Ita: Air France vuole scalzare Lufthansa (Messaggero)
08-02-2022 | 08:28
ROMA (MF-DJ)--Air France non molla la presa su Ita. E in attesa che il consiglio dei ministri, in maniera ufficiale, stabilisca la procedura di vendita della compagnia di bandiera - un bando aperto a tutti e senza esclusive - è pronta a sondare Msc per offrire una sponda alternativa a Lufthansa.
Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che gli advisor del vettore francese, in gran segreto, avrebbero già contattato il colosso del cargo e delle crociere guidato da Gianluigi Aponte per capire i possibili spazi di manovra. Anche perché i tedeschi di Lufthansa almeno fino ad oggi non hanno mostrato particolare fretta nel chiudere l'operazione, mandando avanti Msc da sola, e dando quasi per scontato l'esito della partita. Da qui l'idea, sfruttando questa titubanza e il fatto che Tesoro e Palazzo Chigi vogliono avviare una gara trasparente, di inserirsi, forti anche dell'ottimo rapporto tra il presidente Macron e il governo italiano, suggellato recentemente dal patto del Quirinale. Insomma, al di là dei silenzi ufficiali, non c'è nessuna voglia di lasciare campo aperto ai concorrenti di Francoforte che, con l'alleanza con Ita, avrebbero la leadership in Europa.
Con i suoi 2.235 dipendenti, 1,2 milioni di passeggeri trasportati e 90 milioni di fatturato, il vettore nazionale viene considerato un ottimo affare. In virtù anche del fatto che potrà contare su una flotta green e su un piano industriale, elaborato dall'a.d. Fabio Lazzerini e dal presidente Alfredo Altavilla, molto aggressivo. Il fatto che Air France non possa fare shopping perché deve ancora restituire i fondi statali erogati per superare l'emergenza Covid non viene considerato un ostacolo insuperabile. L'esecutivo francese, al di là dei veti formali, osserva con attenzione l'evolversi della situazione ed è orientato a sostenere fino in fondo il proprio vettore nazionale, tanto più contro i temibili e agguerriti competitori tedeschi. Contatti sarebbero stati avviati anche con il Tesoro che ha in programma una ricognizione ad ampio raggio con tutti i pretendenti: dalle compagnie aeree ai fondi d'investimento internazionali. Ferma restando, almeno in questa prima fase, la volontà di mantenere una quota pubblica nel capitale di Ita (20-30%). Il Tesoro si è comunque dato una scadenza precisa per chiudere il dossier, fissando a prima dell'estate la dead line, consapevole che far fuggire il colosso Msc sarebbe davvero imperdonabile, considerate le sinergie sia sul fronte del trasporto passeggeri che su quello del cargo.