzi accessibili, laddove il sistema sanitario non è universalistico, come appunto negli Usa, i due esperti indicano come necessario un supporto ai pazienti che fanno fatica a lavorare o a ritornare a lavorare. Per quest'ultimi si avanza anche l'ipotesi di un cambio di settore professionale, qualora l'attuale mansione sia troppo gravosa rispetto ai sintomi del Long Covid. E suggeriscono anche un'assicurazione per l'invalidità a breve termine finanziata dal governo americano per consentire ai pazienti di riposare e, si spera, di riprendersi.
Ripensare il sistema sanitario

"Il Long Covid è un campanello d'allarme - hanno scritto in un articolo, pubblicato sul Boston Globe - su quanto lo status quo della nazione sulle malattie croniche associate alle infezioni abbia deluso i lavoratori, le famiglie e l'economia. Ma potrebbe anche essere lo stimolo necessario per costruire sistemi di assistenza medica, occupazionale e sociale che funzionino per milioni di americani sofferenti", aggiungono riferendosi agli Stati Uniti. Ma queste stesse riflessioni sembrano essere interessanti e pertinenti anche per il resto dei governi del mondo che ora si trovano ad affrontare questa nuova pandemia, più subdola della prima e destinata a durare per moltissimo tempo.

"Come la pandemia ci ha insegnato - conclude Rasi - nessuno si salva da solo. Abbiamo quindi bisogno di una visione e di una strategia globale nell'affrontare questa nuova emergenza".
 
Quindi si brancola nel buio in attesa di studi più approfonditi. Per noi no-vax (ormai ne fai parte anche tu, Carlo) non è una novità.
 
Carletto hai trovato qualcosa sui disturbi ossessivi compulsivi da long covid?
 
ansia, stress, psicosi.

tutti sintomi da long covid, chi ha avuto il covid farebbe bene a preoccuparsi in caso di sintomi sospetti come questi
 
Vincent Vеga;58082932 ha scritto:
portagli i tuoi treddi quando vai dallo specialista

C'è poco da scherzare, il long covid è un problema serissimo che ha grossi impatti sull'economia italiana. Un lavoratore sano è un lavoratore felice e produttivo

per chi non ha mai fatto niente invece non cambia nulla
 
C'è poco da scherzare, il long covid è un problema serissimo che ha grossi impatti sull'economia italiana. Un lavoratore sano è un lavoratore felice e produttivo

per chi non ha mai fatto niente invece non cambia nulla
mi sembrava che tu avessi il COVID
 
Vincent Vеga;58083000 ha scritto:
mi sembrava che tu avessi il COVID

Invece di scrivere stupidaggini posta qualcosa di costruttivo in topic, nel merito.
 
ansia, stress, psicosi.

tutti sintomi da long covid, chi ha avuto il covid farebbe bene a preoccuparsi in caso di sintomi sospetti come questi
...:o...Se non erro..a memoria..questi sintomi c'erano anche prima del coso19..se la memoria non mi inganna...:D...
 
I diritti umani me li ha tolti draghi, non il long covid
 
toh un articolo di repubblica sul covid... :D


ansia, stress, psicosi.

tutti sintomi da long covid, chi ha avuto il covid farebbe bene a preoccuparsi in caso di sintomi sospetti come questi

ansia stress e psicosi sono causa dei media e di certi personaggi che l'hanno creata in 2 anni... :rolleyes:

altri problemi sono possibili ma cosa ci vuoi fare? nella vita capitano le malattie, pure io ho perso il gusto per un paio di settimane e l'olfatto non è ancora al 100%, mica sto a lagnarmi ogni dove :angry:
 
ansia, stress, psicosi.

tutti sintomi da long covid, chi ha avuto il covid farebbe bene a preoccuparsi in caso di sintomi sospetti come questi

Sintomi da lockdown, proprio no?
Post-trauma covid, proprio no?
Post crisi economica-bollette, proprio no?
Post guerra potenzialmente nucleare, proprio no?
 
che poi vorrei capire dove starebbe la novità.

adesso lo chiamano long covid.
prima si chiamavano, e si son sempre chiamate, COMPLICANZE.

elenco complicanze dell'INFLUENZA:

- bronchite
- polmonite
- otite
- sinusite
- tonsillite
- miocardite
- convulsioni
- sindrome di Reye
- encefalopatia acuta
- meningite
- encefalite
- parto prematuro/aborto spontaneo
 
Vincent Vеga;58085618 ha scritto:
anche te long covis :clap:
...:no:...A me è capitato un nuovo sintomo..ora registro il marchio e lo rivendo ai media..

Ho la long CORBELLITE..da quanto mi hanno gonfiato i cosidetti...:)...
 
Charlie come l'ultimo dei giapponesi sul Covid. :o
Ma almeno ci mette la faccia invece di fare come gli altri ignavi che sperano che tutte le ingiurie vengano dimenticate.
 
Charlie come l'ultimo dei giapponesi sul Covid. :o
Ma almeno ci mette la faccia invece di fare come gli altri ignavi che sperano che tutte le ingiurie vengano dimenticate.

Il covid c'è ancora, è ancora pericoloso, non è sparito perchè l'hanno deciso negazionisti, no vax e no mask rosicanti
E la gente continuerà comunque a prendere contromisure, perchè fa ancora paura, e perchè non dovrebbe? è una malattia, mica una botta di vita, la gente cerca di evitarle le malattie, qualsiasi malattia, e non certo di favorirla per compiacere 4 gatti complottisti rosicanti...
 
Affermazioni di charlie
1. Covid ancora pericoloso
2. No vax e no Mask rosicanti
3. Gente che prende contromisure

Realtà

1. omicron (prevalente da gennaio 22) è meno letale dell'influenza
2. Non c'è più nessun obbligo vaccinale, e green pass e mascherine sono obbligatorie solo in ospedale e RSA
3. La gente si ammassa in centri commerciali, ristoranti, stadi, palazzetti, teatri, cinema da mesi e mesi e solo 4 gatti ormai usano ancora la mascherina (alcuni dei quali perché positivi o a contatto stretto con positivi)

Conclusione
Charlie vive ancora nel 2020/21, non c'è altra spiegazione
 
Affermazioni di charlie
1. Covid ancora pericoloso
2. No vax e no Mask rosicanti
3. Gente che prende contromisure

Realtà

1. omicron (prevalente da gennaio 22) è meno letale dell'influenza
2. Non c'è più nessun obbligo vaccinale, e green pass e mascherine sono obbligatorie solo in ospedale e RSA
3. La gente si ammassa in centri commerciali, ristoranti, stadi, palazzetti, teatri, cinema da mesi e mesi e solo 4 gatti ormai usano ancora la mascherina (alcuni dei quali perché positivi o a contatto stretto con positivi)

Conclusione
Charlie vive ancora nel 2020/21, non c'è altra spiegazione

meno letale lo dici tu, in ogni caso meno letale non significa mica NON letale
è una MALATTIA, meglio non prenderla se si può evitare, come tante altre, certo, non ha senso che uno ha paura del covid e poi è un chiattone e mangia senza ritegno
in quanto alle mascherine sono ancora molto diffuse, molta gente ha capito che sono un'OTTIMA misura di igiene quando ci sono affollamenti, OTTIMA, e infatti in Oriente le usano da tempo, perchè prendere germi batteri virus che provocano malattie se puoi evitarlo? le mascherine ci sono per restare, anzi è auspicabile che a prescindere dal covid siano usate di più
Ieri sera ho visto anche una pubblicità di un noto supermarket in cui i commessi stavano con mascherina: presto, proibite questi spot se no il fegato dei nomask si spappola :D
 
meno letale lo dici tu, in ogni caso meno letale non significa mica NON letale
1. no, non lo dico io. Lo dice tutto il consensus scientifico internazionale, che evidentemente tu non conosci se rispondi così.
2. Non letale ah va beh ma così ragionando non c'è niente di non letale, anche mangiare la carne è letale perché capita che va di traverso il boccone e si soffoca in mancanza di qualcuno che ti esegue tempestivamente la manovra di Heimlich. :o Anche tu, smetti subito di andare in bicicletta perché ogni anno ci rimangono secchi per incidente stradale 200-250 ciclisti, più tutti quelli a cui viene un infarto per lo sforzo in salita.

è una MALATTIA, meglio non prenderla se si può evitare, come tante altre, certo, non ha senso che uno ha paura del covid e poi è un chiattone e mangia senza ritegno

infatti nessuno va APPOSTA a casa dei positivi per infettarsi, di covid o di influenza o raffreddore, ma questo da sempre.
Soltanto durante la vigenza dell'abominevole green pass c'era chi andava da un positivo per cercare di infettarsi apposta pur di non vaccinarsi, ma son casi residuali di pochissime persone.

in quanto alle mascherine sono ancora molto diffuse, molta gente ha capito che sono un'OTTIMA misura di igiene quando ci sono affollamenti, OTTIMA, e infatti in Oriente le usano da tempo, perchè prendere germi batteri virus che provocano malattie se puoi evitarlo? le mascherine ci sono per restare, anzi è auspicabile che a prescindere dal covid siano usate di più
Ieri sera ho visto anche una pubblicità di un noto supermarket in cui i commessi stavano con mascherina: presto, proibite questi spot se no il fegato dei nomask si spappola :D

1. si nel magico mondo di charlie è pieno di mascherati in giro. Nella realtà invece non le usa quasi più nessuno. le indossano 4 gatti ormai. Oltretutto di questi 4 gatti è probabile che alcuni la indossino perché positivi o a contatto stretto con positivi e gli altri perché immunodepressi (ma neanche è detto, mi padre è immunodepresso e non la usa più)

2. in oriente prima del covid le mascherine le usava il malato per evitare di contagiare gli altri, non le usavano tutti nei luoghi affollati a prescindere. Oppure in cina le usavano perché l'aria era irrespirabile causa inquinamento;

3. nel magico mondo di charlie la pubblicità del Conad in cui girano tutti mascherati (pubblicità girata ancora 2 anni fa e che viene riproposta) è rappresentativa della realtà.

4. nel magico mondo di charlie a un "no mask", cioè a oltre il 90% della popolazione, si "spappola il fegato" per una pubblicità vecchia che fanno girare ancora.
casomai è il contrario, se mai c'è qualcuno rosica per ste cose, quel qualcuno sono quei pochi residuali ipocondriaci mascherati che si ritrovano a stretto contatto con altre persone senza mascherina, perché non c'è più l'obbligo da nessuna parte, tranne in ospedale.
 
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