Luigi Ghirri

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altri tempi
per Ghirri
 

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l'enigma della semplicità del suo quotidiano

questo apprezzo in lui.

Luigi Ghirri, Arles appartenente alla serie di Vedute. 1978
 

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e per uno come me che adora la semplicità
trovo in Ghirri molte piacevoli risposte.

"sapeva attirare tranquillamente la nostra attenzione alle cose, le relazioni e le idee che la maggior parte delle persone non notano"

Carpi, 1973
 

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E quando l'arte è spesso provocazione, lui non ha denunciato nulla, neppure lo scempio del paesaggio.

Ma ci ha insegnato a guardare il mondo.
La fotografia era per lui un «modo di relazionarsi col mondo», in cui il segno di chi fotografa è certo forte, ma orientato a trovare un equilibrio tra l'interno e l'esterno, tra l'interiorità del fotografo e il mondo là fuori: «che vive al di fuori di noi, che continua a esistere senza di noi e continuerà a esistere anche quando avremo finito di fare fotografia».

Credo che in Ghirri ci sia una lezione etica che ancora oggi farebbe bene ad un certo tipo di arte, credo:o
 

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che artista fantastico.... davvero uno dei migliori fotografi di sempre secondo me.

Finalmente anche il mercato gli sta riconoscendo dei meriti anche se molto lentamente (il MOMA comunque sta comprando foto a raffica, per me tra un po' di anni ci scappa la mostra).
 
"e mai luci violente ma sempre delicate talvolta leggermente calde, c’è una uniformità spaventosa nella luce di Ghirri, diffusa, dolce, confortante e svelatrice ed enigmatica allo stesso tempo, mai violenta e dura.
Una luce che invita alla riflessione che non acceca ma illumina in tutti i sensi.

La tavolozza cromatica che ne emerge è sempre consistente, mai troppo amplia spesso compatta la distribuzione delle campiture va ad armonizzare le forme in una sintesi quasi impossibile fra le due grandi scuole della pittura classica…"

scusate, ma mi sto leggendo un libro e volevo condividerlo con Voi....:bow:
 

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buona giornata a tutti.
 

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E quando l'arte è spesso provocazione, lui non ha denunciato nulla, neppure lo scempio del paesaggio.

Ma ci ha insegnato a guardare il mondo.
La fotografia era per lui un «modo di relazionarsi col mondo», in cui il segno di chi fotografa è certo forte, ma orientato a trovare un equilibrio tra l'interno e l'esterno, tra l'interiorità del fotografo e il mondo là fuori: «che vive al di fuori di noi, che continua a esistere senza di noi e continuerà a esistere anche quando avremo finito di fare fotografia».

Credo che in Ghirri ci sia una lezione etica che ancora oggi farebbe bene ad un certo tipo di arte, credo:o

Paci avrà tratto ispirazione da questa foto per il suo
"Centro di permanenza temporaneo?
 

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Da Lempertz l'anno scorso

Luigi Ghirri

Scandiano 1943 - 1992 Roncocesi

Tellaro, Italy

1980

Chromogenic print. 24.8 x 37.3 cm (27.1 x 39.7 cm). Signed, dated, titled and editioned in felt tip pen in the lower margin. Flush-mounted to original card. Editioned 2/30. - Matted and framed under glass.


Estimated price: €1.800
Result: €41.480

Per dire eh.
 

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Da Lempertz l'anno scorso

Luigi Ghirri

Scandiano 1943 - 1992 Roncocesi

Tellaro, Italy

1980

Chromogenic print. 24.8 x 37.3 cm (27.1 x 39.7 cm). Signed, dated, titled and editioned in felt tip pen in the lower margin. Flush-mounted to original card. Editioned 2/30. - Matted and framed under glass.


Estimated price: €1.800
Result: €41.480

Per dire eh.

2/30 a 41.480 euro? Direi follia pura. ;)
 
Dici bene.:yes:

Del resto la questione delle tirature per Ghirri mi ha sempre lasciato un pò perplesso, anche se in questo caso è chiara.

Ma in questo caso, però:cool:
 
Se volete spendere un po' meno ci sono sempre gli occhiali da sole più cool di questa stagione estiva, i SUPER LUIGI GHIRRI, li produce RETRO SUPER FUTURE in serie limitata.
Ve la cavate con 199 eurini.

super-luigi-ghirri-2015-10-960x640.jpg
 
Nel bellissimo libro "NEBBIA " a cura di Eco e Ceserani, Einaudi ed, 2009, sono pubblicate otto splendide fotografie di Luigi Ghirri sul tema del titolo del libro.
 
"A me non interessano: le immagini e i momenti 'decisivi', lo studio o l'analisi del linguaggio fine a se stesso, l'estetica, il concetto o l'idea totalizzante, l'emozione del poeta, la citazione colta, la ricerca di un nuovo credo estetico, l'uso di uno stile.
Il mio impegno è vedere con chiarezza (...) e rendere riconoscibili i geroglifici incontrati"
 

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"A me non interessano: le immagini e i momenti 'decisivi', lo studio o l'analisi del linguaggio fine a se stesso, l'estetica, il concetto o l'idea totalizzante, l'emozione del poeta, la citazione colta, la ricerca di un nuovo credo estetico, l'uso di uno stile.
Il mio impegno è vedere con chiarezza (...) e rendere riconoscibili i geroglifici incontrati"
Adoro 😍
 
Ecco, Ghirri e' davvero un grande, qui basta avere gli occhi e un po' di sensibilità per rendersene conto, nn c'è bisogno del curriculum...:bow::bow::bow:
 
Ghirri e' un maestro! Lui insegnava fotografia, lui fotografava non gli interessava "fare arte".secondo me e' il numero 1 italiano. Consiglio a tutti il suo libro Cibachrome.
 
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