Senti su questo argomento (guadagno produttore) purtroppo bisogna citare delle fonti, altrimenti è inutile che parliamo.
E comunque non è nemmeno esustivo citare delle fonti perché poi ogni contratto è a sé.
Cmq come puoi leggere qui (uno dei testi + completi che ho trovato nel web):
Il contratto di distribuzione: come si gestisce un film
Quello che è sicuro è che c'è un fisso garantito quale minimo contrattuale (col quale LMG nella fattispecie si è sicuramente ripagato i costi e messo in tasca il margine industriale). POTREBBE esserci poi un bonus per eventuali successi stratosferici (sicuramente non è questo il caso), il cosiddetto "grasso che cola". Il rischio grosso rimane a carico del distributore, di questi tempi.
Ancora un'altra parentesi. La cosa bella delle società AIM del settore (tutte, chi più, chi meno) è che possono plasmare il proprio business produttore-distributore-sala, e, all'interno di queste 3 branche, ulteriormente diversificare (a parte il discorso sulle sale, che coinvolge pero' solo LMG e NPI, e per cui cmq vanno considerati i contributi per la pandemia). Quindi rimangono titoli difensivi. Certamente più che la pandemia potrebbe spaventare l'avanzata di Netflix, ma non potrà mai sostituire le realtà locali. Non stiamo parlando di e-commerce: l'entertainment è un settore legato alla creatività e alla territorialità.