Ma chi si tuffa nei bot?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

frollino

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C'è una cosa che non capisco.

Tutti hanno problemi di liquidità: dagli operai alle banche.

Il debito pubblico italiano sta toccando livelli record. La situazione politica italiana è a dir poco confusa. L'economia italiana va malissimo.

Ma chi è che butta tutti sti soldi nei bot, tanto da tirar fuori tassi bassissimi?

Le banche sono assetate di liquidità: se tizio va in banca a rinnovare i bot all'1,60% lordo la banca come minimo gli propone un conto deposito al 2,50%. Perché fare i bot?

Chi sta buttando liquidità sui titoli di stato?

Ha senso prestare soldi a tassi così bassi ad un debitore così indebitato? Niente per niente, non vale la pena prendere titoli di stato di stati più solidi?

Che ne pensate? avete una spiegazione?

Grazie a tutti!
 
C'è una cosa che non capisco.

Tutti hanno problemi di liquidità: dagli operai alle banche.

Il debito pubblico italiano sta toccando livelli record. La situazione politica italiana è a dir poco confusa. L'economia italiana va malissimo.

Ma chi è che butta tutti sti soldi nei bot, tanto da tirar fuori tassi bassissimi?

Le banche sono assetate di liquidità: se tizio va in banca a rinnovare i bot all'1,60% lordo la banca come minimo gli propone un conto deposito al 2,50%. Perché fare i bot?

Chi sta buttando liquidità sui titoli di stato?

Ha senso prestare soldi a tassi così bassi ad un debitore così indebitato? Niente per niente, non vale la pena prendere titoli di stato di stati più solidi?

Che ne pensate? avete una spiegazione?

Grazie a tutti!

Le banche.Se le banche non sottoscrivono più i BOT e BTP comprandosi il debito italiano per loro sono azzi acidi....:)
 
Le banche.Se le banche non sottoscrivono più i BOT e BTP comprandosi il debito italiano per loro sono azzi acidi....:)

Esatto................prima lo stato ha aiutato le banche ed ora le banche aiutano lo stato........è un reciproco scambio.............
 
SBORNIA BOND... una utile esercitazione di finanza derivata,

Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

Bene, ora possiamo dilettarci ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio !
 
Esatto................prima lo stato ha aiutato le banche ed ora le banche aiutano lo stato........è un reciproco scambio.............

dite? ma dove la trovano la liquidità le banche? pensate ad esempio a Banca Marche.
Secondo voi fa il deposito sicuro al 5% e col ricavato compra bot all'1,67%?
 
Ha senso prestare soldi a tassi così bassi ad un debitore così indebitato? Niente per niente, non vale la pena prendere titoli di stato di stati più solidi?

Grazie a tutti!

Salve

ci sono in molti stranieri che investono in Bot...BTP ecc...

in Germania di prendi al massimo 1,3 %, per cui un 4 % fa sembre comodo...

certo che con i bot e bassa pure in Italia...

poi esistono in Italia molte Famiglie con molto denaro....in pochi in Italia hanno piu soldi che lo stato ha depiti.......e vero che tanti di questo soldi ci sono andati oltre frontiera.....

poi c´i sono 100.000 Persone che da solo prendono 13 Milliardi di pensione insieme.
inoltre c´i sono quelli che hanno 500 k in su, che non hanno mai fatta nesuna dichiarizione di redito, percui gli soldi ci sono in ciro, solo non in quel posto dove dovrebbe essere.

S. franz
 
Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

Bene, ora possiamo dilettarci ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio !

bellissima....OK!
 
Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

Bene, ora possiamo dilettarci ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio !

Credo di non aver mai letto niente di + verosimile e semplice da capire !!!

Non so se è farina del tuo sacco, comunque sei un grande !! OK!
 
A me scappa da ridere (e me ne scuso) quando si dice che non ci sono soldi: probabilmente non c'è mai stata così tanta liquidità in giro nei depositi bce e in altri luoghi (es. paradisi fiscali, nella sola Svizzera ci saranno si e no 120mld di euro di risparmio degli italiani) Il fatto che le banche non lo trasmettano nell'economia reale è dovuto banalmente al fatto che quando si è in recessione, con la domanda privata domestica a picco (e con lo stato che deve inopinatamente andare verso il pareggio di bilancio) è chiaro che non c'è tutto quest'entusiamo a prestar denaro visto il timore di crediti deteriorati nei confronti dei clienti a cui si concede il prestito.
Il bot a 12 mesi è un buon parcheggio per il denaro e i titoli di stato italiani danno ancora un buon rendimento al contrario degli altri tds cd "risk free" o a rischio zero grazie alla monetizzazione delle rispettive banche centrali...poi scusate qui in sezione (e non solo) molti utenti hanno sgomitato (non entro nel merito se a torto o a ragione, non ho gli strumenti analitici per valutarlo) per prendersi delle obbligazioni scadenti al 2018 al tasso non certo esaltante del 3,625% , sintomo che c'è molta liquidità (con tassi quasi a 0) in giro (sembra che sia andato a ruba anche tra gli istituzionali) in cerca di rendimento (anche striminzito come in questo caso).
 
helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: La voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: Il collaterale a garanzia.

Intanto l’ufficio investimenti & alchimie finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: Gli sbornia bond.

I bond ottengono subito un rating di aa+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di sbornia bond.

Un giorno però, alla banca di helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

A questo punto helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

Il prezzo degli sbornia bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: Niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli sbornia bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

Bene, ora possiamo dilettarci ad applicare la dinamica degli sbornia bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio !

bella OK!
 
le banche possono shortare tds tedeschi a 3 mesi che hanno rendimenti negativi..

quando lo fanno ricevono liquidità (a differenza dei privati che se shortano un'azione si vedono prelevare liquidità dal conto ndr)

quella liquidità la rinvestono comprando bot..

rischio bassissimo e gain assicurato.. se fatto su belle cifre !

inoltre la bns (banca centrale della svizzera) quando fissa il floor del cambio euro / franco in pratica lo fa stampando carta e quella carta la usa proprio investendo in tds, di cui in larghissima parte bot..

si arriva così al paradosso che la gente che ha paura compra franchi.. e la bns rinveste i loro soldi in bot

ciaooo
 
ps aggiungo che una banca tipo ubs nn è che puo' aprire conto aranco ndr con qualche miliardo di euro..

ciao
Andrea
 
le banche possono shortare tds tedeschi a 3 mesi che hanno rendimenti negativi..

quando lo fanno ricevono liquidità (a differenza dei privati che se shortano un'azione si vedono prelevare liquidità dal conto ndr)

quella liquidità la rinvestono comprando bot..

rischio bassissimo e gain assicurato.. se fatto su belle cifre !

inoltre la bns (banca centrale della svizzera) quando fissa il floor del cambio euro / franco in pratica lo fa stampando carta e quella carta la usa proprio investendo in tds, di cui in larghissima parte bot..

si arriva così al paradosso che la gente che ha paura compra franchi.. e la bns rinveste i loro soldi in bot

ciaooo

Ciao Andrea,

ti leggo sempre con molto interesse e penso che tu sia uno degli utenti più preparati e precisi del FOL. Proprio per questo vorrei vorrei farti qualche domanda su un argomento come questo che è secondo me molto interessante (e allo stesso tempo complicato).

Da un lato per quanto la nostra economia sia oggettivamente in uno stato pietoso, tuttavia il rischio di collasso nel brevissimo termine è (secondo me) molto basso. La Grecia insegna, almeno un anno/due da quando tutto sembra andare a rotoli ci voglio prima di crollare.
Quindi il rendimento basso può ragionevolmente essere spiegato da un rischio basso.
Tuttavia anch'io come l'autore del thread ho difficoltà a capire perchè proprio in bot uno dovrebbe investire. Per le persone "normali" come noi ci sono i vari conti deposito e tante altre alternative. Queste stesse banche che raccolgono i soldi con i conti deposito intorno al 4% non penso li vadano poi a investire in bot al 2% o meno...
La tua spiegazione sullo shortare i bund e sulla banca nazionale svizzera è ragionevole, ma onestamente ho difficoltà a pensare che possa essere il fattore determinante (ma magari mi sbaglio).
Forse i programmi di rifinanziamento BCE a tassi vicini allo zero hanno ulteriormente facilitato arbitraggi sui bot che rendono poco ma pur sempre più del tasso applicato dalla BCE?

La mia impressione (ripeto magari sbagliata) è che ci siano soggetti (banche centrali, banche nazionali, ecc) che hanno "artificialmente" ripreso a investire sui tds italiani (un po' su tutte le scadenze e forse in particolare sui bot) senza che però vi sia stato un vero miglioramento nei fondamentali del paese. Mi viene quindi da pensare che più che le banche private che operano "per profitto" vi sia un qualche effetto distorsivo/confondente proveniente da soggetti che guidano le politiche monetarie (che difficilmente però riescono nel lungo periodo a cambiare lo stato dei fatti, e per questo secondo me dovremmo fare molta attenzione).

Cosa ne pensi?

Ciao

Federico
 
la banca centrale svizzera ha tonnellate di cash su cui da rendimenti negativi..

fixando il floor del cambio, implice che investe in tds europei, soprattutto italiani..

ne consegue che se ti finanzi a -1% su base annua, puoi rinvestire a tassi anche dell'1%.. soprattutto se lo fai con i volumi enormi tipici di una banca centrale.. gaini rischiando quasi nulla su enormi masse di denaro..

idem le banche che shortano tds tedeschi e longano quelli italiani (dovendo garantire solo un piccolo margine agli organismi di vigilanza..)

ne consegue che per molte banche che muovono miliardi di euro diventa estremamente rilevante poter investire anche a rendimenti bassissimi enormi masse di denaro

questa cosa sarebbe impossibile da fare con i conti deposito..


il grosso dei volumi è fatto dagli istituzionali, nn certo dal popolo retail..

retail che cmq c'è ed ha la sua piccola influenza, ma cmq oggi come fai notare, il grosso del retail che prima investiva in bot nn sta investendo in bot ma in conti deposito

ciao
ANdrea
 
inoltre la bns (banca centrale della svizzera) quando fissa il floor del cambio euro / franco in pratica lo fa stampando carta e quella carta la usa proprio investendo in tds, di cui in larghissima parte bot..

si arriva così al paradosso che la gente che ha paura compra franchi.. e la bns rinveste i loro soldi in bot

Gli italiani hanno avuto paura ad acquistare tds ita, così per metterli al sicuro li hanno portati in svizzera a tasso zero.
E le banche svizzere li hanno usati per comprare tds ita.

Mancano le prove (almeno io non ne sono a conoscenza) ma, se fosse vero, potrebbe essere la barzelletta finanziaria del secolo.
 
Gli italiani hanno avuto paura ad acquistare tds ita, così per metterli al sicuro li hanno portati in svizzera a tasso zero.
E le banche svizzere li hanno usati per comprare tds ita.

Mancano le prove (almeno io non ne sono a conoscenza) ma, se fosse vero, potrebbe essere la barzelletta finanziaria del secolo.

nn manca alcuna prova..

la bns lo dichiaro' esplicitamente un mese e mezzo fa..

ciao
Andrea
 
Tornando ai bot non capisco chi li prende ora.

Capisco ancora meno in generale la situazione dei tds in europa

Bund a parte, i tds del belgio (100% deb/pil), a 2 anni danno lo 0,10% (zerovirgoladiecipercento) di rendimento lordo, e a cinque anni lo 0,80 % lordo

Per la Francia (Che non sarà "The time-bomb at the heart of Europe", come dice l'economist, ma di certo non è esente da ogni rischio ) i quinquennali stanno allo 0,62% lordo

Ma chi li compra ?
 
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